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Ad alcuni corrispondenti stranieri è stato impedito l'ingresso alla conferenza stampa di Putin a Budapest

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Ungheria, Censorship, Citizen Media, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Politica, Relazioni internazionali
Putin in Hungary [1]

Péter Szijjártó, ministro degli affari esteri e del commercio ungherese, saluta il presidente russo Vladimir Putin a Budapest il 30 ottobre 2019. Foto del Ministero degli affari esteri e del commercio, per gentile concessione di kormany.hu.

Questo articolo è stato pubblicato dall'associazione non-profit ungherese di giornalismo investigativo Atlatszo [2] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione]. In basso è presente una versione modificata dell'articolo che fa parte di una collaborazione con Global Voices.

Così come i giornalisti ungheresi [3] critici nei confronti del governo, ora anche i giornalisti stranieri che lavorano nel paese stanno subendo un blocco delle informazioni. La conferenza stampa internazionale, tenutasi durante la visita di Putin a Budapest lo scorso 30 ottobre, non è stata annunciata prima dell'evento, la procedura di registrazione non è stata chiara e molti giornalisti stranieri non erano a conoscenza il giorno prima se le loro domande di partecipazione fossero del tutto gestite dall'ufficio del primo ministro. Alcuni di questi inviati hanno ricevuto, in seguito, una risposta che affermava che non ci fosse più posto all'evento visto il grande interesse da parte dei giornalisti russi e ungheresi nei confronti della conferenza stampa.

Nella settimana precedente alla visita di Putin, c'è stato un frequente scambio di messaggi sulla mailing list dei giornalisti stranieri che lavorano in Ungheria riguardo dove e quando si sarebbe tenuta la conferenza stampa ufficiale, e come iscriversi all'evento, dato che non è stato ricevuto nessun invito dall’ Hungarian International Press Association [4] (HIPA) in quanto organizzazione, o buona parte degli inviati stranieri accreditati presso l'Ungheria.

Ciononostante, molte delle maggiori agenzie di stampa internazionale sono state capaci, a detta loro, di “riuscire, seppur non facilmente” a registrarsi per la conferenza stampa internazionale. Tuttavia, altri dicono che questa non è la prima volta che hanno avuto problemi a partecipare ad una conferenza stampa organizzata dal governo ungherese. Essi affermano di essere sempre avvisati all'ultimo minuto o solo in seguito riguardo questi eventi, come se il governo stesse deliberatamente cercando di tenerli fuori.

Il corrispondente dei media del servizio pubblico tedesco ha descritto, in un post sul blog [5] [hu], come ha provato ad accedere alla conferenza stampa sulla visita di Putin. La scusa ricevuta per la sua domanda rifiutata è ci fosse una “mancanza di spazio”:

I called the Prime Minister’s Office about a week ago to find out about the visit. Nothing – was the answer. Whatever important events have taken place in recent years, they usually sent out the notice only the day before the deadline for sending the data needed to participate. So, I was not too worried about missing out on something. It turned out I was wrong. To be sure, I sent an email to the Prime Minister’s Office (international press office) on Tuesday morning, and because no reply came, an hour and a half later I also asked the Deputy Secretary of State, Bertalan Havasi by email if there would be accreditation for the event. Shortly afterwards, a lovely lady from the Prime Minister’s office called me to say they had received my letter, but unfortunately they are no longer able to receive registration requests because they had reached the maximum capacity of the venue of the event. I asked how it was possible, since it had not been advertised anywhere, no invitation was received, there was nothing on the event in the official calendar at kormany.gov.hu. I got the answer that the Hungarian and Russian journalists had just registered on their own initiative and there was no more room left.

Ho chiamato l'ufficio del primo ministro all'incirca una settimana fa per sapere della visita. Nulla – è stata la risposta. Qualunque fosse l'evento importante tenutosi negli ultimi anni, loro l'hanno sempre notificato il giorno prima della scadenza per l'invio dei dati necessari alla partecipazione. Per questo, non ero troppo preoccupato di perdere qualcosa. A quanto pare mi sbagliavo. Per essere sicuro, ho mandato un'email all'ufficio del Primo Ministro (ufficio di stampa internazionale) martedì mattina, e, non essendo arrivata nessuna risposta, un'ora e mezzo dopo ho chiesto via mail al Vice Sottosegretario di Stato, Bertalan Havasi, se ci fosse accreditamento per l'evento. Poco dopo, dall'ufficio del primo ministro, una gentile signora mi ha chiamato per dirmi che avevano ricevuto la mia lettere, ma, sfortunatamente, non erano più in grado di ricevere domande di registrazione in quanto la sede dell'evento aveva raggiunto la sua massima capienza. Le ho chiesto come fosse possibile, dato che non era stato pubblicizzato da nessuna parte, non era stato ricevuto nessun invito, non era presente nulla riguardo l'evento sul calendario ufficiale su kormany.gov.hu. La risposta ricevuta è che i giornalisti russi e ungheresi si erano appena registrati per loro iniziativa e non c'era più posto.

Nella mailing list, un altro corrispondente ha descritto di essere stato lasciato fuori dalla conferenza stampa:

First no emails, then no accreditation invites even from Kovacs’s office (Zoltán Kovács, State Secretary for International Communication), now no posting on the calendar of events on the government’s website, nothing on MTI (the Hungarian News Agency). I guess we’re all expected to be mind readers.

Prima nessuna mail, poi nessun invito di accreditamento dall'ufficio di Kovacs (Zoltán Kovacs, Sottosegretario di Stato alla comunicazione internazionale), ora nessun avviso sul calendario degli eventi del sito del governo, nulla su MTI (l'agenzia di stampa ungherese). A quanto pare dobbiamo saper leggere la mente.

