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Nuovo capitolo dello scandalo #SexForGrades e la nascita di un movimento contro le molestie sessuali in Nigeria

Categorie: Africa sub-sahariana, Nigeria, Citizen Media, Cyber-attivismo, Donne & Genere, Istruzione

Cerimonia di laurea in un'università privata della Nigeria. Foto di Rajmund Dabrowski/ANN tramite Flickr, 7 giugno 2009, CC BY-NC-ND 2.0.

L'hashtag [1] [en, come tutti i link successivi, salvo diverse indicazioni] #SexForGrades (sesso per voti) si sta trasformando in un formidabile movimento contro le molestie sessuali nelle università nigeriane.

La problematica degli abusi sessuali nelle università nigeriane non è nuova. Ma nei due anni passati, almeno tre episodi di ricatti sessuali in cambio di voti hanno ottenuto grande risonanza, dando vita a un movimento online – e in qualche caso, giustizia alle vittime (offline).

Nel 2018, Richard Akindele, un professore di economia alla Obafemi Awolowo University (OAU), a Ile-Ife, nella Nigeria sud-occidentale, è stato licenziato [2] dopo che le indagini lo hanno dimostrato colpevole di aver richiesto sesso in cambio di buoni voti a Monica Osagie, una studentessa.

Akindele è stato condannato a due anni [3] di prigione dopo essere stato giudicato colpevole dalla corte di Osogmo, nello stato di Osun, nella Nigeria sud-occidentale.

Allo stesso modo, durante l'ottobre 2019, l'hashtag #SexForGrades è diventato virale sui social media nigeriani grazie al documentario investigativo [4] realizzato da BBC Eye che ha svelato abusi e ricatti alle studentesse delle migliori università nigeriane.

Nel documentario si vede Boniface Igbeneghu, professore all'università di Lagos, chiedere sesso [5] a una giornalista minorenne sotto copertura che chiedeva informazioni sull'ammissione all'università. Igbeneghu è stato licenziato dall'università e denunciato dalla chiesa in cui era pastore.

‘Quando verrai da me?’

Bisi Olayele, professore alla Obafemi Awolowo University, Ile-Ife, Nigeria (Screenshot da ICRC).

Nella fine del 2019, Motunrayo Afolayan, una studentessa dell’ ultimo anno del dipartimento di relazioni internazionali alla Obafemi Awolowo University (OAU), a Ile-Ife, nella Nigeria sud-occidentale, ha accusato il responsabile Olabisi Olaleye di averle chiesto sesso in cambio del superamento del corso.

Il 15 gennaio 2020 il giornale nigeriano online Premium Times,  riporta che Afolayan ha sporto un reclamo formale al Centro per gli Studi di Sociali e  di Genere in cui sostiene che Olaleye l'avrebbe bocciata all'esame di diplomazia perchè lei avrebbe rifiutato di “dormire con lui” [7].

Afolayan first took IRS 305 during the 2017/2018 academic calendar while in 300 Level but was allegedly failed because she refused to sleep with the lecturer. During the next academic year, the 2018/2019 academic session, the student registered again for the course but received repeated threats from the lecturer that “she would fail again and again if she refuses to sleep with him.”

Afolyan si iscrisse al corso IRS  305 (acronimo di International Relation Studies, 305 è il codice numerico del corso) nell'anno accademico 2017/2018 mentre era al terzo anno ma fu bocciata perchè si rifiutò di dormire con il professore. Durante la sessione dell'anno accademico 2018/2019, la studentessa si registrò di nuovo al corso ma ricevette ripetute minacce dal professore che “sarebbe stata bocciata di nuovo se non avesse dormito con lui.”

Afolayan ha inviato una registrazione audio al comitato incaricato dall'università di investigare sulle accuse contro il professore.

La registrazione è stata condivisa da a Oau_Brezzident su Twitter:

Un altro idiota che chiede sesso in cambio di voti che si fa chiamare professore alla #Oau. Dobbiamo scovarli tutti. Per favore, ritwitta con l'hashtag #Oautakebisiout

La conversazione tra Olaleye e Afolayan si svolge in yourba e può essere liberamente tradotta così:

Olaleye: Abbracciami [mentre cerca di palpare Afolayan]. Stai usando un iPhone?

