L'evoluzione degli strumenti utilizzati nelle proteste anti estradizione durante la lunga estate di Hong Kong

Foto: May James.

Questo post è stato scritto originariamente da Kris Cheng e pubblicato [en, come i link successivi, salvo diversa indicazione] su Hong Kong Free Press il 9 agosto 2019. E’ ripubblicato da Global Voices sotto previa autorizzazione di condivisione dei contenuti.

Gli strumenti, l'equipaggiamento e i metodi di comunicazione usati a Hong Kong dai manifestanti contro la legge di estrazione hanno catturato l'attenzione dei giornali in tutto il mondo.

I manifestanti sono spesso scesi in strada bene equipaggiati, vestiti di nero, con occhiali protettivi, maschere antigas ed elmetti tra le altre cose. Sono capaci di tirare su barricate di fortuna in pochi minuti, passarsi messaggi in pochi secondi e hanno trovato nuovi modi per mettere fuori uso i lacrimogeni.

Ip Kwok-him, un membro del Consiglio Esecutivo e delegato dell’Assemblea nazionale del popolo [it], ha detto l'8 agosto che non ritiene possibile che i manifestanti possano comprare il loro equipaggiamento e riescano ad affinare le loro tattiche così facilmente da soli, insistendo che devono essere coinvolte “forze esterne”. IP ha affermato:

I have never seen such organised [protests].This is not something common young people can do.

Non ho mai visto [una protesta] così organizzata. Questo non è qualcosa che giovani comuni possono fare.

Ma l'equipaggiamento in dotazione ai protestanti è così costoso o così difficile da ottenere?

I fondamentali

Di tutti gli strumenti, il più importate è quasi sicuramente il telefono cellulare dei manifestanti che li aiuta ad ottenere informazioni in tempo reale attraverso app come Facebook, Telegram e il forum LIHKG, una sorta di Reddit.

Ci sono centinaia di pagine, canali e discussioni online che informano i manifestanti della situazione sui luoghi, aggiornati all'ultimo minuto da altri manifestanti o residenti che vivono nelle vicinanze. C'è anche un canale-sentinella specializzato che riporta gli ultimi movimenti della polizia.

Tuttavia, molte decisioni dell'ultimo minuti, prese al volo, sono spesso fatte dai manifestanti presenti sul campo, grazie alle dimensioni di alcuni dei gruppi su Telegram.

Kris Cheng / HKPF

L'abbigliamento nero 

Vestire completamente di nero è considerata una buona tattica perché aiuta a nascondere l'identità dei manifestanti. I manifestanti hanno ampiamente diffuso informazioni online su come comprare semplici articoli di abbigliamento neri per meno di 100 dollari di HK o approssimativamente per 14 dollari.

Anche i residenti locali che supportano le proteste donano vestiti di altri colori ai manifestanti perché si possano cambiare quando lasciano il luogo delle manifestazioni.

Sabato sera, alcuni manifestanti si sono cambiati i vestiti indossando magliette rese disponibili da altre persone alla stazione della metropolitana Yau Ma Tei per evitare di essere identificati. Hanno anche smesso di usare i biglietti della metro, per evitare di essere tracciati attraverso la loro Octopus Card.

Le maschere per occhi o occhialini da nuoto, mascherine o respiratori 

Le maschere e gli occhialini sono stati spesso usati dai manifestanti per proteggersi dagli spray al peperoncino, prima che le recenti proteste scuotessero la città.

Bombolette di gas lacrimogeno sono state usate una sera durante le proteste pro-democrazia del Movimento degli Ombrelli [it] nel 2014, e non sono più state usate se non durante le dimostrazioni del 12 giugno di quest'anno. I manifestanti erano dotati maggiormente di maschere di modello N95, ma da allora hanno cercato di fornirsi di migliori protezioni come respiratori dagli Stati Uniti modello 3M.

Online sono stati anche postati interi manuali che confrontano l'efficacia dei diversi respiratori e dei filtri e alcuni manifestanti sono ora passati alla maschere che coprono tutto il viso.

Foto: Todd R. Darling/HKFP.

Gli ombrelli 

Gli ombrelli sono stati maggiormente usati nel 2014, per proteggere i manifestanti dallo spray al peperoncino. Ma il loro uso si è evoluto quando sono comparsi diversi tipi di proiettili, inclusi proiettili di gomma e a cuscinetto.

Adesso gli ombrelli sono usati per nascondere l'identità dei manifestanti quando vengono rimosse le barriere o si da fuoco a qualcosa. I manifestanti gridano “sta piovendo!” come segnale per raggrupparsi e coprire la gente con gli ombrelli.

Gli ombrelli sono stati anche usati per oscurare le telecamere a circuito chiuso e per bloccare le porte dei treni della metropolitana, con l'intento di far fermare il servizio pubblico.

Foto: May James/HKFP.

Le fascette

I manifestanti solitamente formano barricate a triangolo con ringhiere tenute assieme da fascette. Queste barricate vengono poi spostate in prima linea. Le fascette sono state anche usate una volta per tenere bloccato un sospettato accusato di aver attaccato i manifestanti a Yau Ma Tei.

Foto: May James/HKFP.

