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La Corte Suprema della Guyana sostiene il voto di “sfiducia”

Categorie: Caraibi, Guyana, Citizen Media, Elezioni, Politica
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Bandiera della Guyana. Immagine da The Clear Communication People, CC BY-NC-ND 2.0.

Nonostante l'azione legale intrapresa dal governo della Guyana agli inaspettati risultati alla mozione di sfiducia [2] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] del 21 dicembre 2018, la mozione del partito all'opposizione [3] rimane.

Quando Charandass Persaud [4], un membro del parlamento schierato con l’Alleanza per il Cambiamento (AFC) [5] (uno dei partiti politici che compongono la coalizione al governo) ha cambiato il suo voto in favore della mozione di sfiducia, ne è seguita una discussione [2] riguardo il se fosse addirittura importante. Ma il 31 gennaio 2019, il Presidente della Corte Suprema del paese, la Senior Counsel Roxane George-Wiltshire, ha decretato [6] che poichè 33 voti costituiscono [7] la maggioranza nell'Assemblea Nazionale della Guyana composta da 65 membri, il voto di Persaud fosse valido.

Il risultato del voto era di 33 a 32, e la speranza del governo era quella di annullarli sostenendo [8] che il voto di maggioranza dovesse essere di 34.

Il Presidente della Corte Suprema ha anche detto [9] che il voto avrebbe dovuto mettere in moto le immediate dimissioni sia del presidente sia del consiglio dei ministri del paese, anche nonostante il fatto che l'amministrazione del Presidente David Granger abbia ancora circa due anni di carica nel suo mandato.

Anzichè cedere alla richiesta dell'opposizione per le immediate dimissioni di Granger, il governo ha detto che onorerà le disposizioni della costituzione della Guyana, che esige nuove elezioni presidenziali entro marzo 2019.

Molto interessante è il fatto che ci sono state altre [9] petizioni [9] atte a contestare la mozione di sfiducia, una delle quali è stata avanzata da un contadino, Compton Reid, che ha messo in discussione il voto di Persaud basato sul suo avere una doppia cittadinanza con il Canada. Il Presidente della Corta Suprema ha rifiutato anche questa istanza.

Anche se il governo può avere dei piani [10] per ricorrere in appello, il leader dell'opposizione Bharrat Jagdeo ha detto [11] che il suo partito non tollerrerà un “colpo di stato giudiziario che cambi ciò che è accaduto in Parlamento.”

Ora che la corte ha sostenuto la validità della mozione di sfiducia, l'attenzione si concentra [12] sulla Commissione Elettorale della Guyana mentre si organizza in preparazione di una immediata elezione politica.