- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Il Gambia affronta l'incubo della caccia alle streghe sotto il precedente regime

Categorie: Africa sub-sahariana, Gambia, Citizen Media, Diritti gay (LGBT), Diritti umani, Governance, Interventi umanitari, Politica, Storia

Masirending Bojang aveva più di 80 anni quando fu catturata nel suo villaggio di Jambur, a sud-ovest di Banjul, dove più di dieci anni dopo, la Commissione per la verità, riconciliazione e riparazioni ha avviato le sue prime udienze nelle regioni. Foto via Justiceinfo.net riprodotta sotto CC BY 2.0.

L'11 novembre 2019, la Commissione per la verità e la riconciliazione della Gambia ha iniziato una sessione di un mese incentrata sulla diffusione della caccia alle streghe, una tattica utilizzata sotto il regime di Yahya Jammeh. Nel 2009, il regime di Jammeh ha effettuato incursioni in villaggi e istituzioni incluse quelle militari, agenzie di intelligence e carceri.

Molti credono che la tattica della caccia alle streghe sia stata utilizzata per intimidire l'opposizione di Jammeh e creare una cultura di paura e terrore.

Mentre il regime di Jammeh usava le forze di polizia per reprimere e uccidere i cittadini, anche i membri della polizia soffrivano per queste cacce alle streghe. Il blog kerr-fatou.com riporta  [1][en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione]:

One of the institutions that suffered Jammeh’s witch hunting was the Gambia Police Force. Before the Truth Commission on Monday, two police officers, Ken Mendy and Abdou Colley, detailed how the so-called witch doctors raided the police headquarters and accused at least six officers of being witches.

Una delle istituzioni che hanno subito la caccia alle streghe di Jammeh è stata la Gambia Police Force. Prima della Commissione per la verità lunedì, due agenti di polizia, Ken Mendy e Abdou Colley, hanno spiegato nel dettaglio come i cosiddetti stregoni hanno fatto irruzione nel quartier generale della polizia e hanno accusato almeno sei ufficiali di essere streghe.

Mustapha Ceesay [2], ex membro delle forze di polizia del Gambia (GPF) e presunta vittima della caccia alle streghe del 2009 del precedente presidente del Gambia Yahya Jammeh, ha effettuato la sua deposizione [3] dagli Stati Uniti con Skype prima del TRRC, secondo il blog kerr-fatou.com:

The hunting began. According to Ceesay, on January 13 and 14, 2009. In these two days, the witch doctors have conducted an exercise within the police headquarters, accusing people of being witches.

On January 14, 40 people were accused of being witches within the police. These people were asked to stay together in a group waiting to be trucked away to an unknown location to be ‘cured.’

La caccia è iniziata, secondo Ceesay, il 13 e 14 Gennaio 2009. In questi due giorni gli stregoni hanno condotto una pratica all'interno del quartier generale della polizia, accusando la gente di essere streghe.

Il 14 gennaio, 40 persone sono state accusate di essere streghe all'interno della polizia. A queste persone è stato chiesto di stare insieme in un gruppo in attesa di essere trasportati in un luogo sconosciuto per essere “curati”.

La giornalista Adama Makasuba ha scritto  [4]come questi stregoni “hanno costretto gli alti funzionari di polizia del quartier generale di polizia a Banjul a giurare fedeltà all'ex presidente Yahya Jammeh stando in piedi su una fossa sacrificale di un gallo sotto una palma”, con la testimonianza diretta di Ken Mendy, un poliziotto che ha testimoniato con il TRCC lunedì 12 novembre. In un comunicato [5] del marzo 2009, Amnesty International ha rivelato che circa 1000 persone “sono state rapite dai loro villaggi da ‘stregoni’ portate in centri di detenzione segreti e costrette a bere intrugli allucinogeni”.

Reports suggest that officials within Gambia including the police, army and the president’s personal protection guards are accompanying ‘witch doctors’ as they carry out their campaign…

At the secret detention centers, where some have been held for up to five days, they are forced to drink unknown substances that cause them to hallucinate and behave erratically. Many are then forced to confess to being a witch. In some cases, they are also severely beaten, almost to the point of death.

I rapporti suggeriscono che funzionari in Gambia tra cui la polizia, l'esercito e le guardie di protezione personale del presidente accompagnano gli “stregoni” mentre svolgono la loro campagna…

Nei centri di detenzione segreti, dove alcuni sono stati trattenuti fino a cinque giorni, sono costretti a bere sostanze sconosciute che causano allucinazioni e comportamenti imprevedibili. Molti sono quindi costretti a confessare di essere una strega. In alcuni casi, sono anche duramente picchiati, quasi fino alla morte.

Sette anni dopo, nel 2016, gainako.com ha riferito [6] che i cacciatori di streghe si sono scatenati, andando di porta in porta nel villaggio di Kamfenda, nella regione occidentale di Foni, ex roccaforte di Jammeh, nel tentativo di arrestare i cittadini per stregoneria:

Citizens can recall a camp was opened in Jammeh’s home village of Kanilai [southern Gambia] in 2009, where thousands of abductees were kidnapped and forced to drink ‘kubehjara’ [a locally made, potentially poisonous herb drink] by witch doctors from Mali and Guinea [brought in by Jammeh]. They said witch doctors raped some women, stole their personal items like money and cell phones and even forced them into ritual dancing in open [outdoor] spaces. Many villages were victimized, the height of the madness in [the villages of] Jambur, Makumbayaa, Barra, Sintet, Bwiam, and many others. Lots of lives were lost, others to date are faced with serious stomach complications and many others fled the Gambia to neighboring Casamance [Senegal] to avoid these abductions. To be noted that a lot of those that resisted were arrested and tried in the case for Jambur, and even one-time presidential contestant, Halifa Sallah.

