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Intervista a Tamara Adrián, prima deputata transgender del Venezuela

Categorie: Citizen Media, Diritti gay (LGBT), Diritti umani

Foto pubblica dalla Assemblea nazionale del Venezuela [1]. [en]

Questo articolo fa parte della nostra copertura speciale [2] [en] del mese dell'orgoglio LGBTIQ+.

L'avvocatessa Tamara Adrían [3] [es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] è una delle protagoniste della battaglia legale che la popolazione LGBTIQ+ venezuelana porta avanti da decenni per far sì che i suoi membri siano riconosciuti come pari davanti alla società, come richiesto dall'Articolo 21 della Costituzione [4] [it] del Paese. Tuttavia, la seconda deputata transgender della regione vede con inquietudine il panorama di un paese in crisi, le cui priorità non includono le persone colpite da discriminazione. Anche le ONG segnalano delle incongruenze nella Costituzione del Venezuela riguardo i diritti LGBTIQ+.

Il 19 maggio 2020, l'Assemblea Nazionale ha varato un accordo [5] in cui, per la prima volta, e nell'emergenza della pandemia di COVID-19, è stato riconosciuto l'impatto differenziato della crisi umanitaria [6] [it] che attraversa il Venezuela all'interno della comunità LGBTIQ+; tuttavia, il documento ha sollevato polemiche per la nota esplicativa sulla negazione del diritto al matrimonio omosessuale [7]. Per fare chiarezza sul panorama attuale della popolazione LGBTIQ+ in Venezuela, la dottoressa Adrían ha risposto ad alcune domande per Global Voices. L'intervista è stata rivista per motivi di chiarezza e di spazio.

Andrea Paola Hernández (APH): Qual è la situazione giuridica attuale della comunità LGBTIQ+ in Venezuela?

Tamara Adrián (TA): La situación jurídica de la población LGBTIQ+ en Venezuela es de total desamparo; a diferencia de lo que ha ocurrido en casi toda la región, en la que hoy hay derechos iguales. Costa Rica, México, Colombia, Ecuador, Brasil, Argentina, Uruguay, Chile y Bolivia, en menor medida, tienen protección contra la discriminación, matrimonio igualitario o uniones civiles (salvo Bolivia). También hay reconocimiento de la identidad de las personas trans sin necesidad de operaciones genitales ni requisitos patologizantes y por vía administrativa, con el otorgamiento de una nueva partida de nacimiento.

Mientras tanto, Venezuela no avanzó, y no solamente no avanzó sino que retrocedió. En Venezuela no se reconocen los derechos de pareja, la identidad de las personas trans — que sí se reconoció, con los estándares de la época, hasta el año 1998, cuando llegó Chávez al podery modificó la constitución. Y no hay una protección integral contra la discriminación. Venezuela es prácticamente el único país donde no hay ningún tipo de protección en el espacio público, y sobre todo a nivel escolar y educativo, lo que facilita o produce la deserción escolar y la violencia y discriminación que lleva muchas veces a considerar el suicidio. 

Estamos entonces absolutamente desamparados. La propaganda de la dictadura — que durante mucho tiempo vendió que habría derechos iguales y que eso solo era posible en revolución — quedó en el pasado y hoy estamos en presencia de un régimen que abiertamente desconoce todo tipo de derechos a la población LGBTIQ+.

Tamara Adrián (TA): La situazione giuridica della popolazione LGBTIQ+ in Venezuela è di totale abbandono; a differenza di quanto accaduto in quasi tutto il resto della regione, dove oggi ci sono uguali diritti. In Costa Rica, Messico, Colombia, Ecuador, Brasile, Argentina, Uruguay, Cile e in Bolivia, seppur in minor misura, le comunità sono protette contro la discriminazione e hanno il matrimonio egualitario o l'unione civile (tranne la Bolivia). Esiste anche il riconoscimento dell'identità delle persone transessuali, senza necessità di operazioni ai genitali, né requisiti patologizzanti, e per via amministrativa, con il rilascio di un nuovo certificato di nascita. 

