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Ultimatum per la registrazione biometrica delle SIM card in Tanzania

Categorie: Africa sub-sahariana, Tanzania, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Economia & Business, Governance, Idee, Legge, Politica, Sviluppo, Tecnologia, Advox

Per i cittadini della Tanzania è stata prorogata al 20 gennaio 2020 la scadenza dell completamento della registrazione biometrica della SIM. Immagine di un'impronta digitale su una tastiara, tramite Pixbay/Creative Commons.

I cittadini della Tanzania avranno tempo fino al 20 gennaio 2020 per registrare la SIM card con il nuovo sistema di registrazione biometrico imposto dalla Autorità di regolamentazione delle comunicazioni della Tanzania  [1][en, come tutti i link successivi, salvo diverse indicazioni] (TCRA) il 1° maggio 2019.

Con l'introduzione della registrazione biometrica delle SIM la Tanzania va ad aggiungersi al crescente numero di nazioni africane strette nella morsa della rivoluzione dei dati biometrici e dell’identificazione digitale. La TCRA afferma che la registrazione biometrica permetterà, tra le altre cose, un maggiore controllo dei reati informatici [2] e dell’uso fraudolento dei telefoni.

Samuel Kabulo, un cittadino tanzaniano che vive a Dar es Salaam, racconta a Global Voices tramite Whatsapp che negli anni scorsi i cittadini della Tanzania dovevano fornire al provider telefonico la tessera elettorale, la patente o il passaporto per registrare sia le SIM prepagate che  quelle ricaricabili. Chi non aveva questi documenti poteva comunque effettuare la registrazione con il documento di un amico o un parente.

Attualmente, per attivare qualunque tipo di SIM card, più di 21,7 milioni di utenti telefonici in Tanzania dovranno prima registrarsi presso la Autorità nazionale di identificazione (NIDA) che richiede [3] a tutti i cittadini di fornire le impronte digitali e provare la loro identità come parte del processo di registrazione.

Per completare il processo di registrazione biometrica, gli utenti devono andare dal provider locale, mostrare la tessera o in numero fornito dal NIDA, dare le proprie impronte digitali – successivamente le informazioni saranno inviate, esaminate e confermate attraverso il sistema del NIDA.

A chi non effettuerà la registrazione biometrica, il 20 gennaio sarà bloccata la SIM e non potrà più ricevere o effettuare chiamate e messaggi. Il nuovo processo di registrazione permette la registrazione di una sola SIM per persona per provider,

Un membro del Tanzanian Mobile Network Operator ha comunica che gli otto provider attivi in Tanzania hanno promesso piena cooperazione [4] con la TCRA [sw]:.

TCRA sta portando la campagna “Nessuno sarà lasciato indietro, completa la registrazione” nel distretto di Mtwara.

La scadenza del 31 dicembre 2019 è stata prorogata di 20 giorni, fino al 20 gennaio 2020. Al primo termine, il 42% [8] degli utenti aveva registrato biometricamente la propria SIM.

Venerdì 27 dicembre 2019 il presidente John Magufuli ha annunciato [8] al Citizen “Questo tipo di registrazione è importante per la sicurezza nazionale e ci aiuterà a gestire il problema dell'uso criminoso dei telefoni cellulari”.

Per promuovere il sistema della registrazione biometrica, la TCRA ha scelto  [4]150 personalità tanzanesi influenti sui social network, coinvolgendoli nella campagna “Haachwi Mtu Nyuma, Kamilisha Usajili” cioè “Nessuno sarà lasciato indietro, completa la registrazione”.

La campagna tocca tutta la Tanzania includendo eventi regionali, concerti e registrazioni di massa a Zanzibar, Shinyanga [9] [sw], Singida [10] [sw], Mtwara [11] [sw], Lindi [12] [sw] e nel distretto di Ruvuma.

Gli influencer, che contano tutti assieme una base di 20 milioni di utenti [4], hanno accettato di utilizzare i loro account sui social network per convincere tutti dell'importanza della registrazione biometrica e hanno inviato un messaggio chiaro e diretto ai cittadini: registratevi o affrontate il blocco conseguente.

Il 9 dicembre, giorno dell'Indipendenza della Tanzania, influencer come Masoud Kipanya, con più di 784.000 follower, hanno fatto da volto a una pubblicità di Airtel postando un messaggio urgente relativo alla registrazione biometrica [sw]:

Oggi celebriamo 58 anni di indipendenza.

Sentitevi liberi di esplorare vari network con la velocità del 4G e pacchetti di dati doppi di Airtel. Inoltre, completate la registrazione biometrica, è facile e veloce.

Questo netizen afferma scherzando che è meglio svegliarsi con un messaggio dell'amata che con una minaccia dalla compagnia telefonica che ti avvisa che ti taglieranno la linea se non ti registrerai [sw]:

Meglio svegliarsi con un messaggio d'amore dell'amata…!

