Incontro con Mei Jeanne Wagner, amministratrice dell'account Twitter @NativeLangsTech dall'11-17 luglio

Photo provided by Mei Jeanne Wagner.

Nel 2019, come parte di una campagna sui social media per celebrare la diversità liguistica online [it], attivisti e sostenitori della lingua dei nativi americani e delle prime nazioni gestiranno a turno l'account Twitter @NativeLangsTech [en, come i link seguenti] per condividere le loro esperienze nell'ambito del rilancio e della valorizzazione delle lingue dei nativi americani e delle prime nazioni. Questo post sulla pagina riguarda Mei Jeanne Wagner (@aloha_aina) e quello che intende discutere durante la sua settimana da amministratrice.

Rising Voices: Prego, parlaci di te.

‘O Kealohapoina‘ole ke kāne no Nu‘uanu
‘O Caroline ka wahine no Hilo
Noho pū lāua ua hānau ‘ia ‘o Edward, he kāne

When Hawaiians are asked about themselves, they often start their answer with their mo‘okū‘auhau (genealogy). The thought being that to understand someone, it’s helpful to know where they come from. Above is a snippet of my mo‘okū‘auhau. In it you meet my grandparents Kealohapoina‘ole and Caroline. Their very names are illustrative of one of the struggles kānaka maoli (Native Hawaiians) faced in the early 20th century. At a time when teaching the Hawaiian language was outlawed and speaking it was actively punished, their parents had to decide whether to surrender their language or stand firm and meet retaliation.

Both my grandparents could ‘ōlelo (speak Hawaiian), but were beaten in school for speaking it. Like many, they carried this trauma into adulthood. Therefore, their son – my father – grew up hearing Hawaiian as a secret, whispered language. It wasn’t until the Hawaiian Renaissance in the late 1970s that they were able to take pride in their language. During this era, many became activists for ‘Ōlelo Hawai‘i and began immersively teaching it to their keiki (children). Thankfully, I am a beneficiary of this time. With their experience and tenacity as a backdrop, I have come to cherish the treasure our kūpuna (elders) saved for us – Ka ‘Ōlelo Hawai‘i.

‘O Kealohapoina‘ole ke kāne no Nu‘uanu
‘O Caroline ka wahine no Hilo
Noho pū lāua ua hānau ‘ia ‘o Edward, he kāne

Quando agli hawaiani viene chiesto di parlare di sé, spesso rispondono partendo dalla loro mo‘okū‘auhau (genealogia). Secondo loro per conoscere realmente qualcuno può essere utile sapere da dove viene. Sopra c'è un frammento del mio mo‘okū‘auhau. In esso sono menzionati i miei nonni Kealohapoina‘ole e Caroline. I loro veri nomi rappresentano una delle lotte che i kānaka maoli (nativi hawaiani) hanno affrontato all'inizio del ventesimo secolo. In un momento in cui insegnare la lingua hawaiana era proibito e parlarla comportava essere puniti concretamente, i loro genitori hanno dovuto decidere se abbandonare la loro lingua o resistere e incorrere a una ritorsione.

Entrambi i miei nonni ‘ōlelo (parlano hawaiano), ma venivano picchiati a scuola quando lo parlavano. Come molti altri, si sono trascinati questo trauma anche nell'età adulta. Quindi, il figlio – mio padre – è cresciuto precependo l'hawaiano come un segreto, una lingua sussurrata. Solo nel Rinascimento Hawaiano verso la fine degli anni 70 del 900 gli hawaiani furono in grado di essere orgogliosi della loro lingua. In quest'epoca, molti divennero attivisti per l'‘Ōlelo Hawai‘i e iniziarono a insegnare in modo immersivo la lingua ai loro keiki (bambini). Per fortuna, sono una beneficiaria di questo tempo.  Con la loro esperienza e tenacia che fa da cornice, ho imparato a custodire il tesoro che i nostri kūpuna (anziani) hanno riservato per noi – Ka ‘Ōlelo Hawai‘i.

