In Giamaica, la “follia stradale” provoca un aumento degli incidenti mortali e una chiamata all'azione

Screenshot di un video di YouTube che mostra le immagini di un incidente d'auto su un ponte a Kingston, Giamaica. Fortunatamente, non ci sono stati morti nello schianto. Video caricato da Best Jamaica.

In Giamaica, il numero delle vittime da incidenti su strada è in costante crescita. Alla data del 17 novembre 2019 – la Giornata Mondiale della Memoria delle Vittime Stradali [en, come tutti i link seguenti] – sono morti 374 giamaicani in 342 incidenti, rispetto ai 330 incidenti stradali mortali nel 2018 e ai 284 nel 2017.

L’account Twitter aperto nel gennaio 2019 dal Consiglio Nazionale per la Sicurezza Stradale (NRSC), un'organizzazione non governativa, è ora praticamente inattivo, dopo aver fallito nell'obiettivo di mantenere “Sotto 300″ il numero degli incidenti stradali mortali. A settembre, è stato pubblicato questo triste tweet:

Purtroppo, per il settimo anno, la Giamaica ha perso più di 300 vite a causa di incidenti stradali.

Ma la sicurezza stradale non sta solo nei numeri. La “follia stradale” in Giamaica è causata da un insieme complesso di fattori, che varia da una parte all'altra dell'isola. Oggi, alcuni giamaicani stanno portando avanti delle iniziative per interrompere il comportamento spericolato sulle strade, e la mentalità che ci sta dietro.

Il numero di giamaicani personalmente colpiti dagli incidenti stradali è enorme. Subito dopo la morte della sorellastra nell'agosto 2019, Maleek Powell ha condiviso la tragica storia della sua famiglia su Twitter. La sorella e la sua migliore amica sono morte in un taxi mentre andavano al lavoro; anche l'autista è rimasto ucciso. In un sentito post, Powell ha parlato della recente scomparsa della madre della sorellastra, secondo lui morta di crepacuore:

Ho saputo oggi che la madre della mia sorellastra (quella che è morta ad agosto) se n'è andata. Il 2019 continua la sua opera. Sembra che la mia famiglia non riesca ad avere un attimo di pace. Qui eravamo alla sepoltura di sua figlia.

Deciso a non lasciare che della morte della sorella rimanessero solo una serie di tweet “RIP” sui social media, Powell ha recentemente fondato un gruppo di sostegno, Progetto Zero Giamaica, in sua memoria. Il nome è ispirato all'iniziativa svedese di grande successo, “Vision Zero“. La versione giamaicana spera di fare pressione sul governo perché compia le modifiche necessarie alle leggi sulla sicurezza stradale e sul trasporto pubblico, “con l'obiettivo di arrivare a zero incidenti stradali mortali entro il 2030″.

Alcuni utenti dei social media descrivono abitualmente i tassisti come “germi dei taxi”, perché considerano le loro abitudini di guida spericolata come una malattia:

I germi dei taxi beccati dalla polizia ??

Il dolore dei migliaia di giamaicani, le cui vite sono state colpite da tragiche morti per incidenti stradali, si fa sentire in mezzo a un coro di lamentele, spesso espresse su Twitter, relative a una serie di ostacoli alla sicurezza stradale. I post solitamente compaiono sotto forma di video della telecamera sul cruscotto e di foto ad oggetto “pessima guida” e incidenti, il tutto nel fluire quotidiano dei tweet pieni di rabbia.

Un rappresentante di NRSC ha scritto in un tweet disperato:

370 incidenti mortali ad oggi e ci comportiamo ancora da folli. Incidente questa mattina sulla East West Highway. Auto capovolta da un rimorchio che non si è fermato. Follia! #Rallentate grazie a Dio solo tagli e lividi ma poteva essere un disastro.

Sulla scena di un altro incidente notturno, un vigile del fuoco ha scritto in un tweet:

Ero sul luogo dell'incidente sulla Edward Seaga Highway dalle 6:15, me ne sono andato alle 7:54, la gente ancora non vuole imparare.

Parte della sfida del mettere in piedi politiche efficaci per la sicurezza stradale è la corruzione. Molti netizen sono convinti che affrontare il problema della corruzione nel settore dei trasporti sia fondamentale:

Mentre alcuni tassisti sono impegnati ad acquistare finte patenti di guida, altri stanno potenzialmente ottenendo fedine penali fraudolente. Servono maggiori controlli e trasparenza nel sistema dei trasporti pubblici.

Il presidente del Consiglio Nazionale per la Sicurezza Stradale in Giamaica e primo ministro Andrew Holness, in una foto con gli alunni di una scuola presso l'Ufficio del Primo Ministro a maggio 2017, durante la quarta edizione della Settimana per la Sicurezza Stradale delle Nazioni Unite. Il tema dell'evento era “#Rallentate — La velocità uccide i bambini”. Foto di Emma Lewis, usata su licenza.

