La marcia dell'8 marzo delle donne di Istanbul segnata dalla violenza e dagli arresti della polizia

Manifestanti della marcia notturna femminista radunate a Beksiktas, nel centro di Istanbul. Foto di Sevgi Yağmur Bulut, con l'autorizzazione dell'autore.

Sin dal 2003, le attiviste dei diritti delle donne turche hanno istituito la tradizionale Marcia Notturna Femminista, che si tiene ogni 8 marzo a Istanbul per celebrare la Giornata internazionale della donna [it]. Quest'anno, l'evento, che come da tradizione ha luogo nella monumentale piazza Taksim [it], si è concluso con l'arresto di diverse donne, poichè il governo si è rifiutato di autorizzare la manifestazione.

Accesso negato: strade chiuse, metropolitana ferma

Nel pomeriggio dell'8 marzo, il governo della città di Istanbul ha dichiarato [tr,come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] che tutte le strade che confluiscono alla piazza Taksim e alla vicina Viale İstiklal sarebbero state chiuse a causa delle “dimostrazioni non autorizzate e delle esortazioni alla marcia”. Ciononostante, le attiviste, ignorando la disposizione, hanno mantenuto la loro decisione di marciare verso Taksim, raggruppandosi in diversi luoghi.

Il primo punto di incontro fu in Beşiktaş, zona centrale di Istanbul, dove i sostenitori dell'organizzazione locale Fermeremo il femminicidio [en] si sono raccolti. Essi reggevano immagini di donne uccise da uomini e banner con diverse scritte come “fermiamo il femminicidio”, “non camminerai mai da sola”. Alcuni, mostravano anche la frase “non voglio morire”, ultime parole di Emine Bulut, uccisa da suo marito davanti a sua figlia e divenuta emblema del movimento. Quando parlavano i membri delle famiglie di una donna morta per mano di uomini, la folla li supportava con lo slogan “non camminerai mai da sola” [en]:

Durante il giorno, le donne a Istanbul si sono incontrate a Beşiktaş per #LaGiornataInternazionaleDelleDonne prima della marcia notturna femminista a Taksim 

Nella parte asiatica di Istanbul, a Kadıköy, un altro gruppo di donne si sono incontrate per cantare e ballare. Come scrive un utente:

Guarda queste donne. Non ha importanza quale sia la loro lingua, religione, orientamento, esse sono solari e allegre. Avete già chiuso strade e vi siete impegnati nell'impedire loro di andare a Taksim. Queste sono le donne che annegherete nel gas lacrimogeno in poche ore. Sono così belle senza di voi.

Dirette a Taksim

Entro le 18:00 dell'8 marzo, le manifestanti iniziarono ad avanzare verso piazza Taksim.

Blocco dell'8 marzo a Taksim: ovunque siamo circondate da barriere.

Quando le donne hanno tentato  di raggiungere Viale İstiklal, la strada che porta alla piazza, la polizia è entrata in azione e ha sparato i lacrimogeni, usando i loro scudi per spingerle fuori dalle strade.

Scudi e calci per coloro che vogliono marciare verso Taksim per l'#8marzo!

La polizia è intervenuta contro le donne che volevano raggiungere Taksim per la marcia notturna femminista.

Dal momento che l'accesso è stato negato, il gruppo di manifestanti ha cambiato la loro direzione, urlando “Allora ci sparpaglieremo per tutta Istanbul” ed è arrivato nella vicina piazza Karaköy.

Quando la marcia notturna femminista non è stata concessa a Viale İstiklal, migliaia di donne hanno replicato “allora ci sparpaglieremo per tutta Istanbul.” Le donne che camminavano verso Karaköy hanno bloccato la strada.

#8m Se ti è stato chiesto quante persone c'erano a Karaköy, puoi mostrare queste foto

La violenza della polizia: hanno trascinato la gente per i capelli

Poichè alcune donne hanno insistito ad entrare a piazza Taksim, la polizia ha effettuato arresti, e un totale di 34 donne sono state fermate.

Alcuni degli arresti sono stati violenti, come si può evincere dalle immagini delle donne trascinate per i capelli:

Le donne non mollano nonostante la polizia stia usando i lacrimogeni

34 persone sono state arrestate a Taksim l'8 marzo #MarciaNotturnaFemminista. Secondo il Filmmor [un organizzazione mediatica per le donne], 34 persone sono state arrestate dopo l'intervento della polizia e sono state portate in questura per rilasciare la loro testimonianza.

Le donne sono state fermate e strascinate per i capelli a Taksim.

Il 9 marzo, le manifestanti sono state informate che sono state tutte rilasciate.

Le donne arrestate l'8 marzo sono state rilasciate.

“Ricorda questa folla”

Uno dei banner più popolari dell'8 marzo recita “Ricordati questa folla se sprofondi nella disperazione, perché non camminerai mai da sola”, che enfatizza la solidarietà tra le donne e la speranza per un futuro migliore. Esso è anche circolato sui social media tra le donne:

Non dimenticherò mai l'8 marzo 2020, “Ricorderò questa folla se sprofondassi nella disperazione”

Il governo, al contempo, ha condotto la sua cerimonia ufficiale per celebrare la Giornata internazionale della donna. Mentre le donne stavano combattendo la polizia sulle strade, il Presidente Recep Tayyip Erdoğan distribuiva fiori alle donne prescelte durante il Programma “Le Eroine Turche”, affermando:

?Erdoğan: Il futuro di una società che vede le donne come oggetti non può brillare. Non vogliamo sperimentare una mentalità di ignoranza che brucia le donne vive, come alcune società ancora fanno.

?La polizia ha attraccato #LamarciaNotturnaFemminista. Almeno 30 donne sono state fermate. Le donne venivano spinte a terra mentre venivano arrestate.

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