Il cinese mandarino è la lingua del futuro dell'Africa orientale?

Fu Huaginag, Ambasciatore cinese in Gibuti, si congratula con uno studente della classe di lingua durante una cerimonia di laurea all'Istituto di Studi Diplomatici a Gibuti, 14 giugno 2015. Alcuni laureandi hanno trascorso i nove mesi finali a studiare mandarino. Foto di US Air Force Sgt. Maria Bowman/In unione a Joint Task Force: Corno d'Africa.

L'introduzione del cinese mandarino come materia curricolare nelle scuole dell'Africa orientale è il segnale della crescente influenza della Cina in Africa come super potenza globale. 

A gennaio, il Curriculum Development Institute kenyota ha annunciato [en, come i link successivi, salvo diversa indicazione] che nel 2020 il mandarino diventerà parte del curriculum scolastico come materia opzionale nelle scuole elementari. Il Kenya è l'ultima nazione dell'Africa orientale a seguire questo trend per quanto riguarda l'insegnamento della lingua cinese dopo Tanzania, Rwanda, Uganda, Zimbabwe e Sudafrica, tra gli altri. 

Mentre la Cina rafforza i suoi già robusti rapporti commerciali e infrastrutturali con l'Africa, gli Istituti Confucio [it] e Aule Confucio sono in aumento nell'Africa orientale grazie ai finanziamenti del governo cinese. Nel 2018, la Cina ha fondato 27 Aule Confucio e almeno 51 Istituti in tutta l'Africa.

La Cina sponsorizza gli Istituti Confucio fin dal 2004 e negli Stati Uniti, in Australia e in Canada ne sono già stati fondati centinaia. 

Una mappa degli Istituti Confucio nel continente africano. In totale ce ne sono 51; in Sudafrica sono presenti 5 Istituti mentre in Kenya 4. Mappa da @cmapit. Ringraziamenti a @xniyi

I leader dei paesi dell'Africa orientale supportano generalmente l'idea che familiarizzare con la lingua e la cultura cinese migliori la competitività nel mondo del lavoro e faciliti le relazioni commerciali con la Cina. 

L'Uganda invece è l'unico paese nell'Africa dell'Est che ha inserito il mandarino come materia obbligatoria di studio. Invece di assumere insegnanti madrelingua cinesi, il Ministero dell'Educazione ugandese offrirà un programma di formazione di 9 mesi a 100 insegnanti di scuola secondaria al Luyanzi College per imparare a leggere, scrivere e parlare in cinese mandarino. Gli insegnanti potranno quindi a loro volta tenere lezioni di lingua nelle scuole medie. 

Nel 2016, Luyanzi è diventata la prima scuola media in Uganda a insegnare mandarino. L'ugandese Ayub Sooma e la cinese Wang Li Hong Sooma, sposati da 20 anni, gestiscono insieme il Luyanzi College, una scuola privata. Sooma, che è stato anche il Presidente della Uganda-China Friendship Association, ritiene sia necessario imparare il mandarino per godere dei benefici che la Cina ha da offrire. 

Tuttavia, a causa di denunce su pratiche commerciali e condizioni di lavoro ingiuste, le relazioni tra Uganda-Cina stanno subendo momenti di tensione.

Il Presidente della Tanzania John Magufuli ha annunciato a maggio 2019 che il mandarino è stato aggiunto al Certificato degli Esami di Istruzione Secondaria (Certificate of Secondary Education Exams – CSEE) e che gli studenti saranno in grado di sostenere esami in lingua cinese. Esattamente come in Uganda, insegnanti locali stanno ricevendo la formazione [sw] necessaria per diventare esperti in lingua cinese e insegnare nelle scuole medie.

A inizio luglio 2019, l'Università Musulmana di Morongoro, nella Tanzania dell'Est, ha inaugurato un Centro di Lingua Cinese. All'inaugurazione, Ave Maria Semakafu, vice segretaria permanente del Ministero dell'Educazione della nazione, ha comunicato al pubblico che il Marangu Teachers College in Kilimanjaro, nel nord della Tanzania, offre anche corsi di mandarino come corsi principali. Le negoziazioni in corso tra Tanzania e Cina potrebbero condurre a un programma di lingua cinese al Marangu Teachers College, che permetterà agli insegnanti di imparare il mandarino come già accade con corsi di laurea in swahili e inglese o come quelli offerti all'Università di Dar es Salaam e all'Università di Dodoma, che al momento offrono programmi di laurea in cinese

Negli ultimi anni, studiare il cinese è diventata una tendenza in Tanzania. L'immagine mostra un'insegnate di cinese tanzaniana mentre offre supporto allo studio della lingua cinese a studenti dell'Istituto Confucio dell'Università di Dar es Salaam

Anche il Rwanda riconosce l'importanza degli Istituti Confucio e delle Classi Confucio in un'ottica di relazioni bilaterali con la Cina. Lo scorso mese, il Rwanda ha ospitato il 12esimo round del “Chinese Bridge”, una competizione di conoscenza di lingua cinese organizzata per studenti delle scuole secondarie. Alla competizione hanno partecipato studenti provenienti da scuole secondarie di tutto il Rwanda.

