Intervista a Artyom Malykh, attivista digitale del votiaco

Artyom Malykh parla al festival culturale dell'Eshkolot a Mosca. Foto per gentile concessione di Artyom Malykh.

Il votiaco (o lingua udmurta) è una lingua uralica parlata nella Repubblica udmurta Russa, che condivide il suo carattere ufficiale con il russo. I suoi parlanti si trovano anche nella vasta zona tra il fiume Volga e i Monti Urali, come il territorio di Perm, l'Oblast di Kirov e le circostanti repubbliche autonome di Tatarstan,  Bashkortostan e Mari El. È una tra le tante lingue uraliche parlate in queste aree eterogenee della Russia, oltre alla lingua Mari, la lingua erza, la lingua moksha e il sirieno (lingua comi).

Il censimento in Russia nel 2010 ha registrato 324.338 parlanti del votiaco, numero che si è probabilmente ridotto in maniera significativa nel decennio successivo. L’ Atlante delle lingue del mondo in pericolo [en, come i link seguenti] dell'UNESCO, la classifica come “quasi estinta”.

Nonostante ciò, ci sono dei giovani Votiachi che lottano per il cambiamento, e se ne vedono sempre di più su internet. Artyom Malykh è uno di questi attivisti. Si è rivolto a Global Voices portando il suo lavoro di attivismo digitale e conservazione della lingua, e i suoi auspici per il futuro del votiaco.

Global Voices (GV): Lo scorso anno, il governo russo  ha emanato una legge che annulla lo studio obbligatorio di altre lingue nelle scuole. In pratica, questo significa che gli istituti scarsamente finanziati potrebbero non offrire più insegnamenti nelle lingue indigene. Come è stata interpretata questa mossa dai parlanti del votiaco? Come stanno operando gli attivisti per difendere l'uso della lingua udmurta?

Artyom Malykh (AM): The new system has resulted in even more Russian language study. But it's important to remember that despite its official status, Udmurt has never been taught as an obligatory subject in every school across the region. In fact, it was only ever taught to ethnic Udmurt pupils in the rural areas of the republic where Udmurts are in the majority; meaning 30 percent of all the region's schools.

After the law was passed, the total number of Udmurt language lessons was cut back to one or two hours a week, and parents had to indicate Udmurt as their child's native language in order to ensure that they received an education in it. But in some places, parents chose Russian as Russian language proficiency is an obligatory part of the final school exam. Most people understood that the language's position would worsen as a result of the law. However, in comparison to nearby regions with indigenous languages such as Tatarstan and Mordovia, Udmurt already had a negligible place in state institutions so the loss was not felt as painfully as elsewhere. Likewise, Albert Razin and other Udmurt intellectuals urged local politicians to make a stand against the new amendments. Online petitions with the same demand also appeared. Unfortunately, the politicians didn't pay attention.

Artyom Malykh (AM): il nuovo sistema ha finito per incrementare lo studio del russo. Ma è importante ricordare che nonostante il suo carattere ufficiale, il Votiaco non è stato mai insegnato come materia obbligatoria in tutte le scuole della regione. In realtà, era insegnato alle etnie degli alunni udmurti nelle aree rurali dove gli udmurti erano in maggioranza, cioè nel 30% di tutte le scuole della regione.

Dopo che la legge è stata approvata, il numero delle ore di votiaco è stato ridotto a una o due ore alla settimana; i genitori dovevano specificare che essa fosse la lingua del proprio figlio, per assicurarsi che ricevesse gli adeguti insegnamenti. In altre parti invece le famiglie hanno scelto il russo, perchè la competenza professionale in lingua russa è parte obbligatoria dell'esame finale. Molte persone hanno capito che la situazione della lingua sarebbe peggiorata dopo l'approvazione della legge. In ogni caso, a differenza delle regioni vicine di lingua indigena come il territorio di Tatarstan o della Mordovia, nelle istituzioni statali il votiaco aveva già un ruolo marginale, quindi la perdita non è stata trumatica come nelle regioni. Allo stesso tempo, Albert Razin ed altri intellettuali udmurti hanno sollecitato i politici locali ad opporre resistenza contro i nuovi emendamenti. Ci sono state anche petizioni online con richieste simili.. Sfortunatamente, i politici non ci hanno fatto caso.

