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Il COVID-19 ha peggiorato o migliorato le dinamiche familiari in Giamaica?

Categorie: Caraibi, Giamaica, Citizen Media, Donne & Genere, Economia & Business, Giovani, Istruzione, Religione, COVID-19
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Una madre giamaicana nutre la sua bimba. Foto [1] di Carlotta Tofani da Flickr, CC BY-ND 2.0 [2].

La pandemia di COVID-19 ha provocato un rallentamento dell'attività economica in tutto il mondo. In Giamaica la fondamentale industria del turismo ha subito un duro colpo, con il settore che si prevede possa perdere miliardi di dollari [3] [en, come tutti i link successivi]. L'agricoltura ha risentito [4] dello sconvolgimento dei sistemi alimentari e altre attività [5] hanno dovuto fronteggiare tagli agli stipendi ed esuberi.

In Giamaica il Programma di Sviluppo Attraverso la Salute e l'Istruzione [6] (PATH) — un programma di trasferimenti monetari condizionali (CCT) — funge da ammortizzatore per molte famiglie a basso reddito [7], che sono particolarmente vulnerabili alle ripercussioni economiche generate dalla pandemia. Ma nonostante il governo abbia elaborato diversi [8] programmi di assistenza [9] legati al COVID-19 che agiscono da cuscinetto [9], molti genitori stanno avvertendo gli effetti della riduzione del loro potere economico.

Oltre ad avere il compito di coprire le spese familiari, alla maggior parte di loro è inoltre richiesto di occuparsi della didattica a distanza dei loro figli, pur continuando a lavorare da casa. Per comprendere in che modo famiglie diverse hanno affrontato questa nuova normalità, ho intervistato un'esperta consulente matrimoniale e familiare residente in Giamaica, Marcia Hamilton, chiedendole quali sono gli effetti della pandemia sul rapporto genitore-figlio:

While the pandemic provides opportunities for bonding, many parents — especially mothers — are currently overwhelmed by the added responsibility of homeschooling while working from home.

Sebbene la pandemia fornisca opportunità per rafforzare i legami, molti genitori — specialmente madri — al momento sono travolti dalla responsabilità aggiuntiva della didattica a distanza in concomitanza col lavoro da casa.

Hamilton ha rilevato che la condizione socio-economica della famiglia gioca un ruolo essenziale: alcune famiglie nella Giamaica rurale non hanno elettricità, altre non hanno accesso a internet. L'esigenza da parte dei genitori di garantire queste risorse e permettere ai loro figli di continuare a studiare, potrebbe rendere tali famiglie frustrate e in qualche modo potrebbe influenzare il legame tra genitore e figlio.

Anche il tipo di struttura familiare è un indicatore chiave, poichè famiglie nucleari potrebbero trovarsi meglio rispetto a famiglie monogenitoriali, in quanto le responsabilità aggiuntive possono essere condivise. Di fatto, i vantaggi della famiglia estesa sono diventati evidenti durante la pandemia.

Famiglie monogenitoriali

Uno studio recente [10] condotto su un campione di 223 soggetti ha stabilito che il 41% delle famiglie giamaicane sono monogenitoriali. Un numero considerevole di bambini nati da coppie non sposate vive in nuclei monogenitoriali, di solito con la madre. Ciò avviene spesso in seguito a gravidanze indesiderate che si verificano prima che i genitori possano essere autosufficienti. Pertanto, tali strutture familiari tendono ad avere un basso reddito.

Il dr. Ralph Thompson, un pedagogo giamaicano molto stimato, ha rilevato che una efficace socializzazione spesso è compromessa nelle famiglie monogenitoriali [11]. Inoltre, spesso la crescita e lo sviluppo dei bambini vengono rallentati dalla carenza del fabbisogno nutrizionale [12].

Un insegnante che ha scelto l'anonimità per preservare l'identità della sua scuola e dei suoi studenti, ha affermato che la pressione su queste famiglie è enorme:

A working-class single parent just requested [that] we speak, because she cannot cope with the demands of working while trying to properly homeschool one of her children, and that at this rate she is tempted to leave the child on the street.

Un genitore single della classe operaia mi ha appena chiesto di poter parlare, perchè non riesce a far fronte all'esigenza di dover lavorare provvedendo allo stesso tempo all'istruzione di uno dei suoi figli, e mi ha detto che a questo punto è tentata di abbandonare il bambino per strada.