I cittadini ricordano che nel 2009 è stato aperto un campo nel villaggio natale di Jammeh, Kanilai [Gambia meridionale], dove migliaia di sequestrati sono stati rapiti e costretti a bere “kubehjara” [una bevanda locale, potenzialmente velenosa] da stregoni del Mali e della Guinea [portati da Jammeh]. Dissero che gli stregoni violentavano alcune donne, rubavano i loro oggetti personali come denaro e telefoni cellulari e le costringevano persino a ballare rituali in spazi aperti [all'aperto]. Molti villaggi furono vittimizzati, l'apice della follia in [i villaggi di] Jambur, Makumbayaa, Barra, Sintet, Bwiam e molti altri. Molte vite sono andate perse, altre ad oggi si trovano ad affrontare gravi complicazioni allo stomaco e molti altri sono fuggiti dalla Gambia nella vicina Casamance [Senegal] per evitare questi rapimenti. Da notare che molti di coloro che hanno resistito sono stati arrestati e processati nel caso di Jambur, e persino lo sfidante alle presidenziali, Halifa Sallah.

Il premiato fotografo e scrittore di Londra, Jason Florio, ha scritto [7] di questi rapimenti per la sua iniziativa #Portraits4PositiveChange nel gennaio 2019:

Dodou Sanyang in the room of his recently deceased mother. She was one of over a thousand elderly people abducted on the order of the former president, Yahya Jammeh [8] in 2009. Groups of Jammeh’s paramilitary troops along with his youth brigade, The Green Boys, [9] and ‘magicians’ from Guinea went from village to village as part of a nationwide hunt for witches [10].

The alleged witches were held for up to five days in secret locations and made to drink ‘Kubehjaro’, a hallucinogenic substance, and then forced to confess to witchcraft. Some were also severely beaten and robbed by their captors. Some died at the detention sites, and others, like Sanyang’s mother, suffered years of illness before dying. Many in Sanyang’s village believe the elderly there were not targeted for witchcraft, but because the village had been an opposition stronghold –  Essau, Northbank Division, The Gambia [11].

Dodou Sanyang nella stanza della madre recentemente deceduta. Era una delle oltre mille persone rapite su ordine dell'ex presidente, Yahya Jammeh [8] nel 2009. Gruppi di truppe paramilitari di Jammeh insieme alla sua brigata giovanile, The Green Boys [12] [it], e “maghi” dalla Guinea andarono di villaggio in villaggio come parte di una caccia nazionale alle streghe [10].

Le presunte streghe furono trattenute fino a cinque giorni in luoghi segreti e costrette a bere “Kubehjaro”, una sostanza allucinogena, e poi costrette a confessare la pratica della stregoneria. Alcuni furono anche duramente picchiati e derubati dai loro rapitori. Alcuni sono morti nei luoghi di detenzione e altri, come la madre di Sanyang, hanno sofferto anni di malattia prima di morire. Molti nel villaggio di Sanyang credono che gli anziani non siano stati presi di mira per la stregoneria, ma perché il villaggio era stato una roccaforte dell'opposizione – Essau, Divisione Northbank, Gambia. [11]

La polizia del Gambia era tra le varie istituzioni e persone colpite dalla caccia alle streghe richieste dal regime di Jammeh nel 2009. Stazione di polizia di Serekunda, Gambia, 2015. Foto di WildRedHen via Flickr, CC BY 2.0.

LGBTQ: Un altro tipo di “caccia alle streghe”

La caccia alle streghe di Jammeh si è conclusa bruscamente nel 2009, quando il suo governo si è fermato bruscamente senza spiegazioni e ha rilasciato gli arrestati senza fornire alcuna ragione, secondo [13] un comunicato di Amnesty International, nell'aprile 2009.

Ma anni dopo, anche le comunità lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer furono prese di mira dal regime di Jammeh. Graeme Reid, direttore del programma per i diritti LGBTQ di Human Rights Watch, ha rivelato [14] nel dicembre 2014:  

Jammeh’s latest target is the LGBT community. In October, he signed a new criminal code that carries punishment of up to life in prison for ‘aggravated homosexuality’, which is defined in such a way as to include ‘serial offenders’ and people living with HIV who are deemed to be gay or lesbian. The new law has sparked a witch hunt [15] against LGBT people in Gambia, with at least 14 documented arrests. Some of those rounded up have been tortured. Detainees said they were told that if they did not ‘confess,’ and also provide the names of other so-called offenders, a device would be forced into their anus or vagina to ‘test’ their sexual orientation. Those who [could] flee have sought refuge in neighboring Senegal.

L'ultimo obiettivo di Jammeh è la comunità LGBT. A ottobre, ha firmato un nuovo codice penale che prevede la pena fino all'ergastolo in prigione per “omosessualità aggravata”, definita in modo tale da includere gli “autori di reati seriali” e le persone che vivono con l'HIV che sono considerate gay o lesbiche. La nuova legge ha scatenato una caccia alle streghe [15] contro le persone LGBT in Gambia, con almeno 14 arresti documentati. Alcuni di quelli catturati sono stati torturati. Ai detenuti è stato detto che se non avessero “confessato” e fornito anche i nomi di altri cosiddetti criminali, un dispositivo sarebbe stato forzato nel loro ano o vagina per “testare” il loro orientamento sessuale. Coloro che [son potuti] fuggire hanno cercato rifugio nel vicino Senegal.

Le sessioni speciali del TRCC si terranno nei villaggi in cui hanno avuto luogo le cacce alle streghe, fuori dalla capitale di Banjul Gambia, a partire dal villaggio di Jambur nel sud-ovest di Banjul. Si spera che il TRRC affronterà tutte le forme mirate di molestie e terrore sotto il regime di Jammeh