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La polizia come “ospite a sorpresa” ad una raccolta fondi all'Auróra Community Center di Budapest

Categorie: Europa centrale & orientale, Ungheria, Citizen Media, Diritti umani, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Politica
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La polizia ungherese durante il sopralluogo all'Aurora, Budapest. Foto di Atlatszo, CC BY-NC-SA 2.5.

Quest'inchiesta è stata pubblicata in ungherese [2] [hu] e in inglese  [1][en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] su Atlatszo, sito di giornalismo investigativo no-profit. Questa versione riadattata è presente su Global voices in quanto parte di una partnership con Atlatszo.

Atlatszo è un'organizzazione mediatica trasparente che affitta alcuni uffici presso l’Auróra Community Center [3], un locale che ospita gruppi di volontari e organizzazioni che lavorano su pratiche di attivismo basate sulla comunità e sull'arte. Di seguito un breve resoconto di un recente evento all'Aurora organizzato dai membri di Atlatszo. 

Il pomeriggio del 27 aprile, abbiamo ospitato un evento pubblico [4] [hu] all'Aurora, nel quale abbiamo presentato il nostro lavoro e abbiamo risposto alle domande dei nostri lettori intervenuti. Abbiamo trasmesso l'evento in una live di Facebook. Dopo alcune domande e risposte, abbiamo proiettato un film, seguito poi da un piccolo concerto tenutosi nel seminterrato.

Alle 10 è arrivata la polizia. Uno degli ospiti ha postato una foto che li ritraeva mentre entravano.

Da quando il primo ministro Viktor Orbán [5] [it] è salito al potere 2010, il suo partito populista di destra Fidesz è stato accusato di minare le libertà democratiche, attraverso il controllo dei media e della magistratura, ma anche limitando la libertà accademica.

Lo spazio di lavoro per organizzazioni della società civile [6], i mezzi di informazione indipendenti [7] e le istituzioni accademiche [8], come appunto l'Aurora, si sta restringendo a causa di un governo sempre più autoritario di Orbán.

Aurora si trova nell'ottavo distretto di Budapest, governata da un sindaco del partito di governo Fidesz. Il comune stesso è in mano al Fidesz.

Stanno provando a far chiudere l'Aurora già da diversi anni. Due anni fa lo hanno fatto con la scusa di aver trovato piccole quantità di marijuana su alcuni ospiti. Lo scorso anno hanno provato a far chiudere l'Aurora a causa di un errore riguardo delle date riportate su due documenti ufficiali (il contratto di locazione e il documento costitutivo).

Il distretto ha anche contattato il proprietario dell'edificio per comprarlo, un altro modo per cercare di far chiudere il centro comunitario.

A causa di alcune lamentele dei vicini, l'amministrazione comunale ha ordinato che il bar dell’ Aurora, il Kioszk, chiuda alle 22. Diversi sono stati i controlli della polizia e dell'amministrazione che hanno confermato la reale chiusura del bar alle 22. L'ultimo controllo è avvenuto durante l'evento di raccolta fondi di Atlatszo tenutosi sabato.

Zsuzsa Mekler, una dei manager dell'Aurora ha riportato che:

Az önkormányzattól jöttek ellenőrizni, a rendőrség csak kísérte őket. Azt ellenőrzik, hogy bezárt-e a kioszk, felvesznek egy jegyzőkönyvet arról, hogy mit látnak a házban. Számos alkalommal volt már ilyen, eddig egyszer sem találtak semmilyen szabálytalanságot, ami miatt eljárást lehetett volna indítani.

Il comune manda degli impiegati a fare controlli, la polizia è con loro solo per accompagnarli. Controllano che il bar sia chiuso e compilano una dichiarazione riguardate ciò che vedono nell'edificio. È già capitato numerose volte ma non hanno mai trovato nulla che li abbia portati a prendere provvedimenti ufficiali.

Alcuni degli ospiti si sono lamentati di “sentirsi di nuovo negli anni '80”, quando il partito governante sfruttava la polizia per tormentare chi partecipava ad eventi che potessero sembrare “sconvenienti”.

Per leggere altro sull'Aurora e sugli attacchi che ha subito, ecco un’ inchiesta della CNN [9].