Questo genitore in particolare, ha spiegato l'insegnante, ha un lavoro al minimo salariale e tre bocche da sfamare, a riprova del fatto che sono le pre-esistenti strutture familiari e condizioni socio-economiche a stabilire se la pandemia di COVID-19 stia rafforzando o danneggiando la vita familiare.

In un articolo [13] del 2006 la docente Maureen Samms-Vaughan della University of the West Indies di Mona, in Giamaica, disse: “I genitori che vivono in povertà hanno livelli più alti di stress legati alla genitorialità”. La docente fece menzione di un lavoro svolto da sociologi giamaicani, che mostravano come “genitori giamaicani altamente stressati non trascorrono abbastanza tempo interagendo con i loro figli e la maggior parte di tali interazioni è inappropriata, con alti livelli di disciplina autoritaria”.

Sebbene ciò non vuol dire che la pandemia abbia danneggiato i rapporti genitore-figlio in tutte le famiglie monogenitoriali a basso reddito, questi dati evidenziano la realtà delle dinamiche nelle famiglie in difficoltà economiche.

Nuclei familiari

In Giamaica ci sono famiglie appartenenti sia alla classe operaia che a quella media, nelle quali i genitori partecipano attivamente allo sviluppo dei loro bambini. La maggior parte [14] di queste famiglie è cristiana, una religione che pone una grande enfasi sul matrimonio come punto centrale del suo sistema di valori. A prescindere dalle influenze religiose, comunque, le famiglie nucleari sembrano adattarsi meglio all'aumento delle responsabilità genitoriali, dato che il carico di lavoro può essere condiviso.

I genitori che ho intervistato, i quali hanno preferito rimanere anonimi per il bene delle loro famiglie e delle scuole frequentate dai loro figli, hanno ammesso che le restrizioni hanno richiesto un certo adattamento. Un genitore ha affermato di sentirsi sopraffatta dalla pandemia, anche se suo marito collabora con le mansioni aggiuntive:

My experience has been one of exhaustion and frustration. I have to monitor three children to ensure that they are completing their schoolwork; the younger ones require closer supervision. I also study online, and I go into work a few days a week. When I do go into work, however, my husband stays home with the children. We have always been a tight-knit family, so nothing has really changed. We usually speak with [the children] about what is happening, and they ask questions.

La mia esperienza è stata caratterizzata da stanchezza e frustrazione. Devo tenere d'occhio tre bambini per assicurarmi che facciano i compiti; il più piccolo richiede ancora più attenzione. Inoltre studio online e vado a lavorare qualche giorno a settimana. Quando vado a lavorare, comunque, mio marito resta a casa con i bambini. Siamo stati sempre una famiglia unita, quindi niente è cambiato davvero. Parliamo spesso con i bambini di cosa sta succedendo e loro ci fanno domande.

Un'altra madre che fa parte di una famiglia con due genitori ha aggiunto:

I am a teacher and have to maintain a normal teaching schedule while parenting my two children who are at home. In the first few weeks we were happy to be together at home; we would go on morning walks and watch movies together. Now, we are also able to attend online church meetings together. Before the pandemic, Sundays and Saturdays were usually very busy […] but now, we are more relaxed; in this forum we [are] bonding as a family.

Sono un'insegnante e devo mantenere un normale programma di insegnamento e allo stesso tempo badare ai miei due figli che sono a casa. Nelle prime settimane eravamo felici di essere a casa insieme; facevamo camminate di mattina e guardavamo film insieme. Adesso riusciamo anche ad assistere alla messa online. Prima della pandemia, il sabato e la domenica erano giorni molto frenetici, ma ora siamo più rilassati; in questo spazio stiamo diventando una famiglia più unita.

La stessa ha enfatizzato tuttavia l'importanza sia di un lavoro sicuro che di un sostegno.

There are many positives of being home. This COVID-19 pandemic has helped me to give my family my best self. I must thank God that we are managing, [that] we also have job security. For the most part, we are getting our full salaries, so at least we don’t have that financial burden to think about.

My husband has been an exceptional support system, I could not do this quarantine without him. When he goes to the supermarket, I will clean and sanitise the items when he gets home. When I start my classes in the mornings, he feeds the kids. When he has early meetings, I take over. There are some hours of the day when I get my alone time. Sometimes my husband gets his alone time.

Ci sono molti aspetti positivi nello stare a casa. Questa pandemia di COVID-19 mi ha aiutato a dare alla mia famiglia il meglio di me stessa. Devo ringraziare Dio che riusciamo a cavarcela, e anche che abbiamo un lavoro sicuro. Per la maggior parte stiamo ricevendo i nostri stipendi pieni, quindi almeno non abbiamo difficoltà finanziarie a cui pensare.

