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Cesseranno i rituali secolari con sacrifici animali nel tempio di Gadhimai in Nepal?

Categorie: Asia meridionale, Nepal, Arte & Cultura, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Legge, Religione
The main priest of Gadhimai temple Mangal Chaudhary. Photo by Diwakar Bhandari. Used with permission [1]

Il Gran Sacerdote del tempio di Gadhimai, Mangal Chaudhary. Foto di Diwakar Bhandari. Usata con autorizzazione

In Nepal, tutti erano sorpresi alla notizia che il tempio di Gadhimai nel quale si compie uno dei più grandi massacri di animali ogni 5 anni, proibisse i suoi rituali secolari con sacrifici animali [2] [en, come nei seguenti link, salvo diversa indicazione]. E giustamente, la notizia si è rivelata falsa.

Il 28 luglio, i giornalisti hanno ricevuto un comunicato stampa da una conferenza organizzata da Animal Welfare Network Nepal (AWNN) e dalla Humane Society International/India (HSI India) nella città di New Delhi, con il tema: “Vittoria! ll sacrificio animale è stata proibito durante il festival di Gadhmai in Nepal. Mezzo milione di animali sono salvi.”

Il comunicato stampa proveniente da New Delhi comprendeva una dichiarazione rilasciata dal Presidente del Temple Trust che così riferisce: “Il Temple Trust di Gadhimai con il presente, ufficializza la nostra decisione formale di proibire il sacrificio animale. Con il vostro aiuto, possiamo garantire che non ci sia uno spargimento di sangue durante il festival di Gadhimai nel 2019.”

Alcuni reportage hanno riportato quanto detto dal Sacerdote Principale del tempio, Mangal Chaudhary [3]: “Abbiamo deciso di non commettere alcun sacrificio in questo tempio. Esorteremo i fedeli a non sopraggiungere con animali, ma richiederemo che compino una puja ‘preghiera’ senza alcun massacro.”

Tuttavia, non appena la notizia sulla proibizione del massacro animale nel tempio di Gadhimai ha fatto il giro tra i vari giornali nazionali ed internazionali, il Presidente del Temple Trust, Shah ha rinnegato di aver detto qualcosa a riguardo [4] della proibizione di massacri nel tempio.

Contrariamente a quanto dicono i giornali internzionali, il Presidente del Temple Trust a #Gadhimai ha rinnegato la cessazione della più grande tradizione di sacrificio animale nel mondo.

Shah non era neanche presente alla conferenza stampa. Aveva in precedenza inviato una lettera alle organizzazioni pertinenti, accordandosi sulla conferenza stampa a New Delhi con una dichiarazione dove si scusava per la sua assenza, spiegando che il Tempio collaborerà con gli attivisti dal momento  che stanno pensando di organizzare delle campagne di sensibilizzazione contro il massacro degli animali.

Il sito di informazioni dell'inviato Chahana Sidgel [8] ha condiviso su Twitter la lettera originale scritta da Shah per la AWNN e la HSI:

Lettera di Ram Shah del Trust Temple a #Gadhimai. Nulla a riguardo di divieto ma riporta che collaboreranno con gli attivisti.

Nel suo speciale, Sigdel spiega che Shah ha detto che il Tempio dovrebbe tenere in considerazione come i fedeli si sentirebbero in caso di divieto. Sidgel ha aggiunto la citazione di Shah: “È importante riconoscere i sentimenti della gente ed accertarsi che capiscano. Potremmo anche proibire la carneficina, ma cosa dovremmo fare se i fedeli giungessero qui con degli animali?”

Nel frattempo, il comunicato stampa degli attivisti per i diritti degli animali, è stato usato dai giornali per creare dei titoli provocatori e dagli attivisti per creare meme nell'internet.

Una pietra miliaria storica: Centinaia di migliaia di animali non saranno più vittime della violenza durante la celebrazione del festival di #Gadhimai.

I giornali hanno coperto le prime pagine dei quotidiani nepalesi ed hanno creato dei titoli di giornale sui media internazionali.

È bello vedere il nostro speciale sul festival di #gadhimai in #Nepal per @afp sulla prima pagina del @thehimalayan

Gdhimai Mela 2019: il Grande Sacerdote fa’ appello ai riti senza carneficina animale.

I gruppi di attivisti per i diritti degli animali in India ed in Nepal si sono concentrati sul loro sostegno del festival di Gadhimai per un po’ di tempo. Nel 2009, una stima conta 500.000 bufali, capre, polli ed altri animali sacrificati durante il festival di Gadhimai. Nel 2014, nel corso dell'ultimo festival, il sacrificio animale è stato ridotto del 70% grazie ad una campagna mondiale contro il sacrificio animale [23] [it] e all'intervento della Corte Suprema nel proibire il trasporto degli animali dall'India al Nepal.

Il Grande Sacerdote di Gadhimai è stato “pressurizzato” nell'annunciare il divieto?

Mentre Shah non ha partecipato alla conferenza stampa a New Delhi, alcuni membri della Commissione della direzione del Tempio ed il Grande Sacerdote Chaudhary hanno partecipato su invito da parte della HSI e con il supporto della AWNN. Dopo il ritorno del suo team a Bariyarpur, un distretto in Nepal; il Grande Sacerdote Mangal Chaudhary ha chiarito ulteriormente la presa di posizione del Tempio mentre parlava a Diwakar Bhandari del Annapurna Post [24].

Chaudhary ha detto che lui così come i membri della Commissione sono stati informati sulla partecipazione al programma dell'attivista sociale Swami Agnivesh e del noto guru di yoga Ramdev. Swami Agnivesh è stato all'avanguardia nel sollecitare i fedeli indiani a boicottare la carneficina di massa. Tuttavia, con l'assenza dei due e l'inizio della conferenza stampa, il suo team è stato pressurizzato dai gruppi attivisti [24] ad annunciare il divieto del massacro durante la conferenza. Il prete ha dichiarato che lui ed i membri della commissione non hanno mai parlato di un divieto del sacrificio animale.

Social activist Swami Agnivesh at the Gadhimai temple. Photo by Diwakar Bhandari. Used with permission [25]

L'attivista sociale Swami Agnivesh al tempio di Gadhimai. Foto di Diwakar Bhandari. Usata con autorizzazione

Rispondendo ad alcune domande durante la conferenza stampa, il Grande Sacerdote ha detto che non ostacolerebbero alcuna organizzazione volta a consapevolizzare la gente sul divieto del sacrificio animale, e non si opporebbero qualora il massacro si concludesse grazie a questa consapevolezza.

Non è chiaro quale effetto avranno queste dichiarazioni incoerenti da parte del corpo amministrativo del Tempio sugli sforzi in difesa del divieto di sacrifici animali [26], ma gli ufficiali del Tempio sostengono che continueranno a collaborare con la AWNN e la HSI India al fine di consapevolizzare la gente sulle atrocità  del sacrificio animale.