I patrioti cinesi si vendicano online per la parodia della “bandiera virus” cinese pubblicata in Danimarca

Immagine del giornale Stand News che prende in giro la Repubblica Popolare Cinese, la cui bandiera contiene cinque stelle, sostituite nell'illustrazione da un virus e da una foto del leader Xi Jinping sulla destra. Foto usata con permesso.

L'ambasciata cinese in Danimarca chiede che il quotidiano danese Jyllands-Posten [da] si scusi per un'illustrazione pubblicata questa settimana, in cui le stelle della bandiera nazionale della Repubblica Popolare Cinese (PRC) sono state trasformate in un virus. La vignetta è stata pubblicata il 27 gennaio per segnalare la strategia iniziale, adottata dal governo cinese, di coprire lo scoppio dell'epidemia di coronavirus a Wuhan, diffusasi poi in tutto il mondo. Dopo che il primo ministro danese ha commentato l'incidente richiamando la libertà di stampa come una tradizione del paese, [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] E i nazionalisti cinesi si sono lanciati in una battaglia online per deridere la bandiera della Danimarca.

Il 31 gennaio si è avuta conferma di più di una dozzina di casi del coronavirus di Wuhan in Europa, mentre in Cina ci sono stati 9692 casi confermati [zh],15.238 casi sospetti e 213 morti. Molti oppositori hanno segnalato il fallimento della Cina nell'informare i suoi cittadini circa l'epidemia scoppiata a dicembre del 2019, che ha condotto poi alla crisi internazionale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l'emergenza sanitara globale dopo che il nuovo coronavirus si è diffuso nel paese durante il trambusto delle vacanze di metà gennaio per il capodanno cinese.

Per molti in Cina, la vignetta satirica della bandiera della Repubblica popolare cinese è una questione che ferisce l'orgoglio nazionale. L'ambasciata cinese ha emesso un comunicato ufficiale il giorno stesso, chiedendo le scuse da parte del giornale.

Without any sympathy and empathy, [the cartoon] has crossed the bottom line of civilized society and the ethical boundary of free speech and offends human conscience…We express our strong indignation and demand that Jyllands-Posten and [cartoonist] Niels Bo Bojesen reproach themselves for their mistake and publicly apologize to the Chinese people.

Senza alcuna compassione o empatia, [la vignetta] ha oltrepassato i limiti di una società civile e dei confini etici della libera espressione, offendendo la coscienza umana… Esprimiamo la nostra forte indignazione e chiediamo che Jyllands-Posten e [l'illustratore] Niels Bo Bojese si sentano responsabili per il loro errore e si scusino con il popolo cinese.

Tuttavia, non sono state fornite scuse e vari giornali in Europa hanno ripubblicato la vignetta riportando il comunicato della Cina. Con lo sconcerto della Cina, il primo ministro danese Mette Frederiksen ha commentato l'incidente difendendo la libertà di stampa nel paese come una tradizione:

I have nothing more to say but that we have a very, very strong tradition in Denmark not only for freedom of expression, but also for satire drawings, and we will have that in the future as well… it is a well-known Danish position, and we will not change that.

Non ho nient'altro da aggiungere, se non sottolineare il fatto che abbiamo una solida tradizione in Danimarca, sia per quanto riguarda la libertà di espressione, che per i disegni satirici. E continueremo ad averla in futuro. Si tratta di una posizione abbastanza nota e non abbiamo intenzione di cambiarla.

Nel frattempo, i netizen di Hong Kong segnalano che la prima “bandiera-virus cinese” è apparsa sul notiziario locale The Stand News, il 23 gennaio scorso (nella foto). Il giornale online ha continuato con la pubblicazione di un'altra immagine satirica, occupandosi del comunicato dell'ambasciata.

Immagine da Stand News. Foto usata con permesso.

Di fatto, esistono molte vignette satiriche che raffigurano la bandiera cinese online:

‘La Danimarca è debole, ma la Cina è forte’

Tuttavia, per molti patrioti cinesi che navigano in rete, la Danimarca non si trova in una posizione tale da poter deridere la Cina. Qui sotto viene esposta una delle teorie cinesi diffuse online [zh]:

Mentre i cinesi lottano contro il coronavirus, il giornale danese Jyllands-Posten ha pubblicato una vignetta per insultare la Cina, utilizzando la sofferenza delle persone per attirare l'attenzione e usare retoricamente i concetti di “democrazia” e “diritti civili”. Ciò è ipocrita e meschino. Commenti da cinesi d'oltreoceano: durante la Seconda Guerra Mondiale, la Danimarca si è arresa alla Germania in 4 ore, mentre la Cina ha lottato [nello stesso periodo] per 14 anni.

Insieme a queste discussioni, è emerso online un numero notevole di immagini che prendono in giro la bandiera nazionale cinese. Ecco alcuni punti salienti riguardo la storia della “resa in 4 ore” menzionata sopra:

Hey guarda. Buona idea !!!

Alcuni commenti sono ancora più offensivi:

Questo piccolo stato è così fottutamente arrogante. Per prendere sul serio la libertà di parola, che ciascun abitante della Cina (un miliardo e 400 milioni di persone) pronunci una frase e questo paese imparerà a piangere.

Altri messaggi si servono di simboli nazisti per insultare la bandiera danese. Di seguito alcuni esempi trovati su Twitter:

Dai un'occhiata alla Copertura Speciale di Global Voices sull’impatto del coronavirus di Wuhan [it].

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