Ragazzi, io mi sono svegliato con un messaggio di minacce da VODA che diceva che mi avrebbero bloccato la SIM se non mi fossi registrato…! ??

Lunghe code agli uffici

Per effettuare la registrazione biometrica della SIM card i cittadini devono registrarsi presso il NIDA [19], l'autorità nazionale per le identificazioni, ricevendo una tessera identificativa o, perlomeno,
un numero di registrazione.

I cittadini devono fornire le impronte digitali e documenti [20] che attestino 1) una prova di cittadinanza (certificato di nascita o deposizione giurata equivalente, tessera elettorale) 2) una prova di esistenza in vita (patente di guida o tessera sanitaria nazionale) e 3) provare l'età (passaporto o certificato di scuola elementare).

Allo scadere del termine del 31 dicembre negli uffici del NIDA in tutta la Tanzania, vi sono state lunghe code di cittadini per superare il primo ostacolo nell'acquisire la certificazione del NIDA prima di completare la registrazione della SIM con i provider.

Secondo Kabulo, a Der es Salaam, è stata una vera sfida per molti cittadini riuscire a ottenere l'identificazione al NIDA, a causa della richiesta di mostrare un certificato di nascita.

“Il grande problema è il certificato di nascita perchè fin d'ora non aveva importanza averlo o no perciò la maggior parte dei Tanzaniani non ha il documento del NIDA perchè esso richiede il certificato di nascita o un documento equivalente” Racconta Kabulo a Global Voices in un messaggio di Whatsapp.

Il NIDA afferma [21] di aver registrato approssimativamente l'88% di tutti i cittadini aventi diritto e che avrebbe supportato “registrazioni di massa” per il restante 12% dei cittadini aventi diritto con più di 18 anni che hanno mancato le precedenti scadenze.

Secondo un report di Xinhuanet del novembre 2019 tuttavia, il ministro degli affari interni Kangi Lugola “ha detto ai legislatori che su una popolazione di 55 milioni, solo 13-14 milioni [22] hanno una carta d'identità nazionale rilasciata dal NIDA”

Da quando il sistema di identificazione nazionale ebbe inizio nel 2013 [23], solo una piccola percentuale ha ricevuto il documento a causa di problemi di stampa e altri ostacoli. Molti altri hanno un numero di registrazione al NIDA, che dovrebbe essere sufficiente per completare la registrazione biometrica delle SIM, rassicura [3] la TCRA.

Il futuro dell'Africa nel controllo biometrico e digitale

“La biometrica e l'identificazione digitale stanno diventando sempre più parte della vita quotidiana in molte parti dell'Africa”; riporta Biometrics Update [24], un sito che traccia l'evoluzione delle identificazioni digitali e del controllo biometrico nel mondo.

Il sito riporta che nel 2019 c'è stato un grande balzo nella raccolta di dati biometrici e sistemi di identificazioni digitali nel continente, dalla registrazione degli elettori, all'accesso al sistema sanitario, alla registrazione della SIM e altri sistemi di identificazione nazionale.

La registrazione della SIM con dati biometrici aumenta le preoccupazioni per le minacce alla privacy.

Nel giugno del 2019 il governo del Mozambico ha insistito [25] [pt] sul fatto che la registrazione delle SIM card avrebbe “permesso di combattere il crimine e le frodi” e ha imposto un ultimatum per la registrazione delle SIM ai cittadini. Tuttavia gli attivisti per la privacy vedono [26] la registrazione come “una violazione del diritto delle persone di comunicare in maniera riservata”, soprattutto in periodi di tensioni politiche come le elezioni.

Inoltre, fino al novembre 2019, solo 25 su 54 [27] stati africani hanno leggi sulla protezione dei dati.

Il controverso sistema kenyota “Huduma Namba” [28] o “Numero di servizio” ha scatenato la principale controversia del 2019 in quanto tenterebbe di operare come “singola fonte di verità” che collega diversi sistemi di identità digitale. Gruppi della società civile hanno portato [29] il sistema in tribunale, chiedendo con forza chiarimenti sulla costituzionalità di questo schema e anche di quanto potenzialmente esso minacci la sicurezza e la privacy dei cittadini.

L'8 novembre 2019 il Kenya ha varato un nuova legge a protezione dei dati [30], diventando la 26° nazione con misure di protezione dei dati, ma i critici affermano che ancora non sia sufficiente.

Con lo scadere del tempo per registrare biometricamente la SIM card, i cittadini si trovano ad affrontare sfide simili nella protezione della privacy sui dati. Ci sono molte leggi che danno un indirizzo rispetto alla regolazione dell'uso dei dati e di protezione della privacy ma non esiste una singola legge [31] che si occupi approfonditamente della questione in Tanzania.

Nota dell'editor: grazie a Goodhope Amani per la verifica sulla traduzione.