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Uguali e più uguali: le politiche dei passaporti nell'Abcasia separatista

Categorie: Asia centrale & Caucaso, Citizen Media, Diritti umani, Etnia, Governance, Guerra & conflitti, Storia

Il permesso di residenza e il passaporto abcaso (abkhazinform.com)

Questo articolo è una versione di un contenuto partner [1] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] scritto da Stella Adleyba [2] che è apparso per la prima volta sul sito web OC Media [3].

Ruslan Yaylyan, un cittadino di etnia armena residente nella capitale abcasa di Sukhumi, ha raccontato a OC Media di come, dopo aver fatto richiesta per un nuovo passaporto abcaso lo scorso anno, non si aspettasse nessun problema (era la seconda volta che faceva richiesta). Tuttavia, dieci giorni dopo aver inviato i documenti necessari, a Yaylyan era stato chiesto di tornare all'ufficio per il rilascio dei passaporti.

Yaylyan ricorda di come un impiegato abbastanza scontroso gli abbia chiesto di portare con sé prima il suo documento di riconoscimento militare, poi il certificato di nascita e infine la sua lettera di coscrizione. Racconta che questa procedura è andata avanti per tre mesi.

Durante la guerra Abcaso-Georgiana del 1992-1993, Yaylyan aveva dodici anni. La sua casa, insieme a tutti i documenti, era stata incendiata dalle truppe georgiane. Dopo la guerra, il percorso per recuperare i documenti non era stato facile — in molti avevano iniziato a utilizzare certificati ad hoc al posto dei passaporti.

A partire dal 1999 sui documenti di Yaylyan non risulta prova della sua residenza in Abcasia, nonostante lui non sia mai andato via. Ha persino servito nell'esercito abcaso, come dimostra il suo documento di riconoscimento militare.

Ex post facto

Il processo di rinnovo dei vecchi passaporti in Abcasia è cominciato nel 2016. Il ministro degli interni ha dichiarato a OC Media che circa 140.000 passaporti dovranno ancora essere riemessi.

Una regola introdotta con la nuovo legge sulla cittadinanza impone che per rinnovare il loro passaporto, i cittadini abcasi devono dimostrare di aver vissuto in Abcasia tra il 1994 e il 1999.

I problemi sono iniziati dopo che la legge sulla cittadinanza del 2005 ha annullato la legge in vigore dal 1993, negando la cittadinanza a persone che l'avevano mantenuta fino a quel momento.

In base all'Articolo 5 della legge sulla cittadinanza del 2005, per poter ottenere la cittadinanza una persona deve dimostrare di aver vissuto in Abcasia per almeno cinque anni prima della dichiarazione di indipendenza del 1999, e di non aver rinunciato a quella cittadinanza.

‘Deportati comunque’

Il processo di ristampa dei passaporti è strettamente collegato allo status legale degli abitanti dell'Abcasia orientale, la cui maggioranza è etnicamente georgiana. Dal 2009 al 2014, i georgiani etnici nel distretto di Gali avevano ricevuto il passaporto abcaso. Solo in seguito, il governo abcaso aveva decretato che quei passaporti erano stati rilasciati illegalmente.

In base all'attuale legge sulla cittadinanza, chiunque non abbia risieduto in Abcasia dal 1994 al 1999 non è riconosciuto come cittadino [4] [ru]. La popolazione di Gali, composta da georgiani etnici e perlopiù sfollata a causa della guerra, ha ricevuto il permesso di ritornarvi solo nel 1999.

Come se non bastasse, nel 2013 in Abcasia è stata approvata una legge per cui l'unica doppia cittadinanza accettata è quella russo-abcasa. La legge ha fornito ulteriori basi legali a sostegno della deportazione di massa dei georgiani etnici di Gal, la cui maggioranza possedeva anche la cittadinanza georgiana.

Il capo del dipartimento che si occupa dei passaporti nel Ministero dell'Interno abcaso, Eduard Manargiya, ha raccontato a OC Media di come, durante il processo di riemissione dei passaporti, alcuni georgiani etnici possedessero un documento d'identità abcaso pur essendo cittadini georgiani.

‘Ero in lacrime’

A perdere il proprio diritto ad un nuovo passaporto è stato anche chi, tra il 1994 e il 1999, aveva frequentato un'università russa, servito nell'esercito abcaso o viaggiato in Russia per riscuotere la propria pensione.

Marina Chistyakova è nata a Sukhumi, ma è di etnia russa. Durante la guerra si trovava in Abcasia, ma nel 1995 si era trasferita a Čeljabinsk, sugli Urali, per badare alla madre malata. Chistyakova è tornata in Abcasia nei primi 2000 ottenendo un passaporto abcaso, che le è stato poi negato al momento del rinnovo.

‘Ero in lacrime a causa del mio passaporto abcaso’, ha detto a OC Media. ‘Ogni visita all'ufficio passaporti finiva in scenate e insulti. I funzionari addetti ai passaporti non risparmiano le offese quando scoprono che non sei di etnia abcasa.’

‘Mio marito è morto durante la guerra, mentre difendeva l'Abcasia. Amo il mio paese, ma vedere questa ingiustizia mi fa venire voglia di andare via. Non è possibile che in un paese civile il rinnovo di un passaporto si trasformi in una discriminazione del generere,’ ha detto Chistyakova.

‘L'ultima volta [che sono stata all'ufficio passaporti] mi hanno chiesto di portare il mio diploma. Che cosa c'entra con un passaporto? Continuano ad umiliarci, e alla mia età non sono in grado di affrontarlo. Probabilmente dovrò denunciarli per far sì che la situazione si risolva. Non è colpa nostra se ci sono dei vuoti nella legislazione abcasa,’ ha poi aggiunto.

I cittadini di etnia abcasa sono più uguali degli altri

Sebbene non sia scritto esplicitamente, sembra che nella pratica la legge non venga applicata ai cittadini di etnia abcasa, per i quali non è prevista alcuna restrizione nell'ottenere la cittadinanza abcasa.

Nonostante diversi tentativi, i giornalisti di OC Media non sono stati in grado di trovare una sola persona di etnia abcasa alla quale sia stato chiesto di fornire documenti aggiuntivi o di sottoporsi a ulteriori processi di verifica.

Un portavoce del Ministero dell'Interno abcaso ha raccontato a OC Media di un manuale ad uso interno che dovrebbe dettare le procedure per il rinnovo dei passaporti, inclusi i documenti da sottoporre alle autorità.

Tuttavia, il manuale specificherebbe un numero di documenti aggiuntivi richiesti a ‘cittadini speciali’. Non esistono informazioni pubbliche riguardo all'identità di questi ‘cittadini speciali’.

Il manuale non è disponibile per la consultazione del pubblico, e il Ministero dell'Interno ha comunicato a OC Media che, trattandosi di un documento interno, non sarebbe stato pubblicato.

Secondo quanto dichiarato dal Ministero dell'Interno a OC Media, ‘virtualmente’ tutte le persone appartenenti alla categoria di ‘cittadino speciale’ che hanno fatto domanda per ottenere un passaporto abcaso lo hanno poi ricevuto. Delle 95.500 richieste di rinnovo del passaporto ricevute all'inizio di settembre, solo 520 sono state rifiutate.

I nomi dei luoghi e la terminologia utilizzata in questo articolo sono opera dell'autore, e non rappresentano necessariamente le opinioni del comitato editoriale di OC Media.