Intervista a Jermani Ojeda Ludeña

    Fotografía proporcionada por Jermani Ojeda Ludeña

Nel 2020 continuiamo con la campagna nei social network dove invitiamo diversi ospiti a gestire [it] l'account di Twitter @ActLenguas e a condividere le proprie esperienze nella rivitalizzazione e promozione delle lingue native. In questo post del suo profilo, conoscerai meglio Jermani Ojeda Ludeña (@jermaniojeda) [es, come i link seguenti] e ciò che intende promuovere durante la sua settimana come ospite.

RV: Raccontaci qualcosa di te:

Mi nombre es Jermani Ojeda Ludeña, soy de la comunidad campesina Quechua de Puca Puca, distrito de Curahuasi, región Apurímac, Perú.

Soy estudiante de doctorado en Literaturas y Culturas Latinoamericanas e Ibéricas en la Universidad de Texas en Austin, Estados Unidos. Anteriormente fui académico visitante en la Universidad de Delaware en el que enseñé mi lengua materna que es el Quechua. Desde el espacio académico usando herramientas digitales enseño y busco visibilizar mi lengua materna y la presencia de indígenas Quechuas en diversos espacios académicos. He sido entrevistado en diversos medios de comunicación dando a conocer la importancia de no perder nuestra lengua materna e identidad en los ambientes académicos, esto debido a que el país de donde provengo existe un racismo lingüístico y cultural contra las poblaciones indígenas.

Mi chiamo Jermani Ojeda Ludeña, appartengo alla comunità rurale Quechua di Puca Puca, distretto di Curahuasi, regione Apurímac, Perù.

Sto studiando per un dottorato in Letterature e Culture Latinoamericane e Spagnole all'Università del Texas ad Austin [en], Stati Uniti. In precedenza sono stato accademico in visita presso l'Università del Delaware dove ho insegnato la mia lingua materna, cioè il Quechua. Dal mondo accademico, usando strumenti digitali, insegno e cerco di dare visibilità alla mia lingua materna e alla presenza degli indigeni Quechua nei diversi settori accademici. Sono stato intervistato in diversi mezzi di comunicazione [qu] facendo conoscere l'importanza di non perdere la nostra madrelingua e la nostra identità negli ambienti accademici; questo perché, nel paese da cui provengo, esiste un razzismo linguistico e culturale contro le popolazioni indigene.

RV: Qual è la situazione attuale della tua lingua, in internet e fuori dalla rete?

El idioma Quechua históricamente ha tenido diversas momentos de expansión y prohibición. En la colonia se usó inicialmente para evangelizar a las poblaciones indígenas pero tras la rebelión de Tupaq Amaru II se prohibió su uso.

Con el surgimiento de los nuevos estado-nación se profundizó la oficialización del uso del idioma Español en desmedro del Quechua y toda lengua indígena en el Perú. Esta nueva república se basó en la lógica de eliminación de todo rasgo indígena para mostrar una supuesta modernización del país, las víctimas de la modernización y el desarrollo fueron los pueblos indígenas y sobre todo sus lenguas. Sin embargo, un espacio alternativo para el uso de la lengua han sido los medios de comunicación tradicionales y últimamente las redes sociales. En el caso de medios tradicionales la radio jugó un rol muy importante desde la segunda mitad del siglo pasado donde los quechuahablantes encontraron un espacio para difundir la lengua y la cultura.

Con el surgimiento de las redes sociales como el Facebook, Instagram y Twitter, muchos Quechuas utilizaron estos espacios para enseñar la lengua y visibilizar la cultura Quechua. Mientras la lengua oficial en la educación, el comercio y el gobierno era el Español, en los medios de comunicación se ha tenido mayor libertad para su difusión. Los últimos 3 años se ha visto un inusitado movimiento de activistas del Quechua en las redes sociales como el Facebook, lo que permite avizorar con mucho optimismo el futuro de la lengua.

Storicamente, la lingua Quechua ha vissuto diversi momenti di espansione alternati ad altri in cui fu proibita. Nelle colonie si usò inizialmente per evangelizzare le popolazioni indigene ma, dopo la ribellione di Tupaq Amaru II, il suo uso fu vietato.