Nella mailing list è stato anche menzionato che se il governo non informa gli inviati stranieri o li tiene lontati da eventi stampa ufficiali, ciò va contro gli accordi di Helsinki [6] [it], noti anche come atto finale di Helsinki [7], stipulati nel 1975 durante la conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa, la quale portò all'istituzione dell’OSCE [8] [it].

Un altro giornalista accreditato presso l'Ungheria ha riassunto come ha provato ad ottenere il permesso d'accesso alla conferenza stampa di Putin:

I started e-mailing the International communications office about this event on the early morning of Oct 25, which already seemed late, but I had been expecting something from them by then and I decided to ask when I realised nothing would be coming. I received a response two minutes later, which said, “Thank you for your inquiry. We will inform you in due course about the details for the registration.” I expected them to keep their word. Yesterday I sent another message, which went unanswered. The message I sent this AM, which was “Since the event is tomorrow I just want to make sure I have been accredited. Can you please send the details?” received a response, which said only “Dear Mr XY, Press Office of the Prime Minister” [an email without contents, just a greeting and a signature]. My further e-mail asking for how to get in touch with them did not receive a response, nor did my emails to bertalan.havasi@mk.gov.hu and ktk@mk.gov.hu asking for accreditation.

Dalla mattina del 25 ottobre, ho cominciato a scrivere email all'ufficio delle comunicazioni internazionali riguardo questo evento. Pensavo fosse già tardi, ma mi aspettavo qualcosa da loro così ho deciso di chiedere quando ho realizzato che non sarebbe arrivato nulla. Ho ricevuto una risposta due minuti dopo, che recitava “Grazie per la sua domanda. La informeremo a tempo debito circa i dettagli per la registrazione.” Mi aspettavo che mantenessero la parola data. Ieri ho inviato un altro messaggio che non ha ricevuto alcuna risposta. il messaggio inviato questa mattina, che recita “Dato che l'evento è domani vorrei assicurarmi di essere stato accreditato. Potreste inviarmi i dettagli?”, ha ricevuto una risposta, la quale dice soltanto “Caro signor XY, l'ufficio stampa del primo ministro” [un'email senza contenuto, avente solo i saluti e la firma]. Un'altra email inviata nella quale chiedevo come mettermi in contatto con loro non ha ricevuto una risposta, neanche quelle inviate a bertalan.havasi@mk.gov.hu e ktk@mk.gov.hu nelle quali chiedevo di essere accreditato.

Bertalan Havasi è a capo dell'ufficio stampa del governo ungherese, mentre ktk@mk.gov.hu è la email ufficiale [9] [hu] per la registrazione dei giornalisti agli eventi mediatici governativi.

“Questo non è un caso isolato, la comunicazione tra il governo ungherese e i corrispondenti esteri che lavorano nel paese è diventata molto più difficile nell'ultimo periodo” – afferma il giornalista olandese Runa Hellinga in una dichiarazione fatta ad Atlatszo. Lui è stato un membro (e fino allo scorso anno il presidente) dell'organizzazione ungherese dei giornalisti stranieri per 20 anni.

It is obvious that HIPA has been hindered in its work since many years. The first years of the Orbán government, they still were willing to send a minister once a while, but nowadays, it has become almost impossible to organize meetings with ministers or government agencies. All applications have to go through Mr. Kovács, who has made it very clear that according to him, HIPA is useless. My personal experience with Kovacs as a spokesman is also a bit awkward to be honest. I once organised an interview with him for a Dutch TV crew. First he simply didn’t turn up, the second time, he had five very impatient minutes for us.

È ovvio che l'HIPA sia stata ostacolata nel suo operato da tanti anni. Il primo anno del governo Orbán erano ancora disposti ad inviare un ministro una volta ogni tanto, ma oggi è diventato quasi impossibile organizzare incontri coi ministri o con le agenzie governative. Tutte le candidature devono passare dal Sig. Kovacs, il quale è stato molto chiaro nel dire che, secondo lui, l'HIPA è inutile. Anche la mia esperienza personale come portavoce di Kovacs è un po’ complicata, sinceramente. Una volta ho organizzato un'intervista con lui per una troupe televisiva olandese. La prima volta semplicemente non si è presentato, la seconda volta, aveva cinque minuti molto impazienti per noi.

L'attuale presidente dell'HIPA, Kester Eddy, ha confermato ciò in una dichiarazione per Atlatszo:

Since about 2012, and especially since 2014, the Hungarian government has kept the foreign correspondents’ organization at arm’s length as a body. Despite regular invitations, not only does PM Orban not speak to HIPA, but Zoltan Kovács has also rebuffed offers to speak. Also after 2014 until about 2016, the government started some “background” talks for foreign journalists in selected small groups. I don’t know if these are still done. On a personal basis, Zoltan Kovacs’s office have normally answered questions and requests (sent in time) for interviews.

All'incirca dal 2012 e, in particolare, dal 2014, il governo ungherese ha mantenuto le giuste distanze dall'organizzazione degli inviati stranieri. Nonostante i costanti inviti, non solo il primo ministro Orban non parla con l'HIPA, ma Zoltan Kovacs ha anche rifiutato le offerte di parlarci. Tra l'altro, dopo il 2014 fino all'incirca il 2016, il governo ha cominciato a fare degli incontri “di sottofondo” per giornalisti stranieri in piccoli gruppi selezionati. Da un punto di vista personale, l'ufficio di Zoltan Kovacs ha solitamente risposto a domande e richieste (inviate per tempo) per le interviste.