La Macedonia del Nord rimedia alle ingiustizie contro le ONG e chiude le scappatoie legali abusate dall'ex governo

Vice Primo Ministro e Ministro della difesa della Repubblica di Macedonia del Nord Radmila Šekerinska in una conferenza stampa l'11 maggio 2019. Foto del Governo della RMN, dominio pubblico.

Questa storia è apparsa originariamente su Portalb.mk [mk] ed è stata tradotta da Meta.mk News Agency [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], un progetto della Metamorphosis Foundation. Il seguente articolo è una versione modificata nel quadro di un accordo per la condivisione dei contenuti.

Durante gli ultimi mesi in carica nel 2016-17, l'ex partito di governo della Macedonia del Nord aveva imposto un assedio amministrativo in stile Cremlino [it] contro le organizzazioni non governative (ONG) che i leader definirono la “de-Soros-izzazione”  del paese.

Dopo quasi due anni, il governo della Macedonia del Nord ha lanciato un appello ufficiale per la riparazione dei danni subiti dalle ONG durante questo periodo, e per la riforma delle politiche che ha permesso che tali abusi avvenissero.

Per sette mesi a partire dal dicembre 2016, le istituzioni statali hanno condotto indagini coordinate e su larga scala di 21 ONG in tutto il paese, esaminando la loro contabilità e altra documentazione, e cogliendo ogni opportunità per punire e multare le ONG per errori amministrativi e altri presunti misfatti. Questo periodo si è concluso dopo che il nuovo governo è salito al potere nel giugno 2017; nel novembre 2018, la polizia finanziaria ha annunciato che dalle loro indagini è emerso che non sussistevano motivi per indagare sulle ONG.

In una conferenza stampa [mk] dell'11 maggio, il vice Primo Ministro Radmilla Šekerinska ha scagionato espressamente le ONG e si è impegnata a porre rimedio ai danni subiti.

“Le ONG sono state penalizzate e multate ingiustamente per errori che non hanno commesso” ha dichiarato.

I gruppi della società civile, la cui reputazione e il cui lavoro sono stati duramente scossi da questi abusi istituzionali di potere, ne hanno atteso con impazienza la fine e che gli fosse resa giustizia.

La de-Soros-izzazione della Macedonia

Nel dicembre 2016, il capo dell'allora partito al governo VMRO-DPMNE Nikola Gruevski dichiarò una “resa dei conti finale” con i suoi “nemici” giurati, i gruppi della società civile. Il partito populista di destra governava il paese dal 2006 e aveva già investito milioni di euro dei contribuenti in campagne mediatiche volte a denigrare le voci critiche. La cosiddetta resa dei conti o “de-Soros-izzazione” del paese — un riferimento alle sovvenzioni concesse alle ONG locali dalla rete filantropica di George Soros — arrivò subito dopo le elezioni parlamentari in cui il suo partito non riuscì a raggiungere la maggioranza. Questa perdita anticipò la fine del governo di Gruevski nel 2017.

Lavorando in stretta collaborazione, le istituzioni statali, tra cui l'Ufficio delle entrate pubbliche, la polizia finanziaria e il pubblico ministero per la criminalità organizzata, hanno praticamente assediato 21 ONG in tutto il paese. Oltre alle multe inflitte in virtù di una lacuna nella legge sull'imposta sul reddito delle persone fisiche, 13 ONG hanno dovuto essere sottoposte al controllo della polizia finanziaria per diversi mesi, il cui scopo era quello di scoprire o inventare l'uso improprio dei fondi ricevuti dall'USAID durante lo svolgimento delle loro attività. L'iniziativa ha prosciugato le risorse delle ONG e ha stravolto l'attività di molte organizzazioni, obbligandole a impiegare le proprie energie nel soddisfare le richieste del governo, piuttosto che a fare il proprio lavoro.

Le prove dimostrano che il precedente partito al governo stava cercando di coinvolgere i donatori dei paesi NATO in una presunta “sovversione”. La propaganda domestica allora etichettava Soros e l'USAID come i nemici occidentali dei macedoni. Il VMRO-DPMNE e i suoi alleati populisti svolsero anche un'intensa attività di lobbying a Washington e a Bruxelles all'epoca, nel tentativo di bloccare gli aiuti stranieri investiti nella società civile e nella democratizzazione.

Da quando è salito al potere nel giugno 2017, il nuovo governo ha lavorato con le ONG per l'attuazione del  piano “3-6-9”, che prevede riforme radicali per ripristinare la democrazia nella Macedonia settentrionale e per promuovere la sua adesione all'Unione Europea. Ha inoltre prestato ascolto agli appelli del commissario europeo Johannes Hahn, il quale ha esortato [mk] a modificare l'atteggiamento del governo nei confronti delle ONG.

Gruevski è stato condannato per corruzione subito dopo il suo mandato, si è dato alla latitanza nel novembre 2018. Al momento si nasconde in Ungheria, un paese il cui governo attacca le ONG in modo analogo [it].

