La corte suprema dell'India ferma il disboscamento in corso a Mumbai a causa delle proteste

La stazione della metro alla Aarey Milk Colony di Mumbai, proposta dalla Mumbai Metro Rail Corporation (MMRC), farà sparire 2646 alberi, cosa che, sostengono gli ambientalisti, distruggerà i “polmoni verdi” della città. Immagine di Ajay Singh Jaswal tramite Flickr. CC BY-NC-ND 2.0

Barricate, motoseghe e l’implementazione di una legge il cui scopo è impedire a gruppi di manifestanti di riunirsi. Questa era la scena a Mumbai, quando i manifestanti sono scesi in strada, reagendo alla decisione del tribunale di Mumbai che approvava l’abbattimento degli alberi della Aarey Colony [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], un’area nota per il suo bosco cittadino.

Il verdetto della Corte Suprema del 7 ottobre, che proibiva al governo dello stato di tagliare gli alberi, è stato troppo poco e troppo tardi, in quanto il breve lasso di tempo tra la decisione del tribunale locale e quella della corte suprema è stato sufficiente a permettere l’abbattimento di un gran numero di alberi.

Il verdetto della Corte Suprema è stato il risultato di una lunga battaglia di ambientalisti e cittadini contro il governo del Maharashtra [it] e le autorità per il trasporto metropolitano, in merito al progetto di costruire infrastrutture della metro tagliando migliaia di alberi all’interno di un bosco cittadino.

Le prime proteste sono scoppiate dopo che il verdetto del tribunale locale ha concesso l’abbattimento di un gran numero di alberi. Le autorità del luogo,con grande sgomento dei manifestanti e della ONG locale Vanashakti, si sono affrettate a tagliare gli alberi il 4 ottobre, prima che il verdetto della Corte Suprema fosse emesso. I manifestanti sono stati arrestati e la polizia ha formulato seri capi d’accusa contro molti di loro.

Mia sorella e la sua migliore amica sono state arrestate la notte scorsa durante le proteste #Aarey. Sono state maltrattate e accusate di reati che non permettono la libertà provvisoria dietro cauzione. I cittadini che protestano vengono trattati come criminali. Circolano video di arresti arbitrari fatti per diffondere la paura.

Uno degli attivisti, che ha organizzato le proteste del Fridays For Future e di Extinction Rebellion a Mumbai, ha parlato a Global Voices a condizione di restare anonimo:

“We had procured permissions to stage our Extinction Rebellion protests in Bandra, far away from Aarey colony. Despite this, we were threatened and asked to disband and police officials acted in an extremely haphazard manner. Even the turnout for Climate Strikes was watered down as amid Aarey protests, officials have an extremely negative view of climate-change-related protests.”

“Avevamo ottenuto il permesso di organizzare le nostre proteste di Extinction Rebellion a Bandra, lontano dalla Aarey Colony. Nonostante questo, siamo stati minacciati, ci è stato chiesto di disperderci e gli ufficiali di polizia hanno agito in modo estremamente caotico. Anche la partecipazione allo sciopero del clima è stata sminuita come quella delle proteste per Aarey: il governo ha una visione estremamente negativa delle manifestazioni contro il cambiamento climatico.”

Un gruppo di studenti di legge ha scritto al presidente della Corte Suprema indiana, Ranjan Gogoi, chiedendo che intervenisse per impedire l’abbattimento degli alberi. Ciononostante, l’account Twitter del progetto Mumbai Metro Line 3 ha dichiarato che 2141 alberi sono già stati abbattuti a partire da venerdì. Le autorità hanno aggiunto che verranno rimossi e che successivamente inizieranno le attività di costruzione.

Rispettiamo l’ordine dell’onorevole Corte Suprema del 7 ottobre 2019. Segue la nostra dichiarazione ufficiale.

La polizia di Mumbai, che ha fatto rispettare la sezione 144 del codice penale indiano che proibisce le adunate non autorizzate, ha arrestato 29 persone tra il 5 e l’8 ottobre, costringendole a pagare 7000 rupie (98.50 dollari) per ottenere il rilascio su cauzione. La Corte Suprema ha chiesto alla polizia di rilasciare tutti coloro che sono stati arrestati durante le proteste dietro promessa di apparire in tribunale.

Il dibattito: sviluppo o ecosistema?

Mumbai [it] (ex-Bombay) è formata da un un gruppo di sette piccole isole utilizzate dagli inglesi per creare una città metropolitana insulare. Quest’area ha un ecosistema delicato, che è a rischio di alluvione ogni anno, durante le piogge torrenziali. Secondo i rapporti di settembre del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, Mumbai e altre cinque città costali indiane saranno a rischio a causa dell’innalzamento del livello del mare, che dovrebbe salire di almeno un metro entro il 2100.

