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Forum giovanile in Cina, per fermare la perdita della biodiversità globale e promuovere l'armonia con la natura

Categorie: Africa sub-sahariana, Ambiente, Citizen Media, Diritti umani, Disastri, Giovani, Governance, Legge, Protesta, Sviluppo
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Cerimonia di apertura del forum giovanile MAB Youth Forum. Foto di Ines Hirata, usata con autorizzazione.

Il Forum giovanile Uomo e Biosfera 2019 [2][en, come i link seguenti] (MAB, Man and Biosphere 2019) si è svolto nella Riserva Biosfera di Changbaishan in Cina, dal 15 al 18 settembre 2019, riunendo 176 giovani di 82 nazioni, per discutere l'urgente crisi della biodiversità, causata dal cambiamento climatico.

Almeno 15 diverse nazioni africane sono state rappresentate. Questi delegati hanno sottolineato la mancanza di risorse finanziarie e accesso all'informazione, come alcune delle principali sfide nell'affrontare il cambiamento climatico. Il forum ha fornito un'opportunità a tutti i giovani (18-35 anni) per impegnarsi concretamente nella successiva 15sima Conferenza delle Parti (COP 15) della Convenzione sulla diversità biologica (CBD).

Il Forum giovanile MAB si è svolto nell'ambito del tema “impegnati per la biodiversità” in linea con il tema di CoP 15: “Civiltà ecologica: costruendo un futuro condiviso per tutta la vita sulla Terra” [3], che si terrà in Cina nel 2020. Durante la CoP 15 la comunità internazionale dovrebbe adottare un ambizioso nuovo programma quadro globale sulla biodiversità, che può elaborare la Visione 2050 per la biodiversità, “Vivere in armonia con la natura”.

Le sessioni interattive tenute durante il forum hanno focalizzato anche come il Quadro globale sulla biodiversità post 2020 può essere utilizzato per fermare la perdita di biodiversità:

GENTE! Giorno 3 del Forum giovanile MAB. Durante le sessioni interattive, la comunità #MABGiovani ha discusso la sua prospettiva su come possiamo utilizzare il quadro sulla biodiversità post 2020 ai fini di risolvere l'attuale crisi della biodiversità. #UNESCO #Changbaishan #Biosfera

Il forum ha enfatizzato che l'umanità deve diventare consapevole del rischio della perdita di biodiversità.

Le prove scientifiche indicano che il cambiamento climatico porterà conseguenze catastrofiche al pianeta — compresa la vita degli animali e dei vegetali — se l'umanità continuerà con un approccio di “scenario di ordinaria amministrazione.

Il Report del panello inter-governativo 2018 sul cambiamento climatico [10] ha sottolineato l'urgenza di dare priorità alle azioni necessarie da consegnare nell’Accordo di Parigi. [11] Il report IPPC ammonisce sull'impatto del riscaldamento globale di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali ed esorta la gente e i governi ad affrontare immediatamente la crisi climatica.

Il cambiamento climatico non ha un impatto soltanto sugli esseri umani, ma anche sugli animali. Molte specie sono a rischio di estinzione. Per approfondire la questione del cambiamento climatico sulle creature viventi guarda questa serie narrata da David Attenborough.

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Alcuni delegati del forum giovanile MAB Youth Forum durante un'escursione sul Monte Changbai nella Riserva Biosfera di Changbaishan, in Cina, nel 2019. Foto di Ines Hirata, usata con autorizzazione.

La dichiarazione giovanile si focalizza su tutti gli organismi viventi

I giovani al forum hanno elaborato una dichiarazione in quattro parti che affronta diverse questioni riguardanti la biodiversità, il cambiamento climatico e le relazioni umane con la biosfera. La dichiarazione sottolinea anche la necessità di sostenere non solo gli esseri umani, ma anche gli altri organismi viventi. Gli animali vulnerabili, soprattutto gli animali selvatici, sia terrestri che acquatici, devono adattarsi a un clima in rapido cambiamento.

L'orso polare è un orso iper-carnivoro, la cui distribuzione originaria si trova largamente all'interno del Circolo Artico, comprendente l'Oceano Artico, i suoi mari limitrofi e le masse terrestri circostanti. A causa della perdita della perdita di habitat prevista a causa del cambiamento climatico, l'orso polare è classificato come una specie vulnerabile. E almeno tre delle 19 sub-popolazioni di orsi polari sono adesso in declino. Credito fotografico: Robert Linsdell su Flickr, CC BY 2.0.

I giovani hanno redatto la dichiarazione dopo un'approfondita discussione sul vivere in armonia con la natura, la vita sostenibile, il cambiamento climatico e una analisi delle riserve della biosfera, esaminando i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce (SWOT). Altre preoccupazioni espresse nella dichiarazione includono la mancanza di volontà politica, la necessità di equità intergenerazionale, l'uguaglianza di genere, il riconoscimento dei diritti di popolazioni indigene e comunità locali.

Nel maggio 2019, la Piattaforma inter-governativa scientifica-politica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES, Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Service) ha pubblicato un report [15] dichiarando che 1 milione di specie sono a rischio di estinzione, dovuto principalmente ai cambiamenti nell'uso del territorio e del mare. In passato, l'estinzione delle specie avveniva naturalmente. La differenza adesso è che gli esseri umani causano direttamente l'estinzione, attraverso il riscaldamento globale e l'ingerenza sugli habitat degli animali e la pesca eccessiva.

In termini di cambiamento climatico, l’Africa è nel cuore della tempesta [16]. In particolare, gli habitat adatti per alcuni degli animali selvatici in Africa, che non si trovano in nessun'altra parte del mondo, stanno scomparendo e i loro limitati ambiti di movimento li rendono ancor più vulnerabili al cambiamento climatico. L'utilizzo umano intensivo del territorio, dovuto alla crescente popolazione, la richiesta di prodotti agricoli, l'estrazione di minerali e pietre preziose e lo sviluppo strutturale riducono lo spazio adeguato affinché la vita selvatica possa prosperare.

In aggiunta, anche gli animali marini affrontano sfide, derivanti dall'acidificazione degli oceani e il riscaldamento delle acque. Gli oceani si stanno riscaldando [17] e questo fenomeno sta distruggendo gli ecosistemi marini.

Il report @IPCC_CH è chiaro ?
Il riscaldamento globale sta cambiando drasticamente il #NostroOceano.
Più caldo,
più acido,
meno ossigeno.
Devastante per la vita marina.
Evidenziato anche da @IPBES, l'appello della Scienza è: #AgireAdesso
Noi in ?? concordiamo

A fine settembre 2019, IPCC ha pubblicato un reportage speciale [27] su Oceano e criosfera in un clima in evoluzione. Il reportage mostra che l'emissione dei gas serra continua d aumentare, il riscaldamento globale altererà drasticamente gli oceani e la criosfera (nota anche come le zone ghiacciate). Gli esseri umani non vivranno forse nell'oceano o nella criosfera, ma il cambiamento climatico in queste zone avrà un impatto sia sugli esseri umani che sugli animali. Lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento dei livelli del mare mette a rischio tutta la vita sul pianeta.

La situazione è disastrosa, ma non senza via di uscita, mentre i giovani continuano a promuovere impulsi e ad acquisire una conoscenza scientifica inimmaginabile soltanto fino a pochi decenni fa. Le relazioni scientifiche disponibili hanno mostrato non solo come l'umanità ha inasprito il cambiamento climatico, ma che tipo di disastri aspettarsi esattamente. Se i giovani agiscono rapidamente e la politica risponde alla loro urgenza, l'umanità potrebbe riuscire ancora a evitare la catastrofe.