Le chiese in Grecia e Macedonia del Nord rifiutano di modificare i rituali e favoriscono la diffusione del COVID-19

“Istituzione dell'Eucaristia”, un dipinto del 1442 di Fra Angelico. Foto di Pubblico Dominio da Wikipedia.

Mentre il numero di persone affette da COVID-19 è in continuo aumento nei Balcani, alcune chiese cristiane si sono rifiutate di cambiare le pratiche liturgiche che potrebbero contribuire alla diffusione del coronavirus.

Nel rituale conosciuto come la Sacra Comunione [it] o Eucaristia, i credenti Cristiani Ortodossi bevono il vino consacrato da un cucchiaio [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] comune, mentre i Cattolici mangiano sottili fettine di pane [le ostie] direttamente dalla mano del sacerdote.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di evitare grandi assembramenti e di aumentare i livelli di igiene e pulizia personale per ridurre la diffusione del virus attraverso il tatto e lo scambio di fluidi corporei e, inoltre, attraverso l'aria.

In una dichiarazione ufficiale datata 9 marzo 2020, la Chiesa Ortodossa Greca afferma che non modificherà il rituale per rispettare le misure di sicurezza. Ha anche aggiunto che il “coronavirus non si trasmette attraverso la Santa Comunione e che i fedeli devono pregare contro la diffusione del virus mortale.”

Il vescovo GOC di Klimis, l'area metropolitana di Peristeri, una municipalità suburbana vicina ad Atene, dice che coloro che credono che il virus possa diffondersi attraverso i rituali religiosi sono blasfemi:

The Holy Communion is life. It is a miracle. It is a blasphemy to believe that the virus can be transmitted by receiving Holy Communion.

La Santa Comunione è la vita. È un miracolo. È una blasfemia credere che il virus possa trasmettersi ricevendo la Santa Comunione.

Sono 89 i casi accertati di COVID-19 in Grecia, finora nessun decesso.

Le autorità greche, che hanno recentemente chiuso le scuole e proibito gli assembramenti nel tentativo di prevenire la trasmissione, hanno sollecitato la Chiesa affinché riesamini la questione.

Gli stessi funzionari statali sembrano però ignorare queste preoccupazioni. Durante una delle principali festività religiose, domenica scorsa, il presidente e alcuni ministri del governo hanno partecipato a una funzione religiosa pubblica.

Nella limitrofa Macedonia del Nord la Chiesa Ortodossa Macedone, l'Arcivescovado di Ocrida, sembra seguire la stessa strada. La Chiesa, pur non avendo rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale sull'epidemia, continua a svolgere normalmente la Santa Comunione.

L'allarme è suonato quando il sito web ufficiale della Diocesi di Prespa-Pelagonia [mk] ha pubblicato la traduzione di un articolo del sito web russo Pravoslavie.ru [ru] (significa “Cristianità Ortodossa”) che dichiara che è “impossibile per i credenti essere infettati durante i rituali in chiesa.”

Il testo è firmato dal sacerdote russo Sergey Adonin, che dichiara di conoscere la microbiologia e di avere esperienza di lavoro negli ospedali. Nell'articolo evidenzia che la regola di usare lo stesso cucchiaio, instaurata nella Bisanzio del VII secolo, non ha finora arrecato danni, poiché “la fede in Dio protegge sia i parrocchiani che i sacerdoti.”

Nella Macedonia del Nord i propagandisti di destra esprimono sostegno per la chiesa. Ad esempio un presentatore televisivo conservativo, che in passato ha promosso gli attivisti no-vax [mk], si è vantato su Twitter di aver partecipato a rituali religiosi rischiosi [mk]:

Tweet: Ho ricevuto la Santa Comunione domenica scorsa nella Chiesa della Santa Annunciazione, che è parte del Centro Clinico di Skopje, e lo farò di nuovo! Qual è il tuo problema?
Titolo del link: Nonostante l'appello delle autorità sanitarie: i credenti hanno ricevuto la Santa Comunione senza paura del coronavirus.

Sladjana Velkov [mk], una celebrità no-vax attiva in Serbia e nella Macedonia del Nord, ha recentemente dichiarato che la situazione “non è seria” e che il nuovo virus è “soltanto un malanno da raffreddore comune che, come gli altri malanni da raffreddore comune, colpisce soltanto le persone anziane con l'immunosistema compromesso.”

