Questo articolo è stato originariamente pubblicato da Meta.mk News Agency [en, come i link seguenti, salva diversa indicazione], un progetto di Metamorphosis Foundation. Qui di seguito viene pubblicata una versione adattata in virtù di un accordo di condivisione dei contenuti.
Un editore della Macedonia del Nord, noto per aver pubblicato in passato libri a sfondo nazista, ha scatenato polemiche durante il Salone del libro di Skopje lo scorso 8 maggio 2019 per aver presentato un libro scritto dall'ex Primo Ministro del paese, Nikola Gruevski, attualmente ricercato dalla giustizia.
La casa editrice Gjurgja [mk] ha stampato le traduzioni macedoni di “Mein Kampf” e di “Nuovo ordine” di Hitler, oltre a raccolte dei discorsi di Hitler e Benito Mussolini con titoli quali “La questione ebrea, razza e cristianità” o “La Rivoluzione fascista”.
Si tratta di opere che spesso promuovono lo sterminio di gruppi di persone sulla base della loro etnicità, religione e altre caratteristiche. I discorsi di incitamento all'odio sono considerati un reato nella Macedonia del Nord così come in molti altri paesi europei.
Nikola Gruevski è stato a capo del governo autoritario di destra che ha governato la Macedonia del Nord tra il 2006 e il 2017, un periodo che ha coinciso con un netto declino della democrazia e con l'erosione del ruolo delle istituzioni. All'epoca, veniva pubblicamente elogiato come genio dell'economia. Dopo essere stato rieletto nel 2016, Gruevski è stato costretto a dare le dimissioni come leader del partito dopo che il VMRO-DPMNE non è riuscito a ottenere la maggioranza in Parlamento.
Il nuovo libro di Gruevski, il cui titolo tradotto è “Esperienze per il futuro: effetti economici dei vari tipi di flussi di capitali, con particolare riferimento alla Repubblica di Macedonia”, è principalmente basato sulla sua tesi di dottorato.
Nel giugno 2018, ha ottenuto un Ph.D. [mk] in economia dall'Università San Cirillo e Metodio di Skopje, appena qualche settimana dopo essere stato condannato a due anni di carcere per l'illecito acquisto di una Mercedes del valore di 600.000 Euro quando era Primo ministro. Nel novembre 2018 è fuggito in Ungheria dove gli è stato riconosciuto lo status di rifugiato politico.
Gruevski ha ripetutamente affermato che in patria era vittima di persecuzioni politiche e che era fuggito per salvarsi la vita; un'affermazione che ribadisce anche nell'anteprima del suo libro.
Secondo gli articoli pubblicati in riferimento al Salone del libro, l'editore asserisce che il libro di Gruevski è diventato un bestseller [mk] tanto che a breve è prevista la pubblicazione di una seconda edizione.
Pur essendo latitante all'estero, Gruevski sembra ancora esercitare la sua influenza sul suo partito politico, VMRO-DPMNE. Mantiene ancora il titolo di presidente onorario del partito ed ha continuato a ricevere visite frequenti da funzionari di alto rango del partito nel suo rifugio di Bupapest.
Gruevski rischia ora di perdere la sua carica perché i membri del parlamento stanno invocando una disposizione costituzionale che prevede la revoca del mandato ai membri del parlamento che risultano assenti per più di sei mesi senza giustificato motivo. La decisione è stata presa con voto plenario il 7 giugno.
Durante il Salone del libro di Skopje, il libro di Gruevski è stato esposto fianco a fianco con altri suoi libri, prevalentemente costituiti da guide di auto-sostegno, memorie di personaggi controversi e libri su ipotesi di complotto.
Un'altra delle sue recenti pubblicazioni [mk] consiste in una raccolta di discorsi e dichiarazioni di Vladimir Putin intitolata “Words That Change the World” (Parole che cambiano il mondo). Questi sono alcuni dei libri esposti nello stesso stand:
Gli editori di letteratura fascista di tutto il mondo rivendicano il loro diritto alla libertà di espressione e affermano di pubblicare questi libri solo come risorse storiche finalizzate a promuovere lo studio.
Tuttavia, le edizioni della Macedonia del Nord che abbiamo citato non contengono informazioni sulle possibili conseguenze delle dichiarazioni che contengono (che sono talvolta ambigue), salvo per brevi dichiarazioni di non responsabilità. Proporre la propaganda nazista nella sua forma originale, senza specificare che si tratta di discorsi di incitamento all'odio e includere un'analisi critica e un contesto storico, potrebbe facilmente suggerire che si approvano tali contenuti.
Gli organizzatori del Salone del Libro di Torino, che si è tenuto a Torino tra il 9 e il 14 maggio, hanno revocato l'invito a un auto-proclamato editore fascista dopo che molti scrittori, tra cui un sopravvissuto dell'Olocausto, hanno minacciato di boicottare il salone.