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Domande & Risposte: incontro con Lami’ Tsai-Wei Hung, attivista della lingua sakizaya

Categorie: Citizen Media, Indigeni, Rising Voices
Lami' Tsai-Wei Hung and her Sakizaya friends Hana Ateng, Sabak Nubu and Dayas Siku take a happy pose after a cultural conference.

Dopo la Conferenza sul 140esimo anniversario della Battaglia di Sakizaya Takubuwan e della Battaglia Kavalan Kaliwan, 2018, Hualian. Lami’ Tsai-Wei Hung (a destra) e le sue amiche Sakizaya (da destra a sinistra) Hana Ateng, Sabak Nubu e Dayas Siku. Immagine fornita da Lami’ Tsai-Wei Hun.

Dopo il successo della campagna sui social media dell'anno scorso [1] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] che celebrava online la diversità linguistica in Asia, il progetto collaborativo ha il suo seguito nel 2020. Ogni settimana un attivista e difensore di una lingua diversa gestirà l'account Twitter @AsiaLangsOnline [2] per condividere le proprie esperienze, best practices e lezioni apprese dal lavoro sulla riqualificazione promuovendo l'utilizzo delle lingue native con il focus sul ruolo di internet. Questa campagna è frutto di collaborazione tra Rising Voices [3]Digital Empowerment Foundation [4], e O Foundation [5].

Ogni settimana, il nuovo ospite risponderà ad alcune domande relative al suo contesto e descriverà brevemente la propria lingua. Questa intervista è con Lami’ Tsai-Wei Hung (@GomorrahCastle [6]) che ci fornisce un anteprima sui temi che affronterà durante la sua settimana da amministratore dell'account.

Rising Voices (RV): Raccontaci di te.

Lami’ Tsai-Wei Hung (LTWH): I am Lami’ Tsai-Wei Hung, a PhD student in the Department of Ethnic Relations and Cultures, National Dong Hwa University, Taiwan. I have been working for two years with Sakizaya people to revitalize the Sakizaya language, promote its use and improve its status.

As part of the Sakizaya Mentor-Apprentice Program (facilitated by the Sakizaya Language Promotion Organization, funded by the Council of Indigenous Peoples of Taiwan), my role is to create practical activities to connect people with the language. This could include curriculum development, film-making, news publications on Facebook as well as recruitment to expand Wikipedia's user base.

Lami’ Tsai-Wei Hung (LTWH): Sono Lami’ Tsai-Wei Hung, dottoranda al Dipartimento di Relazioni e Culture Etniche, Università Nazionale Dong Hwa, Taiwan. Ho lavorato per due anni con le persone sakizaya per rivitalizzare la lingua sakizaya, promuovere il suo uso e migliorare il suo status.

Come parte del programma sakizaja, mentore – apprendista (facilitato dall’Organizzazione per la Promozione della Lingua Sakizaya, fondato dal Consiglio degli Indigeni di Taiwan), il mio ruolo è quello di realizzare delle attività pratiche per connettere le persone con la lingua. Questo potrebbe includere redigere il curriculum, produrre film, pubblicare notizie su Facebook ma anche selezionare persone per espandere la base degli utilizzatori di Wikipedia.

RV: Qual è lo status attuale della lingua Seediq su internet e offline?

LTWH: The Sakizaya community numbered 985 in January 2020, but there could be as few as 590 actual speakers, as intergenerational transmission hasn't been perfect. One might expect many Sakizaya elders above the age of 55 to be fluent in the language, but that might not be the case for young people and those living in cities.

Two local media stations (Taiwan Indigenous TV (TITV) and FM96.3 Alian Radio), both of which are accessible online, broadcast in indigenous languages, including Sakizaya. However, their lead anchors are in their sixties and are struggling to appeal to younger generations.

There have been efforts on the part of the government to use indigenous languages alongside Mandarin. More indigenous-friendly policies have been implemented and additional funding has been allocated to language revitalization programs. Hopefully, these measures will garner public interest.

In terms of education, there is a mandatory “native language class”: a weekly one-hour session for all students until 9th grade. Schools are required to find instructors for any endangered indigenous language such as Sakizaya, upon request by a student.

Given the situation described here, it will come as no surprise that Sakizaya language usage on the internet is minimal, except for the Wikipedia site where we preserve many language materials as well as our history and culture.

LTWH: La comunità sakizaya contava 985 persone a gennaio del 2020, ma potrebbero esserci soltanto 590 effettivi utilizzatori della lingua, in quanto la trasmissione tra le generazioni non era perfetta. Ci si può aspettare che tanti anziani sakizaka, sopra i 55 anni conoscono la lingua in modo fluente, ma potrebbe non essere lo stesso per i giovani e per le persone che vivono in città.