Con la nascita dei nuovi stati nazionali si consolidò l'ufficialità dell'uso della lingua spagnola a scapito del Quechua e di tutte le lingue indigene in Perù. Questa nuova repubblica si basò sulla logica dell'eliminazione di tutti i tratti indigeni allo scopo di mostrare una supposta modernizzazione del paese; le vittime di tale modernizzazione e dello sviluppo furono i popoli indigeni e soprattutto le loro lingue. Nonostante ciò, uno spazio alternativo per l'uso della lingua sono stati i mezzi di comunicazione tradizionali e, ultimamente, i social network. Nel caso dei mezzi tradizionali, dalla seconda metà del secolo scorso un ruolo molto importante è stato svolto dalla radio, dove chi si esprimeva in Quechua ha trovato uno spazio per diffonderne la lingua e la cultura.

Con la nascita dei social network come Facebook, Instagram e Twitter, molti Quechua hanno utilizzato questi spazi per insegnare la lingua e rendere visibile la cultura Quechua. Infatti, mentre lo spagnolo era la lingua officiale nell'educazione, nel commercio e nell'amministrazione, nei mezzi di comunicazione si è avuta maggiore libertà per la diffusione di questa lingua nativa. Negli ultimi tre anni si è visto un insolito movimento di attivisti del Quechua nei social network come Facebook, il che permette di osservare con molto ottimismo il futuro di questa lingua.

RV: Su quali temi pensi di focalizzarti durante la settimana in cui gestirai l'account di @ActLenguas?

Me enfocaré en visibilizar el uso de la lengua en los medios de comunicación tradicionales y en las redes sociales. Con especial énfasis en la labor de los quechuahablantes que desafiamos al estado-nación en el uso de su lengua que no es considerado al mismo nivel del Español por el gobierno. Hemos tenido hitos históricos en el posicionamiento del Quechua en los medios y quiero visibilizar ese hecho. Además, quiero mencionar el trabajo que junto a muchos activistas Quechuas estamos realizando como nueva generación de quechuahablantes que mostramos que nuestra lengua está presente y queremos preservarlo. Estaré compartiendo algunas producciónes audiovisuales de esta generación de Quechuas en las redes sociales por ejemplo.

Mi concentrerò sul dare visibilità all'uso della lingua nei mezzi di comunicazione tradizionali e nei social network, ponendo una speciale enfasi nel lavoro di noi nativi Quechua che sfidiamo lo stato nazionale nell'uso della nostra lingua che non viene considerata dal governo allo stesso livello dello spagnolo. Abbiamo avuto degli exploit nel posizionamento del Quechua nei media e voglio che questo fatto acquisisca visibilità. Inoltre voglio menzionare il lavoro che noi attivisti Quechua stiamo realizzando come nuova generazione di nativi che parlano questa lingua: cioè che la nostra lingua è presente e che vogliamo preservarla. Per esempio, condividerò nei social network alcuni audiovisivi prodotti da questa generazione di nativi Quechua.

RV: Quali sono le motivazioni principali per il tuo attivismo digitale nella tua lingua? E cosa sogni per la tua lingua?

Mi activismo es por reclamar el derecho que tenemos a utilizar nuestras lenguas maternas en nuestros países. Si bien el Quechua ha sido oficializado en 1975, este hecho fue simbólico y no se tangibilizó en la realidad. Como dijo en algún momento el académico boliviano Xavier Albó, el Quechua es una lengua oprimida. Sueño que mi lengua en algún momento sea utilizada al mismo nivel que el Español, en la educación en todos los niveles, con respeto y sin discriminación a sus hablantes. Que en las escuelas, colegios y universidades se enseñe en Quechua. Este reconocimiento de la lengua permitirá ejercer el derecho que tenemos a nuestra lengua y mostrará el legado de nuestra cultura Quechua en los Andes de Sudamérica.

Il mio attivismo nasce per reclamare il diritto che abbiamo di usare le nostre lingue native nei nostri paesi. Anche se il Quechua è stato ufficializzato nel 1975, questo atto fu simbolico e non si concretizzò nella realtà. Come disse una volta l'accademico boliviano Xavier Albó [es], il Quechua è una lingua oppressa. Sogno che la mia lingua, in qualche momento, sia utilizzata allo stesso livello dello spagnolo, in tutti i livelli dell'educazione, con rispetto e senza discriminazione nei confronti di chi la parla. Che nelle scuole, nei collegi e nelle università si insegni in Quechua. Questo riconoscimento della lingua ci permetterà di esercitare il diritto che abbiamo di usarla e mostrerà il lascito della nostra cultura Quechua nelle Ande del Sud America.

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