E nel frattempo, il Venezuela non solo non è andato avanti, al contrario è regredito. In Venezuela non si riconoscono i diritti di coppia, l'identità delle persone transessuali; è vero che erano riconosciuti, con gli standard dell'epoca, fino al 1998, quando poi salì al potere Chavez e modificò la Costituzione. E non c'è una protezione integrale contro la discriminazione. Il Venezuela è praticamente l'unico paese dove non esiste alcun tipo di protezione nello spazio pubblico e soprattutto a livello scolastico ed educativo, cosa che genera o favorisce la dispersione scolastica e la violenza e discriminazione, che molte volte porta a prendere in considerazione il suicidio.

Pertanto, siamo in uno stato di totale abbandono. La propaganda della dittatura, che per molto tempo ha sbandierato l'avvento di uguali diritti e che ciò era possibile solo con la rivoluzione, fa parte del passato e oggi ci troviamo in presenza di un regime che disconosce arbitrariamente ogni tipo di diritto alla popolazione LGBTIQ+.

APH: L'accordo dell'Assemblea nazionale sull'impatto differente del COVID-19 nella comunità LGBTIQ+ ha generato proteste in seno alla società civile, non solo perché nega apertamente il diritto al matrimonio egualitario, ma anche per via delle denunce delle ONG specializzate, le quali affermano di non essere state consultate, né incluse in questo accordo. Verrà modificato?

TA: Incluir a las ONG no es la forma en la que se lleva a cabo un acuerdo en la Asamblea Nacional. Solo las leyes pasan por la fase de consulta pública y lo declarado no fue una ley. Este tiene el valor de acuerdo nada más, por lo que no impide que se legisle sobre tema del matrimonio igualitario, solo que, en las condiciones actuales, no se ha podido porque desde el año 2016 ha sido bloqueada [8] la función legislativa de la Asamblea Nacional.

En cuanto al contenido, hubo un cambio que introdujo alguien cuyo nombre no es conocido aún, y que pretendió volver al “pecado original” [el pecado original hace referencia al matrimonio entre personas del mismo sexo]. El “pecado original” con relación al matrimonio igualitario viene de la Asamblea Constituyente del año 1999, que introdujo el artículo 77. Ese artículo se creó para evitar justamente el matrimonio igualitario.

En 2008, después de años de que la asociación civil Unión Afirmativa intentó una acción en justicia para resolver la incoherencia entre el artículo 21 de la Constitución, que habla de la igualdad ante la ley, y el 77, la Sala Constitucional dictó una sentencia absolutamente retrógrada. Señalaba que, como las parejas del mismo sexo son “distintas” de las parejas heterosexuales, entonces no tienen una protección constitucional directa. En la misma época, entre el 2007 y el 2009, otros tribunales supremos de la región, concretamente en Colombia, en Brasil y en México legislaron sobre el tema de manera completamente contraria.

TA: Includere le ONG non è la forma in cui viene portato a termine un accordo nell'Assemblea nazionale. Solo le leggi passano attraverso la fase di consultazione pubblica e il documento non era una legge. È soltanto un accordo e quindi non impedisce che si possa legiferare sul tema del matrimonio egualitario, ma ciò non è stato possibile nelle condizioni attuali, perché dal 2016 la funzione legislativa dell'Assemblea nazionale è stata bloccata [9] [it]. 

Riguardo al contenuto, c'è stata una modifica introdotta da qualcuno di cui si ignora ancora il nome e che ha preteso di tornare al “peccato originale” [il peccato originale si riferisce al matrimonio tra persone dello stesso sesso]. Il “peccato originale” con relazione al matrimonio egualitario viene dall'Assemblea Costituente del 1999, che introdusse l'Articolo 77. Questo articolo fu creato proprio per evitare il matrimonio egualitario.

