Per celebrare il 30° anniversario del massacro di Piazza Tiananmen, i team di ricerca del Weiboscope [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] dell'Università di Hong Kong e del Citizen Lab dell'Università di Toronto hanno raccolto un insieme di contenuti relativi al 4 giugno censurati sui social media in Cina. Illustriamo la nostra analisi dei contenuti censurati in una serie di articoli pubblicati su Global Voices: il primo post [it] è stato pubblicato il 17 aprile e il secondo [it] il 27 giugno.
Per trent'anni, il Partito Comunista Cinese e i cittadini sono rimasti bloccati in una lotta per il ricordo del massacro di Piazza Tiananmen, avvenuto il 4 giugno 1989. Ogni anno, verso la fine di maggio, la macchina della censura statale si prepara per impedire ai memoriali dell'incidente di emergere sia online che offline. Tuttavia, i cittadini continuano a impegnarsi in atti di rimembranza manifestati in commemorazioni annuali, preservazioni storiche, musica e meme online. La raccolta di contenuti censurati di Citizen Lab e Weiboscope relativi al 4 giugno fornisce una visione di questa lotta.
Preservare la storia
Libri e documentari che raccontano e analizzano la storia e i risultati del movimento democratico studentesco di Tiananmen sono fortemente censurati sui social media in Cina. Il contenuto censurato include riferimenti a La porta della Pace Celeste, libro dello storico Jonathan D. Spence sulle rivoluzioni cinesi e omonimo film della regista americana Carma Hinton che racconta le proteste studentesche e la repressione militare.
Sulla piattaforma social del microblogging cinese Weibo, gli utenti raccolgono collettivamente informazioni storiche da una prospettiva di base, compresi numero di morti e feriti, scontri tra militari e manifestanti, testimonianze oculari e tempistiche del movimento di protesta e del conseguente massacro. Molti post censurati su Weibo relativi al 4 giugno includono informazioni sull'evento supportate da fonti convalidate, tra cui copertura giornalistica, riprese video, fotografie, libri, archivi e documenti. Nonostante la censura pervasiva, questi post segnalano un chiaro disaccordo nei confronti della propaganda statale, volta a nascondere i fatti relativi al massacro.
La musica come memoriale
Negli ultimi 30 anni, gli artisti hanno usato anche la musica e altre forme di espressione per ricordare il 4 giugno. I musicisti della Cina continentale, di Hong Kong e di Taiwan hanno espresso il più forte sostegno alle vittime del massacro di Piazza Tiananmen e dei movimenti democratici in Cina. I post censurati su Weibo tra l'1 e il 4 giugno di ogni anno – tra il 2012 e il 2018 – includono copertine di album e foto di artisti come Cui Jian, pioniere della musica rock cinese di Pechino, Anita Mui Yim-fong, cantante di Hong Kong e il cantante e cantautore taiwanese Lo Ta-yu, che hanno tutti realizzato celebri canzoni per commemorare l'evento.
Le parole chiave che risultano censurate sui social media includono chiari riferimenti a canzoni come: (妈妈我没有做错 [zh] / “Mamma, non ho fatto nulla di male”), dell'artista rock and roll di Hong Kong Danny Summer, e (六月里应该有爱 / “Dovrebbe esserci amore a giugno”), della band punk cinese Punkgod. Entrambe le canzoni sono state scritte in occasione del 20° anniversario del Movimento di Tiananmen nel 2009. Danny Summer, noto in alcuni ambienti come il padrino del rock and roll di Hong Kong, ha scritto questa canzone per esprimere il proprio sostegno e cordoglio per gli studenti cinesi che hanno partecipato alle proteste nel 1989. I Punkgod, una band del Jiangxi nel sud-est della Cina, hanno dedicato un intero album [zh] in memoria del Movimento Tiananmen nel suo 20° anniversario nel 2009.
Meme in memoriam
Ogni anno, gli utenti cinesi in rete tentano di eludere la censura sui social media pubblicando meme inerenti al 4 giugno. I post di Weibo raccolti da Weiboscope tra il 2012 e il 2018, che sono stati resi disponibili al pubblico quest'anno, mostrano una serie di modi creativi adottati dagli utenti per raggirare astutamente i censori cinesi. Gran parte di questo contenuto fa riferimento ai carri armati utilizzati dal governo nella repressione militare sui civili. I post utilizzano scherzosamente pacchetti di sigarette, anatre giocattolo, libri, loghi e altri oggetti con l'obiettivo di richiamare alla mente l'iconica foto del Tank Man (il rivoltoso sconosciuto) in piedi davanti a una fila di carri armati in Piazza Tiananmen. Altri post condividono fumetti e opere d'arte che generalmente raffigurano carri armati.
Ci sono anche manifestazioni commemorative più dirette, tra cui foto che mostrano artisti che intagliano i numeri sei e quattro su un mattone, e un gruppo di poeti con i volti mascherati mentre partecipano a un piccolo raduno presso la Grande Muraglia a Pechino nel 2013.
I dati sulle parole chiave di Citizen Lab dimostrano come gli utenti cinesi in rete si servono di un linguaggio in codice per alludere al 4 giugno. Molte parole chiave usano numeri romani e combinazioni di numeri per fare riferimento al 4 giugno come “VI IV”, “VIIIIX VI IV”, “1 + 3″, “32 × 2″. Altre invece si servono di codici meno scontati come “* (^ $” una serie di caratteri speciali che rappresentano i numeri 8964 sulla tastiera.
Gli utenti fanno anche un uso creativo dei caratteri cinesi per riferirsi all'evento. La maggior parte dei caratteri cinesi è composta da diversi caratteri più piccoli che possono essere suddivisi in componenti e radicali. Suddividono le parole chiave sensibili in singoli caratteri e componenti nel tentativo di eludere la censura. Per esempio, “20周年纟己念氵舌云力建讠义” (suggerimenti per la commemorazione del 20° anniversario) scompone i caratteri “纪念活动建议” ( jǐ niàn huó dòng jiàn yì, suggerimenti per la commemorazione) nei loro singoli componenti e radicali “纟己念氵舌云力建讠义” (sī jǐ iàn shuǐ shé yún lì jiàn yán yì).
Portare la memoria nel futuro
Dal 4 giugno 1989, il governo cinese ha tentato con aggressività di allontanare la memoria della brutale repressione dall'opinione pubblica attraverso una pervasiva censura. Lousia Lim, corrispondente veterana della Cina, ha scoperto attraverso un piccolo esperimento che solo 15 studenti su 100 in Cina hanno riconosciuto la famosa foto del Tank Man (il rivoltoso sconosciuto) e i resoconti dei millennial in Cina descrivono un'apparente indifferenza agli sforzi, da parte del governo di cancellare l'evento dalla coscienza collettiva. Tuttavia gli atti commemorativi, dalle decine di migliaia di candele accese al Victoria Park di Hong Kong e dai suoni di una canzone pop cantonese che si muovono nell'aria, alle immagini divertenti del Tank Man o semplicemente ai “64” pubblicati su Weibo, mostrano uno sforzo continuo nel voler ricordare.
Nota: Al fine di tutelare la privacy degli utenti di Weibo, a tutti gli account dei post mostrati negli screenshot sono stati attribuiti degli pseudonimi.