Inoltre, la presenza di raffinerie nella periferia della città, nella zona di Mahul, sta peggiorando la qualità dell’aria e la salute dei cittadini che vivono nella zona. A settembre, la Corte Suprema di Bombay ha chiesto al governo dello stato di non trasferire 5500 famiglie nella zona di Mahul vicina alle raffinerie, a causa delle implicazioni per la salute.

La giornalista Aarefa Johari spiega che l’India non ha una chiara definizione di foresta, il che porta alla distruzione di ampie aree boschive, che vengono spesso allocate a progetti di infrastruttura.

Monday’s Supreme Court stay on tree-cutting in Aarey may have brought a belated (and perhaps only temporary) victory to those fighting to preserve the Mumbai forest. But it is clear that when it comes to protecting the environment, India is losing the larger battle.

Il verdetto della Corte Suprema indiana può aver concesso una vittoria, per quanto tardiva e forse solo temporanea, a coloro che combattono per conservare la foresta di Mumbai. Tuttavia, è chiaro che l’India sta perdendo la vera battaglia per la protezione ambientale.

La giornalista Shobhaa De ha commentato su Twitter:

400 alberi assassinati ad Aarey.
I criminali devono essere processati e puniti. #ElezioniMaharashtra2019 facciamo cadere i neta [leader] senza cuore.

L'attrice Dia Mirza ha scritto su Twitter:

La voce collettiva delle persone per #salvareglialberi mi dà forza. Il movimento #SalviamoAarey non è finito. Grazie @sardesairajdeep di averci ascoltato.

I manifestanti di Fridays For Future e Climate Extinction, che a settembre hanno organizzato una protesta mondiale di successo, sostengono che le autorità civili e gli ufficiali di polizia hanno portato via i manifestanti, senza dare spazio alle proteste anche se avevano richiesto il permesso con settimane di anticipo.

In un’intervista con Global Voices, il gruppo di protesta ha dichiarato:

We hosted a ‘Citizens Declare Climate Emergency’, a pre-planned event with permissions to throw light on this climate crisis. But the event was drastically changed due to police presence, which confused and angered attendees.

Abbiamo organizzato un evento chiamato “Cittadini Dichiarano Emergenza Climatica”, con il consenso delle autorità, per gettare luce sulla crisi climatica. Ma abbiamo dovuto cambiarlo drasticamente a causa della presenza della polizia, che ha confuso e irritato i partecipanti.

Ashutosh Senger, avvocato presso la Corte Suprema indiana, parlando con Global Voices, ha dichiarato:

The dispute with the cutting of trees in Aarey Colony clearly shows that the community perception and expectations are gaining a significant position in the development discourse of India. It is of paramount importance that government authorities must learn from these protests and sequence of events that today’s community expects a much higher degree of care on behalf of the infrastructure projects that operate in their midst.

La disputa in merito all’abbattimento degli alberi della Aarey Colony indica chiaramente che l’opinione e le aspettative della comunità stanno acquistando rilevanza nel dialogo sullo sviluppo in India. È di importanza fondamentale che le autorità governative imparino da queste proteste e da questi eventi che i cittadini di oggi si aspettano un livello di attenzione molto più alto rispetto ai progetti di infrastruttura che vengono eseguiti nella loro comunità.

L’esperto di diritto costituzionale indiano Gautam Bhatia ha scritto in un blog:

Nobody likes to see the environment damaged, and the Mumbai Metro Rail Corporation’s undue haste in chopping down trees is indefensible. But I doubt very much whether weakening procedural constraints even further, and handing over even greater powers to the Supreme Court (and, in this case, in the Office of the Chief Justice) will end up doing very much for the cause of the environment in the future.

A nessuno piace veder danneggiare l’ambiente, e l’eccessiva fretta della Mumbai Metro Rail Corporation nell’abbattere gli alberi è ingiustificabile. Ma dubito che indebolire ulteriormente i vincoli procedurali e concedere alla Corte Suprema poteri ancora maggiori (e, in questo caso, alla carica di Presidente della Corte Suprema) sarà positivo per la lotta ambientalista in futuro.

Mentre Greta Thunberg [it] e l’attivismo globale per il clima stanno acquistando importanza sullo scacchiere mondiale, gli indiani stanno affrontanto sfide diverse in quanto larga parte delle conversazioni online in merito ai progetti ambientali sono disseminate di propaganda e disinformazione. Sia le foreste che gli impegni per il clima rischiano di subire tagli, finché l’economia annaspa, l’obiettivo di un’economia da 5000 miliardi resta irraggiungibile e i costi del sistema sanitario continuano a salire.

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