Lo swahili in Cina

Le relazioni tra Cina e Africa orientale risalgono a centinaia di anni fa e la Cina ha anche a volte riconosciuto l'importanza dello studio della lingua swahili come parte integrante delle relazioni commerciali in corso. Lo swahili è una lingua bantu che si è sviluppata lungo le coste Swahili come lingua di interscambio per i commerci tra Arabi e popoli dell'Africa orientale ed è parlata da 144 milioni di persone. L'Unione Africana riconosce lo Swahili come una delle molte lingue ufficiali ed ha anche sollevato la questione se adottare lo Swahili come “lingua franca” delle nazioni africane. 

Durante i primi anni '60, l'Università di Comunicazione della Cina ha offerto corsi di lingua swahili in segno di solidarietà alla visione socialista di Julius Nyerere, il primo Presidente della Tanzania, ma questo programma è terminato nel 1966 quando la Cina ha riformato il suo sistema scolastico durante gli anni della Rivoluzione Culturale. La Shanghai International Studies University – SISU, nella Cina orientale, ha recentemente introdotto un corso di laurea triennale in studi di lingua swahili.

Diplomazia del ‘soft power’

La Cina non è la sola nazione a promuovere la sua lingua e la sua cultura nell'Africa dell'Est: la nazioni europee hanno fatto lo stesso attraverso istituti come l'Alliance Française, il British Council e il Goethe-Institut. 

Per quanto riguarda le preoccupazioni sulla diffusione degli Istituti Confucio cinesi in Africa, la loro presenza rimane relativamente ridotta se comparata alla Francia o agli USA che contano il doppio, quasi il triplo degli Istituti di lingua/cultura del continente, secondo @DevReimagined.

La differenza è che gli Istituti Confucio sono in affiliazione con le scuole locali e istituti superiori, mentre invece gli altri istituti rimangono indipendenti e separati. Alcuni docenti e analisti hanno criticato gli Istituti Confucio come promotori di propaganda cinese, facendo notare come il governo cinese investe oltre 10 miliardi di dollari all'anno negli Istituti Confucio per incrementare il “soft power” cinese all'estero. 

Gli educatori hanno anche lanciato l'allarme sul fatto che gli Istituti Confucio omettano temi come diritti umani, reprimano l'indagine critica e promuovano la propaganda politica. Alcuni ufficiali statunitensi hanno anche avanzato la possibilità che possano essere una minaccia alla sicurezza nazionale. Gli USA recentemente hanno fatto passare una regolamentazione richiedendo che gli Istituti Confucio con sede in istituzioni statunitensi vengano registrati come “agenti stranieri”  forzando le università a scegliere tra i fondi da parte del Pentagono degli Stati Uniti o dagli Istituti Confucio per i corsi di lingua cinese. 

Gli Istituti Confucio… diffondo propaganda e a volte riescono a reprimere la discussione su argomenti imbarazzanti per la Cina, come la conquista del Tibet e i campi nella provincia dello Xinjiang,

Come risultato di queste preoccupazioni, alcuni studenti hanno abbandonato i programmi offerti dagli Istituti Confucio e Aule Confucio in Australia e Canada. Svezia e Germania hanno anche chiuso diversi Istituti in seguito a recenti controversie sulle loro intenzioni e programmi. 

Finora, le autorità dell'Africa orientale non hanno espresso preoccupazioni circa l'influenza degli Istituti e Aule Confucio o sul come il cinese potrebbe influenzare lo swahili o altre lingue indigene. 

Tuttavia, l'opinione pubblica in rete ha espresso i propri dubbi sulla natura degli Istituti Confucio in Africa: 

Questo è un grande pezzo:

Molto inchiostro è stato usato per scrivere sul coinvolgimento della Cina in Africa sul fronte economico, ma poco è stato detto circa la sua diplomazia culturale – e sugli gli Istituti Confucio che sono all'avanguardia in questo

Da cosa è costituto l'imperialismo cinese? Gli Istituti Confucio del governo cinese portano il cinese in Uganda, ma le esportazioni dell'Uganda verso la Cina diminuiscono, chi vince?

Chambi Chachage si domanda se il mandarino possa rimpiazzare lo swaihili come lingua nazionale: 

@ShangweliBeria Il cinese sta sostituendo il kiswahili come una delle due lingue ufficiali della Tanzania?

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