Il Mozambico revoca un decreto che imponeva tasse esorbitanti ai giornalisti

Un rappresentante del governo mozambicano che indossa una mascherina protettiva annuncia la revoca del decreto al notiziario.

Il 20 maggio 2020, il governo del Mozambico ha abrogato il decreto 40/2018. Banner informativo: “Consiglio dei Ministri. Il governo ha annunciato oggi la revoca del decreto che imponeva tasse e multe pesanti nel campo della comunicazione.” Screenshot da YouTube [pt] tratto dal notiziario del canale televisivo STV.

La faccenda risale all'agosto 2018, quando il governo mozambicano ha approvato l'applicazione di nuove tasse riguardanti l'accredito stampa dei giornalisti stranieri. Questa misura, denunciata sia a livello locale che internazionale [it], è considerata dai suoi detrattori come un ostacolo draconiano all'esercizio della libertà di stampa.

Il decreto, pubblicato sul Bollettino ufficiale ed entrato in vigore il 23 agosto 2018, impone il pagamento di tasse che vanno da 30.000 a 500.000 metical (tra 507 e 8.450 dollari) per l'accredito dei corrispondenti di mezzi stampa stranieri e dei giornalisti freelance indipendenti, compresi quelli di nazionalità mozambicana.

Nel corso del 2018, l'organismo di protezione e di difesa dei giornalisti MISA-Moçambique [pt, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] ha sottoposto una richiesta al Consiglio costituzionale del Paese, la più alta autorità giuridica del Mozambico, affinché il decreto venisse dichiarato incostituzionale.

Il 19 maggio 2020, il Consiglio costituzionale ha dato parere favorevole alla suddetta richiesta:

O Conselho Constitucional declarou hoje inconstitucional o decreto que impunha taxas altas para o exercício de jornalismo em Moçambique.

Trata-se do decreto 40/2018, que entrou em vigor a 23 de Agosto do mesmo ano. O instrumento impunha taxas elevadas para o exercício do jornalismo no país e foi publicamente contestado, não apenas por profissionais e organizações ligadas à comunicação social, mas também por cidadãos particulares e pela sociedade civil.

Entre outras, as contestações evidenciavam que o decreto limitava garantias constitucionais como a Liberdade de Imprensa e o Direito à Informação, elementos fundamentais para a Democracia.

Quest'oggi, il Consiglio costituzionale ha dichiarato incostituzionale il decreto che imponeva tasse elevate per l'esercizio del giornalismo in Mozambico.

Si tratta del decreto 40/2018, che entrò in vigore il 23 agosto dello stesso anno. Tale strumento [giuridico] impone delle tasse elevate per l'esercizio del giornalismo all'interno del Paese ed è stato contestato pubblicamente non solo dai professionisti e dalle organizzazioni legate al settore della comunicazione, ma anche da parte dei cittadini e dalla società civile.

Tra le altre cose, le contestazioni hanno messo in evidenza il fatto che tale decreto limitava le garanzie costituzionali come la libertà di stampa e il diritto all'informazione, elementi fondamentali di una democrazia.

Il decreto era stato proposto durante i preparativi di due elezioni: quelle comunali del 2018 e quelle legislative del 2019. Così, alcune organizzazioni della società civile hanno visto in questa misura un atto deliberato destinato a ostacolare la copertura mediatica di queste elezioni.

L'organismo di sorveglianza delle elezioni e della gestione dei conflitti elettorali Sala da Paz ha espresso la propria opinione a riguardo su Facebook:

O decreto agora tornado inconstitucional tinha um objectivo e propósito definido. Vejam as datas e confiram para perceber que não foi um simples acto de agravamento de taxas. Tarde, mas foi bom a correcção feita.

Il decreto, ormai dichiarato incostituzionale, aveva un obiettivo ben definito. Osservate le date e converrete che non si trattava di una semplice misura di aumento delle tasse. La rettifica arriva tardi, ma meglio tardi che mai.

Il giornalista Borges Nhamire ritiene che sia una vittoria per la professione giornalistica:

E lá se foi o Decreto 40/2018, das taxas exorbitantes contra a imprensa. Dois dias depois do Conselho Constitucional deliberar que o Decreto do Gabinfo é inconstitucional, o Governo correu para revogá-lo. Granda coincidência!

O Decreto aprovado em 2018 foi revogado dois anos depois, como forma de “criar espaço para se aprofundar e alargar a reflexão sobre a matéria, com o envolvimento das empresas e profissionais de comunicação social”. Granda lata!

A Luta Continua!

Mas antes uma pausa para felicitar o grupo de jornalistas e ativistas que levou o caso ao Provedor da Justiça para ganhar patrocínio e submeter o caso ao CC!

Especiais agradecimentos ao Ericino de Salema que elaborou a petição.

Il decreto 40/2018 appartiene al passato, così come le sue tasse esorbitanti a danno della stampa. Due giorni dopo il parere del Consiglio costituzionale circa il carattere incostituzionale del decreto del Gabinfo [organismo statale incaricato in particolare dell'accreditamento dei giornalisti in Mozambico, ndt], il governo si precipita a revocarlo. Che coincidenza!

Il decreto adottato nel 2018 è stato revocato due anni più tardi, al fine di “creare uno spazio che permetta una riflessione più ampia e profonda su questo tema, con il coinvolgimento delle imprese e dei professionisti della comunicazione”. Che faccia tosta!

La lotta continua!

Ma prima, prendiamoci una pausa per congratularci con il gruppo di giornalisti e attivisti che ha portato la questione davanti al Mediatore per assicurarsi un sostegno e sottoporre il dossier alla Corte Costituzionale!

Un ringraziamento speciale va a Ericino de Salema che ha redatto la petizione.

Il lavoro che ha portato all'abrogazione del decreto è stato lungo e ha visto il sostegno di diversi collettivi e organismi della società civile, come riportato dal giornalista Alexandre Nhampossa in questo tweet:

Notizie eccellenti annunciate da Borges Nhamire su Facebook: il Consiglio costituzionale ha annullato il decreto che imponeva tasse esorbitanti per l'esercizio dell'attività giornalistica.

La foto ritrae alcuni dei giornalisti che hanno contestato queste tasse presso il Gabinetto dell'Informazione del Mozambico [anche detto Gabinfo, ndt].

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