La donna giamaicana che combatte la ‘povertà mestruale’ e gli atteggiamenti intimidatori sulla salute riproduttiva

Shelly-Ann Weeks parla della salute riproduttiva delle donne durante un evento presso l’Institute of Jamaica nel marzo 2019. Foto per gentile concessione di Her Flow Foundation.

Spinta dalla sua determinazione a fare la differenza nella salute sessuale e riproduttiva delle donne giamaicane, la scrittrice ed editorialista Shelly-Ann Weeks – affettuosamente conosciuta come “Dr. Sexy-Ann” su Twitter [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] e Facebook — usa sia i media tradizionali che digitali per parlare di argomenti tabù per tradizione.

Per dirne una: la “povertà mestruale”. In qualità di direttrice esecutiva di Her Flow Foundation, un’iniziativa progettata per affrontare lo stigma e la vergogna associati alle mestruazioni, Weeks ha proclamato il primo “Period Awareness Day” (Giornata di sensibilizzazione sul ciclo) in Giamaica, che ha avuto luogo nell’ottobre 2016, così come la “Period Awareness Week” (Settimana di sensibilizzazione sul ciclo), tenutasi nell’ottobre 2017.

Per novembre 2018, Weeks ha organizzato la prima conferenza sulla salute pelvica nella capitale Kingston. Durante lo scorso anno scolastico, ha condotto sedute di sensibilizzazione in 27 scuole, raggiungendo oltre 5000 studenti — sia ragazzi che ragazze — grazie ad un finanziamento da parte dell’ambasciata degli Stati Uniti.

Da tempo, Weeks riconosce che il problema è legato a radicati comportamenti sociali, credenze culturali e miti, così come allo status economico. Bevendo svariate tazze di caffè, abbiamo parlato insieme delle complessità di ciò che rimane in fin dei conti un tabù, e sul perché ha deciso di scrivere un libro a riguardo.

Shelly-Ann Weeks tiene un pacco di assorbenti mentre parla di mestruazioni ai ragazzi. Foto per gentile concessione di Her Flow Foundation.

Emma Lewis (EL): Eri già una personalità popolare nei media nel campo delle relazioni e della salute sessuale, ma come ha avuto inizio Her Flow?

Shelly-Ann Weeks (SW): I started Her Flow in 2016 as part of a project I was doing with WE-Change [a rights-based lesbian, bisexual and transgender advocacy group]. I zoomed in on female reproductive health. I visited three schools to talk to students about puberty, mostly geared towards consent — that it’s OK to say “No.”

One girl told me she was able to make one menstrual pad last five days. I am not often speechless, but that shocked me! I thought, “Okay, I am going to get this girl some pads!” Talking to women while I was writing my first book, I realised so many have problems affording the products they need every month. And for the woman who has daughters, she literally has to choose between buying them pads and feeding them.

I realised that internationally there is a conversation going on around period poverty…the need is much greater than I had thought. I wanted to create a space where women could get access to pads free of cost, no questions asked. Because it’s a dignity issue as well.

Shelly-Ann Weeks (SW): Ho fatto partire Her Flow nel 2016, come parte di un progetto che stavo facendo con WE-Change [un gruppo di sostegno per la tutela dei diritti di lesbiche, bisessuali e transgender]. Mi sono concentrata sulla salute riproduttiva delle donne. Sono stata in tre scuole per parlare agli studenti della pubertà, soprattutto mirando al consenso — sul fatto che va bene dire “No”.

Una ragazza mi disse che era riuscita a far durare un assorbente per cinque giorni. Non rimango molto spesso senza parole, ma questo mi ha scioccato! Ho pensato, “Okay, procurerò degli assorbenti a questa ragazza!” Parlando con le donne mentre scrivevo il mio primo libro, mi sono accorta che molte di loro faticano a permettersi i prodotti di cui hanno bisogno ogni mese. E una donna che ha delle figlie deve letteralmente scegliere tra comprare loro gli assorbenti o da mangiare.

Mi sono resa conto che è in corso un dibattito a livello internazionale riguardo alla povertà mestruale…è più necessario di quanto pensassi. Volevo creare uno spazio dove le donne potessero avere accesso gratuito agli assorbenti, senza fare domande. Perché è anche una questione di dignità.

