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Università Politecnica di Hong Kong in fiamme dopo i violenti scontri tra i manifestanti e la polizia

Categorie: Asia orientale, Hong Kong (Cina), Citizen Media, Legge, Politica, Protesta
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Università Politecnica di Hong Kong il 17 novembre 2019. Immagine dello Stand News

Negli ultimi giorni, diversi campus universitari a Hong Kong si sono trasformati in grossi terreni di scontro fra i manifestanti contro il governo e la polizia antisommossa, ora che Hong Kong entra nell'ottavo mese di proteste per difendere il suo assetto democratico [2] [it]. Il 17 novembre, il campus universitario del Politecnico di Hong Kong è diventato sede di alcuni dei più violenti conflitti a cui abbiamo assistito finora a Hong Kong.

Dopo più di 24 ore di scontri a fuoco tra la polizia antisommossa, che ha usato gas lacrimogeni, proiettili, idranti e dispositivi acustici a lungo raggio e i manifestanti con bombe incendiarie, mattoni e frecce, centinaia erano ancora sotto assedio all'interno del campus lunedì 18 novembre.

Dallo sciopero generale iniziato lunedì 11 novembre, i manifestanti hanno tentato di bloccare le strade principali per ostacolare il traffico e spingere a uno sciopero in tutta la città. Questi disordini hanno portato a scontri violenti nel campus universitario cinese [3] [it] che si trova nella zona “New Territories” a nord-est di Hong Kong, fra l'11 e il 14 novembre. Dopodiché, il territorio di scontro si è gradualmente spostato in centro, all'Università Politecnica, poiché il campus è situato accanto all'asse trafficata e al tunnel del varco portuale di Hung Hum.

Gli scontri hanno avuto luogo principalmente dove sono ubicati due ponti che s'intersecano sull'autostrada del varco portuale e che collegano la stazione ferroviaria Hung Hum all'entrata principale dell'università. Dall'inizio dello sciopero generale, i manifestanti hanno lanciato oggetti dai ponti all'autostrada e hanno creato linee di difesa vicino alle entrate dell'università.

Le tensioni si sono intensificate il 17 novembre, perché il governo di Hong Kong voleva ristabilire l'ordine in città dopo una settimana di scontri e proteste. La polizia ha rilasciato una dichiarazione [4] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] quel giorno, che afferma:

Police warn that violent activities in the Hong Kong Polytechnic University have escalated to rioting. Anyone who stays behind or assists rioters may be liable to the offence of ‘Taking Part in a Riot’.

La polizia segnala che l'attivismo violento all'Università Politecnica di Hong Kong è sfociato nella rivolta. Chiunque assista o sia dietro i ribelli, potrà essere ritenuto responsabile di “Partecipazione ad una Rivolta”.

La pena massima per i rivoltosi è pari a 10 anni di detenzione.

Alle 20:30 circa, la polizia anti-sommossa ha avanzato sul ponte della Cheong Wan Road con due furgoni blindati. I manifestanti hanno risposto con delle molotov, e la polizia si è ritirata dopo che uno dei furgoni aveva preso fuoco.

Vi siete appena sintonizzati dagli Stati Uniti? La #PolyU è stata il campo di battaglia delle #ProtesteDiHongKong per due giorni. L'inasprimento è cominciato quando la polizia ha scagliato i furgoni blindati sugli studenti che stavano lanciando le molotov. Idranti e gas lacrimogeni all'improvviso. La polizia ha arrestato i medici, bloccato le ambulanze e sparato dei colpi.

La situazione si è inasprita dopo l'incidente, la polizia ha avvisato che avrebbe fatto ricorso ad armi letali contro i manifestanti violenti, invitando tutti a lasciare il campus prima di dover prendere ulteriori provvedimenti. Eppure, appena il team medico si è ritirato, è stato arrestato:

Notte del 17 novembre: Vicino alla PolyU molti volontari, fra dottori, paramedici e paramedici d'emergenza (EMT) sono stati arrestati e fatti mettere a terra.

Alle due del mattino circa molti fra legislatori, capi della chiesa e staff universitario hanno provato a entrare nel campus per aiutare a ridurre le tensioni, ma la polizia si è rifiutata di farli entrare.

Quando la polizia antisommossa ha provato a entrare nel campus la mattina del 18 novembre, i manifestanti hanno dato alle fiamme diversi punti dell'università per creare delle barricate:

Foto di hkcnews. Il loro testimone ha detto che la polizia di #HongKong ha fatto irruzione nel campus #PolyU, dove gli studenti si stanno ancora difendendo con le molotov. Voci online affermano che molti sono stati feriti dagli idranti. Le testimonianze in tempo reale sono poche perché i più importanti media locali non si trovano all'interno.

Centinaia di manifestanti nel campus hanno continuato a lottare per tutta la notte:

0420 alla #PolyU
È quasi l'alba e mantengono la determinazione e la fede nel fatto che le persone si facciano avanti per fornire rinforzi. Loro continuano a lottare per gli hongkonghesi.

Foto: Pakkin Leung Facebook

Nella periferia del campus molti sono scesi in piazza creando posti di blocco per distogliere la polizia anti-sommossa dall'agire contro i compagni manifestanti nell'Università Politecnica:

I residenti nella zona della #PolyU si stanno precipitando all'università per salvare gli studenti manifestanti. Poiché la strada per l'università è stata bloccata dalla polizia, stanno affrontando quest'ultima a Hung Hom, Mongkok, Yau Ma Tei, Whampoa, Jordan e Tsim Sha Tsui.

Centinaia di manifestanti erano ancora bloccati nel campus universitario lunedì mattina. Hanno tentato diverse volte di fermare l'assedio e, mentre alcuni ce l'hanno fatta, altri sono stati arrestati:

Le conseguenze immediate alla fuoriuscita del gruppo dalla #PolyU sono state massicci lanci di gas lacrimogeni e idranti. Mentre alcuni hanno iniziato a ritirarsi nel campus, molti hanno tentato di resistere.

All'interno del campus alcuni manifestanti sono rimasti feriti, e dopo molte ondate di appelli urgenti, alla fine il personale medico è stato fatto entrare:

Alle 14:00, quasi 18 ore dopo aver completamente circondato il campus PolyU, la polizia ha finalmente fatto entrare un gruppo di volontari della Croce Rossa, tra le segnalazioni riguardo molti feriti gravi.

Le proteste a Hong Kong vanno avanti da più di sette mesi, le tensioni si sono inasprite ma il governo non sembra riuscire a risolvere la situazione. Come sottolinea un internauta, l'Amministratore Delegato di Hong Kong Carrie Lam non è in grado di mettere fine alle rivolte:

Bella domanda. Dov'è Carrie Lam? È ancora in carica? Il governo di HK è di fatto scomparso. I soldati dell'Esercito Popolare di Liberazione sono scesi in strada ‘volontariamente’ a ripulire — Carrie non ha fatto alcuna richiesta. L'assedio alla PolyU sembra la battaglia di El Alamein. Dov'è Carrie?