Intervista a Tzintia Montaño, attivista digitale della lingua Mixtec

Foto di Tzintia Montaño.

Nel 2020 continuiamo la nostra campagna mediatica invitando vari ospiti [it] a gestire l'account Twitter di @ActLenguas [es, come i link seguenti] (Attivismo Linguistico) e a condividere le loro esperienze nella revitalizzazione e la difesa delle lingue indigene. Questa volta parliamo di Tzintia Montaño (@kolotzin_) e di cosa vuole discutere nella sua settimana come ospite del profilo.

Rising Voices (RV): Parlaci di te.

Me llamo Tzintia Montaño, soy de Santiago Huajolotitlán, en la mixteca oaxaqueña, y también de la CDMX, así que me considero una ña’a davi chilanga.

Estudié Letras Clásicas en la UNAM y posteriormente, después de años de reflexión, decidí dirigir mis pasos hacia la lengua de mi familia, el da’an davi o mixteco de la frontera Puebla-Oaxaca. Por ello, estudié la maestría de Estudios Amerindios y Educación Bilingüe en la UAQ donde me interesó el estudio de la vitalidad lingüística y me enfoqué sobre todo en trabajar con la comunidad transnacional mixteca Puebla-NuevaYork, circuito migratorio al que mi familia pertenece.

Durante este proceso, aprendí mucho sobre la identidad, el territorio, la autoadscripción y la lengua en contexto transnacional. Posteriormente la suerte me llevó a trabajar con las lenguas indígenas y el Procesamiento del Lenguaje Natural, donde comencé con la recopilación de corpus paralelo en Comunidad Elotl.

Mi chiamo Tzintia Montaño, sono originaria di Santiago Huajolotitlán, nella regione mixteca di Oaxaca, ma anche di Città del  Messico, quindi mi considero una ña’a davi Chilanga [cittadina di Città del Messico].

Ho studiato lettere classiche alla UNAM (Università Nazionale Autonoma del Messico) e in seguito, dopo anni di riflessione, ho deciso di dedicarmi alla lingua della mia famiglia, il da’an davi, o mixteco [en] parlato al confine tra Puebla e Oaxac. Per questo ho preso una laurea magistrale in studi amerindi e educazione bilingue alla UAQ (Università Autonoma del Querentaro), dove mi sono interessata allo studio della vitalità linguistica concentrandomi soprattutto sul lavoro con la comunità transnazionale mixteca Puebla-New York, il circuito migratorio a cui appartiene la mia famiglia.

Durante questo processo, ho imparato molto sull'identità, il territorio, l'autoidentificazione e la lingua in un contesto transnazionale. In seguito, il destino mi ha portato a lavorare con le lingue indigene e  l'elaborazione del linguaggio naturale, così ho iniziato la raccolta di un corpus parallelo della comunità Elotl.

RV: Qual è attualmente la situazione della tua lingua su internet e offline?

Como macro lengua, el tu’un savi comprende, según el INALI, 81 variantes y abarca los estados de Oaxaca, Puebla y Guerreo, así como algunas partes de Baja California y los Estados Unidos, debido a la migración. Cada una de estas variantes presenta un nivel de vitalidad distinto, ya que podemos encontrar comunidades donde los niños están aprendiendo tu’un savi como lengua materna, mientras que en otros lugares la lengua es hablada sólo por la generación de los abuelos o los tatarabuelos. Lamentablemente este último es el caso del da’an davi, cuyos hablantes más jóvenes oscilan entre los 50 y 60 años.

Podría parecer a simple vista que el tu’un savi, en general, cuenta con cierta presencia en internet, sobre todo en redes sociales; sin embargo, al acercarnos a cada una de las variantes, y en este caso al da’an davi, encontramos que en realidad existen escasos recursos en la web.

Secondo l'INAI (Istituto Nazionale delle Lingue Indigene), il tu'un savi comprende, come macrolingua, 81 varianti ed è parlato negli stati di Oaxaca, Puebla e Guerreo, così come in alcune parti della Baja California e degli Stati Uniti, per via della migrazione. Ognuna di queste varianti ha un livello diverso di vitalità, dal momento che si possono trovare comunità dove i bambini la stanno imparando il tu'un savi come lingua madre, mentre in altre la lingua viene parlata solo dalla generazione dei nonni o dei bisnonni. Purtroppo, quest'ultimo è il caso del da'an davi, i cui parlanti più giovani hanno tra i 50 e i 60 anni.

A prima vista, potrebbe sembrare che il tu'un savi, in generale, abbia una certa presenza su internet, specie sui social network. Tuttavia, se guardiamo a tutte le varianti, e in questo caso al da'an davi, ci accorgiamo che in realtà ci sono pochissime risorse sul web.

RV: Su che argomenti hai intenzione di concentrarti durante la settimana in cui gestirai l'account twitter di @ActLenguas?

Los temas que me interesan abordar son identidad y autoadscripción, la lengua mixteca en contexto transnacional, migración y territorialidad y, por último, tecnologías del lenguaje. Quiero compartir esto temas, desde diferentes puntos de vista, con el auditorio de @ActLenguas para lograr una reflexión colectiva.

I temi che mi interessa affrontare sono l'identità e l'autoidentifcazione, la lingua mixteca in un contesto transnazionale, migrazione e territorialità e, da ultimo, le tecnologie del linguaggio. Voglio condividere questi temi, con diversi punti di vista, con gli utenti che seguono @ActLenguas, per arrivare a una riflessione collettiva.

RV: Quali sono le motivazioni principali del tuo attivismo per questa lingua? Che speranze e sogni hai per la tua lingua?

En primer lugar, me gustaría que hubiera más material de aprendizaje en da’an davi. Mi sueño es que la comunidad de hablantes crezca e ir apropiándonos cada vez más de nuevos espacios de uso. En segundo lugar, deseo que el activismo tenga repercusión en las tecnologías del lenguaje, así como en la revitalización del da’an davi. Es un trabajo que largo aliento, pero estoy convencida de dedicar mi tiempo y mi esfuerzo en la tarea de tener nuevas generaciones de hablantes del da’an davi.

Prima di tutto, vorrei che ci fosse più materiale di apprendimento in da'an davi. Il mio sogno è che la comunità di parlanti cresca e che ci appropriamo sempre più di nuovi spazi di utilizzo [della lingua]. In secondo luogo, vorrei che l'attivismo avesse ripercussioni sulle tecnologie del linguaggio, così come sulla revitalizzazione del da'an davi. Sarà un lavoro lungo, ma ho deciso di dedicare il mio tempo e i miei sforzi alla missione di avere nuove generazioni di parlanti da'an davi.

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