Nel frattempo dall'Italia, dove più di 631 persone sono morte per l'infezione e più di 10.000 sono contagiate, questo utente di Twitter scrive:

Per piacere, vi prego ragazzi. Qui in #Italia settentrionale abbiamo fatto un grande errore. Tutti continuavano a dire “È solo un'influenza” e adesso le nostre unità di terapia intensiva stanno collassando. Tutti continuavano a uscire, come se non fosse successo nulla, e adesso i nostri nonni e genitori stanno morendo. Il #coronavirus non è una #influenza.

Finora sono sette i casi accertati [mk] di COVID-19 nella Macedonia del Nord; 25 in Slovenia; 13 in Croazia; sei in Albania; cinque [sh] in Serbia; cinque [hr] in Bosnia; e zero in Montenegro.

Ci sono 28 casi in Romania e sei in Bulgaria.

I cristiani altrove

Il mondo ha già avuto modo di vedere come il nuovo coronavirus può diffondersi attraverso le congregazioni religiose.

Nel febbraio 2020, la maggioranza dei 7400 casi accertati di COVID-19 nella Corea del Sud, una nazione che finora sembrava avere sotto controllo l'epidemia, erano riconducibili al gruppo della Chiesa di Gesù Shincheonji.

La setta, chiamata spesso un culto, ha ricevuto una denuncia penale. E il suo leader di 88 anni si è scusato pubblicamente.

Contemporaneamente, la Diocesi Ortodossa della Corea ha annunciato i cambiamenti nelle pratiche liturgiche, conformemente alle raccomandazioni del Ministro della Sanità:

1. During the Divine Liturgy all believers will wear masks.

2. Before entering the Church, they will disinfect their hands with a disinfectant present at the entrance of the Church.

3. They will not shake hands with anyone.

4. They will not kiss the hand of the Clergy.

5. They will not kiss the Icons, but they will bow before them.

6. They will not use the liturgical books at the time of prayer.

7. They will not receive the Antidoron from the Clergy, but on their own as they leave the church.

8. The Agape Meal will not be served following the Sunday Liturgy.

9. The various group meetings of the Faithful as well as the Catechumens will not take place.

1. Durante la Liturgia Divina, tutti i credenti indosseranno le mascherine.

2. Prima di entrare in Chiesa, si disinfetteranno le mani con un disinfettante presente all'ingresso della Chiesa.

3. Non stringeranno la mano a nessuno.

4. Non baceranno la mano del Clero.

5. Non baceranno le Icone, ma si inchineranno davanti ad esse.

6. Non useranno i libri liturgici al momento della preghiera.

7. Non riceveranno l'Antidoron dal Clero, ma lo prenderanno quando escono dalla chiesa.

8. Non gli sarà servito il Pasto Agape dopo la Liturgia della Domenica.

9. Non si svolgeranno gli incontri di Fedeli e Catecumeno per i gruppi.

Alcune chiese in Europa hanno adottato [it] misure simili, come la chiesa cattolica in Italia.

Anche le diocesi in Croazia hanno emanato misure restrittive. E in Francia un luogo di pellegrinaggio nella città di Lourdes è stato chiuso.

La Chiesa Ortodossa di Romania ha emanato un decreto che annuncia “misure eccezionali adottate unicamente per la minaccia di un'epidemia:”

Believers who are afraid of virus transmission may temporarily refrain from kissing the holy icons in the churches. They can exceptionally ask the priest to use their own spoon for the Holy Communion.

I credenti che hanno paura della trasmissione del virus possono astenersi temporaneamente dal baciare le icone sacre nelle chiese. Possono chiedere in via eccezionale al sacerdote di usare il proprio cucchiaio per la Santa Comunione.

Dopo che l'Italia ha promulgato una chiusura totale sul territorio nazionale, anche altre nazioni europee come la Repubblica Ceca hanno adottato misure più drastiche il 10 marzo 2020, come la chiusura delle scuole.

Il Governo della Macedonia del Nord ha dichiarato lo stato di emergenza e anche la chiusura di asili, scuole e università per due settimane.

Guarda il reportage di Global Voices sull’impatto globale del COVID-19 [it].

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