In risposta alle rimostranze del settore economico, il governo cambogiano ha promulgato un decreto [en, come i link successivi, salvo diversa indicazione] che riduce i giorni di festa nazionale da 28 a 22. Le autorità sostengono che la decisione darà un nuovo impulso alla competitività del paese, ma alcuni gruppi temono che possa minare alle commemorazioni pubbliche di importanti eventi storici.
Le sei festività che saranno rimosse nel 2020 sono la Giornata Nazionale del Ricordo (ex Giornata Nazionale dell'Odio, in ricordo del regime comunista dei Khmer Rossi) il 20 maggio, la Giornata Internazionale dei Bambini il 1° giugno, la Giornata degli Accordi di Pace di Parigi il 23 ottobre, la Giornata Internazionale dei Diritti Umani il 10 dicembre e due dei tre giorni in cui si celebra il compleanno del re.
La Giornata degli Accordi di Pace di Parigi commemora la fine della guerra in Cambogia del 1991 [it], segna il momento della transizione del paese verso la democrazia e ha gettato le fondamenta per la costruzione di un moderno stato democratico, mostrando l'unità dei principali partiti politici per il raggiungimento di riforme politiche pacifiche.
Ek Tha, portavoce del Consiglio dei Ministri, ha spiegato che il decreto giunge in risposta ad una petizione firmata da imprenditori nazionali ed esteri per ridurre le festività pubbliche.
It is because the government wants the Kingdom to be competitive and attract national and international investments…It’s so they [citizens] can contribute to the building and development of Cambodia in order for it to be more prosperous.
Risponde alla volontà del governo di rendere il Regno competitivo e di attrarre investimenti nazionali ed internazionali. Così [i cittadini] possono contribuire alla costruzione e allo sviluppo di una Cambogia più prospera.
Ma Pav Sina, presidente dell'Unione Collettiva del Movimento dei Lavoratori, ha lanciato un appello affinché si riconsideri il decreto, poiché il ridotto numero di festività avrebbe un impatto sui benefit ricevuti dai lavoratori
Unionists are holding a discussion with each other to find a way on how to request the government to reconsider with their decision to cut public holidays because workers will lose their benefits.
I sindacalisti stanno discutendo su come trovare un modo di chiedere al governo di riconsiderare la propria decisione sulla riduzione delle festività pubbliche, perché i lavoratori perderanno i loro benefit.
La Cambogia è uno dei pochi paesi a celebrare la Giornata dei Diritti Umani come Festa Nazionale. La decisione di rimuoverla dalla lista delle festività è vista da alcuni come una simbolica inversione di marcia nell'impegno dello stato per la messa in opera di riforme democratiche.
Il governo cambogiano è stato accusato di aver messo a tacere [it] ogni dissenso dopo aver dichiarato illegale e aver sciolto il principale partito di opposizione, il Partito della Salvezza Nazionale della Cambogia (CNRP). Il governo ha anche lanciato accuse di inadempimento fiscale contro alcune agenzie di stampa, accuse descritte dai gruppi per i diritti umani come arbitrarie e a sfondo politico. Come risposta, le autorità hanno accusato l'opposizione e una parte della società civile di legami con potenze straniere che starebbero “cospirando” per destabilizzare il governo.
Se la società civile da un lato riconosce l'importanza di razionalizzare il numero di festività, dall'altro esprime la preoccupazione che questa decisione possa influire negativamente sulla comprensione degli eventi che hanno posto le fondamenta della democrazia del paese.
Chak Sopheap, direttore esecutivo del Centro Cambogiano per i Diritti Umani, spiega che la rimozione delle festività rappresenta “un'opportunità persa per conciliare opinioni divergenti” su eventi controversi.
Overall, no matter how the days are set, may the spirit of respect for and protection of human rights, as well as the necessity for national reconciliation and national independence, be on the agenda for all of us to develop the country sustainably and in peace.
In generale, in qualunque modo siano ordinati i giorni, che lo spirito di rispetto e protezione dei diritti umani, così come la necessità di riconciliazione e indipendenza nazionale, restino in agenda, affinché possiamo sviluppare la nazione in modo sostenibile e pacifico.
Soeung Sen Karona, portavoce del gruppo per i diritti umani Adhoc, sostiene che il decreto è un'ulteriore segnale dell'attacco del governo contro la democrazia.
Omitting the Paris Peace Agreement and Human Rights days from the public-holiday list reflects that the government is unwilling to promote democracy any longer.
Omettere le giornate degli Accordi di Pace di Parigi e dei Diritti Umani dalla lista delle festività pubbliche riflette la mancanza di volontà da parte del governo di promuovere la democrazia.
Dei gruppi della società civile hanno suggerito di accorpare alcune festività, piuttosto che rimuoverle completamente. Le autorità governative hanno assicurato che tali festività saranno ancora commemorate e la popolazione è comunque chiamata ad organizzare attività in celebrazione di questi eventi storici.