Diba [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], un forum online per cittadini della Cina continentale pro governativo, ha tentato di mobilitare i suoi utenti su un forum simile a Facebook e Reddit, chiamato LIHKG, per trollare i manifestanti anti estradizione di Hong Kong. Tuttavia, il piano gli si è velocemente ritorto contro quando utenti di Hong Kong hanno pubblicato informazioni sensibili riguardanti i membri dell’amministrazione di Diba, rilasciando i numeri delle loro carte di identità, resoconti bancari, indirizzi di casa, e molto altro.
Il 22 luglio, a seguito di una bomba a inchiostro tirata dai dimostranti anti estradizione verso l’emblema nazionale fuori dall’Ufficio di Rappresentanza Cinese a Hong Kong, gli amministratori del forum Diba hanno cominciato a incitare una “spedizione” nelle piattaforme anti estradizione di Hong Kong. Gli amministratori di Diba hanno dichiarato che l’obiettivo era contrastare l’indipendenza dell'isola e mostrare supporto per la polizia di Hong Kong. Gli amministratori hanno reclutato 12.000 utenti, e hanno preparo un considerevole numero di GIF in preparazione della spedizione.
Il 23 luglio, pagine di Facebook gestite da organizzazioni democratiche di Hong Kong, quali il Civic Human Rights Front [zh], sono state inondate commenti pro-Cina.
Tuttavia, i troll di Diba hanno presto scoperto di non poter accedere a LIHKG, poiché il forum richiede un indirizzo mail con ISP locale per l’accesso e i commenti. A peggiorare la situazione, gli amministratori di Diba hanno scoperto che le loro informazioni private erano state esposte e posate in una chat di gruppo nell’applicazione LIHKG per telefono.
La Cina richiede l’uso di nomi reali per la registrazione su tutte le piattaforme online, quindi è stato relativamente facile per gli internauti di Hong Kong trovare le vere identità e relative informazioni personali. I nomi, numeri di documenti di identità, indirizzi di casa, numeri di cellulare, numeri QQ [it], account per pagamenti online, numeri di carte di credito, e resoconti bancari degli amministratori di Diba sono stati tutti divulgati in rete.
Gli utenti di LIHKG hanno proseguito usando le identità dei leader ottenute per arruolarsi nell’Esercito Popolare di Liberazione.
Il 24 luglio, gli amministratori di Diba si sono arresi e hanno pubblicato un messaggio su Weibo [zh] ponendo fine ai loro piani originali [zh]:
为保护大家的个人隐私和人身安全,以及减少大家不必要的麻烦,管理组决定解散集团军粉丝群,对于前晚跟随行动后造成个人资料外泄的问题,管理组深感抱歉。
Per proteggere la vostra privacy e sicurezza, e per evitare di causarvi problemi, il gruppo amministrativo ha deciso di dissolvere il gruppo di militanti online. Il gruppo amministrativo è estremamente dispiaciuto di aver causato la fuoriuscita di informazioni personali a seguito delle azioni del 22 luglio.
Diba ha organizzato diverse missioni per divulgare messaggi patriottici al di fuori del Great Firewall. La più famosa fu attuata nel 2015 durante le elezioni presidenziali di Taiwan. L’esercito di Diba ha un motto per tenere alto il morale durante le battaglie mediatiche: “ovunque arrivino le forze di spedizione di Diba, non verrà risparmiato nemmeno uno stelo d’erba”.
La loro sconfitta è stata ampiamente discussa sui social media cinesi, dove in molti hanno colto l’occasione per deridere gli amministratori di Diba. Xiakedao, un famoso commentatore del People’s Daily, non ha resistito a ridicolizzare l’amatoriale armata mediatica. ‘Sconfitti ancora prima di cominciare una battaglia (出師未捷身先死)’ ha scritto, aggiungendo una “emoji che muore dal ridere”.
Il piano di Diba di provocare piattaforme anti estradizione riflette il sentimento patriottico mediatico che risuona anche nel nuovo video musicale “Kung Fu China” del rapper, supportato dal Partito Comunista, CD REV. La canzone incita ad usare il kung fu per difendere la dignità della madrepatria.
Il patriottismo che circola sui social media in Cina è solitamente più estremo della propaganda ufficiale. Mentre i media ufficiali definiscono la protesta anti estradizione di Hong Kong un movimento indipendentista pro-Hong Kong sponsorizzato da nemici stranieri, le nuove generazioni di patrioti mediatici stanno richiedono azioni più concrete per la difesa dell’orgoglio nazionale.
Questa idea sembra aver raggiunto l’Australia. Il 25 luglio scorso, nell’Università del Qeensland, un gruppo di studenti pro-Cina si sono scontrati con militanti pro-Hong Kong durante una manifestazione di solidarietà verso le proteste anti estradizione di Hong Kong.
Visto il forte supporto internazionale per la campagna anti-estradizione di Hong Kong, confronti simili potrebbero emergere in altre parti del mondo.
Per leggere di più sulle proteste anti estradizione di Hong Kong, visita la pagina dedicata [it] di Global Voices.