Un'indicazione di quanto sia importante la questione per i giamaicani è data dal fatto che il primo ministro Andrew Holness presiede il Consiglio Nazionale per la Sicurezza Stradale. Fondato nel 1993 come ente no-profit da gruppi di interesse del settore pubblico e privato, il consiglio tiene regolarmente riunioni ed è un'organizzazione piuttosto attiva. Eppure, negli ultimi anni, nonostante numerosi seminari, campagne di educazione pubblica e riunioni di alto livello – tra cui una visita dell'Inviato Speciale per la Sicurezza Stradale della Segreteria Generale delle Nazioni Unite – il massacro stradale continua.

La pressione sul settore della sanità pubblica nazionale, già in difficoltà, è intensa. Le vittime degli incidenti rappresentano uno su tre dei casi di emergenza riportati, con costi sanitari che raggiungono diversi miliardi di dollari giamaicani (appena sopra i 7.1 milioni di dollari americani). Gli incidenti stradali possono anche causare la diminuzione del Prodotto Interno Lordo nazionale dal 3% al 4%, secondo la direzione di Kingston della Banca per lo Sviluppo Inter-Americano nei Caraibi.

Nonostante la Legge sul Traffico Stradale sia stata approvata da entrambe le camere del Parlamento giamaicano a dicembre 2018, le norme della legge, che include una lista di nuovi reati e pene maggiori per i trasgressori, non sono ancora state completate e solo alcune sezioni sono in vigore. La legge, lunga più di 100 pagine, dovrebbe essere lanciata a tutti gli effetti a inizio 2020.

Il capo dell'Unità per la Sicurezza Stradale presso il Ministero dei Trasporti e delle Attività Minerarie, Kenute Hare, ha dichiarato a Global Voices che, secondo lui, il problema della sicurezza stradale non riguarda solo la legislazione e l'applicazione delle leggi – è un problema comportamentale che deve essere affrontato con un approccio olistico.

Hare ha anche espresso di recente la sua preoccupazione per quella che sembra essere una “forte cultura delle motociclette”, negativa e quasi nichilista:

More psycho-social interventions are needed. If you talk to some of these motorcyclists, they place no value on life. They don’t care. It’s hard to tackle that kind of mindset. They have no love for themselves. We will achieve more if we can create a more orderly society. Also the institutional structures need to be looked at. Judges are giving discounts on road traffic tickets.

Servono maggiori interventi psico-sociali. Se parli con qualcuno di questi motociclisti, capisci che non danno alcun valore alla vita. Non gliene importa. È difficile contrastare quel tipo di mentalità. Non provano amore per se stessi. Otterremo maggiori risultati se riusciremo a creare una società con più ordine. Inoltre, le strutture istituzionali devono essere riesaminate. I giudici fanno sconti sulle multe stradali.

Questi sconti sono relativi alle grandi quantità di multe accumulate da certi conducenti, alcuni dei quali sono stati recentemente convocati in tribunale e hanno finito per pagare delle somme relativamente piccole come saldo di centinaia di multe arretrate.

Il Ministero dei Trasporti ha calcolato che, al tasso attuale di incidenti stradali, quest'anno rimarranno uccisi fino a 129 motociclisti, rispetto ai 100 del 2018.

Neanche le celebrità sono immuni. Nel 2017, un famoso atleta olimpionico è morto mentre gareggiava nei sobborghi della capitale Kingston. Nonostante un recente incidente in città, anche il deejay Sizzla è un fan della motocicletta. Durante le celebrazioni della Giornata dell'Indipendenza nazionale 2019, il deejay ha fatto il suo ingresso nello Stadio Nazionale con un convoglio di moto. Spesso, viene visto fare acrobazie in moto nella sua città di August Town. Un post su Facebook faceva notare:

This is not the first time that Sizzla Kalonji has been in a motorbike accident. Eight years ago, Sizzla was left with several broken bones after he was hit off his motorbike in Runaway St. Ann. At that time, he was airlifted from the St. Ann’s Bay hospital to a Kingston hospital.

Non è la prima volta che Sizzla Kalonji è vittima di un incidente in moto. Otto anni fa, Sizzla si è rotto diverse ossa dopo essere stato scaraventato giù dalla sua moto su Runaway St. Ann. A quell'epoca, era stato trasportato in aereo dall'ospedale di St. Ann's Bay a quello di Kingston.

Anche con l'osservanza dell'ennesima Giornata Mondiale della Memoria delle Vittime Stradali nel tentativo di sensibilizzare sul tema degli incidenti stradali mortali, per molti è già troppo tardi.

Eppure, la speranza che, con la nuova legge e una più profonda comprensione del problema da parte dei decisori, il 2020 sarà un anno migliore, è l'ultima a morire.

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