“Ipersensibilità” o “orrore”? Una chiesa di Trinidad invischiata nella controversia su una sfilata di moda

La Cattedrale Anglicana della Santa Trinità a Port of Spain, Trinidad, in stile architettonico neo-gotico. Foto di David Stanley, CC BY 2.0.

La sera del 2 novembre 2019, presso la Cattedrale della Santa Trinità [en, come i link seguenti salvo diversa indicazione] nella capitale di Trinidad, Port of Spain, si è tenuta una sfilata di moda – ma, dopo che le navate della chiesa erano state trasformate in una passerella dalle modelle seminude, ciò che era iniziato come un'opera di raccolta fondi per il restauro del monumento di oltre 200 anni, dopo i danni subiti durante il terremoto nazionale del 2018 [it], è finito in accese discussioni in merito al rispetto – e alle politiche sulla rispettabilità.

L'unione di chiese e moda è meno paradossale di quanto si possa pensare. Come la maggior parte degli Stati caraibici, Trinidad e Tobago è un Paese molto religioso, e le chiese spesso svolgono la funzione di luoghi di aggregazione comunitaria in cui si organizzano eventi di vario tipo, che vanno ben oltre i tradizionali servizi religiosi.

L'anno scorso, per esempio, la band carnevalesca K2K Alliance and Partners ha prodotto una rappresentazione visiva spettacolare dal nome “Attraverso le Vetrate Colorate”. Il lancio della presentazione della band si è svolto presso la Chiesa Anglicana di Tutti i Santi, una cappella più piccola ai confini del parco più importante della città, ed è stato un successo straordinario, con una parte del ricavato usata per il restauro della chiesa.

Screenshot della prima pagina del Daily Express del 4 novembre 2019, che evidenzia alcuni dei costumi da bagno comparsi in passerella.

Sembrava un valido modello di fundraising: riqualificare un bellissimo spazio pubblico per una giusta causa, attrarre un pubblico disposto a pagare un prezzo più alto per lo spettacolo e devolvere il ricavato al mantenimento dell'integrità architettonica della chiesa. C'era solamente un problema – i funzionari della chiesa che avevano approvato l'evento non si aspettavano che gli organizzatori stabilissero quali vestiti e costumi da bagno mostrare.

In una dichiarazione pubblicata sulla pagina Facebook della cattedrale, il vescovo anglicano Claude Berkley si è scusato per “l'uso improprio dello spazio sacro della Cattedrale della Santa Trinità, durante la recente sfilata di moda”:

The depiction of scantily clad models parading along the aisle of the Church offended individual and collective sensibilities locally and internationally. […] Such a parade is completely out of order, inappropriate and it is strongly condemned. Our church has hosted fashion shows in the past and we have never come to this sad deterioration of respect and modesty. I am reliably informed that firm guidelines were in effect with the primary organizer, but that there was a deviation from the agreed guidelines. At the first sight of this deviation, the show should have been shut down. […]

Even though the church might promote the positive aspects of the culture in which it witnesses, due care must be taken to ensure that participants do not cross the line into negativity and impropriety.

L'immagine delle modelle seminude che sfilavano lungo le navate della chiesa ha offeso la sensibilità individuale e collettiva a livello locale e internazionale. ]…] Una sfilata del genere è completamente fuori luogo, inappropriata ed è fortemente disapprovata. La nostra chiesa ha ospitato altre sfilate in passato e non c'è mai stato un così triste deterioramento del rispetto e del decoro. Sono stato informato da fonti attendibili che erano in vigore rigide linee guida per l'organizzatore principale, ma che c'è stata una deviazione da quanto concordato. Al primo segno di tale deviazione, la sfilata avrebbe dovuto essere fermata. […]

Anche se la chiesa può promuovere gli aspetti positivi della cultura di cui è testimone, bisogna prestare la dovuta attenzione per assicurarsi che i partecipanti non superino il limite della negatività e della sconvenienza.

Anche se i portavoce dell'evento si sono complimentati con la chiesa anglicana per la sua attitudine progressiva e hanno attaccato i critici suggerendo che chi si era offeso era “ipersensibile”, Christopher Nathan, il creatore originale di Style Week, si è subito scusato, spiegando che, anche se egli rispetta il bisogno di libertà artistica, gli abiti succinti avrebbero dovuto essere adattati o omessi, visto il luogo.

Mentre la maggior parte degli utenti dei social media erano indignati da ciò che considerano irrispettoso e inappropriato, la discussione è virata anche verso altre questioni.

Screenshot della prima pagina del Trinidad & Tobago Guardian del 4 novembre 2019, che illustra alcuni dei costumi da bagno in mostra nella sfilata.

È stato speso molto tempo ad assegnare la colpa – prima al designer che, secondo alcuni, puntava al “valore dello shock”, poi alla chiesa stessa per aver dato il permesso; secondo altri, i media si sono solo resi complici spiattellando le immagini in prima pagina.

