Timor Est vuole ripristinare la legge sulla diffamazione tra le preoccupazioni per il suo impatto sulla libertà di parola

Corso di informatica a Timor Est. Foto di José Fernando Real. Wikimedia Commons. (CC BY-SA 4.0)

I media e i leader della società civile del Timor Est hanno espresso la loro preoccupazione riguardante la possibile reintroduzione nel paese di una legge sulla diffamazione.

Il 5 giugno, il Ministro della Giustizia ha affermato che il disegno di legge [en, come i link seguenti salvo diversa indicazione], che vorrebbe presentare al Consiglio dei Ministri, reintrodurrà nel codice penale del paese il reato di diffamazione precedentemente rimosso dal governo al momento dell'adozione del nuovo Codice della Stampa nel 2014.

Ai sensi del disegno di legge, chiunque “imputi a/dichiari di un'altra persona un fatto o pronunci un'opinione offensiva sul di lui/lei onore e autorità, o trasmetta tale imputazione/dichiarazione o opinione ad una terza parte” potrà essere giudicato perseguibile per diffamazione. La sanzione è di un anno di carcere o una multa, ma i trasgressori rischiano fino a tre anni di prigione se la parte lesa è rappresentata da un pubblico ufficiale, o se la dichiarazione viene divulgata tramite mezzi di comunicazione digitali o tradizionali. Chiunque diffami un'azienda, un ex funzionario del governo, o un individuo deceduto dovrà anche far fronte a una sanzione ai sensi di legge.

Il documento cita l'uso diffuso dei social media come una delle ragioni per la rettifica del codice penale:

…through the media and social networks, the offenses against honour, good name and reputation are amplified, thus causing repercussions that affect more seriously the dignity of those targeted, and also the dignity of the State, who should also be responsible for protecting its own dignity.

…tramite i media e i social network, le offese all'onore, il buon nome e la reputazione vengono amplificate, causando pertanto ripercussioni che influenzano maggiormente la dignità di coloro presi di mira, e anche la dignità dello Stato, il quale sarebbe responsabile della protezione della propria dignità.

Ma il Premio Nobel ed ex Presidente del Timor Est José Ramos-Horta ha ammonito [pt] il governo in merito al possibile impatto della proposta di legge sulla libertà di espressione. Inoltre, ha espresso dei dubbi in merito alla possibilità che i problemi del paese possano essere ragionevolmente addossati all'uso diffuso dei social media:

I do not see that over the years the proliferation of social networks has affected in any way, the security, peace or development of the country and the dignity or prestige of the government.

If we do not want the media and social networks to report embarrassing things that do not dignify, let us behave with greater civility.

Non mi pare che negli anni la proliferazione dei social media abbia interessato in alcun modo, la sicurezza, la pace o lo sviluppo del paese e la dignità o il prestigio del governo.

Se non vogliamo che i mezzi di comunicazione e i social network riportino cose imbarazzanti che non ci rendono onore, comportiamoci con maggiore civiltà.

L'ultima sentenza riguarda un confronto acceso avvenuto tra membri del parlamento durante una seduta di maggio.

Il gruppo della società civile La’o Hamutuk ha dichiarato in un comunicato al governo del 15 giugno che “le persone non dovrebbero aver paura di dire la verità.” Il gruppo ha messo in guardia sui potenziali effetti della proposta di legge sui cittadini ordinari:

This draft law threatens everyone, particularly vulnerable people without political connections or financial resources. The law has the potential to silence women who have experienced violence or sexual assault, and prevent them from writing or talking about their experiences without hard evidence.

Questo disegno di legge minaccia tutti, specialmente le persone più vulnerabili sprovviste di connessioni politiche e risorse finanziarie. La legge ha il potenziale per zittire le donne che hanno avuto esperienze di violenza o abusi sessuali, e impedirgli di scrivere o parlare delle loro esperienze senza prove fondate.

La’o Hamutuk ha aggiunto che le autorità potrebbero possibilmente utilizzare la legge sulla diffamazione per minare il lavoro dei gruppi della società civile:

If we suggest that policies promoted by politicians to spend hundreds of millions on roads and airports rather than on health and education endanger the lives of ordinary people, could the Government file a case against us? If we oppose military leadership using armed force to limit election campaigning, will the state put us in prison?

Se insinuassimo che le polizze promosse dai politici sulla spesa di centinaia di milioni per strade e aeroporti invece che per sanità ed istruzione mettono a rischio le vite delle persone ordinarie, potrebbe il Governo montare un caso contro di noi? Se ci opporremo alla leadership militare usando le forze armate per limitare la campagna elettorale, lo stato ci metterà in prigione?

Virgilio Guterres, presidente del Consiglio del Timor Este, ha criticato le “frettolose consultazioni pubbliche” e la tempestività dell'introduzione di queste misure “nel bel mezzo di uno stato di emergenza quando la maggioranza della popolazione concentra le proprie attenzioni sulle misure per prevenire il Covid-19.” Ha inoltre ricordato alle autorità della soppressione della libertà di parola durante la lotta del paese per l'indipendenza quando questa venne occupata dall'Indonesia tra il 1975 e il 1999:

Over the years of occupation, many have been jailed for free speech. In order to value and dignify sacrifices, we have to ensure that there can no longer be a citizen imprisoned for expressing himself or for having a different opinion.

Negli anni dell'occupazione, molti sono stati imprigionati per essersi espressi liberamente. Per valorizzarne e onorarne i sacrifici, dobbiamo assicurarci che un cittadino non possa più essere arrestato per essersi espresso o per avere un'opinione discordante.

L'Unione Stampa del Timor Est ha accusato il governo di provare a silenziare le critiche:

The government is trying to use a national emergency opportunity to endorse this bill with the aim of punishing those who berate leaders and politicians, but in our opinion this is to criminalize journalists and all citizens not to criticize the government.

Il governo sta cercando di usare l'occasione di un'emergenza nazionale per sostenere questa legge con lo scopo di punire coloro che rimproverano i leader e i politici, ma secondo noi ciò serve a criminalizzare giornalisti e tutti i cittadini per non procurare critiche al governo.

Jane Worthington, diretrice della sezione Asia-Pacifico della Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) evidenzia una disposizione allarmante all'interno del disegno di legge.

This proposed law contains ill defined ‘offences’ and switches the focus of any complaint to the journalist and/or publisher to ‘prove’ the subject to the complaint. Put simply, it places the legal burden of proving that a story is true upon the journalist and/or publisher.

Questo disegno di legge contiene delle ‘violazioni’ mal definite e riposiziona il punto focale di ogni recriminazione sul giornalista e/o l'addetto stampa che dovranno ‘dimostrare’ l'oggetto della stessa. In parole povere, sposta la responsabilità legale di comprovare che una storia sia vera sul giornalista e/o l'addetto stampa.

Jim Nolan, esperto legale della IFJ dell'Asia-Pacifico, osserva che Timor Est possiede già un meccanismo per far fronte alle proteste contro quanto riportato dai media senza criminalizzare la libertà di espressione.

Il governo ha assicurato le parti interessate che riesaminerà i commenti e le proposte di tutti coloro sia in favore che opposti al procedimento.

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