- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Un nuovo documentario che fa da testimone sull'ascesa al potere di Putin

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Arte & Cultura, Citizen Media, Governance, Politica, Storia

Detaglio del poster del film documentario di Vitaly Mansky “Putin's Witnesses” (Testimoni di Putin) del 2018. Immagine gentilmente concessa da Kharkiv Meet Docs e Vitaly Mansky. Usata con permesso.

È il marzo del 2000, e il presidente ad interim Vladimir Putin e i suoi colleghi stanno guardando i risultati delle elezioni presidenziali. Il pubblico russo conosce ancora poco di Putin, il presidente pro tempore, oltre al fatto che è il successore consacrato di Boris Yeltsin. Quando i risultati vengono resi noti, Yeltsin beve champagne con la sua famiglia. Il cameraman chiede perché non ha chiamato Putin per congratularsi con il nuovo presidente. Quando Yeltsin lo fa, Putin non risponde – e non richiamerà mai il predecessore.

Queste scene suggestive aprono il film del 2018 di Vitaly Mansky, “Putin's Witnesses [1]” [en] (Testimoni di Putin). Il documentario archivistico, che ha vinto il premio per il miglior documentario al Karlovy Vary film festival dello scorso anno, racconta come il presidente russo è salito al potere quasi 20 anni fa, quando Boris Yeltsin si era dimesso in diretta televisiva durante la vigilia di Capodanno del 1999. Mansky, ora un premiato regista e documentarista, è nella posizione ideale per raccontare questa storia: era il cameraman in quella notte importante. Per molti anni, ha goduto di un accesso senza precedenti all'élite politica della Russia grazie al suo lavoro di produzione di film per la televisione di stato.

È un ruolo che ora sembra rimpiangere e Putin's Witnesses è la sua resa dei conti con quel peso.

Questi filmati mai visti prima dall'archivio di Mansky offrono una panoramica cruciale dell'uomo che ha dominato la politica russa per due decenni. In una chiacchierata informale, Putin rimprovera Mansky per non aver compreso la sua decisione di riconvertire l'inno nazionale della Russia al vecchio canto sovietico. Il nuovo inno ricostruirà la fiducia nello Stato in una società ancora nostalgica della stabilità dell'ultimo periodo sovietico, sostiene Putin, dunque è la mossa migliore per lo Stato, indipendentemente da da ciò che provano i cittadini. Una sera tardi, nel corteo presidenziale, il presidente riflette sui limiti della democrazia elettorale, sebbene assicuri davanti alla telecamera di Mansky di non avere “ambizioni monarchiche”.

Quando quelle ambizioni si sono manifestate, Mansky ha scelto di lasciare la Russia e dal 2014 risiede nella capitale lettone Riga. I suoi film, che sono tanto numerosi quanto critici, non sono accettati di buon grado dalle autorità russe. Per esempio, a parecchi cinema a Mosca è stato negato di proiettare [2] [en]  “Under the Sun” (Sotto il sole), il film di Mansky del 2015 riguardo la propaganda in Corea del Nord.

Ho parlato con Mansky dopo la proiezione del suo film al terzo Eastern Ukrainian Film Festival [3] [en] a Kharkiv. L'acclamato regista ha condiviso i suoi pensieri su cosa significa essere un testimone dell'ascesa di Putin, e se si aspetta di essere un testimone della sua caduta.

Maxim Edwards: Come ha deciso di fare un film su questo soggetto? C'è stato qualche momento particolare che l'ha ispirata a farlo? [ru, come tutte le citazioni seguenti]:

Виталий Манский: Для меня точком моему собственную возврашению в прошлую было возвращение Путина в президентское кресло после короткого периода владения Медведева. И меня, как и многих моих соотечественников, было очень оскорбило формой, в которой это было объявлено. По сути дело, власть сказала, что ее вообще не интересует наше мнение. Что у них есть свои проекты и мы выполнаем роль таких статистов, пусть даже формально собляюдая выборной процедуры. Это было насколько сделано нагло и с такой бессовестноности, так и все. И я стал вспоминать откуда он взял, каким он был, как его посадили в это кресло, где была такая ошибка которая сейчас материализируется в такой форме. Тогда я почувствовал что в принципе материалы, которые у меня есть, могут меня позволить рассказать эту историю. Она не уникальная, мы знали что это так происходило, но одно дело знать, и другое дело видеть.

