“La Giamaica ha riconosciuto l'indipendenza del Kosovo”; questa notizia, il 20 febbraio, ha avuto ampiamente eco nella piccola nazione dei Balcani e nella regione. Dopo che gli alti funzionari kosovari [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], compreso il presidente Hashim Thaçi, hanno annunciato con entusiasmo la notizia, i media l'anno diffusa rapidamente. Fino ad oggi solo circa la metà dei paesi del mondo, riconoscono [sq] il Kosovo come uno Stato sovrano.
Peccato che non era vero. Nove ore dopo la segnalazione del presunto riconoscimento, la Ministra degli Esteri jamaicana, Kamina Johnson-Smith, lo ha negato:
To date, Jamaica has not recognized Kosovo as an independent state. https://t.co/HLNtJaOWLh
— Hon. Kamina J Smith (@kaminajsmith) February 21, 2020
¡Buone notizie! Recentemente la nostra ambasciatrice ha reso noto che la Giamaica ha riconosciuto la Repubblica del Kosovo come sovrana e indipendente. Questo è il risultato di un grande sforzo e del lavoro politico di molti anni, incl@repEliotEngel. Buon lavoro! Grazie cari amici di Kingston!
Ad oggi, la Giamaica non ha riconosciuto il Kosovo come uno Stato indipendente.
L'ufficio predisenziale del Kosovo ha indicato come responsabile Vlora Çitaku, ambasciatrice negli Stati Uniti, che ha presumibilmente informato i funzionari su di una risoluzione della Jamaica il 19 febbraio. Il Ministro degli Esteri, Glauk Konjufca, ha diffuso questa versione attravero i suoi social [sq] e ha aggiunto che Çitaku gli aveva inviato questa informazione via e-mail.
Il 4 marzo, Konjufca ha chiesto al presidente del Kosovo di richiamare sette ambasciatori, compresa Çitaku, per motivi presumibilmente non correlati allo scandalo.
Çitaku ha pubblicato un messaggio tramite Twitter sulla revoca della sua missione diplomatica negli Stati Uniti, anche se non si è espressa ancora pubblicamente sulla questione jamaicana.
Today the Ministry of Foreign Affairs of the Republic of #Kosovo asked the President of Kosovo to recall me from my mission as Ambassador to the #UnitedStates
— Vlora Çitaku (@vloracitaku) March 4, 2020
Oggi il Ministro degli Esteri della Repubblica del Kosovo ha richiesto al presidente la mia revoca dall'incarico di ambasciatrice negli Stati Uniti.
Il numero di paesi che riconoscono l'indipendenza del Kosovo [it] è un argomento controverso. A Pristina si afferma che i paesi sono 116, mentre a Belgrado si dice che la cifra sia minore. Negli ultimi anni Belgrado ha fatto pressioni per dissuadere i paesi dal riconoscere il Kosovo come uno Stato sovrano. Alcuni paesi che lo avevano fatto, come Ghana e Sierra Leona [sh], recentemente hanno fatto marcia indietro.
Mentre analisti come Shpetim Gashi hanno attribuito la gaffe della Giamaica all’ “immaturità della politica estera” del Kosovo, altri si chiedono se anche i media siano responsabili.
Verificare, verificare, verificare
In una conversazione con Metamorphosis, Maja Zivanovic, giornalista del Balkan Investigative Reporting Network (BIRN), sostiene che i giornalisti avrebbero dovuto verificare le dichiarazioni di Thaçi prima di segnalarli – per esempio con un documento ufficiale del Governo o verificando i dati con le autoritò della Jamaica.
Aggiunge che, sebbene nei Balcani si discuta ampiamente sulla questione delle notizie false, raramente si affronta il problema che, a volte, le fonti di disinformazione sono proprio le autorità. Afferma [bosniaco]:
Svaka objava nekog političara na društvenim mrežama, baš zbog te kulture da se olako daju izjave i tvrdnje, bi trebalo da se objavljuje sa ogradom i jasno navede ko stoji iza te tvrdnje. I potrebno je kad god je to moguće uraditi činjeničnu proveru informacije, posebno kada je reč o informacijama koje su i pre toga bile predmet osporavanja, neslaganja, ali i informacijama koje su od velikog značaja za javnost, kao što je ova.