GV: Dopo il suicidio del linguista udmurto Albert Razin nel 2019 [it], il mondo ha rivolto l'attenzione al problema delle lingue indigene in Russia. Com'è cambiata la discussione dopo la morte di Razin, da alcuni mesi a questa parte?

AM: There were different interpretations. Russian nationalists and some from the mainstream of society tried to portray his self-immolation as an act of madness. In general, people were shocked but also surprised that the fate of the Udmurt language was the reason for his suicide. The language issue never had a place in politics; most residents of Udmurtia are aware that the language is disappearing but don't acknowledge that its disappearance has any connection with institutions and the state. They believe that the only reasons for the vulnerable position of the language are the Udmurt people's  failure and laziness in protecting it.

Nevertheless, many Udmurts are worried that due to Razin's act, the language issue has become newly politicised. They fear that there will be more scrutiny towards them, which will harm minority and linguistic institutions and projects. Researchers and intellectuals at state academic institutions generally weren't allowed to voice their positions in public or provide contextual information about the state of the Udmurt language. Nevertheless, some activists launched a petition demanding that the regional government support the Udmurt language. Their only response claimed that the Udmurt language faces no problems.

Activists from other indigenous peoples in Russia showed a lot of support and empathy for the Udmurt people, particularly since many of their languages face the same existential crisis. Their organisations sent official condolences to the Udmurt people, claiming that Razin's act was devoted to all Russia's indigenous languages and demanding that Russia's state policy towards its languages must be changed.

AM: Ci sono state diverse interpretazioni. I nazionalisti russi e gli alti ranghi della società hanno cercato di far passare l'autoimmolazione come un atto di pazzia. In generale, la gente era spaventata e sopresa che la fine della lingua udmurta fosse il motivo del suidicio. La questione linguistica non ha quasi mai avuto spazio in in politica; molti residenti dell'area udmurta sanno che la lingua sta scomparendo ma non riconoscono che ciò è connesso con le istituzioni e lo stato. Sono convinti che l'unica ragione della sua vulnerabilità sia il fallimento della popolazione udmurta e la sua pigrizia nel proteggerla.

Nonostante ciò, molti udmurti temono che dopo l'atto di Razin la questione linguistica sarà politicizzata. Hanno paura dei controlli, che potrebbero mettere in pericolo minoranze, istituzioni e progetti linguistici. Ricercatori e intellettuali accademici in genere non hanno il permesso di esprimersi pubblicamente o fornire informazioni contestuali alla situazione della lingua udmurta. Ciò nonostante alcuni attivisti hanno lanciato una petizione al governo della regione per chiedere supporto. La loro risposta affermava che la lingua udmurta non sta attraversando alcun problema.

Gli attivisti di altre popolazioni indigene hanno mostrato molta empatia e solidarietà per la popolazione udmurta, proprio perchè molte delle loro lingue stanno affrontando la stessa crisi esistenziale. Queste organizzazioni hanno dato le condoglianze ufficiali agli udmurti, affermando che l'atto di Razin è avvenuto in onore di tutte le lingue indigene russe per richiedere un cambiamento della politica di stato verso le lingue indigene.

GV: Come definiresti l'uso del votiaco all'interno e all'esterno di internet?

AM: Udmurt is mostly used for personal communication in informal contexts. In formal contexts, people usually use Russian. The language is used in local media: in printed newspapers, radio, and television. Nevertheless, Udmurt-language media outlets are all state-funded and their readership and circulation is steadily falling. However, Udmurt is used online, particularly in social media. Udmurt-language bloggers are becoming more popular. There are a few websites in Udmurt, which are mostly the online versions of Udmurt-language newspapers (Udmurt DunneUdmurt.mediaOshmes) or websites about the language itself (Udmurt language corpusregional encyclopedia or site of the Udmurt language day). There's even an Udmurt version of Wikipedia, and VKontakte, Russia's largest social network, has offered an Udmurt-language interface since 2010. There are also a couple of mobile apps for Udmurt language learners.