Vitaly Mansky: Il punto del passato in cui ho scelto di tornare è stato il ritorno di Putin al seggio presidenziale dopo il breve governo di [Dmitry] Medvedev. Io, come molti miei compatrioti, fui profondamente offeso dal modo in cui questo fu dichiarato. In sostanza, le autorità dissero che la nostra opinione non era di alcun interesse. Che loro avevano i loro progetti in cui noi giocavano ruoli da comparsa, anche mentre formalmente osservavano le procedure elettorali. Fu fatto così sfacciatamente e senza vergogna. E ho cominciaro a ricordare da dove [Putin] proveniva, com'era, com'era stato messo in quella poltrona in primo luogo. Ho ricordato dove fu commesso lo sbaglio che ora si è materializzato in questo modo, e sentii che i materiali che già possedevo mi avrebbero permesso di raccontare quella storia. Non è una storia unica, sappiamo come tutto ciò è successo, ma saperlo è una cosa, vederlo è un'altra.

ME: E com'è finito ad avere questo incredibile livello di accesso a Putin in primo luogo? 

Нужно учытивать, что эта была принципиально другая страна, с другими законами и правилами. И в той стране, это было более вероятно чем, допустем, в современной России. И потом мне кажется что всегда, доступ зависит от профессионального обстоятельство, кто и как делает. Наверное он, может быть, не сталкивался с авторами документарного кино, но с журналистами у которого принципинальная другая задача, цель, и степень независимости. Когда он добирается до первого лица, журналист все-таки более зависим от какого-то издания и руководства, и это на него давит. В такой момент я был достаточно самостоятельным и малозависищим от государства режиссером, и он для меня был однм из героев, не каким-то недостыгаемым лидером нации.

Deve essere riconosciuto il fatto che a quel tempo era un paese fondamentalmente diverso, con diverse leggi e regole. E in quel paese [il mio accesso a Putin] era molto più probabile che nella Russia di oggi. Mi sembra che, come sempre, l'accesso dipenda dalle circostanze professionali, chi sta facendo cosa e come. Probabilmente non aveva incontrato autori di film documentaristici, ma aveva incontrato giornalisti con compiti, obiettivi e livelli di indipendenza piuttosto diversi. Anche quando un giornalista riesce ad avvicinarsi al leader, è comunque dipendente dalla pubblicazione e dai suoi capi, e ciò esercita pressione su di lui. A quel tempo ero un direttore indipendente che non dipendeva dallo stato, e lui era semplicemente uno dei personaggi nel mio film, non qualche capo nazionale inarrivabile.

ME: Giusto, e se non sbaglio, all'epoca lei lavorava a stretto contatto col team di Putin. Se ne pente adesso?

Конечно я жалею, что может быть тогда еще оценил всю опасность происходящего. Это не значит, что я могу сказать сегодня, как нужно было поступать тогда. Но то что я все равно находился как или иначе в этой команде, это моя отвественность которая никуда не денится. Даже если никто на мне не предъявит претензию, я сам себе являю и отвественным. Это достаточно серьезное обстоятельство.

Ovvio che mi pento di non aver forse riconosciuto a fondo il pericolo di ciò che stava succedendo. Questo non significa che oggi possa dire come avrei dovuto comportarmi allora. Ma il fatto che fossi parte di quel team è mia responsabilità, e quella responsabilità non va da nessuna parte. Anche se nessuno mi accusa di qualcosa, io rimango responsabile. È una situazione molto seria.

ME: Allora, perchè ha scelto il titolo “Putin's Witnesses (Testimoni di Putin)”? La parola “testimone” può implicare l'aver visto un crimine, una violazione della legge, non semplicemente un evento storico. I “testimoni di Putin” sono per lei persone che ha visto la sua ascesa al potere da vicino, o un qualsiasi cittadino che l'ha vista da distante ma non ha fatto nulla per resistere?

Да, свидитель на суде, может быть. Свидитель на стране обвиненым, на стране защитым. Я полагаю, что у Путина есть кольца свидителей. Есть ближний круг, есть средный круг, но я позволю себе такое утвержение, что свидетели означит и соучастники, и все люди которые на момент появления Путина достигли совершеннолетие и умели, условно говоря, право голоса. Даже когда, в советском тоталитарном обществе, было осуществена агрессия по отношению к Чехословакии в 68-ом году, восемь человек вышли на Красную Площадь и тем самым проявились свое несогласие с политикой Кремля. Когда Ельцин по сути отменил выборы и назначил президента, никто не выступли против, не один человек. Поэтому мы все были и свдетелями и соучастниками. Когда появился в России род Романовых, это произашло при Борисе Годунове. И Пушкин написал классичекое произведение, где описывается этот процесс, смены династий, смены власти. Финальная фраза у Пушкина в Борисе Годунове звучит так: Народ безмолвствует. Вот он как безмолвствовал, вот и безмолствует. И пока народ молчит, России можно совершать любые чудеса.

