Campagna contro le molestie stradali a Trinidad e Tobago: “È ora di insegnare agli uomini a comportarsi meglio”

Manifestanti mostrano cartelli sulla loro esperienza collettiva come donne il 12 febbraio 2016, davanti al Comune di Port of Spain, Trinidad e Tobago. Foto di Janine Mendes-Franco, usata su licenza.

Il sessismo — e l'effetto domino che genera in termini di discriminazione e molestie sessuali fino ad arrivare all'aggressione sessuale, alla violenza di genere e persino all’omicidio [en, come i link seguenti salvo diversa indicazione] — è un fenomeno fin troppo comune nella maggior parte delle società dei Caraibi.

Che si tratti di stonate affermazioni parlamentari in tema di stupro [it] e di seni [it] in Giamaica, della mentalitàincolpiamo la vittimapreminente nella regione, della tendenza ad una “cultura dello stupro” o delle centinaia di storie di violenza sessuale che sono diventate virali l’anno prima [it] che esplodesse il movimento #MeToo [it], non c'è dubbio che i Caraibi abbiano dei problemi [it] da gestire in merito alla considerazione e al trattamento riservati alle donne.

A Trinidad e Tobago, la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l'America Latina e i Caraibi [it] (ECLAC) ha iniziato una campagna educativa sulle molestie stradali, con l'obiettivo di ispirare un cambiamento comportamentale.

In un'intervista per il giornale Trinidad e Tobago Express, la responsabile per la gestione dei programmi dell'ECLA, Amelia Bleeker, ha dichiarato che l'iniziativa prevede la visita a 30 scuole secondarie nel paese, per educare gli studenti sulla violenza di genere.

Bleeker ha parlato del fischiare per strada come di una “offesa di passaggio” verso altre forme di violenza, tra cui l'aggressione sessuale – e, alla luce del crescente numero di richiedenti asilo venezuelani nel Paese, anche le donne migranti sono a rischio, dato che molti uomini del luogo danno per scontato che esse prendano in considerazione l'idea di sesso in cambio di soldi.

Il momento dell'annuncio dell'iniziativa ECLAC cade in contemporanea all'annuale osservanza dei 16 Giorni di Attivismo contro la Violenza di Genere – la campagna internazionale in tema di violenza contro donne e ragazze – che va dal 25 novembre (la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne [it]) al 10 dicembre (la Giornata Mondiale per i Diritti Umani [it]).

Ovviamente, ci sono stati altri tentativi di attirare l'attenzione sul problema, come il WomenSpeakProject, che offre alle donne uno spazio online per condividere le proprie storie. Tuttavia, la speranza è che il progetto ECLAC, con grandi risorse a disposizione, abbia un effetto più ampio — specialmente quando si tratta di educare i maschi.

“Quando le molestie stradali sono tollerate, vengono fomentati atteggiamenti dannosi verso le donne, che creano un ambiente fertile per altre forme di violenza di genere”, ha spiegato Bleeker nell'intervista, aggiungendo che recenti sondaggi sulla violenza nelle relazioni intime mostrano che una donna o ragazza su tre ha avuto esperienza di abusi da parte del compagno, il 29% dei quali è stata una combinazione di aggressioni fisiche e sessuali.

In Giamaica, per esempio, diversi Rapporti Nazionali degli Stati Uniti in tema di Pratiche sui Diritti Umani hanno evidenziato che la violenza contro le donne è perpetrata attraverso “convenzioni culturali e sociali” e che “molte donne erano riluttanti a riconoscere o riportare il comportamento violento”, mentre un rapporto di Amnesty International del 2013 ha fatto notare che la “violenza sessuale contro le donne e le ragazze rimane una preoccupazione”.

Alle Barbados, un rapporto che definiva i principali problemi relativi alla violenza domestica nel Paese ha evidenziato una prevalenza statistica della sessualizzazione precoce dei bambini nei Caraibi.

Dei 494 omicidi registrati nel 2017 dal sito TTCrime, che tiene traccia dei crimini violenti a Trinidad e Tobago, 52 delle vittime erano donne; di quelle morti, 43 sono considerate frutto di violenza domestica.

