La nuova legge sulla privacy in Mozambico minaccia la libertà di espressione, affermano gli attivisti

Antenna in Mozambico. Foto: Brough Turner, Flickr (CC BY-NC 2.0)

Gli attivisti affermano che le nuove norme introdotte nel codice penale del Mozambico a protezione della privacy potrebbero essere una minaccia per la libertà di espressione.

La legge, varata dal parlamento il luglio 2019, criminalizza tutte le violazioni della privacy tramite telefonino, come la pubblicazione di immagini o video senza l'autorizzazione delle persone filmate o fotografate.

Il giornale Jornal Visão afferma [pt, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] che Filipe Nyusi, presidente del Mozambico, ha approvato l'emendamento nella prima parte del dicembre 2019.

Il Jornal Verdade riporta che le nuove norme prevedono fino a un anno di carcere e una multa per coloro che “senza consenso e con l'intenzione di invadere la vita privata delle persone, cioè l'intimità della vita familiare o sessuale: intercettano, registrano, trascrivono, utilizzano, trasmettono o divulgano conversazioni, comunicazioni telefoniche, immagini, fotografie, video, audio, informazioni finanziarie, e-mail”.

La stessa pena viene riservata a chi “immortali, fotografi, filmi, manipoli, registri o diffonda immagini di persone  di oggetti e spazi intimi”, a chi “spii o ascolti una persona in uno spazio privato” e per chi diffonde “fatti che riguardano la vita privata o informazioni di salute di un'altra persona”.

Questa legge è in parte una conseguenza di un video che ha provocato molta rabbia in Mozambico. Cinque mesi fa, un uomo poi identificato come Patrick Manuel, ha filmato e postato su Facebook, il video di un incidente d'auto a Maputo City. Il video mostra le vittime che giacciono al suolo e persone che chiedono aiuto, mentre Patrick filma la situazione divertito.

Il Mozambico ha anche una legge sulla stampa e una sul diritto all'informazione che regola il diritto alla tutela dell’ onore, del buon nome, della reputazione e la difesa dell'immagine. Dal 2017 inoltre il paese ha una legge sulle transazioni elettroniche che penalizza le false dichiarazioni. In seguito alla sua adozione nel novembre 2017, il direttore generale dell'Istituto Nazionale di Tecnologie dell'Informazione e Comunicazione ha detto che la legge è servita per “riempire un vuoto” rispetto ai casi in cui gli utenti diffondono “contenuti offensivi” e “insultano e denigrano gli altri”.

Un certo numero di attivisti ha salutato la nuova legge come una misura “temporanea” di protezione della privacy.

Víctor Fazenda, attivista del Parlamento Juvenil Mozambico, ha detto Global Voices [en]:

The legislation is timely and relevant. There is a lot of invasion of the private domain through social networks, which allows neither peace, nor security for users to keep more intimate details on various electronic media.

Punishing those who produce and disseminate videos, images and audio of private life without asking is, in my opinion, organising what has been disorganised and preventing the harmful consequences of leaking private life into public space, especially when such an action is done without public interest.

I just think that the legislation needs to be more widely shared so that it does not leave people surprised.

La legge è opportuna e rilevante. Assistiamo a molte violazioni della sfera privata attraverso i social network, che non rendono nè sereno nè sicuro il mantenimento di dati personali sui vari dispositivi elettronici.

Punendo chi produce e diffonde video, immagini e audio di vita privata senza permesso, secondo me, si da un'organizza ciò che era disorganizzato e si prevengono pericolose conseguenze della diffusione di informazioni private negli spazi pubblici, soprattutto se non si tratta di questioni di pubblico interesse.

Penso che la legge dovrebbe essere ampiamente diffusa così da non cogliere di sorpresa le persone.

Allo stesso modo, Minelda Mausse, attivista di Olho do Cidadão, afferma che è una buona misura per disciplinare l'uso dei social media in Mozambico [en]:

For me this is a good measure. Good because it will penalize people who use/record intimate/improper moments to slander or blackmail somebody. It is a way to discipline the use of social networks by users.

Secondo me è una buona misura. È giusta perchè penalizza le persone che utilizzano/registrano momenti intimi per diffamare o ricattare qualcuno. È un modo per disciplinare l'uso dei social network da parte degli utenti.

Cidia Chissungo, un'altra attivista, esprime le sue preoccupazioni rispetto alla possibilità che la nuova norma possa limitare il diritto di acceso all'informazione [en]:

The biggest challenge will be for people to access new information and take more caution. It's good and fun when something happens to others, but at the end of the day we don't want anyone to invade [our] privacy.

Sarà più complesso per le persone accedere a nuove informazioni e richiederà più attenzione. È divertente quando qualcosa accade agli altri, ma alla fine della giornata non vogliamo che nessuno invada la [nostra] privacy.

Molti altri attivisti esprimono preoccupazioni rispetto al fatto che la legge possa porre forti restrizioni alla libertà di espressione, di stampa e su internet.

Global Voices ha parlato con Rafael Machalela, giornalista della testata portoghese Lusa, che esprime perplessità sulla nuova legge [en]:

The change made to criminal law on recordings, images published on [online] networks without the consent of those concerned is worrying. It is not an amendment to press law, but to penal law, [and] it is no less worrying that this is to be penalised with sentences of up to one year in prison.

[We live in] a country with a history of more than 40 years of press freedom in which the interpretation of the law has not been that repressive when it comes to public figures.

The scrutiny of these [people] is greater than for an anonymous citizen. And these same figures must protect themselves. This is a wake-up call, because apparently this change in criminal law was not even news, but it is clearly a new potential restriction on the right to inform, and on press freedom.

Il cambio della legge penale sulle registrazioni e sulle immagini pubblicate [online] senza consenso degli interessati è preoccupante. Non è una modifica alla legge sulla stampa ma al codice penale, [e] non è meno preoccupante il fatto che si rischi fino a un anno di carcere.

[Viviamo] in un paese con una storia di quarant'anni di libertà di stampa in cui l'interpretazione della legge non era così repressiva quando toccava figure pubbliche.

Uno sguardo minuzioso su queste [persone] è più importante che su un cittadino anonimo. E queste stesse figure si devono proteggere. Questo è un invito ad aprire gli occhi, perchè questo cambio del diritto non è nuovo, ma ha chiaramente un nuovo potenziale restrittivo del diritto all'informazione a alla libertà di stampa,

Lo youtuber Arcénio Amoz, conosciuto anche con in nome d'arte “Beleza em Pessoa”, ha pubblicato un video in cui critica la legge.

Nel video afferma:

Não sei como eles vão conseguir isso. Se um dia eu for incriminado por isso, ajudem-me a pagar as acções judiciais, porque não quero fazer uma comunicação vazia ou escrever sobre suposições.

Non so come come gestiranno questa novità. Se un giorno fossi incriminato con questa legge, per favore aiutatemi a pagare le spese legali, perchè non voglio fare una comunicazione vuota o scrivere senza prove.

Kelvin Mike, un altro youtuber and vlogger, ha espresso perplessità rispetto all'approvazione “frettolosa” della legge: 

In definitiva, penso che la legge sia stata approvata molto frettolosamente.

Txeka, un’ organizzazione di giovani che usa internet come strumento di azione politica, esprime le sue perplessità su Twitter:

Il presidente della repubblica ha approvato, il 31 dicembre, la revisione del codice penale, legge n° 35/2014 promulgato dell'Assemblea della Repubblica.

Questa legge mina la libertà di espressione e l'accesso alle informazioni

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