#SexForGrades, un documentario della BBC [en, come i link seguenti] sulle molestie sessuali nei confronti di studentesse da parte di professori universitari in Nigeria e in Ghana, ha dato vita a un acceso dibattito online e ha sollevato molte domande su come porre fine a questa situazione:
Discussione:
Sex for Grades — university lecturers harassing female students, pressuring them for sex in return for grades or admission — is a scandal that's gone on for decades.
You asked #BBCAfricaEye to investigate.
This is what we found.
Full doc: https://t.co/C9dT31HKS3 pic.twitter.com/IsPwSeCOA3
— BBC News Africa (@BBCAfrica) October 7, 2019
Sesso in cambio di voti: docenti universitari che molestano studentesse, costringendole ad atti sessuali in cambio di voti o di ammissione è uno scandalo che va avanti da decenni.
Avete chiesto a #BBCAfricaEye di investigare.
Questo è quello che abbiamo scoperto.
Documentario completo:
Questa inchiesta rivoluzionaria, pubblicata il 7 ottobre 2019, è stata presentata dalla giornalista Kiki Mordi, che è stata costretta ad abbandonare il proprio corso universitario perché si rifiutava di cedere alle pressioni sessuali da parte di un docente che continuava a bocciarla:
Nope I never did. I'm a University drop-out.
I hope to go back to school though because I genuinely enjoy learning. I just hope to do it in a saner, safer environment.#SexForGrades https://t.co/0O8JILy6r0— Kiki Mordi (@kikimordi) October 8, 2019
No, non ho mai finito l'università. Ho abbandonato gli studi.
Spero di poter tornare all’università perché amo davvero imparare. Spero solo di poterlo fare in un ambiente più sano e più sicuro.
Professori predatori
L’inchiesta, durata quasi un anno, ha messo in luce lo scandalo della crisi “voti in cambio di sesso” in due università dell’Africa occidentale: l’Università di Lagos (UNILAG) in Nigeria e l’Università del Ghana.
Boniface Igbeneghu, un professore nigeriano alla facoltà d’arte di UNILAG e un pastore evangelico della chiesa Foursquare Gospel di Lagos, è stato uno dei professori scoperti da questa inchiesta
Nel video della BBC si vede Igbeneghu fare avance sessuali a una reporter della BBC sotto copertura, che fingeva di essere una ragazza di diciassette anni che cercava di entrare all’università. Si sente Igbeneghu dire:
Don’t you know you are a beautiful girl? Do you know I am a pastor and I am in my 50's but if I want a girl of 17 years, all I need is a sweet tongue and put some money…
Lo sai che sei una bella ragazza? Lo sai che sono un pastore e ho più di cinquanta anni, ma che se voglio una ragazza di diciassette mi servono sono delle parole dolci e un po’ di soldi…
Durante l’ultimo incontro tra i due, nel suo ufficio, con la porta chiusa a chiave, Igbeneghu ha spento le luci, ha chiesto di ricevere un bacio e poi l’ha abbracciata.
La Foursquare Gospel Church ha sospeso Igbeneghu “da qualsiasi compito pastorale”. Similmente, l’Università di Lagos lo ha espulso e ha “ordinato la chiusura della ‘stanza frigo’”, usata dai membri dello staff per organizzare feste a cui partecipavano giovani studentesse.
Raccontando il trauma degli anni passati
Questo exposé ha scatenato molteplici reazioni online tra il pubblico nigeriano, con il trending su Twitter dell’hashtag #SexForGrades. Molte utenti hanno raccontato le proprie esperienze di molestie:
Lola Shoneyin, scrittrice e curatrice di fiere del libro, ha raccontato della “terribile vergogna” che ha provato dopo essere stata inappropriatamente toccata da un vicerettore dell’università:
A DVC (also my dad’s friend) lunged at my breasts in his office. I froze from shock before flinging off his hand. For months, I felt terrible shame. Played the scene over in my mind to see what I could’ve done to invite such a violation. Nothing. I told my dad and he was furious!
— Lọlá Shónẹ́yìn (@lolashoneyin) October 7, 2019
Il vicerettore (nonché amico di mio padre) si è avventato sul mio seno mentre ero nel suo ufficio. Io sono rimasta immobile per lo shock prima di togliermi di dosso la sua mano. Per mesi ho provato una terribile vergogna. Continuavo a rivivere la scena e a chiedermi che cosa avessi fatto per provocare una tale violazione. Niente. L’ho detto a mio padre ed era furioso!
Un “abuso di ufficio”, sostiene un utente:
For those of you saying “bUt ThEsE gIrLs AlSo OfFeR sEx To LeCtUrErS”
Demanding or accepting sex for grades is an abuse of office. It is corruption in its very sinister form.
Everyday we cry anticorruption here but look at yourself supporting the corruption u love to condemn.
— A Fokken Queen! ? (@cremechic11) October 7, 2019
Per quelli di voi che stanno dicendo “ma queste ragazze stanno offrendo sesso ai docenti”.