Sì, un testimone in un'aula di tribunale, un testimone per la difesa, per l'accusa. Credo che Putin abbia varie cerchie di testimoni. Ci sono quelli della cerchia di vicina, una cerchia di mezzo; oserei dire che i testimoni sono sia i complici che tutti quelli che erano adulti all'epoca della salita di Putin e, parlando relativamente, avevano il diritto di farsi sentire. Anche nella società totalitaria del periodo sovietico, [le persone parlavano]. Quando fu usata la forza contro la Cecoslovacchia nel 1968, le persone vennero alla Piazza Rossa [di Mosca] ed espressero il loro disaccordo con le politiche del Cremlino. Ma quando [Boris] Yeltsin essenzialmente cancellò le elezioni e nominò un presidente, non si fece avanti nessuno contro di lui, non una singola persona. Quindi fummo tutti testimoni e complici. La dinastia dei Romanov venne alla ribalda sotto Boris Godunov. Il classico lavoro di Pushkin su Godunov descrive il processo attraverso cui dinastie e sovrani cambiano. Il giudizio finale di Pushkin su Godunov recita: “le persone sono silenti.” Così come stavano in silenzio allora, lo fanno anche adesso. E mentre le persone tacciono, la Russia può fare ciò che vuole.

ME: Uno dei momenti più memorabili per me nel suo film è stata la breve conversazione con Putin riguardo il nuovo inno nazionale di Russia. Cosa le hanno detto le sue parole sulla sua visione del mondo e la sua percezione del rapporto tra stato e cittadini?

Он является ключевым понимания в психологии Путина, как великодержавник. Он четко в этом разговоре формулирует свое политическое креда. Оно заключается в следующем. Первое: нужно задабривать консервативное большинство дабы укреплять свою политическую власть. Второе: в укрепление своей политической власти, можно откатывать историю назад. То есть, не идти по принципу той политики которая опредилилась после окончания второй мировой войны, когда когда подходящий политик ставил свою целю в движение вперед. Здесь Путин четко сформулировал, что для обеспечения персональной власти, можно двигаться назад. И до этого разговора и до этого Путинского жеста это не позволял себе ни один политик крупных государств мира. Потому что это было за рамками политической этики. И кстати после этого разворота путинского, и введения в политику такого прикладного популизма, пошла волна популистов во всем мире. Мне кажется, что в последном счете отчасти благодаря Путина появлися Трамп. Потому что врядь ли бы американские политики решился на такой радикальный жест если это не было прогирована в политической практики в других странах.

Mi hanno fornito una chiave di comprensione della psicologia di Putin, in quanto statista guidato da grandi ambizioni di potere. Con quella conversazione, ha dichiarato brevemente il suo credo politico. Prima di tutto: è necessario convincere sull'esistenza di una maggioranza conservatirice al fine di consolidare il tuo potere politico. Secondo: nel processo di consolidazione del potere politico, è possibile far tornare indietro la storia. Ossia, allontanarsi dalla politica definita dopo la Seconda Guerra Mondiale, dove ogni politico credibile lotta per andare avanti. Qui Putin ha dichiarato che era preparato a muoversi all'indietro per garantire il suo potere personale. Fino a quel momento, e fino al severo regime di Putin, nessun governatore di nessuno stato rilevante contemplò la cosa. Era semplicemente oltre i confini dell'etica politica. E dopo l'inversione di marcia di Putin, e l'introduzione del demagogia applicata alla politica, un'ondata di populismo si è diffusa in tutto il mondo. Mi sembra che Trump è emerso in parte grazie a Putin. Perchè nessun politico americano avrebbe preso una decisione così radicale, a meno che prima non fosse stato testato nella politica di altri stati.

ME: Mi sembra che, negli ultimi due decenni, Putin abbia quasi cessato di essere una persona comune, un politico, e sia diventato una specie di simulacro dello stato nella coscienza pubblica russa. E come dice il proverbio, il potere cambia e corrompe chi lo detiene. Come pensa che Putin, l'uomo e il politico, sia cambiato negli oltimi 20 anni?

В госсударственной идеологение формулируется что Путин, это Россия, и Россия, это Путин. Теперь что касается самого Путина, не случайно в демократических госсударствах закладываются ограничения срока пребывания у власти. Потому что общество защищает себя от своего правителя и общество защищает правителя от начала необратимых процессов разрушения личности. Власть конечно же разрушает человека, любая власть. Тем более византийская система власти в России, которая изначально человека выводит принципально иной формат его существования. И удержаться в этом формате мало кому удавалось. Просто история России говорит, что мало кому удавалось, может быть только Горьбачеву, и то не до конца, и то потому что он очень короткое время правил.