EL: Durante la tua attività di supporto, hai parlato di “rompere il silenzio” sulla questione. Puoi spiegare cosa intendi?

SW: Pain is a big part of women’s lives. We are not comfortable articulating to a doctor — we can’t even say the word “vagina” — and a lot of us end up suffering in silence. There are many myths and straight-up wrong information about periods. People are very superstitious. It’s really important, I think, for us to first of all, break the silence. This “hush-hush” attitude to female reproductive health is dangerous. If we are able to talk openly, there are a lot of benefits. Your quality of life is improved. The silence stops you from getting help.

SW: Il dolore occupa una grande parte della vita delle donne. Ci sentiamo a disagio nell’esprimerci apertamente con un medico — non riusciamo nemmeno a dire la parola “vagina” — e molte di noi finiscono per soffrire in silenzio. Ci sono molti miti e una genuina disinformazione sulle mestruazioni. La gente è molto superstiziosa. È molto importante, credo, per noi prima di tutto, rompere il silenzio. Questa reticenza sulla salute riproduttiva della donna è pericolosa. Se riusciamo a parlarne apertamente, ci sono molti benefici. La vostra qualità di vita migliora. Il silenzio vi impedisce di essere aiutate.

EL: Perché credi che l’argomento mestruazioni sia un “tabù”? Qual è l’origine di ciò?

SW: Oh, it’s clear: the Bible! A lot of Jamaicans’ feelings about female reproductive health — or even the rules about what women are allowed or not allowed to do — come from religion. And in Jamaica, that’s Christianity. If you think about the way the Bible talks about periods, the word ‘unclean’ comes up a lot. Even some Rastafarians in Jamaica actually do believe that a woman should be shut away and not allowed to come out until her period blood has been passed. Girls are taught to wash their underwear as soon as they remove it and not to let anyone know that she’s on her period. She needs to keep it to herself. Men and women are taught this way. But women push it more than men do.

SW: Oh, è chiaro: la Bibbia! Molte delle reazioni dei giamaicani riguardo la salute riproduttiva femminile — o anche ciò che è concesso o no alle donne — vengono dalla religione. E in Giamaica, è il cristianesimo. Se pensi a come la Bibbia parla delle mestruazioni, il termine ‘impuro’ ricorre spesso. Anche alcuni rastafariani in Giamaica credono veramente che una donna dovrebbe essere rinchiusa, proibendole di uscire finché le mestruazioni non passano. Si insegna alle ragazze di lavare la loro biancheria intima non appena la tolgono, senza far sapere a nessuno che hanno il ciclo. Devono tenerselo per sé. Viene insegnato questo a uomini e donne. Ma le donne insistono molto più degli uomini.

Le donne attiviste della comunità vengono onorate durante un brunch tenuto dalla Her Flow Foundation. Shelly-Ann Weeks è la sesta da destra. Foto per gentile concessione di Her Flow Foundation.

EL: Nelle scuole che hai visitato, quale è stata la reazione di insegnanti, studenti e tutor?

SW: The teachers and counsellors love the book — there is nothing like it out there. There isn’t really a consistent way of teaching these matters; a lot depends on the personal whims of the teachers. We visited primary schools, where many girls have already started their periods. We insist that boys are a part of the class. If the boys are included, they know what’s going on. They’re exposed to something they never understood before. We invoke empathy in them; we teach them how to be more supportive. Engaging boys can only be a positive thing.

I think it’s important not to talk “at” the girls. We tend to underestimate how much information they can handle. It helps to show them that you know what it’s like.

What I have learned is that the biggest roadblock to all of this is their parents…especially the mothers. They should know that being kept in the dark is not helpful! The person who is hurt the most is the child.

SW: Tutor e insegnanti amano il libro — non c’è niente di simile in circolazione. Non esiste affatto un metodo concreto di insegnare questi argomenti; dipende molto dalla personale fantasia del docente. Abbiamo visitato scuole elementari dove molte bambine hanno già avuto le mestruazioni. Insistiamo sul fatto che i maschi rimangano in classe. Se i maschi vengono inclusi, capiscono cosa sta succedendo. Sono esposti a qualcosa che non hanno mai compreso prima. Risvegliamo la loro empatia, insegniamo loro ad essere più di supporto. Coinvolgere i ragazzi può essere solo una cosa positiva. 