Chiedere o accettare sesso in cambio di voti è un abuso di ufficio. È corruzione nella sua forma più infame.
Ogni giorno chiediamo che la corruzione venga combattuta ma adesso guardatevi, state sostenendo la stessa corruzione che amate condannare.
Altri hanno chiesto che l’inchiesta venga estesa ad altre università, come Abia State University in Nigeria:
Lord Jesus pls carry this campaign to ABSU or to wherever they've moved on to and expose Ijioma Ijioma and U.U. Chukwumaeze
— N. (@PUREHAIRE) October 7, 2019
Per l’amor del cielo, per favore investigate anche ABSU( o ovunque si sono spostati) e cogliete in flagrante anche Ijioma Ijioma e U.U. Chukwumaeze.
E all’Università di Calabar in Nigeria:
Imagine if this #SexforGrades goes to UNICAL.
The stories there are really unlimited.
— ESTHER AGBARAKWE (@estherclimate) October 7, 2019
Immaginatevi se questa inchiesta #SexforGrades arriva a UNICAL.
Le storie lì sono senza fine.
Altri ancora chiedono che inchieste come questa si concentrino sulle chiese e altri luoghi della vita sociale in cui avvengono molestie sessuali:
Waiting for the day the undercover investigations on sexual harassment gets to the church as well.
Then we’ll really see how deep the filth we’re dealing with in this country really is.
— Rita C. Onwurah (@RitaOnwurah) October 7, 2019
Aspettando il giorno in cui queste inchieste sotto copertura arriveranno anche alla Chiesa.
Allora vedremo davvero quanto è profondo lo schifo che dobbiamo gestire in questo paese.
Non sono coinvolte solo le università, ma anche il settore bancario:
I was moved from admin to marketing cos I have a “marketable” feature. They needed me to attract/seduce Igbo men into opening bank account. Few weeks later, I over slept and never went back to work. Next BBC Stop is Sexual harassment in banking sector
— Ada Bekee (@zynnnie) October 7, 2019
Sono stata spostata dall’amministrazione al marketing perché ho una caratteristica “vendibile”. Avevano bisogno di me per attrarre/sedurre uomini Igbo facendo sì che aprissero un conto in banca. Poche settimane dopo, una mattina mi sono svegliata tardi e non sono mai più tornata al lavoro. La prossima fermata della BBC è molestie sessuali nel settore bancario.
Da decenni, docenti universitari libertini umiliano le studentesse nelle università nigeriane. Eppure di solito è difficile perseguirli perché le vittime temono le conseguenze di una denuncia e non vogliono parlare a causa dei profondi traumi associati a questi abusi.
Nel 2016, la proposta di legge sul divieto di violenza sessuale nelle istituzioni di educazione terziaria, approvata dal Senato nigeriano, prescriveva una pena di cinque anni per i docenti e gli educatori condannati di aver molestato sessualmente i loro studenti.
Tuttavia, il sindacato dello staff accademico delle università nigeriane si è opposto alla proposta di legge, affermando che fosse discriminatoria dato che prendeva di mira i professori e minava l’autonomia delle università.
L'opposizione al provvedimento, che il presidente non ha approvato, potrebbe aver reso impossibile che venisse convertito in legge.
#SexForGrades è un movimento come #ChurchToo?
Il luglio scorso, la fotografa dei VIP nigeriani Busola Dakolo ha accusato Biodun Fatoyinbo, in principale pastore della Commonwealth of Zion Assembly (COZA), di averla violentata quando aveva 16 anni.
Negli ultimi sei anni, l’appariscente Fatoyinbo è stato accusato numerose volte sia di molestie sessuali che di stupro. Ciononostante, la commovente intervista in cui Dakolo ha accusato Fatoyinbo ha dato vita a un acceso dibattito online. Per giorni, l’hashtag #ChurchToo, una versione nigeriana del movimento globale #MeToo, ha fatto tendenza sui social media nazionali.
Questo dibattito online si è rapidamente trasformato in proteste nelle strade delle più importanti città nigeriane, come Lagos e Abuja. Il movimento #ChurchToo ha chiesto al governo di “prendere seriamente la violenza contro le donne e le ragazze”.
Il movimento #ChurchToo ha rivelato la diffusione di una silenziosa, ma terribile, cultura dello stupro, specialmente all’interno dei circoli religiosi nigeriani. Ha creato un’opportunità per le donne di far sentire la propria voce.
This generation of women, we will be more protective of “our daughters” because we did not inherit “the silence of our mothers”….
— Mercy (@AbangMercy) October 8, 2019
In questa generazione di donne saremo più protettive nei confronti delle “nostre figlie” perché non abbiamo ereditato il “silenzio delle nostre madri”…
Come il movimento #ChurchToo, anche la protesta #SexForGrades ha nuovamente rivelato la realtà di violenza sessuale contro le donne e l’abuso di potere che consente a questa violenza di diffondersi.
Questo hashtag porterà a un movimento di rivendicazione che lotti per ottenere riforme che garantiscano la sicurezza delle donne nelle università? Solo il tempo può dirlo.