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Un artista di Hong Kong e la sua “surreale” rappresentazione delle proteste anti estradizione

Categorie: Asia orientale, Hong Kong (Cina), Arte & Cultura, Citizen Media, Politica, Protesta, Umorismo
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Surrealhk: tanti post-it colorati stanno invadendo la città… letteralmente. Per lo più volti a sostenere le proteste e ad esprimere la rabbia contro il governo di Hong Kong. Dalla pagina Facebook di Surrealhk. Foto usata previo consenso dell'autore. [2]

Il Muro di Lennon a Hong Kong [3] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] è un lavoro artistico collettivo che trae il suo nome dall’originale muro [4] [it] creato a Praga dopo la morte del cantante John Lennon. La versione di Hong Kong di questo mosaico da parete è apparsa per la prima volta durante la Rivoluzione degli Ombrelli del 2014 [5][it], quando i manifestanti avevano attaccato foglietti colorati con messaggi di sostegno sulla scalinata che porta agli uffici del governo centrale. Nel corso delle proteste anti estradizione del 2019, il muro è stato costruito di nuovo e altri Muri di Lennon sono apparsi in tutta l'isola.

L'immagine sopra, che mostra l'esterno della sede del governo ricoperta di foglietti adesivi, è diventata recentemente virale sui social media di Hong Kong. L'artista dietro tale immagine è Tommy Fung, un fotografo e graphic designer che ha creato l'account social Surreal Hong Kong [6] per commentare la vita della città.

In un'intervista telefonica per Global Voices, Fung ha raccontato che è emigrato in Venezuela quando era ancora bambino, ed è tornato a Hong Kong nel 2016, dopo che il contesto politico ed economico nella nazione è diventato sempre più difficile.

Ha dato inizio al progetto di Surreal Hong Kong come hobby personale nel 2016, ma l'account social ha attirato pubblicità e richieste di lavoro, diventando così una fonte di reddito importante per Fung. L'artista ha poi spiegato perché ha scelto “Surreal Hong Kong” (Hong Kong surreale) come tema del suo lavoro:

When I first returned back to Hong Kong, everything looked so surreal to me: people here keep working without taking rest, everything is moving so fast. Back in Venezuela, the economy was so poor and political environment so unstable, but people are happy. While in Hong Kong, the city is so rich and safe, people are unhappy and do not have a sense of humor. The project is an outcome of my exploration of the city. At the same time, I want to magnify the sense of surrealist order which supports the rational reality that we are living in.

Quando inizialmente sono tornato a Hong Kong, tutto sembrava così surreale per me: la gente qui continua a lavorare senza riposarsi, tutto si muove così velocemente. Tornato in Venezuela, l'economia era molto povera e il contesto politico molto instabile, ma le persone erano felici. Al contrario di Hong Kong, dove la città è tanto ricca e sicura quanto le persone infelici e senza senso dell'umorismo. Il progetto è il risultato della mia esplorazione della città. Al tempo stesso, voglio enfatizzare il senso di ordine surrealista che sostiene la realtà razionale che stiamo vivendo.

L'artista ha poi paragonato il suo stile di fotoritocco con le opere altrui:

A majority of the photoshopped images circulating online are too politically loaded. Very often, they are satire and mockery of the political situation. Politics is at the center of the work while artistic aspect is secondary. While my works are inspired by the reality and they cover a diverse aspect of lives in Hong Kong with a more positive attitude.

La maggior parte delle immagini modificate che circolano in rete sono troppo sature di politica. Molto spesso consistono nella satira e sull'ironizzare la situazione politica. La politica è quindi al centro del lavoro, mentre l’aspetto artistico è secondario. Al contrario, i miei lavori sono ispirati alla realtà e coprono in modo eterogeneo la vita di Hong Kong, con un atteggiamento più positivo.

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“Non importa quanto colorati siano, una volta che gli appartamenti vengono suddivisi in stanze, non solo altro che piccoli e bui cubicoli che la gente chiama casa”. Dalla pagina Facebook di Surrealhk. Foto usata previo consenso dell'autore. [2]

Ma l'artista non è del tutto apolitico. Due dei suoi pezzi più apprezzati contengono infatti forti messaggi sociali e politici. La sua prima scelta ricade sull'immagine modificata del Choi Hung Estate:

Choi Hung Estate has become a popular touristic site for photo-taking because of its distinctive rainbow color. I edited the image to reflect the housing problem in Hong Kong – that apartments have become smaller and smaller as the property market is getting out of control.

Il Choi Hung Estate è diventato un luogo turistico molto popolare da fotografare, per via del suo particolare colore arcobaleno. Ho modificato l'immagine in modo da riflettere il problema degli alloggi a Hong Kong – cioè che gli appartamenti sono diventati sempre più piccoli, e che il mercato immobiliare sta diventando fuori controllo.

E il suo pezzo preferito è il Muro di Lennon della sede del governo (in alto all'articolo). Ha preso ispirazione dalle strade. Ci sono volute all'artista 20 ore per modificare l'immagine, dal momento che ogni post-it inserito è la foto di un foglietto vero appiccicato sui Muri di Lennon sparsi nei vari quartieri.

The message of this work is very clear, every voice deserves to be heard.

Il messaggio di questo lavoro è molto chiaro, ogni voce merita di essere ascoltata.

Tommy ha partecipato e ha scattato foto alle proteste anti estradizione fin da giugno. Oltre al Muro di Lennon, il suo lavoro artistico ha accostato i manifestanti ai supereroi, il potere di protesta a Dragon Ball Z, e raffigurato manifestanti che lottano contro Gozilla.

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“Alzati e fa sentire la tua voce! Insieme siamo più forti di quanto tu non possa immaginare!” Dalla pagina Facebook di Surrealhk. Foto usata previo consenso dell'autore. [2]

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“Non hai bisogno dei superpoteri per essere un eroe!” Dalla pagina Facebook di Surrealhk. Foto usata previo consenso dell'autore. [2]

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“Noi siamo la luce nell'oscurità… beh, noi e Goku!” Dalla pagina Facebook di Surrealhk. Foto usata previo consenso dell'autore. [2]

The protests have been very surreal and it inspired me to represent and magnify the messages. I know that protesters are very depressed and hope my works can inject more positive energy into the movement. For example, when I see the lights on the protesters’ mobile-phones, the small dots can be aggregated into a powerful force like the dragon ball.

Le proteste sono state molto surreali e mi hanno ispirato a rappresentare ed enfatizzare i messaggi. So che i manifestanti sono molto demoralizzati e spero che le mie opere possano iniettare energia positiva al movimento. Ad esempio, quando vedo le torce accese dei telefoni dei manifestanti, penso che quei piccoli puntini possano aggregarsi in una forza potente tanto quanto la sfera del drago.

L'artista non ha nascosto la sua frustrazione nei confronti governo di Hong Kong:

I really hope that they could work harder for a better Hong Kong and take Hong Kong people’s interest as the core of their administration.

Spero davvero di poter lavorare di più per una Hong Kong migliore, e catturare l'interesse della sua gente e del nucleo dell’amministrazione.

Quando gli è stato domandato se aveva qualcosa da raccontare ai lettori di Global Voices, Fung ha risposto con una frase di supporto per la città con e con uno degli slogan più popolari delle proteste anti estradizione: Hong Kong, Add Oil! [11] cioè Hong Kong, Forza!

Per saperne di più sulle proteste anti estradizione di Hong Kong, visitate la pagina dedicata di Global Voices  [12][it].