AM: La lingua udmurta è per la maggior parte utilizzata per comunicare in contesti informali. Nei contesti formali viene utilizzato il russo. Il russo è molto usato nei giornali locali: giornali stampati, radio, televisione. Nonostante ciò, le testate in votiaco sono tutte finanziate dallo stato e la cerchia dei lettori si sta costantemente restringendo. La lingua udmurta è comunque utilizzata su internet, in particolare sui social. I blogger stanno diventando sempre più popolari. Ci sono alcuni siti in votiaco, che sono per la maggior parte le versioni online dei giornali in lingua udmurta: Udmurt DunneUdmurt.mediaOshmes o i siti che parlano della lingua stessa (Udmurt language corpusregional encyclopedia o il sito dell’ Udmurt language day). C'è anche una Versione Udmurta di Wikipedia; “VKontakte”, il più grande social network russo, ha messo a disposizione un'interfaccia in votiaco sin dal 2010.

GV: Qual è la tua motivazione primaria dell'attivismo per il votiaco al fine di promuoverne l'uso giornaliero?

AM: My primary motivation is to keep the language of my community alive. Udmurt must be used in as wide a variety of spaces as possible in order to ensure that it lives on. But alongside the internet, traditional media and an institutional presence are crucial for the language's vitality. Without a presence in school education or without a guaranteed place in day-to-day bureaucracy, language transmission cannot be sustained.

AM: La mia motivazione primaria è mantenere viva la lingua nella comunità; il votiaco deve essere utilizzato nella più grande varietà di luoghi, affinchè sopravviva, ma insieme ad internet i media tradizionali e la presenza istituzionale sono cruciali per la rivitalizzazione della lingua. Senza la presenza nell'istruzione scolastica o senza una voce garantita nella burocrazia di tutti i giorni, la trasmissione della lingua non può essere supportata.

GV: Come è nato l'interesse di promuovere il Votiaco attraverso internet?

AM: I've used the internet for my language activism ever since I became digitally literate. In 2009, I founded the first social network for Uralic peoples, called Uralistica. For several years, it was a real competitor to Facebook and VKontakte among its target audience. In 2013, we launched a competition to create Udmurt-language terms for new concepts, such as those from IT and marketing. We crowdsourced new Udmurt words needed for modern life.

AM: Utilizzo internet per la mia lingua da quando mi sono alfabetizzato digitalmente. Nel 2009 ho fondato Uralistica, il primo social per popoli uralici. Per diversi anni è stato in concorrenza con Facebook e VKontacte per indici di ascolto. Nel 2013 abbiamo lanciato una competizione per creare dei termini in votiaco per nuovi concetti come quelli relativi alle tecnologie e al marketing e abbiamo così raccolto dalla rete delle nuove parole necessarie nella vita moderna.

GV: Quali sono le imprescindibili sfide tecniche, linguistiche o socio-culturali per l'uso del votiaco sul web? E in quali modi tu ed altri state collaborando per superarle?

AM: The main challenge for Udmurt speakers online is that the Udmurt alphabet is not present in Russia's digital ecosystem. The Udmurt-language keyboard is not a standard layout for Windows; Udmurt speakers have to install it themselves, despite the fact that there are already Udmurt language keyboards for PCs and mobile OS users. Most Udmurt speakers use the Russian alphabet online, leading to improper and inconsistent spelling. Furthermore, popular search engines such as Yandex or Google don't recognise Udmurt or other indigenous languages from Russia. They give poor search results in Udmurt, and often see an Udmurt word as a misspelled Russian word. We dream of having an Udmurt keyboard layout within the standard packages offered by Microsoft, Google, and Apple, and would like to localise some applications and programs (for example, including an Udmurt dictionary with text editing software). Nevertheless, there have been achievements, mostly thanks to enthusiasts with no state support. Just ten years ago, there were no online dictionaries. Now there are several.

