La malaria ha già colpito più di 5 milioni di persone in Burundi quest'anno

Una madre e il figlioletto ricoverati per la malaria in un ospedale in Burundi. Il governo del Burundi fornisce cure sanitarie gratuite alle donne gravide e ai bambini di età inferiore ai 5 anni, Burundi, 12 marzo 2009. Foto usata con autorizzazione di UNDP via Flickr CC BY-NC-ND 2.0.

In Burundi, quest'anno, la malaria ha già colpito [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] 5.738.661 milioni di persone — ovvero circa la metà della sua popolazionesecondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA). Fino al 21 luglio, 1801 persone sono morte per il virus, secondo il Ministro della Salute Pubblica del Burundi.

La malaria, una malattia trasmessa dalle mosche e causata da un parassita, affligge da tempo il Burundi e l'intera regione dell'Africa orientale, ma c'è stato un notevole incremento dall'inizio di quest'anno e un aumento del 97% comparato allo stesso periodo nel 2018.

Coloro che ne sono affetti soffrono di febbre alta, dolori e sofferenze corporei, brividi, nausea e talvolta deidratazione e delirio.

L'OMS monitora regolarmente le epidemie. Ha detto che il numero di casi di malaria ha raggiunto proporzioni epidemiche in maggio — in quel periodo circa 3 milioni. L'OCHA ha riportato che vaste parti della nazione hanno raggiunto uno stato epidemico34 di 46 distretti sanitari – in particolare verso il nord.

Secondo il Ministero della Salute Pubblica e la Lotta contro i dati epidemiologici dell'AIDS, 5 milioni di casi di malaria sono stati registrati nei primi sei mesi dell'anno. Questo rappresenta un aumento del 97% paragonato allo stesso periodo nel 2018. Schermata dell'Ufficio delle Nazioni Unite per la Coordinazione degli Affari Umanitari.

Il governo, tuttavia, non è pronto a definire la crisi della malaria come un'epidemia:

Le autorità in #Burundi devono ingoiare il loro orgoglio e dichiarare la malaria come un disastro nazionale. La gente sta morendo e nessuno sembra preoccuparsene. Quando si sveglierà, sarà troppo tardi. Evidenzia questo tweet.

Kacaman, il bambino burundo star di YouTube, ha attirato l'attenzione sul flagello di migliaia di ammalati di malaria, quando questo bimbo di 6 anni è morto in seguito ala malattia:

Deve trasformarsi in tragedia per orientare i cambiamenti? La morte di Kacaman, star di 6 anni di YouTube, richiama l'attenzione sul #Burundi, dove più di 1.800 persone sono morte di #malaria quest'anno, come riporta #OMS #StopMalaria.

Radio France Internationale ha riportato [fr] un operatore sanitario in forma anonima, che ha detto che i centri sanitari sono stati travolti dalle richieste e che, se il governo dichiarasse un'epidemia, faciliterebbe meglio l'assistenza per la persone con i costi sanitari.

Il giornale Iwacu ha descritto [fr] la situazione di una clinica a Giheta, nella provincia Gitega, in luglio, che sta lottando per gestire il crescente numero di casi, con il 90 per cento dei pazienti che soffrono di malaria — per la maggior parte bambini. Centinaia di pazienti al mese ne hanno occupato lo spazio, condividendo i letti e aspettando in lunghe code, mettendo così lo staff sotto pressione.

OMS ha detto che fra i vettori c'è l'uso ridotto di misure preventive come le zanzariere, oltre ai cambiamenti climatici che permettono alle zanzare di raggiungere altitudini [fr] più elevate (in una nazione montagnosa), le maggiori colture di riso negli ultimi anni (con molta acqua stagnante, dove le zanzare possono riprodursi facilmente), i problemi di igiene pubblica nelle aree urbane e i cambiamenti nel comportamento delle zanzare. OMS ha esortato tutte le parti interessate a una “vigorosa risposta.”

Franck Arnaud Ndorukwigira, un blogger burundo con il sito web Yaga, ha riportato che i dottori nelle zone rurali dicono che la povertà è un altro fattore che impedisce la prevenzione. Si è riferito a una statistica della Banca Mondiale, dove il 74,7% dei Burundi vive in povertà, rendendo difficile permettersi le cure sanitarie. La malnutrizione e i deboli sistemi immunitari rendono più arduo sopravvivere a un attacco di malaria. Talvolta le zanzariere sono invece usate come reti da pesca.

Il governo ha compiuto alcuni sforzi [fr] per affrontare la questione: ha fornito spray anti-zanzare, alcuni farmaci gratuiti [fr], in particolare per i bambini di età inferiore ai 5 anni, e cliniche mobili per le aree rurali difficili da raggiungere. Il governo intende distribuire ampiamente le zanzariere nel 2020. La OCHA ha tuttavia annotato una “mancanza di risorse umane, logistiche e finanziarie per una risposta effettiva.”

Il Ministro della Salute, Thaddée Ndikumana, ha tuttavia evitato [fr] di dichiarare un'epidemia. Ha replicato [fr] a questi resoconti paragonando la situazione ai maggiori numeri registrati nel 2017 – quando il governo ha dichiarato [fr] una situazione di emergenza. Il blogger [fr] di Yaga, Honoré Mahoro, e altri hanno poi criticato fortemente il ritardo. E adesso Ndikumana ha finora evitato la questione [fr] di un'epidemia.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) ha scritto in giugno che ci sono stati alcuni miglioramenti nella situazione umanitaria, che però rimane ancora precaria, con 1,7 milioni di persone identificate come bisognose. La situazione potrebbe anche essere aggravata dai disastri naturali, comprese le inondazioni e la minaccia dell'Ebola dalla confinante Repubblica Democratica del Congo, dove l'Ebola persiste da oltre un anno. Rimangono anche altre  sfide, come l'insicurezza alimentare che ha un impatto sul 44% della popolazione, come riferisce la UNICEF, e una recente epidemia di colera in Bujumbura.

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Questa crisi sanitaria si svolge prima delle prossime elezioni del 2020 e il governo potrebbe essere poco propenso a una dichiarazione di emergenza, che potrebbe raffigurarlo negativamente. La sicurezza politica rimane tesa dalle controverse elezioni del 2015.

Molti cittadini sono fuggiti come rifugiati, o si sono trasferiti all'interno della nazione — compresi i politici e i giornalisti — mentre il governo è stato criticato per la sua svolta verso l'autoritarismo, sfidando gli altri governi, le organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e l'Unione Africana, e ritrovandosi sotto inchiesta da parte de Corte Penale Internazionale per le potenziali gravi violazioni dei diritti.

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La crisi della malaria ha destabilizzato ulteriormente  e aggravato la situazione — esasperando la povertà, l'insicurezza alimentare e le difficoltà economiche, come le ricorrenti penurie di prodotti alimentari e l'aumento dei prezzi dei combustibili.

In seguito alle restrizioni imposte ai media e alle organizzazioni non governative, i giornalisti lottano per lavorare, ostacolando le risposte alle crisi e rendendo difficile ottenere informazioni.

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