Gli elmetti

I caschi protettivi sono un simbolo usato dai manifestanti – solitamente si tratta di elmetti protettivi gialli o bianchi.

Da quando la polizia di Hong Kong a iniziato ad usare strumenti di controllo della folla più pericolosi come i proiettili di gomma e proiettili a cuscinetto, i manifestanti hanno cercato di migliorare i loro elmetti con modelli più duri come quelli da ciclismo o scalata.

Foto: Isaac Yee/HKFP.

La pellicola trasparente e le maniche rimovibili

I manifestanti hanno sviluppato misure temporanee per coprire le loro braccia come l'uso della pellicola trasparente inizialmente per difendersi dallo spray al peperoncino e successivamente contro i gas lacrimogeni. Alcuni hanno usato altri mezzi per proteggersi la pelle come indossare maniche staccabili usate per il trekking.

La pellicola trasparente è stata anche utilizzata per creare barricate per rallentare l'avanzata della polizia. Nelle recenti settimane la pellicola è stata srotolata tra i lampioni per le strade.

Foto: May James/HKFP.

I guanti

Molti attivisti indossano guanti per maneggiare oggetti taglienti o pesanti come quando si spostano barricate.

Recentemente, i guanti sono stati utili a coloro che cercavano di lanciare indietro i candelotti di gas lacrimogeno alla polizia. I manifestanti sono inoltre in grado in questo modo di nascondere le proprie impronte digitali coprendosi le mani.

Foto: May James/HKFP.

Gli scudi e le protezioni

I manifestanti hanno usato pezzi di cartone, legno o parti di valigie per farne degli scudi. Alcuni hanno creato da sé degli scudi da assi da stiro o tavolette da nuoto.

Un paio di attivisti hanno brandito uno scudo stile “Capitan America”, anche se è improbabile che possa aver fornito una protezione come quella vista nei film. Una minoranza di manifestanti ha anche usato protezioni complete con rinforzi per le braccia, ginocchiere e gomitiere. E’ stato anche segnalato l'uso di attrezzature da motocross, hockey su ghiaccio e football americano.

Un asse da stiro usato come scudo. Foto: May James/HKFP.

Le bottiglie d'acqua, i coni e ciotole di metallo 

I manifestanti hanno trovato metodi sempre nuovi ed efficaci per mettere fuori uso i gas lacrimogeni. A giugno, semplicemente venivano spenti con dell'acqua.

A luglio, i manifestanti hanno iniziato a formare delle “squadre di pompieri” per coprire i candelotti di gas lacrimogeno con coni per il traffico per poi disinnescarli con l'acqua. Recentemente, il metodo è quello coprire i candelotti con delle ciotole di metallo per privarli dell'aria e disinnescarli. I coperchi per wok sono stati visti in prima linea proprio per questo scopo.

Manifestanti versano acqua su un lacrimogeno. Foto: Holmes Chan/HKFP.

I puntatori laser e le fionde

I manifestanti hanno spesso usato puntatori laser per bloccare, dare fastidio e distrarre gli agenti di polizia in prima linea.

La polizia ha arrestato un leader degli studenti dopo che aveva acquistato dieci puntatori laser questa settimana. E’ stato trattenuto per sospetto possesso di armi offensive prima di essere rilasciato senza condizioni. La polizia ha affermato che le “pistole laser” possono provocare danni alla vista degli agenti di polizia e alle telecamere.

Ma anche la polizia ha utilizzato puntatori laser sui manifestanti come anche luci stroboscopiche. Alcuni ufficiali hanno iniziato ad applicare del nastro adesivo sui loro caschi per schermarsi dai laser.

In più di una occasione, sono state segnalate delle fionde nelle linee dei manifestanti, talvolta usate per rompere le finestre delle stazioni della polizia.

Foto: May James/HKFP.

La comunicazione e la logistica

I manifestanti si servono di gesti per far passare velocemente oggetti tra le file. Vengono formate catene umane per massimizzare l'efficienza.

Alcuni piccoli gruppi di manifestanti hanno anche iniziato ad usare walkie-talkie per comunicare, perché la rete dei cellulari non funziona bene in posti troppo affollati.

Nel mentre, alcuni attivisti hanno preso ispirazione dai messaggi sugli striscioni sventolati dalla polizia verso i manifestanti e hanno creato nuovi striscioni con istruzioni come “avanti”, “stop” e altri messaggi.

Le proteste a Hong Kong riflettono certe caratteristiche della città come il fatto che i suoi cittadini sono compatti e ben connessi gli uni con gli altri e fanno uso di una rete internet libera ed estesa. Gli stessi manifestanti hanno spesso un'ottima istruzione, sono studenti universitari e professionisti in diversi settori.

La raccolta di 5 milioni di dollari di HK per creare una campagna da presentare al meeting del G20 è stata portata avanti in un giorno attraverso il forum LIHKG. Il suo successo dimostra la capacità del movimento di agire per sé stesso.

Foto: May James/HKFP.

Tra le voci di interferenze straniere, il governo di Hong Kong potrebbe aver sottovalutato il successo del suo sistema educativo che ha insegnato agli studenti e ai laureati a cercare informazioni utili ed impegnarsi in azioni dirette.

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