Interventi mortali della polizia in Guinea mentre il presidente Alpha Condé si aggrappa al potere

Schermata di un reportage della rete televisiva francese France 24 sulla situazione politica in Guinea.

La violenza della polizia è scoppiata in Guinea il 14 ottobre, uccidendo diverse persone [fr, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] e portando a numerosi arresti, a seguito delle manifestazioni contro il piano del presidente Alpha Conde di modificare la Costituzione per candidarsi al suo un terzo mandato.

Le strade di Conakry, la capitale, così come quelle delle città all'interno del paese si sono trasformate in campi di battaglia tra forze dell'ordine e manifestanti.

Da una parte, le forze di polizia hanno nuovi privilegi legali che consentono loro di sparare a vista. Queste manifestazioni hanno provocato nove morti, tra cui un gendarme e molti feriti.

Dall'altra parte, i manifestanti che si oppongono a una modifica della costituzione che considerano una manovra del presidente volta a consentirgli di cercare legalmente un terzo mandato. In effetti, l'attuale costituzione limita il numero di mandati presidenziali a due consecutivi. A 81 anni, Condé dovrebbe terminare il suo secondo mandato nell'ottobre 2020.

I manifestanti sono particolarmente vulnerabili perché ora stanno violando la legge, come sottolinea l'organizzazione internazionale per i diritti umani Human Rights Watch:

Depuis plus d’un an, le gouvernement de la Guinée interdit de fait les manifestations de rue en invoquant les risques pour la sûreté publique. Les autorités locales ont interdit au moins 20 manifestations. Les forces de sécurité ont utilisé des gaz lacrymogènes contre les personnes qui défiaient l’interdiction, et ont arrêté des dizaines de manifestants.

Per più di un anno, il governo della Guinea ha di fatto vietato le proteste di strada invocando i rischi per la sicurezza pubblica. Le autorità locali hanno vietato almeno 20 manifestazioni. Le forze di sicurezza hanno usato gas lacrimogeni contro le persone che hanno sfidato il divieto e arrestato dozzine di manifestanti.

Per quanto riguarda la situazione politica, il governo usa un doppio linguaggio: il 13 ottobre il presidente Condé ha chiamato al dialogo, come ricorda il sito web africaguinee.com:

Alpha Condé a réitéré son appel au dialogue responsable et à la concertation permanente pour aplanir toutes les divergences et relever tous les défis qui se posent au pays.

Alpha Condé ha ribadito la sua richiesta di dialogo responsabile e continuo per colmare tutte le differenze e rilevare tutte le sfide che il paese deve affrontare.

Allo stesso tempo, il consigliere presidenziale Ahmed Tidiane Traore ha annunciato il 12 ottobre (secondo il sito web guineenews.org), quindi due giorni prima delle manifestazioni del Fronte Nazionale per la Difesa della Costituzione (FNDC) agli attivisti del partito RPG [Rassemblement du peuple de Guinée – Arc-en-ciel] del distretto dell'aeroporto di Conakry:

Nous invitons la jeunesse du parti à la vigilance dans les quartiers. Ils [les militants de l'opposition] ont stocké des pneus usés dans les trous, nous invitons la jeunesse du parti à faire sortir ces pneus. Empêchez-les. Sortez ces pneus cachés, n’attaquent personne, ne détruisez rien, défendez-vous seulement. Tous les malfaiteurs seront dénichés et ils seront montrés au peuple

Invitiamo i giovani del partito alla vigilanza nei quartieri. Loro [attivisti dell'opposizione] hanno immagazzinato pneumatici consumati nei buchi, invitiamo i giovani del partito a estrarre questi pneumatici. Impedite loro. Tirate fuori questi pneumatici nascosti, non attaccate nessuno, non distruggete nulla, difendetevi solamente. Tutti i malfattori saranno scovati e saranno mostrati alla gente

Questo doppio linguaggio al vertice del potere ha alimentato solo la rabbia dell'opposizione e della società civile, secondo il sito web globalguinee.info:

Ce 14 octobre 2019, sans doute un lundi sombre pour ne pas dire noir, à l’appel du FNDC, les Guinéens sont massivement sortis dans les rues pour s’opposer au projet de changement constitutionnel.

Des affrontement ont été signalés dans plusieurs quartiers de la Capitale guinéenne. Les activités au centre administratif de Kaloum ont été quasiment paralysées. Plusieurs Points d’appui (PA) des unités d’intervention de la police ont été aussi saccagés. A l’intérieur du pays, l’appel a été aussi observé dans les régions De Moyenne Guinée, Basse Guinée. En forêt et en Haute Guinée, l’appel n’a pas tellement prospéré. Mais tout de même, les villes sont restées paralysées.

Questo 14 ottobre 2019, probabilmente un lunedì buoi per non dire nero, in riposta alla chiamata dell'FNDC [Fronte nazionale per la difesa della Costituzione], i guineani sono massicciamente usciti per strada per opporsi al proposto cambiamento costituzionale.