Termini come “orrore“, “blasfemia” e “ultimi giorni” sono stati continuamente citati, il che ha spinto alcuni utenti dei social media a sollevare la questione della pedofilia [nella Chiesa cattolica], affermando che questa sfilata non è nulla in confronto.

L'utente di Facebook Jude Persad ha suggerito che la sfilata è stata un esempio della più ampia cultura del Carnevale:

If they could jump carnival almost naked and go for ashes they could walk practically naked in the church.

Se hanno potuto saltare quasi nude nel carnevale e andare a prendere le ceneri, possono camminare praticamente nude in chiesa.

Le celebrazioni annuali del Carnevale di Trinidad e Tobago – di cui sono tipici vari costumi colorati che coprono a malapena – si svolgono ogni anno il lunedì e martedì prima del Mercoledì delle Ceneri, che segna l'inizio del periodo di Quaresima. Il Mercoledì delle Ceneri i Cristiani, molti dei quali hanno partecipato alla festività nazionale, vanno a messa per ricevere le ceneri.

Prima della dichiarazione del vescovo Berkley, alcuni commentatori online avevano provato a spiegare l'accaduto, puntualizzando le differenze tra la fede anglicana e quella cattolica:

‘The Catholic Church acknowledges the presence of Christ at the altar while the Anglican Church doesn’t. Therefore the Anglican Church wouldn’t have an issue hosting a fashion show in the actual church building. There are actually a series of secular concerts in an Anglican Church in the UK (the home of the Church) this Christmas.’ [Original source of quotation unclear.]

La Chiesa cattolica riconosce la presenza di Cristo sull'altare, mentre quella anglicana no. Pertanto, la Chiesa anglicana non avrebbe problemi a ospitare una sfilata di moda proprio nell'edificio della Chiesa. Questo Natale, infatti, in una chiesa anglicana nel Regno Unito (patria di tale Chiesa) si tengono una serie di concerti secolari . [Fonte originale della citazione incerta]

Da notare quanto detto da Clifford Rawlins, sacerdote della Chiesa pentecostale, su Facebook:

Christianity in T&T is influenced by Hinduism and Islam and many a time the value systems of all three religions crossthread and the generally ignorant and undiscerning public can hardly make out any differences and often assume that all religions preach the same things about dress and morals etc. […] As the Guardian newspaper article quoted the fashion house in question, no one need be ashamed of the human body which is created in the image of God. Our ideas from Islam and Hinduism are that it should be covered up to prevent the ‘sin’ of lust and the all-dreaded sexual activity, and that it is a thing to be ashamed of, stemming too from Jewish thought. If people can wear swimsuits at the beach and, the whole Earth is the Lord's where nothing is hidden from him, then why not in a human-made church building used for a secular purpose? […]

We ought not look at one through the eyes and lenses of another […] things can become too confused in the crossthreading of value systems and many get lost in the all too ready hurl of social media obsecrations and deprecations.

La cristianità a T&T è influenzata dall'Induismo e dall'Islamismo, e molte volte i sistemi di valori di tutte e tre le religioni si intersecano ed è difficile che il pubblico generalmente ignorante e incapace di discernere ne colga le differenze, dando spesso per scontato che tutte le religioni predichino le stesse cose in tema di vestiario e morale ecc. […] Visto che l'articolo del giornale Guardian ha menzionato la casa di moda in questione, nessuno deve vergognarsi del corpo umano creato a immagine e somiglianza di Dio. Secondo le nostre idee di stampo islamista e induista, il corpo dovrebbe essere coperto per prevenire il “peccato” della lussuria e della tanto temuta attività sessuale e bisogna vergognarsi di esso, anche questa un'idea che deriva dal pensiero ebraico. Se la gente può indossare il costume da bagno in spiaggia, e se tutta la Terra è del Signore dove niente gli è nascosto, allora perché non si può fare nell'edificio di una chiesa costruito dall'uomo e usato per uno scopo secolare? […]

Non dobbiamo guardare una cosa attraverso gli occhi e le lenti di un'altra […] le cose possono diventare troppo confuse nell'intersezione dei sistemi di valori, e molti si perdono nel rigurgito, fin troppo pronto, di suppliche e deprecazioni sui social media.

Non appena i media hanno pubblicato l'interpretazione della controversia da parte di Rawlins, la Chiesa presbiteriana di Trinidad e Tobago (PCTT) ha rilasciato una dichiarazione prendendo le distanze dai commenti del sacerdote:

The said ‘Reverend Rawlins’ is not a PCTT Minister and has no authority to speak on the PCTT’s behalf. […]
The PCTT respects the sanctity of places of worship.

Il suddetto “reverendo Rawlins” non è un sacerdote della PCTT e non ha alcuna autorità per parlare a nome della stessa. […]
La PCTT rispetta la santità dei luoghi di culto.

A parte la discussione religiosa, tuttavia, il caso ha sollevato questioni sull'idea degli spazi pubblici, su come potrebbero essere adattati a differenti scopi e su come una tale flessibilità debba essere gestita.

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