La femminista ugandese Stella Nyanzi si spoglia per protestare contro la sua condanna alla libertà di espressione

Stella Nyanzi è stata dichiarata colpevole di cyberbullismo a causa di una poesia che ha scritto per criticare il presidente nel 2018. Screenshot da NTV Uganda, 1 agosto 2019, tramite YouTube.

Il 2 agosto, una corte di Kampala presieduta dal magistrato Gladys Kamasanyu ha condannato la studiosa e scrittrice femminista Stella Nyanzi a 18 mesi di carcere dopo essere stata dichiarata colpevole di cyberbullismo, sebbene innocente all’accusa di comunicazione offensiva, ai sensi del Computer Misuse Act.

Nyanzi, nota per la cosiddetta “maleducazione radicale” come sua tipica forma di protesta politica, è stata in prigione per nove mesi dopo aver pubblicato dei post su Facebook che erano una chiara critica al presidente ugandese Yoweri Museveni. Le poesie alludono graficamente alla vagina e alle labbra della madre defunta di Museveni.

Il magistrato ha dichiarato che deve scontare altri nove mesi di prigione, dove è già detenuta da novembre 2018. La sentenza è stata letta in assenza dell'attivista, che ha rifiutato di rimanere in videoconferenza dopo aver messo in scena una protesta nuda in segno di sfida. Ha accusato la corte di non averle concesso un processo equo [en, come tutti i link seguenti]:

Stella Nyanzi @drstellanyanzi is on a screen rather than physically in the court room, but she just flashed her breasts on camera after shouting again and again “fuck you, fuck you” #FreeStellaNyanzi #PushforStellaNyanzi pic.twitter.com/Gwi6bgNzTy

— Alice McCool (@McCoolingtons) August 2, 2019

Invece di essere presente fisicamente nell'aula di tribunale, Stella Nyanzi @drstellanyanzi partecipa tramite videoconferenza, ma ha appena mostrato il suo seno alla telecamera dopo aver urlato ripetutamente “Andate a quel paese”.

Oggi la dott.ssa Stella Nyanzi è stata condannata per cyber-bullismo per aver usato “parole immorali” contro la dittatura, la corruzione e il nepotismo! Gli stessi tribunali che hanno fortemente difeso e protetto i campioni di questi mali non hanno l'autorità morale di parlare di etica.

Il 1° agosto, quando Nyanzi è stata giudicata colpevole, ha testimoniato personalmente per più di 20 minuti davanti alla corte ribadendo di non avere alcun tipo di rimorso e che quindi non avrebbe chiesto perdono. Sulla sua pagina Facebook, ha pubblicato una poesia in cui ha dichiarato: “Non sono entrata nella vostra corte per una battaglia legale / ero già stata condannata ancora prima di entrare.”

I WAS ALREADY CONDEMNED BEFORE I CAME IN.I did not come to your court for Justice.I came to continue poking the…

Geplaatst door Stella Nyanzi op Donderdag 1 augustus 2019

SONO GIA’ STATA CONDANNATA PRIMA DI ENTRARE. Non sono venuta al vostro tribunale per la giustizia. Sono venuto a continuare a punzecchiare…..

Durante la sentenza, Nyanzi si è spogliata in segno di protesta e ha gridato oscenità, mostrando il suo seno allo schermo:

At her sentencing for harassing #Ugandan dictator Yoweri Museveni, feminist academic & activist Dr. Stella Nyanzi -who appeared via a screen – staged a nude protest & shouted “fuck you fuck you.” She is a revolutionary engaging in the “radical rudeness” of anti-colonial activists https://t.co/12PsMKzQyi

— Mona Eltahawy (@monaeltahawy) August 2, 2019

Alla sua condanna per aver molestato il dittatore #ugandese Yoweri Museveni, l'accademica e attivista femminista Stella Nyanzi, che era presente tramite videoconferenza, ha messo in scena una protesta nuda e ha urlato “Andate a quel paese.” È una rivoluzionaria impegnata nella “maleducazione radicale” degli attivisti anticoloniali.

Stella ha detto che l'hanno portata in prigione per sentire la sua sentenza contro la propria volontà.

Nyanzi ha già fatto in precedenza proteste di questo tipo per mostrare la sua indignazione. Probabilmente è stata la prima volta che qualcuno si è spogliato in tribunale per protestare contro il sistema giudiziario in Uganda.

Ecco alcuni frammenti della testimonianza provocatoria di Stella Nyanzi in tribunale che potrebbe essere stata modificata da altri feed di notizie:

‘I miei figli sono manifestanti’

I could talk about my children because very many mothers would say ‘Oh, I have children who are minors, please don’t send me to jail.’ Your honour, I will not say that. My children celebrate my virtuous action. My children are protesters I have trained to freely express themselves. My children are taken care of by Ugandans who believe in ideals that espouse.

Potrei parlare dei miei figli dal momento che molte madri direbbero “Oh, ho figli minorenni, per favore non mandatemi in prigione”. Vostro Onore, non dirò questo. I miei figli elogiano la mia azione virtuosa. I miei figli sono manifestanti e li ho cresciuti affinché si esprimano liberamente. I miei figli sono accuditi da ugandesi che credono negli ideali che sposano.

‘Parlare nella lingua delle vagine’

I will sacrifice motherhood to whatever altar I have to sacrifice motherhood to…I was born for this moment. I will speak to dictators even if it means speaking in language of vaginas.

Sacrificherò la maternità su qualunque altare io debba sacrificare la maternità per… Sono nata per questo momento. Parlerò ai dittatori anche se ciò significherebbe parlare nel linguaggio delle vagine.

