La Caribbean Premier League [en, come tutti i link seguenti, salvo diversa indicazione] (CPL) è un torneo di cricket regionale in forma breve che si tiene annualmente dal 2013. Comunemente chiamato cricket Twenty20 [it], il torneo 2019 è iniziato il 5 settembre presso l’Ovale di Queen's Park a Port of Spain, la capitale di Trinidad, e la finale si terrà il 12 ottobre, opportunamente presso lo stadio nella zona sud di Trinidad intitolato alla stella del cricket Brian Lara. Ma, quest'anno, non sono gli atleti ad essere al centro dei riflettori – è un “Nuts Man” (L'uomo delle noccioline).
La food blogger TriniGourmet descrive il proverbiale Nuts Man come “una presenza fissa sulla scena dello street food e agli eventi sportivi”:
Sometimes he moves around with a cart, other times with a tray around his neck. […] people line up, prepared to wait, if a particular vendor’s reputation has dubbed his roasting style worthy. You can get your nuts plain, salted, or honey roasted.
A volte va in giro con un carrello, altre volte con un vassoio legato attorno al collo. […] la gente fa la fila, preparata ad aspettare, se la reputazione di un particolare venditore ha fatto ribattezzare il suo stile di tostatura come meritevole. Puoi avere le noccioline al naturale, salate o tostate nel miele.
I venditori di noccioline sono una parte importante del mondo del cricket ai Caraibi. Dato che i fan del cricket si riversano in gruppo alle partite per guardare il gioco, e altri spettatori arrivano solo per farsi assorbire dall’atmosfera di festa, alla gente viene fame, e le noccioline (tradizionalmente arachidi e anacardi) sono un buon modo di placare i brontolii allo stomaco senza doversi alzare dal posto.
Per quanto riguarda il cricket, forse il Nuts Man più conosciuto – almeno presso l'Ovale di Queen's Park – è Keith “Jumbo” Martin. Noto per il suo stile esuberante nel lanciare con grande precisione pacchetti di noccioline agli spettatori sparpagliati sugli spalti, Jumbo è un'istituzione del cricket caraibico dal 1971.
Non appena iniziato il torneo CPL 2019, tuttavia, [Jumbo] ha pubblicato un video, largamente circolato sui canali social, che registrava il suo malcontento per il divieto di vendere le noccioline all'evento perché Sunshine Snacks, un conglomerato locale, è lo sponsor ufficiale.
I social media sono esplosi per supportarlo, con alcuni post che imploravano l'Ovale di “ripristinare questa pietra miliare”.
L'utente di Facebook Rhoda Bharath ha scritto una riflessione:
[The] Thing is, fellas like Jumbo and Nuts Landing [another nuts vendor] have a grassroots ad campaign that would destroy SS [Sunshine Snacks] in the Oval in an open market…which technically is what capitalism claims to be based on. So when SS wants to lock down rights to an event…that isn't a free and open economy.
Il fatto è che tipi come Jumbo e Nuts Landing [altro venditore di noccioline] hanno dalla loro una campagna pubblicitaria basata sul sostegno della gente locale, che distruggerebbe SS [Sunshine Snacks] nell'Ovale in un mercato aperto… il che tecnicamente è ciò su cui il capitalismo sostiene di essere basato. Quindi, quando SS vuole assicurarsi i diritti su un evento… quella non è un'economia aperta e libera.
Forse l'espressione di supporto più creativa, tuttavia, è arrivata sotto forma di un video di YouTube caricato da Brian Bartholomew, il cui figlio si è esibito in un verso extempo (una forma improvvisata di calypso [it]):
Il messaggio è passato. Quattro giorni dopo la prima partita CPL 2019, Sunshine Snacks ha annunciato di aver parzialmente rinunciato ai suoi diritti di esclusività al fine di permettere ai venditori di noccioline indipendenti di vendere i propri prodotti durante il torneo.
La General Manager Kristine Thompson ha spiegato:
When the cricket fans spoke out in favour of all nuts sellers being there as a critical part of the Oval Cricket Culture and the game experience…we simply decided to put our hearts ahead of our strict sponsorship rights.
Quando i fan del cricket si sono dichiarati a favore della presenza di tutti i venditori di noccioline, in quanto parte critica della Cultura del Cricket dell'Ovale e dell'esperienza di gioco… abbiamo semplicemente deciso di mettere i nostri cuori prima dei nostri rigidi diritti di sponsorship.
Gli utenti dei social media hanno ampiamente commentato il gesto dell'azienda, ma non tutti erano a favore delle tattiche di Jumbo. In una discussione pubblica, alcuni utenti di Facebook hanno ritenuto i suoi metodi in conflitto con i diritti pagati dallo sponsor; altri hanno messo in dubbio che Jumbo avesse intrapreso le procedure appropriate che avrebbero potuto garantirgli il privilegio di vendere all'evento, mentre secondo un membro del Cricket Club di Queen's Park, che ha parlato con Global Voices via WhatsApp ma ha preferito non essere nominato, il compromesso sarebbe dovuto arrivare da entrambe le parti.
Come ha riassunto Aarti Gosein:
If it wasn't for those big businesses and their sponsorship money there may not have been any cricket
Se non era per quelle grandi aziende e le loro sponsorizzazioni economiche, probabilmente non ci sarebbe stato alcun cricket.
Alla fine, l'inclusione dell'esperienza caraibica del cricket è prevalsa, lasciando abbastanza spazio per tutti.