Due stazioni di media locali (Taiwan Indigenous TV (TITV) e FM96.3 Alian Radio), tutti e due accessibili online, trasmettono in lingue locali, inclusa sakizaya. Tuttavia, i conduttori hanno intorno ai sessant’anni e faticano ad attrarre le generazioni più giovani.

Ci sono stati degli sforzi da parte del governo per utilizzare le lingue locali insieme al mandarino. Sono state implementate delle politiche più favorevoli ai popoli indigeni e dei finanziamenti aggiuntivi per i programmi di rivitalizzazione delle lingue. Si spera che queste misure cattureranno l’interesse pubblico.
In termini di istruzione, c’è la classe obbligatoria di “lingue locali”: un’ora settimanale per tutti gli studenti fino alla classe 9. Le scuole sono tenute a trovare istruttori per qualsiasi lingua locale in via d’estinzione, come sakizaya, su richiesta degli studenti.

Vista la situazione descritta, non è una sorpresa che la lingua sakizaya sia molto poco presente su internet, tranne Wikipedia, la pagina dove conserviamo molti materiali linguistici, così come la nostra storia e la nostra cultura.

RV: Su quali temi vuoi focalizzarti durante la settimana in cui gestirai l’account Twitter @AsiaLangsOnline ? 

LTWH: We have planned to have two main topics. We will first showcase the fish harvest festival that takes place in June and is hosted by the Sakul tribe. The river, which used to be a traditional fishing territory, had been going to waste for years, and recently the Sakul people started to dredge it and put traditional handmade fishing equipment in the riverbed before the day of the festival. On the day, only men can go into the water, and women prepare food in the kitchen, waiting to share the harvest with everyone.

The second topic will be the recovery of traditional outfits in the Kaluluwan tribe. The present Sakizaya outfit was actually created/discovered about 20 years ago to promote the union of Sakizaya people. However, individual tribes or families might have had their own outfits for generations. We'll take a look at these styles of dress in the Kaluluwan tribe.

In addition, I will publish a notice on our social network, to invite contributions. Thus, I'm expecting two or three entries by outside contributors introducing other cultural elements in daily life, such as folk plants.

LTWH: Abbiamo programmato due temi principali. Per prima cosa mostreremo il festival della raccolta dei pesci che si svolge a giugno ed è organizzata dalla tribù sakul. Il fiume, che tradizionalmente era stato il territorio di pesca era andato in rovina per anni, e recentemente gli abitanti di Sakul hanno iniziato a dragarlo e a mettere nel letto del fiume, prima del giorno della festa, l'attrezzatura da pesca tradizionale fatta a mano. Quel giorno solo gli uomini possono entrare in acqua e le donne preparano il cibo in cucina aspettando di condividere il pescato con tutti.

Il secondo tema sarà il recupero degli abiti tradizionali della tribù Kaluluwan. L’attuale abito sakizaya è stato creato/scoperto all’incirca 20 anni fa per promuovere l’unione delle persone sakizaya. Tuttavia, le tribù individuali o le famiglie potevano aver avuto il loro abito per generazioni. Daremo un’occhiata a questi stili di vestiti della tribù Kaluluwan.

Inoltre, pubblicherò una notizia sui nostri social media con l’invito a contribuire. Mi aspetto quindi due o tre contributi dagli esterni per introdurre altri elementi culturali della vita quotidiana, come per esempio piante popolari.

RV: Quali sono le motivazioni principali per il tuo attivismo digitale relativo alla vostra lingua? Quali sono le speranze e i sogni per la vostra lingua?

LTWH: Allow me to transcribe and rephrase the answer given by Padakaw Lami’, a young Sakizaya learner:

“Digital activism can preserve language materials more solidly and securely. Besides, it makes it easier for what I write and say to reach people who might be interested, no matter where they are. To get feedback and know that others appreciate my efforts and my language keeps me enthusiastic and dynamic.

What I look forward to is the day when the youth can naturally speak to elders in Sakizaya, meaning our language has regained its vitality. My personal expectation is to one day be able chat with the elders in my own family without any hesitation.”

LTWH: Permettetemi di trascrivere e riformulare la risposta data da Padakaw Lami’, un giovane studente di sakizaya:

“l’attivismo digitale può preservare i materiali linguistici più accuratamente e in modo più sicuro. In più, quello che scrivo e dico arriva in modo più facile alle persone interessate, non importa dove siano. Avere un riscontro e sapere che gli altri apprezzano il mio sforzo e la mia lingua, mi tiene entusiasta e dinamico.

Quello che aspetto è il giorno in cui i giovani possano parlare naturalmente con gli anziani in sakizaya, il che significherebbe che la nostra lingua ha riacquistato la vitalità. La mia personale speranza è di riuscire un giorno a parlare con gli anziani nella mia famiglia senza esitazioni.”