Mio marito è stato un elemento di supporto eccezionale, non sarei riuscita ad affrontare questa quarantena senza di lui. Quando va al supermercato, pulisco e disinfetto le cose che porta a casa. Quando comincio le mie lezioni la mattina, lui dà da mangiare ai bambini. Quando lui ha riunioni di prima mattina, prendo il controllo io. Ci sono alcune ore del giorno in cui riesco ad avere tempo per me. Altre volte è mio marito ad avere tempo per sè.

Famiglie allargate

La consulente Marcia Hamilton sostiene che le famiglie allargate possono essere immensamente d'aiuto in situazioni difficili, specialmente in casi dove genitori single hanno un figlio con bisogni speciali. Avere un'affidabile famiglia allargata, sia che i componenti vivano nello stesso posto o nelle vicinanze, permette ai genitori di lasciare il figlio nelle mani di membri della famiglia estesa mentre loro lavorano o svolgono commissioni importanti.

Un genitore ha sottolineato i vantaggi del far parte di una famiglia estesa durante la pandemia:

Sometimes [my son] gets to do other activities with his aunty and grandparents, so I get time for myself; they also help to socialise him. I would say the pandemic has fostered bonding because [with reduced work hours] we spend more time together, which has helped me to know more about him. We also get to do more fun activities together.

A volte mio figlio riesce a dedicarsi ad altre attività con sua zia e i nonni, così riesco ad avere tempo per me stessa; lo aiutano anche a socializzare. Direi che la pandemia ha favorito il legame poichè, con meno ore di lavoro, passiamo più tempo insieme, il che mi ha aiutata a conoscerlo meglio. Riusciamo anche a fare più cose divertenti insieme.

Sui social media alcuni genitori hanno condiviso le loro esperienze e dato voce alle loro preoccupazioni riguardo la vita in famiglia durante la pandemia. Rispondendo su Facebook ad un post della pagina giamaicana del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia che sottolineava il pericolo di abusi sui minori durante la pandemia, Janise Keene ha commentato [15]:

In conversations with some of these young minds and their parents I have come to realize and have concluded that they are mentally and psychologically distraught and stressed. There is also going to be long term psychosocial ill effects on our children. Did you know many adults are also not managing? Some of you are behaving as though this pandemic is an easy walkover. How are we going to help our children?

Parlando con alcune di queste giovani menti e con i loro genitori ho realizzato e sono arrivata alla conclusione che sono mentalmente e psicologicamente sconvolti e stressati. Ci saranno oltretutto danni psicologici a lungo termine sui nostri bambini. Sapevate che anche molti adulti non stanno reagendo bene? Alcuni di voi si comportano come se questa pandemia fosse una passeggiata. Come aiuteremo i nostri bambini?

Diversi netizen hanno empatizzato con un'insegnante che parlava della sua agenda frenetica, con un'utente di Facebook che ha dichiarato [16]:

I'm doing the very same thing but with a 7 yr. old in grade 1 and a 5 month old baby. All this while teaching my grade 3 classes online.  At nights I literally feel like crying. I wish schools could reopen tomorrow.

Sto facendo la stessa cosa ma con un figlio di 7 anni in prima elementare e un bimbo di 5 mesi. Tutto ciò mentre impartisco online le mie lezioni di terza elementare. Di notte mi viene letteralmente voglia di piangere. Vorrei che le scuole riaprissero domani.

Sebbene in Giamaica le direttive attuali riguardo il lavoro da casa scadranno [17] alla fine di maggio, ancora non è chiaro quando le scuole riapriranno fisicamente. I cittadini che non fanno parte di gruppi ad alto rischio (over 65, immunodepressi, ecc.) potranno anche tornare a lavoro dal primo di giugno.

Anche se molti giamaicani gioiscono in seguito a questa decisione, un'altra domanda sorge spontanea: con le scuole ancora chiuse, chi baderà alla didattica a distanza dei bambini della nazione quando i genitori torneranno a lavorare? Una cittadina preoccupata ha scritto [18] una lettera ad un caporedattore sottolinenado il fatto che l'assistenza all'infanzia deve essere presa in considerazione.

Con il governo che ancora non ha precisato che tipo di misure intende mettere in atto a questo proposito, qualsiasi cosa accadrà dopo il primo di giugno potrebbe essere un'altra nuova esperienza a cui le famiglie dell'isola dovranno abituarsi ai tempi del coronavirus.