Credo sia importante non parlare “alle” ragazze. Tendiamo a sottovalutare la quantità di informazioni che sono in grado sopportare. Ciò le aiuta a mostrare loro che sai come ci si sente. Ciò che ho imparato è che l’ostacolo più grande in tutto questo sono i loro genitori… soprattutto le madri. Dovrebbero sapere che essere tenute al buio non serve! Quelle ad essere ferite più di tutti sono le figlie.

EL: In che modo fai arrivare il tuo messaggio al pubblico?

SW: Social media has been a major tool from day one. We ran a social media campaign to donate products to schools and other institutions (the women’s prison, girls’ homes). I have had great support from Jamaicans living abroad, who have sent barrels. The public has really responded positively.

I would like to identify some funding to do some formal research on the extent of period poverty in Jamaica — I would like to see what that looks like. I know the need is there.

SW: I social media sono stati il principale strumento fin dal primo giorno. Portiamo avanti una campagna social per donare prodotti alle scuole e ad altre istituzioni (il carcere femminile, gli orfanotrofi). Ho avuto un grande supporto da parte dei giamaicani che vivono all’estero, che hanno donato moltissimo. Il pubblico ha risposto davvero in maniera positiva.

Vorrei trovare dei finanziamenti da dedicare a una ricerca formale sull’entità della povertà mestruale in Giamaica — vorrei capire a che punto siamo. So che ce n’è bisogno.

EL: Cosa hai realizzato nel 2019 e quali sono i tuoi progetti per il futuro?

SW: In March, we honoured ten women doing amazing community work at a Celebrate Her brunch and we partnered with Desnoes and Geddes Foundation to fête over 100 students while giving them a period education session. In April, we partnered with young author and activist Marley Dias and the GrassROOTS Community Foundation in New Jersey to donate products to a high school in Montego Bay. We also partnered with Always on an End Period Poverty campaign, donating 13,000 packs of pads to girls in 20 high schools.

In September, in partnership with Jamaica AIDS Support for Life, we are planning a Live Safe college tour of 20 community and teachers’ colleges where we will offer free STD and HIV tests, period education sessions, condom distribution and more.

October is our Period Awareness Month. On Period Awareness Day, October 24, we will seek to spark a national conversation to seriously address the stigma and shame associated with menstruation through public awareness events. Our second Healthy Pelvis Conference on October 27 will address a range of female reproductive health issues.

In November, we are planning a Period Conference to help parents, guardians, and children. Men, especially fathers, will be encouraged to attend and participate.

It’s a full calendar!

SW: A marzo abbiamo onorato dieci donne che hanno fatto un fantastico lavoro di comunità durante “Celebrate Her Brunch” e abbiamo aperto una collaborazione con la Desnoes and Geddes Foundation per festeggiare oltre 100 studenti nell’ambito di una sessione educativa sulle mestruazioni. Ad aprile abbiamo collaborato con la giovane autrice e attivista Marley Dias e la GrassROOTS Community Foundation in New Jersey per donare prodotti a una scuola superiore di Montego Bay. Abbiamo anche collaborato con Always su una campagna contro la povertà mestruale, donando 13.000 pacchi di assorbenti alle ragazze di 20 scuole superiori.

Per settembre, in collaborazione con Jamaica AIDS Support for Life, stiamo progettando “Live Safe”, un tour in 20 college pubblici e magistrali dove offriremo test per MST e HIV, sessioni educative sulle mestruazioni, distribuiremo preservativi ed altro ancora.

Ottobre è il mese della sensibilizzazione sul ciclo. Durante il “Period Awareness Day”, il 24 ottobre, cercheremo di suscitare un dibattito nazionale per affrontare seriamente lo stigma e la vergogna associati alle mestruazioni attraverso eventi di sensibilizzazione pubblica. La nostra seconda conferenza sulla salute pelvica del 27 ottobre affronterà una serie di argomenti riguardo alla salute riproduttiva femminile. 

A novembre stiamo progettando una conferenza sul ciclo per aiutare genitori, tutori e figli. Gli uomini, soprattutto i padri, saranno incoraggiati a seguire e partecipare. 

Il calendario è pieno!

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