Alcune delle nazioni dei Caraibi sembra stiano gestendo [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] la pandemia del COVID-19 in maniera piuttosto efficiente, mentre, nonostante i blocchi, i coprifuoco e la chiusura delle attività non essenziali, la Giamaica non se la sta passando così bene.
La scoperta a metà aprile di più di 100 casi positivi al call center di Portmore, nel distretto di Santa Caterina, ha notevolmente aumentato i numeri del paese ed ha accelerato l'annuncio del governo di misure di sicurezze ancora più stringenti, come la chiusura del call center di Islandwide.
Una particolare caratteristica del blocco del distretto di Santa Caterina è stata quella di permettere ai suoi residenti solo due giorni a settimana per fare la spesa: mercoledì e sabato. In entrambi i giorni, alle persone veniva dato un orario prestabilito in cui potevano recarsi nei negozi in base al proprio cognome.
Inoltre, vi era l‘obbligo di indossare le mascherine in pubblico ed era in atto una riduzione nell'orario di apertura delle attività essenziali dalle 8 alle 16. Alle attività non essenziali è stato consigliato di far lavorare i propri dipendenti da casa.
Anche se stringenti, queste ultime misure di sicurezza sono state un tentativo di ridurre la diffusione del virus nella comunità, ma quello che è successo nei primi due giorni di shopping (il 15 ed il 18 aprile) è stato il caos. Qualsiasi tentativo di far rispettare le distanze di sicurezza è stato impedito da un'enorme sovraffollamento dei mercati.
In queste aree commerciali diverse strutture di sicurezza non erano presenti, come quella per una corretta distribuzione delle bancarelle che si sarebbe occupata della distanza sociale tra i venditori, oltre ad un'assenza di nastri o barricate per mettere in sicurezza le code.
Questo approccio è completamente in contrasto con quello di altri paesi, i quali stanno provando a spostarsi dai grandi mercati centralizzati, dislocando dei punti d'acquisto più piccoli in vari punti delle città per ridurre l'affollamento. Viene oltretutto raccomandata l'apertura di questi punti d'acquisto per almeno 5 giorni alla settimana, per ridurre ulteriormente la concentrazione delle persone.
Come ammissione delle proprie carenze a riguardo, il governo giamaicano ha successivamente aggiunto altri 2 giorni a settimana per gli acquisti, eliminando il sistema d'acquisto per cognome che in alcune aree ha favorito la riduzione degli assembramenti, mentre in altre no.
Le reazioni agli incidenti di sovraffollamento degli utenti sui social sono state varie, come quella di un utente Facebook che suggerisce una maggior presenza delle forze dell'ordine come modo migliore per assicurare le giuste distanze di sicurezza.
Un altro commentatore ha lasciato diversi suggerimenti:
Create more community market spaces and limit and register the amount of people who sell there. More banks can set up transfer of remittances so people don't need to crowd. Reduce some of the redtape and unnecessary paperwork and show people how to. The problem is some things were designed for a certain socioeconomic group. Its time we do away with those things and level the playing field.
Creare più mercati comunitari e limitare la quantità di persone (registrandole) che possono vendervi. Più banche possono impostare il trasferimento delle rimesse, in modo che le persone non vi si affollino. Ridurre parte della burocrazia e delle scartoffie non necessarie, mostrando alle persone come si fanno le cose. Il problema è che alcune cose sono state progettate per uno specifico gruppo socio-economico. È ora che queste cose vengano eliminate e che il campo di gioco diventi uguale per tutti.
Molti commentatori hanno fatto notare la spericolata indifferenza verso le distanze di sicurezza, dato che le persone che hanno rifiutato di rispettarle hanno messo in pericolo non solo loro stesse, ma anche tutte le altre.
In risposta alle ampie critiche della popolazione, l'utente Facebook Michelle Michelle consiglia, nei commenti di questo video, di giudicare la situazione con empatia:
What you guys fail to understand is that not everyone has enough money to stock up on food as they'd like. Also there are persons that rely on vending for a living. I know social distance is highly recommended, but how do you do that when you have a family to feed? Most people commenting are living overseas, so it may be a little easier for us to get groceries than the average Jamaican. Show some empathy.
Quello che non state capendo è che non tutti hanno abbastanza soldi per fare le scorte di cibo che vorrebbero. Inoltre ci sono persone che fanno affidamento sulle proprie vendite per vivere. Lo so che la distanza sociale è altamente raccomandata, ma come fai a pensarci quando hai una famiglia da nutrire? Molte delle persone che commentano vivono all'estero, quindi potrebbe essere più facile per noi fare la spesa rispetto al giamaicano medio. Mostriamo un po’ di empatia.
Con solo 2.9 milioni di persone, la Giamaica è il quarto paese più popoloso dei Caraibi. I cittadini perciò sono abituati ad essere abbastanza vicini gli uni agli altri in situazioni sociali (inclusi i mercati locali).
Le distanze sociali di sicurezza, un concetto basato sulla popolazione globale a causa della pandemia, è un comportamento a cui i giamaicani devono semplicemente adeguarsi se vogliono ridurre la diffusione del COVID-19.