Sono stati segnalati scontri in diversi quartieri della capitale guineana. Le attività nel centro amministrativo di Kaloum sono state quasi paralizzate. Diversi punti di appoggio (PA) delle unità di intervento della polizia sono stati saccheggiati. All'interno del paese, l'appello è stato osservato anche nelle regioni della Guinea centrale, Bassa Guinea. Nella Guinea forestale e nell'Alta Guinea, l'appello non ha prosperato così tanto. Tuttavia, le città sono rimaste paralizzate.

Intervenendo su benbere.org, una piattaforma maliana sulla quale “si incontrano giovani, blogger o no, per legare o riconnettersi ai legami che ci uniscono!”, il blogger maliano Adam Thiam scrive:

Les choses sérieuses commencent en Guinée, avec ses surenchères incendiaires, ses morts presque banales de manifestants criblés de balles, les traînées de sang sur les pavés barricadés et carrefours fumant sous les pneus enflammés et les gaz lacrymogènes.

Le cose serie iniziano in Guinea, con le sue esplosioni incendiarie, le morti quasi banali di manifestanti riempiti di proiettili, strisce di sangue sulle barricate e agli incroci che fumano sotto pneumatici infiammati e gas lacrimogeni.

Gli atti di violenza sono stati denunciati sui social network dagli utilizzatori della rete, in Guinea ma anche altrove in Africa.

L'utente di Twitter Concerned Citizen®?? (@raia_husika) avverte il presidente guineano:

Comme Blaise Compaoré, Alpha Condé se dirige vers l’abîme. Parviendra-t-il à entendre les cris de colère de ses compatriotes ? Le très proche avenir nous édifiera. En attendant, le navire est en train de chavirer. pic.twitter.com/oRAev0qNEN

— Concerned Citizen®?? (@raia_husika) October 15, 2019

Come Blaise Compaore, Alpha Conde si sta dirigendo verso l'abisso. Riuscirà a sentire le grida di rabbia dei suoi compatrioti? Il futuro molto prossimo ci edificherà. Nel frattempo, la nave si sta ribaltando.

Il 15 ottobre, il giornalista guineano Bhoye Barry (@ BhoyeBarry91) reagisce con queste parole:

Farmacia di Hamdallaye (#Conakry): cittadini svegliati da MSF [forze di sicurezza] questa mattina presto.

Secondo un cittadino della zona, gli FDS stanno abbattendo le porte e saccheggiando il contenuto delle case.
(immagini di archivio)

Lo scrittore e attivista per i diritti umani di S. Nkola Matamba (@ Simeon_5) della Repubblica democratica del Congo esprime la sua amarezza:

Prima un ex membro dell'opposizione, oggi consumato dal desiderio di cambiare le leggi per un terzo mandato, forse per rimanere sul trono fino alla fine, Alpha Condé incarna una di quelle parti oscure di un'Africa che non ha smesso di tirarci giù! Coraggio al popolo della Guinea!

Per il senegalese Cheikh Fall ™ @ cypher007 il problema è il rifiuto di lasciare il potere:

#GUINEA – È semplicemente deplorevole. Primo giorno di protesta contro un terzo mandato di Condé e già si registrano vittime con morti. Questa follia dei politici di voler occupare il posto di capo di stato per la vita.

Alcuni notano anche i tentativi di manipolazione dell'opinione pubblica, come l'attivista guineano Macky Darsalam:

#Guinea
Il @GouvGN con l'obiettivo di indebolire la grande protesta dei suoi cittadini contro il ritocco alla costituzione #Lunedi14 effettua un'operazione di distribuzione di sacchi di riso nella capitale

L'opposizione guineana sembra disarmata di fronte a questi attacchi: i deputati dei partiti UFDG, UFR, UDG, UPG che si oppongono a Condé, così come i membri dei gruppi parlamentari ‘’Libéral Démocrate et Alliance Républicaine’’ hanno infatti sospeso la loro partecipazione ai dibattiti parlamentari dall'11 ottobre 2019. Inoltre, la violenza contro questi partiti assume forme radicali, come notato nel sito mediaguinee.org:

…au siège de l’Union des forces républicaines (UFR) de Sidya Touré, des échauffourées ont éclaté entre certains éléments de l’opposition et des militants de la mouvance qui avaient pris des dispositions la veille pour boucler toute manifestation non autorisée dans le fief traditionnel du parti au pouvoir. Des affrontements qui se sont soldés par le saccage du siège de l’UFR et l’arrestation de 6 personnes dont les identités et leurs partis d’origine restent encore méconnus du grand public.

…presso il quartier generale dell'Unione delle forze repubblicane (UFR) Sidya Toure, sono scoppiati scontri tra alcuni elementi dell'opposizione e attivisti del movimento presidenziale, che avevano predisposto il giorno prima di impedire qualsiasi manifestazione non autorizzata nella roccaforte tradizionale del partito al potere. Scontri che hanno portato al saccheggio del quartier generale dell'UFR e all'arresto di 6 persone, le cui identità e generalità sono ancora sconosciute al grande pubblico.

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