Tolerance is another big issue. Many people prefer to use Russian in most situations because of the narrow audience of Udmurt speakers and sometimes because those who don't speak Udmurt bug them to use Russian, because they want to participate. So using Udmurt publicly is still an issue for most people because of the language's low prestige.

AM: La sfida principale per i parlanti del Votiaco sul Web è il fatto che l'alfabeto votiaco non è presente nel sistema digitale russo. La tastiera del votiaco non ha un layout standardizzato per Windows; i parlanti devono installarlo da soli, anche se esistono già tastiere per pc per utenti del sistema operativo mobile. Molti parlanti del votiaco usano sul web l'alfabeto russo, che porta ad uno spelling improprio e inconsistente. Inoltre, i motori di ricerca come Yandex o Google non riconoscono nè il votiaco nè altre lingue russe indigene. Danno risultati scarsi e in generale interpretano una parola in Votiaco come russo scritto male. Il nostro sogno è avere una tastiera udmurta nei pacchetti offerti da Microsoft, Google ed Apple, e vorremmo localizzare alcune applicazioni e programmi (come ad esempio un dizionario di Votiaco con un software di revisione del testo). Tuttavia, grazie ai più entusiasti,sono già stati raggiunti obiettivi senza il supporto dello stato. Solo dieci anni fa non esistevano dizionari. Adesso ce ne sono diversi.

La tolleranza è un altro grande problema. Molti preferiscono usare il russo nella maggior parte delle situazioni, perchè il pubblico di lingua udmurta è molto ristretto, o perchè chi non parla votiaco richiede il Russo per partecipare attivamente. Quindi usare il Votiaco in contesti pubblici è ancora un pronblema per ragioni di basso prestigio.

GV: Quali altri progetti di attivismo digitale del votiaco puoi consigliare?

AM: IT Udmurtlyk is a group of passionate people who create keyboard layouts, Udmurt spellcheckers, e-textbooks, and apps. Other remarkable project is a special online Udmurt course launched during the COVID-19 quarantine provided by Udmurt teacher Olga Urasinova. Then there's my own educational programme MAFUN Academy; we deliver free webinars on Uralic and other Indigenous languages and related topics like language revitalisation and bilingualism. We've held two lectures where Udmurt was the medium of instruction. Another is the first Udmurt-language podcast called Olokin no Olomar no, run by Lukerya Shikhova and Maxim Agafonov. Another great project is the short video lectures about Udmurt language and culture made by Kuara with state support. Finally there's Daur TV, which broadcasts in Udmurt via VKontakte.

AM: IT Udmurtlyk è un gruppo di appassionati che crea configurazioni, correttori ortografici in votiaco, libri di testo digitale e applicazioni. Un altro progetto notevole è il Corso speciale online di udmurto, lanciato durante la quarantena del COVID-19 e fornito dall'insegnante di votiaco Olga Urasinova. Poi c'è il mio programma didattico MAFUN Academy; offriamo webinar gratuiti sull'Uralico e altre lingue indigene ed argomenti correlati come la rivitalizzazione linguistica e il bilinguismo. Abbiamo tenuto due conferenze in cui il votiaco è stata la lingua d'insegnamento. Un altro progetto è il primo podcast in votiaco- chiamato Olokin no Olomar no e gestito da Lukerya Shikhova e Maxim Agafonov. Un altro bel lavoro sono le brevi lezioni video sulla lingua e la cultura udmurta creati da Kuara col supporto dello stato. Infine c'è Daur TV, che trasmette in votiaco attraverso VKontakte.

GV: Dove collochi il votiaco tra dieci anni?

AM: I hope Udmurt will gain more institutional support from the state and that society will have a more positive attitude towards the Udmurt language and identity. I hope families keep passing the language from generation to generation.

AM: Spero che la lingua udmurta possa godere un giorno di maggiore supporto istituzionale da parte dello stato e che la società possa avere un atteggiamento pià positivo nei suoi confronti. Spero che le famiglie continuino a tramandare la lingua di generazione in generazione.

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