Alla conferenza stampa di maggio, Šekerinska ha descritto come il precedente governo avesse interpretato erroneamente parti della legge e abusato norme troppo ampie nel tentativo di rovinare finanziariamente le ONG e metterle a tacere.

Nelle sue osservazioni, ha elogiato il lavoro delle ONG [mk]:

Невладините организации и граѓанските активисти кои што беа цел на оваа хајка немаат сега ниту од што да се плашат, ниту од што да се срамат. Практично, тие го направија она што и беше потребно на државата. Излегоа, ја говореа вистината, се бореа за слобода, за човекови права, се бореа за демократски вредности.

 Le ONG e gli attivisti che erano bersaglio di questa caccia alle streghe non hanno nulla di cui avere paura o di cui vergognarsi. Hanno fatto ciò che era necessario per il bene dello stato. Sono usciti allo scoperto, hanno detto la verità, hanno combattuto per la libertà e per i valori democratici.

Dopo aver consultato diverse istituzioni governative e il parlamento, Šekerinska ha annunciato inoltre che il parlamento ha adottato un’“interpretazione autentica” della legge sull'imposta sul reddito delle persone fisiche [mk], che elimina la lacuna di cui il precedente governo aveva approfittato per richiedere contributi fiscali più elevati ai lavoratori delle ONG.

Šekerinska ha dichiarato:

With this authentic interpretation, along with previous changes to the law, this Government has shown that it does not want to leave any grey zones that would allow blackmail, intimidation or manipulation in the future. This way, the solution will guarantee that all state institutions will not be able to intimidate or exert pressure on those who do not share the same political convictions.

Con questa interpretazione autentica, insieme alle precedenti modifiche alla legge, questo governo ha dimostrato di non voler lasciare zone grigie che in futuro potrebbero consentire ricatti, intimidazioni o manipolazioni. In questo modo, la soluzione garantirà che tutte le istituzioni statali non potranno intimidire o esercitare pressioni su coloro che non condividono le stesse convinzioni politiche. Le ONG con un atteggiamento critico che erano state prese di mira dall'ex regime VMRO-DPMNE hanno accolto con favore la mossa, affermando che essa pone fine all'ingiustizia loro inflitta.

Bardhyl Jashari, direttore esecutivo di Metamorphosis Foundation, il quale era uno dei principali obiettivi della “de-Soros-izzazione” ha spiegato [sq]:

Ky është lajm i mirë që shlyen një padrejtësi që ju bë disa organizatave joqeveritare gjatë regjimit të Gruevskit dhe u jep edhe një goditje shpifjeve tendencioze ndaj nesh por njëkohësisht edhe një here nxjerr në pah punën tonë profesionale. Edhe pse është vështirë të harrohet presioni institucional që na bëheshte nëpërmjet policisë financiare dhe drejtorisë për të hyra publike, si dhe presioni nëpërmjet mediave të kontrolluara nga qeveria e atëhershme, megjithatë është mirë që edhe formalisht mbyllet ky proces i padrejtë i cili i bëri dëm jo vetëm sektorit jo qeveritar por çoi prapa edhe demokracinë në shtet.

Questa è una buona notizia, pone fine alle ingiustizie commesse contro diverse organizzazioni non governative durante il regime di Gruevski, è un altro colpo alla diffamazione tendenziosa nei nostri confronti e allo stesso tempo evidenzia ancora una volta il nostro lavoro professionale. Se è difficile dimenticare la pressione istituzionale esercitata su di noi ad opera della polizia finanziaria e dell'ufficio delle entrate, così come la pressione dei media controllati dal governo di allora, è comunque opportuno chiudere formalmente questo processo ingiusto che non solo danneggia il settore non governativo ma che ha anche indebolito la democrazia nel Paese.

Fani Karanfilova-Panovska, il direttore di Foundation Open Society Macedonia, ha dichiarato a Portalb.mk che il governo dovrà trovare un modo formale per porre fine a tutte le attività svolte dai rappresentanti del precedente governo.

I rappresentanti della società civile hanno tenuto una conferenza stampa a Skopje, febbraio 2017. Il cartello alle loro spalle recita: “Dobbiamo proteggere la società civile.” Foto di Vančo Džambaski via Flickr (CC BY-NC-SA 2.0)

Oltre ai rappresentanti delle ONG interessate, anche gli utenti dei social media hanno espresso reazioni positive all'annuncio del governo. In riferimento alla “de-Soros-izzazione”, un utente indipendente su Twitter ha commentato [mk]:

Questo è stato forse l'atto più vergognoso nella storia moderna del popolo macedone.
– Travolti dall'impeto di caccia alle streghe, i [governanti] hanno istituzionalmente istigato, favorito e premiato la disgregazione del tessuto e dello stato macedone.

Nella sua dichiarazione conclusiva, Šekerinska si è congratulata con le ONG per aver esaminato il lavoro di tutte le amministrazioni e ha espresso sostegno per il loro diritto di riunirsi, parlare liberamente e criticare il precedente e l'attuale governo.

Global Voices è beneficiario di Open Society Foundations, finanziata da George Soros.

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