Se da un lato i resoconti online sulle molestie stradali possono offrire un giusto numero di dati quantitativi, mancano i dati quantitativi sul fenomeno. Il fatto che questo tipo di abuso sia considerato una convenzione sociale — infatti, alcuni uomini (e donne) lo considerano un complimento — non aiuta. È precisamente per questa diffusa accettazione sociale della pratica che, secondo Bleeker, il team ECLAC dovrà affrontare una sfida per cambiare la percezione delle molestie sessuali da passatempo innocuo a problema con un impatto diretto sulla sicurezza e sui diritti umani delle donne.

La notizia è stata recepita perlopiù positivamente dagli utenti dei social media. In una discussione sul gruppo pubblico di Facebook Breaking News T&T, Renee Camps-Campins ha detto:

[…] I’m sick and tired of women being told how to AVOID this or that. Men and boys have to be taught (apparently) that it is wrong. Have to be Taught that this behavior from them is not acceptable Taught that they can and should do better, and simply to NOT DO IT!!!!!!! It's despicable behavior that society [has] to stop accepting as a norm!

Sono stufa che si dica alle donne come EVITARE questo o quell'altro. Bisogna insegnare a uomini e ragazzi (a quanto pare) che è sbagliato. Si deve insegnare loro che questo comportamento non è accettabile, che possono e dovrebbero comportarsi meglio, e semplicemente a NON FARLO!!!!! È un comportamento orribile che la società deve smettere di accettare e considerare normale!

Anessa Douglas che, come la maggior parte delle donne trinbagoniane, ha subito fischi per strada, è d'accordo:

This accepted negative culture of ours is so disgusting and when we women reject it we are treated like an outcast; followed by comments that we cannot take a compliment. […]

There's nothing complimentary about unwanted sexual attention, it leaves you feeling violated and disrespected and far too long there have been long lists of what women should do to avoid this and it's high time men are taught to do better.

Questa diffusa cultura negativa che abbiamo è davvero disgustosa e quando noi donne la rifiutiamo veniamo trattate come delle reiette; poi, ci si dice pure che non sappiamo accettare i complimenti.

Non c'è niente di lusinghiero in attenzioni sessuali indesiderate, ti fa sentire violata e mancata di rispetto. Per troppo tempo ci sono state lunghe liste su che cosa dovessero fare le donne per evitarlo, ed è proprio ora che si insegni agli uomini a comportarsi meglio.

Curiosamente, l'utente di Facebook Gemma Robinson ha trovato l'iniziativa un pò superflua:

The whole thing sounds like paranoia to me. Now, I have no excuses for men who behave themselves stupidly. What I am displeased with are these unbalanced feminists coming to tell us how to govern our society. I will tell you as a woman, I do not feel afraid on the streets of T+T even when I experience catcalling.

L'intera faccenda mi sa di paranoia. Ora, non ci sono scuse per gli uomini che si comportano da stupidi. Quello che non mi piace sono queste femministe di parte che vengono a dirci come governare la nostra società. Io vi dico, da donna, che non ho paura per le strade di T+T, anche quando mi fischiano dietro.

Tuttavia, Bleeker sostiene che la diseguaglianza di genere, l'impunità e il silenzio hanno permesso alla violenza di genere di diventare una delle violazioni dei diritti umani più diffuse a livello mondiale, e che al giorno d'oggi una donna su tre nel mondo subisce una violenza fisica o sessuale nell'arco della sua vita.

This is not a campaign about encouraging women to challenge street harassment … It’s about men and boys educating themselves and others from inflicting fear on women and girls and allowing them to enjoy their right to equal enjoyment of public spaces.

Questa non è una campagna per invitare le donne a sfidare le molestie stradali… È una campagna per far sì che uomini e ragazzi imparino e insegnino anche agli altri a non incutere paura in donne e ragazze e a lasciare che sia rispettato il loro diritto ad un pari godimento dei luoghi pubblici.

Fino ad ora, via Facebook, ECLAC ha pubblicato delle testimonianze video molto forti, oltre a layout per il cartellone digitale della campagna e a progetti per dei manifesti; questi ultimi verranno affissi nelle scuole secondarie e nelle stazioni di polizia in tutto il Paese.

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