Qualunque dichiarazione di un politico sui social, proprio a causa di quella cultura di fare dichiarazioni e rivendicazioni senza restrizioni, dovrebbe essere pubblicata con alcune riserve, come, per esempio, esporre chiaramente chi si trova dietro la dichiarazione in questione. Si dovrebbe verificare anche l'informazione, sempre che sia possibile, specialmente nel caso di affermazioni che sono state precedentemente oggetto di controversia o disaccordo, ma anche quando si tratta di informazione di grande importanza pubblica come questa.
Inoltre sostiene che è fondamentale che i giornalisti possano riconoscere profili falsi sui social, poichè alcuni sono creati con la finalità specifica di disinformare.
Ha ricordato il recente caso della presunta morte di Ratko Mladić, criminale di guerra che attualmete sta scontando l'ergastolo per crimini di guerra commessi dalle forze serbobosniache sotto il suo comando durante la guerra in Bosnia [it]. Un giornalista italiano ha deliberatamente diffuso la notizia falsa attraverso Twitter [hr] attraverso un profilo che sembrava essere quello di un politico bosniaco ed i media balcani l'hanno massicciamente diffusa come se fosse vera.
Just spoke to the press officer at the MICT (transition body for Yugoslav Tribunal). Can confirm Bosnian-Serb war criminal Ratko Mladić is definitely NOT dead (a background if you’re not familiar with his name https://t.co/b88RK36YFb) #Mladic
— anna holligan ? (@annaholligan) February 11, 2020
Mladic carcere a vita per il genocidio in Bosnia.
L’ ex comandante serbo-bosniaco Ratko Mladic è stato condannato per le feroci atrocità durante la guerra in Bosnia degli anni '90.
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Recentemente ho parlato con l'addetto stampa del MICT(Meccanismo Residuale dei Tribunali Penali Internazionali). Può confermare che il criminale di guerra serbobosniaco Ratko Mladić non è sicuramente morto (un po’ di contesto se non avete familiarità con il suo nome).
Ci sono voluti circa trenta minuti per smentire la notizia falsa sulla morte di Mladić. Zivanovic continua [bosniaco]:
Osnovna stvar je proći kroz sve prethodne objave naloga koji se smatra izvorom na društvenim mrežama. Utvrditi da li je kredibilan na osnovu prethodnih objava. Obično tu odmah možete da ‘nanjušite’ potencijalnu zamku. Novinari BIRN-a vrlo često pokušaju da kontaktiraju vlasnika naloga preko privatnih poruka, a u isto vreme potrebno je kontaktirati sve na koje se informacija odnosi i pokušati da se dobije potvrda od drugih strana
In pratica ciò che si dovrebbe fare è verificare le precedenti pubblicazioni della fonte per determinare se sono attendibili. Normalmente in questo modo è possibile fiutare una possibile trappola. I giornalisti di BIRN spesso cercano di mettersi in contatto con il proprietario del profilo attraverso messaggi privati e, allo stesso tempo, cercano di mettersi in contatto con tutte le persone implicate nell'informazione ed ottenere la conferma della notizia da parte di altre fonti.
La maggior parte dei funzionari del Kosovo non hanno eliminato le loro dichiarazioni errate sul riconoscimento della Giamaica, eccetto il Ministro degli Esteri Behgjet Pacolli, che l'ha eliminata e poi ha scritto su un tweet: “Ad ogni modo, grazie”.
Thank you Jamaica in any case, thank you Minister @kaminajsmith , thank you USA,@RepEliotEngel
Kosovo and Kosovars will remain forever trusted friends of the government and people of Jamaica pic.twitter.com/GEJdc2hFUi— Behgjet Pacolli (@pacollibehgjet) February 21, 2020
Ad ogni modo grazie Giamaica, ministra Kamina Johnson-Smith; grazie, deputato statunitense Eliot Engel.
Il Kosovo ed i kosovari saranno per sempre amici del governo e del popolo giamaicano.