RV: Qual è lo stato attuale della tua lingua su internet e offline?

‘Ōlelo Hawai‘i is still a language at risk. After three decades of Hawaiian immersion education, we have only begun preparing the ground on which to build our language foundation. The pillars of our language revitalization efforts ‘Aha Pūnana Leo and Kula Kaiapuni are experiencing growing pains that necessitate us taking a hard look at what we’re teaching, how weʻre teaching it and the quality of that instruction.

As our kūpuna, we are also working to ensure that language learners embrace the invaluable knowledge of the mānaleo (native speakers) – not only the words and grammar of ‘Ōlelo Hawai‘i, but also the culture and thought pattern that are imbued in it.

Luckily, we have a new generation of language learners who are lifting their kūpuna on their shoulders as well as drawing upon their own digital skills to create innovative teaching tools. While in some ways, we are still in our digital infancy, new sites and tools are emerging to meet students where they are and providing support for a variety of learning styles.

‘Ōlelo Hawai‘i è ancora una lingua a rischio. Dopo tre decenni d'insegnamento immersivo dell'hawaiano, abbiamo solo iniziato a preparare il terreno su cui costruire le nostre fondamenta linguistiche. I pilastri dei nostri sforzi di rivitalizzazione della lingua, ‘Aha Pūnana Leo e Kula Kaiapuni, stanno incontrando molte difficoltà e ci costringono a guardare con attenzione ciò che insegniamo, come lo insegniamo e la qualità di questa istruzione.

Come i nostri kūpuna, anche noi stiamo lavorando per assicurarci che coloro che stanno apprendendo la lingua abbraccino la conoscenza inestimabile dei mānaleo (parlanti nativi) – non solo le parole e la grammatica dell’ ‘Ōlelo Hawai‘i, ma anche la cultura e il modello di pensiero che sono impregnati in esso.

Per fortuna, abbiamo una nuova generazione di studenti che si sta prendendo carico degli insegnamenti dei kūpuna attingendo alle proprie competenze digitali per creare strumenti didattici innovativi. Mentre in qualche modo siamo ancora allo stadio iniziale della digitalizzazione, nuovi siti e strumenti stanno emergendo per incontrare le necessità degli studenti in base al loro livello di conoscenza della lingua e fornirgli supporto con diversi stili di apprendimento.

RV: Su quali argomenti pensi di concentrarti durante la settimana in cui gestirai l'account Twitter @Nativelangstech?

Because my language skills are still rudimentary, I would like to use this week to highlight the wisdom of our kūpuna and the kumu (teachers) who are actively working to ensure that the Hawaiian language thrives.

Siccome le mie competenze linguistiche sono ancora rudimentali, mi piacerebbe utilizzare questa settimana per sottolineare la saggezza dei nostri kūpuna e kumu (insegnanti) che stanno lavorando attivamente per assicurare che la lingua hawaiana prosperi.

RV: Quali sono le principali motivazioni del tuo attivismo digitale per la tua lingua? Quali sono le tue speranze e i tuoi sogni per essa?

Initially my motivation for helping the digital ‘Ōlelo Hawai‘i community grow was selfish. The more speakers and tools available, the more I can learn. However, as the digital community matures, Iʻm also seeing the vibrancy of the greater community grow. It is my hope that ‘Ōlelo Hawai‘i once again becomes a thriving daily-use language for the majority of kānaka maoli and that it is used as a vessel for our cultural past as well as our future as a native people.

Inizialmente la mia motivazione di aiutare la comunità digitale ‘Ōlelo Hawai‘i a prosperare era del tutto egoistica. Quanti più parlanti e strumenti ci sono, tanto più posso imparare. Tuttavia, con la maturazione della comunità digitale, ho visto crescere anche la vivacità di questa grande comunità. La mia speranza è quella che ‘Ōlelo Hawai‘i diventi ancora una volta una fiorente lingua di uso quotidiano per la maggioranza dei kānaka maoli e che sia usata come un tramite per il nostro passato culturale e per il nostro futuro come popolo nativo.

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