Afolayan: No, non è un iPhone.

Olaleye: Dove hai preso i soldi? Tuo padre è ricco?

Afolayan: Sì.

Olaleye: Ti interessano solo i soldi. Tuo figlio farà lo stesso con te… Non vuoi farlo ora? [un eufemismo che significa “fare sesso”] Non mi hai promesso che saresti stata con me quando avessi finito…? [“saresti stata con me” è un altro eufemismo per “fare sesso”]

Afolayan: Sono solo venuta a salutare.

Olaleye: Come puoi essere venuta solo a salutare?

Il comitato della OAU sta per terminare il lavoro e inviare le conclusioni. In ogni caso, le autorità dell'università hanno stabilito [12] immediatamente che “il salario di Olaleye sarebbe stato decurtato della metà in attesa delle conclusioni del comitato”.

L'aspirante dottorando è accusato di avere molestato altre persone oltre ad Afolyan. Gli studenti della OAU hanno iniziato a condividere le loro esperienze con l'hashtag Twitter #OAUTakeBisiOut, [13] attualmente tra i trend.

Akerele Isaac, ex presidente dell'Unione degli Studenti dell'OAU e un altro netizen, XLNT, hanno condiviso screenshot di una chat di WhatsApp in cui Olaleye chiedeva sesso agli studenti:

Questa persona dovrebbe essere un professore, un mentore, perciò deve essere INCARCERATO e imparare qualcosa in PRIGIONE.
NESSUNA PIETÀ!

Vergogna!
Nella grande cittadella del sapere
Un professore chiede foto di nudo delle studentesse
Un atto insano e immorale, è una vera disgrazia per l'istituzione #OAUTakeBisiOut
Le nostre studentesse devono essere libere da questi predatori #OAUTakeBisiOut
La scuola è fatta per l'apprendimento e la cultura

L'utente Twitter “Mr.Lola” ha accusato Olaleye, relatore della sua tesi, di avergli reso la vita un inferno perchè avrebbe rifiutato di “trovare una ragazza che dormisse con lui”:

Non avrei potuto lasciare la OAU se non avessi trovato una studentessa che dormisse con lui: lo ha sostenuto davvero!! Si è rifiutato di leggere il mio progetto per sei mesi dopo che l'avevo terminato. Ho passato moltissimi giorni davanti al suo ufficio. Mi ignorava semplicemente. Queste sono alcune delle cose che ha fatto a me personalmente.

Molestie sessuali, niente di nuovo

Non è una novità che professori universitari nigeriani sfruttino la loro posizione di potere per chiedere sesso alle studentesse.

Uno studio [27] del 2011 svolto da Eme T. Owoaje e Omolara Olusola-Taiwo sugli studenti dell'univeristà di Ibadan, ha mostrato che il 69.8% delle studentesse intervistate è stata molestata sessualmente da compagni di classe o professori in molte istituzioni universitarie in Nigeria.

Si è inoltre scoperto che di queste, il 48,2% è stata molestata fisicamente mentre al 32.2% sono state richieste prestazioni sessuali in cambio di favori accademici.

Un altro studio ha confermato [28] che “le molestie sessuali” – secondo i casi riportati – “sono un problema tristemente pervasivo nelle università nigeriane”. Tuttavia, non è un problema solo delle università pubbliche.

Omonijo e altri tre ricercatori hanno indagato [29], nel 2013, le molestie sessuali verso le studentesse in tre università private confessionali nello stato di Ogun, nella Nigeria sud-occidentale. Hanno scoperto che la maggior parte delle studentesse era stata sessualmente abusata nel campus e la maggior parte di esse non aveva denunciato l'avvenuto all'autorità.

Se i ricatti sessuali non sono nuovi, cosa è cambiato?

Le donne nigeriane hanno tirato fuori con forza la voce e questo ha generato un effetto domino con un impatto straordinario, sia on-line che off-line.

Inoltre, i media digitali hanno unito questi avvenimenti, che altrimenti sarebbero rimasti incidenti isolati, dando vita a titoli da prime pagine internazionali. I social media hanno dato alle vittime la possibilità di raccontare le loro storie e chiedere giustizia e azioni concrete in Nigeria.