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Questo progetto argentino documenta la street art proveniente da tutta l'America Latina

Categorie: America Latina, Argentina, Arte & Cultura, Citizen Media, Storia
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Schermata del profilo Instagram di ACL.

Arte Callejero Latinoamérica (Street Art Latino Americana, o ACL) è un progetto nato in Argentina che utilizza i social media per supportare e documentare la street art (arte di strada) [2] [it] proveniente da tutta l'America Latina.

Secondo il loro sito web [3] [es,come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], il progetto nasce nel contesto della crisi economica argentina [4][it] del 1998-2002, quando la disoccupazione raggiunse il 20% e scontri e saccheggi erano diffusi. Il tracollo forzò quattro presidenti [5] a rassegnare le dimissioni nell'arco di solo 10 giorni durante il 2010, e il governo dovette dichiarare il più grosso fallimento della storia. Dal 2003 la povertà è cresciuta dal 26,7% nel 1999 al 51,7%. [6]

Arte Callejero iniziò a interessarsi alle risposte visuali e artistiche alla crisi nelle strade di Buenos Aires e a raccoglierle sul loro sito. Negli anni incominciarono a organizzare mostre, spostando anche i loro sforzi divulgativi sulle piattaforme social.

Il fondatore del progetto Ivan Andrada [7], artista e produttore culturale argentino, ha raccontato a Global Voices tramite Instagram DM che ha organizzato mostre di street art in Cile e Messico, e che spesso viaggia per la regione per promuovere l'ACL.

Quest'anno, ACL festeggia 15 anni di esistenza con un festival [8] di arte di strada a Buenos Aires dal 24 aprile al 25 maggio. Il festival ospiterà mostre, dibattiti e proiezioni di documentari con artisti di strada e collettivi dall'America Latina.

La pagina Facebook, [9] il canale Youtube e l'archivio su Instagram del progetto sono come un forziere dell'arte di strada in tutte le sue forme proveniente dalla regione. La loro presenza più forte è su Instagram [1], dove hanno quasi 10.000 follower. Il loro account ripubblica anche foto di murales condivise da altri utenti Instagram.

Il manifesto sottostante, fotografato a Buenos Aires e riproposto da ACL, mostra un'immagine del poeta cileno Pablo Neruda. La didascalia riflette il recente giudizio dei lettori sul passato misogino [10] [en], anche violento [11][en], del premio Nobel.

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Repost de @stickerartec – Visto en #Belgrano #BuenosAires Autor: @quehacesmapache . . #PabloNeruda #Neruda #DaddyYankee #StreetArt #ArteCallejero #artecallejerolatinoamerica #Pegatina #Calco #Urban #UrbanArt #ArteUrbano #Street #Sticker #StickerCulture #CulturaSticker [12]

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Nell'immagine si legge: “Stasera posso scrivere i versi più misogini. Pablo Neruda feat. Daddy Yankee”. Visto a Belgrano, Buenos Aires.

La maggior parte dei post dell'ALC combinano l'arte visiva con forti messaggi politici. Questo murale a San Paolo del Brasile che mostra il co-fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ne è un esempio:

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Repost de @buenocaos – Nem via Twitter. Tio Zuck mandando a real nas ruas de São Paulo. Revolucionários de cartolina ✊ Zuckerberg is sending some messages in the streets of São Paulo: "Revolution will not be through Facebook, Instagram nor WhatsApp". Paperboard revolutionaries ? #streetart #urbanart #wheatpaste #pasteup #lambelambe #lambe #arteurbana #zuck #facebook #instagram #whatsapp #revolucionáriosdecartolina [13]

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Il murale recita: “La rivoluzione non avverrà su Facebook”.
La didascalia recita: “Neppure su Twitter”.

Sempre in Brasile, questo murale raffigura il presidente del paese, Jair Bolsonaro:

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repost de @ricardogelli – Não ao racismo, a misoginia, ao sexismo, a homofobia, a xenofobia… não ao fascismo. Não ao terror. Viva a democracia! ♥️ #elenão #elenunca #elejamais [14]

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La didascalia dice: “No a razzismo, misoginia, sessismo, omofobia e xenofobia… No al fascismo. No al terrore. Viva la democrazia!”

Il post che segue riguarda i tempi della dittatura militare argentina [15] [it] (1976-1983), quando circa 30.000 persone furono fatte sparire con la forza dallo Stato e dai suoi collaboratori.

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repost de @dexpierte_colectivo – 43 años del golpe de Estado que inició la dictadura militar y con ella, una represión sistemática, inédita en la historia Argentina. No olvidamos #Odiosuguerra #pasteup #sinolvido D.E.X.P.I.E.R.T.E [16]

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Il murale dice: ” '76 -'16, 40 anni, mai più” e “Lo stesso passato, lo stesso nemico, la stessa possibilità: la liberazione”.
La didascalia dice: “43 anni dal colpo di Stato che ha dato inizio alla dittatura militare e con essa, una repressione sistematica, senza precedenti nella storia dell'Argentina. Non ci siamo dimenticati”.

Lo striscione qui sopra è stato realizzato dal collettivo artistico argentino Agra [17]. L'hanno reso disponibile online in modo che anche altri collettivi d'arte della regione potessero stamparlo. Quello qui sopra è stata stampata dal collettivo artistico colombiano Dexpierte Colectivo e appuntato su un muro della capitale del paese, Bogotá.

Un altro esempio dei post dell'ALC arriva da Città del Messico, con un'immagine che ricorda ai passanti gli eventi del 1968 [18] [it], quando la polizia e i gruppi paramilitari uccisero centinaia di persone durante le proteste studentesche [19]:

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repost de @emm_g.g – #Memories #tlatelolco #tlatelolco68 #mexico [20]

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