Sì, la filosofia di stato ritiene che Putin sia la Russia e la Russia sia Putin. Per quanto riguarda Putin stesso, non è un caso che gli stati democratici istituiscano limitazioni su quanto un governante può rimanere al potere. La società può così difendere se stessa contro i suoi governanti e difendere il governanti da un'irreversibile distruzione personale. Il potere, qualsiasi potere, distrugge chiaramente la persona che lo esercita. Specialmente il sistema di governo bizantino, il quale sin dall'inizio, induce il governatore fondamentalmente in una diversa forma di esistenza. Poche persone sono state capaci di controllarsi in queste circostanze. La storia della Russia lo conferma e forse l'unica eccezione è [Mikhail] Gorbachev, che riuscì a controllarsi fino alla fine, e in ogni caso regnò per un breve periodo.

ME: Quali sono le sue previsioni per la prossima fase del governo di Putin? Seguirà il sentiero del vicino Kazakistan ed entrerà in una nuova posizione definitiva, mantenendo il potere? Oppure nominerà un successore formale e si ritirerà dalla politica?

Прежде всего будет процесс стагнации. Когда идет эта стангация, там уже не важно как она формально определяется. Через переформатизации конституции, власти, даже самого государства (потому что есть еще вариант объединения с Беларуси.) Это уже вторично. Впервично, что отсутствие цивилизованного избирательного процесса, способного регулировать общественную жизнь. Конечно будет какая то форма формального соответствие законодательству, но мы эти формальные решения наблюдаем уже на протижения двадцати лет.

Ci sarà un processo di stagnazione. Quando la stagnazione è in corso, è meno importante come [il potere] sia formalmente distribuito. Ristrutturando la Costituzione, le autorità, e persino lo stato stesso. C'è inoltre l'opzione che la Russia si unirà alla Bielorussia. Ma questo è secondario. La questione più importante è l'assenza di processi elettorali civilizzati capaci di regolare [il potere nella] vita pubblica. Ovviamente, qualsiasi cosa succeda, verrà data una parvenza di legittimazione legale, ma abbiamo osservato decisioni formali come questa negli ultimi 10 anni.

ME: Cosa pensa che Putin preferisca personalmente? Rimanere nell'ufficio del presidente o occupare una nuova posizione?

Здесь очень мало зависит от его желания. Он построил такую систему, в которой у него нет другого выбора кроме как сохранять свою персональную власть. Потому что это единственный залог его личной бесопасности.

Molto poco dipende dai suoi desideri. Ha costruito un sistema che non gli permette altra scelta che preservare la sua presa personale sul potere. È l'unico modo in cui può garantire la sua sicurezza personale.

ME: Un'intera generazione in Russia oggi è cresciuta senza conoscere altro presidente al di fuori di Putin, e includo il breve governo di Medvedev, in questa valutazione. Come si è riflesso quel fatto nell'atmosfera politica in Russia oggi? Abbiamo visto nelle recenti settimane che giovani russi sono ancora desiderosi di prendere posizione in strada in difesa di diritti elettorali formali. Ma non c'è anche il rischio che il prolungamento di questo sistema conduca all'apatia e all'indifferenza?

Эта система, как бы сдерживанная, будет создавать определенные напряжения которые будут прорывать. Но они будут фрагментарны, потому что система подавления столь сильна, что при Путине вряд ли будет создана какая-то действенная структура. Это как лесные пожары – то тут, то там. И поэтому ожидать какого-то результаты слома не приходится. Но то, что будет одни прорывы, какие-то сплески общественной активности – это безусловно. Но они так жестоко подааляются, не случайно за практически брошеный бумажный стаканчик человека сажают в тьюрму, потому что власть хочет дать четкий сигнал – никто не смеет сопротивлятбся, никто не смеет проявлять свой голос. Мы здесь власть, и мы – вечны.

Questo sistema, anche se mostra moderazione, creerà tensioni molto cariche [nella società] che esploderà. Ma saranno frammentate, dal momento che il sistema di repressione è così forte che sotto il dominio di Putin è poco probabile che qualsiasi struttura funzionale [per l'opposizione] possa emergere. Sarà come gli incendi delle foreste: un momento qui, il momento dopo lì. Ecco perché non ha senso aspettare qualche allentamento nel sistema. Ma senza dubbio ci sarà qualche esplosione, qualche sprazzo di attivismo civico. Eppure, sono repressi con tale crudeltà; non è un caso che qualcuno finisca in prigione per aver lanciato un bicchiere di carta. Le autorità vogliono dare un segnale chiaro: nessuno dovrebbe osare resisterci, nessuno dovrebbe osare far sentire la propria voce. Siamo noi i capi qui, e noi siamo eterni.