‘Siamo stanchi della dittatura’

I am disappointed that you don’t find me guilty of offending the president. I plan to offend Yoweri Museveni Kaguta because he has offended us. Find me guilty of offending the dictator. I planned to offend Yoweri Museveni Kaguta because he has offended us for 30-plus years. Find me guilty of cyber harassment, find me guilty of anything else, but please find guilty of offensive communication against Yoweri Museveni Kaguta! Find me guilty of offending Yoweri Museveni Kaguta because that’s what serious mothers in Uganda should be doing. We are tired of the dictatorship.

Sono delusa dal fatto che non mi riteniate colpevole di aver offeso il presidente. Ho intenzione di offendere Yoweri Museveni Kaguta perché lui ha offeso noi. Dichiaratemi colpevole di offendere il dittatore Yoweri Museveni Kaguta. Ho pianificato di farlo perché ci ha offeso per oltre 30 anni. Dichiaratemi colpevole di cyber molestie, di qualsiasi altra cosa, ma vi prego… Dichiaratemi colpevole di comunicazione offensiva contro Yoweri Museveni Kaguta! Dichiaratemi colpevole per aver offeso Yoweri Museveni Kaguta perché è quello che dovrebbero fare le madri serie in Uganda. Siamo così stanchi della dittatura.

‘Non mi pento di nulla’

I paid for my freedom of expression. I don’t repent for anything. I celebrate that one woman was bold enough to deploy a dead woman’s vagina. Send me to Luzira if my crime is [to tell] a dirty delinquent dictator that he is a dictator and that Ugandans are tired. And I wish his mother’s vagina hadn't squeezed him out.

Ho pagato per la mia libertà di espressione. Non mi pento di nulla. Celebro il fatto che una donna sia stata abbastanza audace da nominare la vagina di una donna morta. Mandatemi a Luzira se il mio crimine è stato quello di dire a uno sporco dittatore delinquente che è un tiranno e che gli ugandesi sono ormai stanchi. E vorrei che la vagina di sua madre non lo avesse mai fatto venire alla luce.

‘I giovani vogliono usare la loro voce’

You say I am giving young people poison instead of food, giving them stones instead of bread, but the youth want to use their voices and speak whatever they have to speak. How do we teach young people in Uganda to remain silent, your honor?

Dite che sto offrendo ai giovani veleno invece di cibo, dando loro pietre invece del pane, ma i giovani vogliono usare la loro voce e parlare di qualunque cosa debbano parlare. Ma come insegniamo ai giovani in Uganda a tacere, Vostro Onore?

‘Internet deve essere protetto’

The internet must be protected. The public media has been silenced. How many of us can afford OTT? I use a weapon that I paid for and I will not allow the dictatorship to tell me what words to say to the dictatorship. If it is a dirty vagina that gets the attention of the dictatorship, emana ewunyawunya ejjakukola (the dirty vagina will work).

I don’t beg for forgiveness. I don’t beg for lenience. I will survive.

Internet deve essere protetto. I media pubblici sono stati messi a tacere. Quanti di noi possono permettersi servizi di libera trasmissione? Uso un'arma che ho pagato cara e non permetterò alla dittatura di dirmi con quali parole rivolgermi alla dittatura. Se è una vagina sporca che attira l'attenzione della dittatura, emana ewunyawunya ejjakukola (la vagina sporca funzionerà).

Non chiedo perdono. Non chiedo clemenza. Sopravvivrò.

Un'ondata di caos e supporto

Una grande dimostrazione di supporto per Nyanzi ha inondato i social media, mentre i suoi atti provocatori di protesta continuavano durante la sentenza con l’uso dell'hashtag #FreeStellaNyanzi (Stella Nyanzi libera):

Africa Do you understand what is happening here. Stella Nyanzi is a fire that cannot and will not be tamed. May we all learn from her. #FreeStellaNyanzi#PushForStellaNyanzi
Thank you for keeping us updated Rosebell https://t.co/oGBnSMxoym

— Nancy نانسي Handabile (@arushapot) August 2, 2019

 Africa, capisci cosa sta succedendo qui? Stella Nyanzi è un fuoco che non può essere e né sarà domato. Potremmo imparare tutti da lei. #StellaNyanzilibera #SpingiamoPerStellaNyanzi
Grazie per tenerci aggiornati Rosebell

Ai potenti piace appropriarsi delle vittime! Stella Nyanzi ha molestato l'uomo più potente della terra. Non si tratta di un semplice cittadino privato i cui affari si sono inaspettatamente diffusi ora nella sfera pubblica. Ha insistito per rimanere agli occhi del pubblico, a spese pubbliche, per 34 anni!

Amnesty International ha rilasciato una dichiarazione a sostegno di Nyanzi, affermando:

Stella Nyanzi has been criminalized solely for her creative flair of using metaphors and what may be considered insulting language to criticize President Museveni’s leadership.

Stella Nyanzi è stata incriminata esclusivamente per il suo talento creativo nell'uso delle metafore e di ciò che può essere considerato un linguaggio offensivo per criticare la leadership del presidente Museveni.

Si scatena il caos in un'aula di tribunale affollata dopo che una bottiglia d'acqua vuota è stata lanciata al magistrato presiedente. Molti giovani attivisti si sono presentati a sostegno di Stella Nyanzi insieme a importanti gruppi di opposizione politica, desiderosi di proteggere la libertà di espressione e la libertà di parola in Uganda:

Caos alla fine della sentenza, sono state talmente tante le proteste in tribunale che a malapena riuscivamo a sentire il magistrato. Alla fine qualcuno le ha lanciato addosso una bottiglia e lei si è spostata.

La polizia ha arrestato alcune persone direttamente presso il tribunale.

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