Dall'India e dal Nepal, l'inesplorata bellezza dell'arte coi covoni di riso

Uno ‘jhutti’ fatto di spighe di riso. Foto di CK Kalyan Tharu. Usata con permesso.

Il riso è stato un alimento fondamentale nelle comunità asiatiche per secoli, quindi non sorprende che questa importante fonte di cibo sia stata una componente delle produzione artistica nella regione. Mentre alcuni artisti hanno disegnato e dipinto questo cereale, altre comunità hanno continuato la pratica poco nota e antica di intrecciare i covoni di riso [it] in forme meravigliose per decorare le loro case.

Kathirkula

Nello stato indiano meridionale del Kerala, il kathirkula – un intreccio di covoni di riso – è appeso in case e templi. Si ritiene che porti nella casa buona salute, ricchezza e prosperità.

Anche la pagina Facebook R-Aadya [en, come tutti i link successivi, salvo diverse indicazioni] ha scritto dell'arte dei covoni di riso in Kerala, India:

“Nelkathir” is a bunch of artistically plaited bouquet of rice seeds, usually hung in front of the entrances to old ancestral homes (Tharavadu) in Kerala.

This symbolizes prosperity in homes. It is linked to a traditional custom called “Illam Nira”-(House filling with Paddy). This ritual heralds the farming and harvesting in Kerala. […] This can also be seen in front of all temples in Kerala as a symbol of opulence.

Deepthi Menon (RCP)

“Nelkathir” è un mazzo di semi di riso intrecciati artisticamente, solitamente appeso davanti agli ingressi delle vecchie case ancestrali (Tharavadu) nel Kerala.

Simboleggia la prosperità nelle case. È legato a un'usanza tradizionale chiamata “Illam Nira” – (riempire la casa di riso appena raccolto). Questo rituale celebra l'agricoltura e il raccolto in Kerala. […] Il nelkathir può essere visto di fronte a tutti i templi del Kerala in quanto simbolo di opulenza.

Un simbolo nostalgico di un'era passata. #Kathirkula

Jhoti

Nello stato indiano orientale di Odisha, jhoti o chita - un ‘arte tradizionale degli Odia fatta con pasta di riso – viene disegnata su pareti e pavimenti durante le occasioni festive. Durante Deepawali, la festa delle luci, sono disegnati motivi di fasci o covoni di riso. Il dipartimento di lingua e cultura di Odia afferma:

During this auspicious occasion, the mud walls and floors are decorated with murals in white rice paste or pithau. They are called jhoti or chita and are drawn not merely with the intention of decorating the house, but to establish a relationship between the mystical and the material, thus being highly symbolical and meaningful. […] For each occasion a specific motif is drawn on the floor or on the wall. For instance, in Lakshmipuja a stack of paddy or rice sheaves is drawn on the walls structured like a pyramid. […]

Durante questa occasione propiziatoria, le pareti e i pavimenti di fango sono decorati con murales in pasta di riso bianco o pithau. Si chiamano jhoti o chita e sono disegnati non solo con l'intenzione di decorare la casa, ma per stabilire una relazione tra il mistico e il materiale, diventando quindi altamente simbolici e significativi. […] Per ogni occasione viene disegnato un motivo specifico sul pavimento o sul muro. Ad esempio, in Lakshmipuja spighe o covoni di riso sono disegnate in strutture piramidali sulle pareti. […]

Jhutti

Mentre gli jhoti sono disegnati sui muri in India, nelle pianure meridionali del Nepal ci sono jhutti fatti di covoni di riso proprio come il kathirkula del Kerala, ma modellato in forme più intricate. Dopo aver raccolto il riso, alcuni covoni vengono intrecciati in jhuttis e appesi in alto sul meh (il palo di bambù a cui sono legati i buoi mentre trebbiano il riso). Il popolo Tharu [it] è noto soprattutto per la preparazione di jhuttis con ogni varietà di riso che raccoglie.

Da sinistra a destra: kakahi – il pettine, maur – il copricapo dello sposo, kauwa tholi – il becco del corvo e Patiya – il tappetino.  Foto di CK Kalyan Tharu. Usato con permesso.

I jhutti sono di diverse forme e dimensioni. Sono ispirati dalla natura e dall'ambiente circostante come kauwa tholi – il becco del corvo, patiya – il tappetino, kakahi – il pettine, jhunjhuna – il giocattolo del bambino, bena – il ventaglio, bakhari – il granaio, maur – il copricapo di uno sposo.

La convinzione è che, dopo aver raccolto il riso, non rimanga nulla che gli uccelli possano beccare. I Jhutti sono diventati un simbolo di amore per la natura tra i tharus. poiché erano originariamente appesi per fornire cibo per l'uccello e creati con ogni specie di riso raccolto.

In un'intervista a Global Voices, l'ex presidente del Capitolo Siraha [it] di Tharu Kalyankarini Sabha (un'organizzazione di volontariato di Tharu) Chandra Kishore Kalyan Tharu ha ribadito l'importanza della natura nella tradizione dello Jhutti:

Our ancestors loved and worshipped nature. They weaved Jhuttis so that the birds wouldn’t die of hunger after harvest.

I nostri antenati amavano e veneravano la natura. Intrecciavano Jhutti affinchè gli uccelli non morissero di fame dopo il raccolto.

Un articolo scannerizzato su un concorso Jhutti organizzato dal Barchhawar Community Development Forum per rilanciare la tradizione del Jhutti, riportato dal quotidiano Kantipur del Nepal. Foto di CK Kalyan Tharu. Usata con permesso.

Tuttavia, questa meravigliosa arte viene dimenticata in Nepal e le giovani generazioni hanno quasi dimenticato l'arte di fare jhutti. È il momento di occuparsi di preservare questa secolare tradizione di intrecciare i covoni di riso in meravigliose forme d'arte.

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