Nel 2008, dopo anni in cui l'associazione Unión Afirmativa ha tentato di rivolgersi alla giustizia per risolvere l'incongruenza tra l'Articolo 21 della Costituzione, che parla di uguali diritti davanti alla legge, e l'Articolo 77, la Sala Costituzionale ha emesso una sentenza decisamente retrograda. Segnalava che, poiché le coppie dello stesso sesso sono “distinte” dalle coppie eterosessuali, allora non hanno una protezione costituzionale diretta. Nello stesso periodo, tra il 2007 e il 2009, altri tribunali supremi della regione, precisamente quelli di Colombia, Brasile e Messico, hanno legiferato sul tema in maniera totalmente opposta.

APH: Quali sono le proposte di progetti esistenti in questo momento per affrontare le differenti problematiche della comunità LGBTIQ+ venezuelana?

TA: Los proyectos que existen son los que están desde el 2016 en la Asamblea Nacional: la modificación de la Ley Orgánica de Registro Civil. La finalidad de esto es modificar la definición de matrimonio, introducir una figura de unión civil igualitaria, establecer el derecho a la identidad de las personas trans por vía administrativa y sin necesidad de operaciones genitales ni requisitos patologizantes, el establecimiento de un sexo registral intersex. También la prohibición de mutilación genital de niños y niñas intersex, el establecimiento del orden y la modificación de los nombres y apellidos, y otros aspectos relativos a la protección igualitaria de todas las personas, incluyendo a los esposos que quieren tomar el apellido legal de su cónyuge, sea hombre o mujer.

TA: I progetti esistenti sono quelli presenti nell'Assemblea nazionale dal 2016: la modifica della Legge organica del Registro Civile. La sua finalità è quella di modificare la definizione di matrimonio, introdurre una figura di unione civile egualitaria, stabilire il diritto all'identità delle persone transessuali per via amministrativa e senza necessità di operazioni ai genitali, né di requisiti patologizzanti, l'istituzione di una registrazione intersessuale. Ma anche il divieto di mutilazione genitale di bambini e bambine intersessuali, la creazione dell'ordine e la modifica di nomi e cognomi e altri aspetti relativi alla protezione egualitaria di tutte le persone, inclusi gli sposi che vogliono prendere il cognome legale del coniuge, sia esso uomo o donna.

APH: Come vede il panorama imminente per la popolazione LGBTIQ+ nel contesto nazionale e mondiale del momento?

TA: La situación en Venezuela es compleja, la dictadura no se ha enfocado nada en los crímenes de odio, cuando Venezuela es uno de los 70 países en el mundo que criminaliza la relación entre personas del mismo sexo. Ese es otro proyecto de modificación: el del Código de Justicia Militar, donde esto aplica para sus miembros pero, al crecer la población reclutada, crece la población afectada por este código [El articulo 565 del Código de Justicia Militar [10] prohíbe relaciones con personas del mismo sexo]. También es necesario atender con urgencia el tema de políticas públicas en materia de educación, en materia de salud, en materia de vivienda y en definitiva lo que se viene es todo lo que tiene que hacerse para romper las brechas que históricamente han afectado desproporcionadamente a las personas LGBT y particularmente a la población trans.

TA: La situazione del Venezuela è complessa, la dittatura non si è affatto focalizzata sui crimini di odio, sebbene il Venezuela sia uno dei 70 paesi del mondo che criminalizza la relazione tra persone dello stesso sesso. C'è un altro progetto di modifica e riguarda il Codice di Giustizia Militare, che si applica però solo per i suoi membri; al crescere della popolazione reclutata, cresce la popolazione colpita da questo codice [l'articolo 565 del Codice di Giustizia Militare [4] [it] proibisce le relazioni tra persone dello stesso sesso]. È inoltre necessario impegnarsi urgentemente nel tema delle politiche pubbliche in materia di istruzione, salute, casa e in definitiva, tutto ciò che è necessario per colmare il divario che ha storicamente colpito in modo sproporzionato le persone LGBT, e in particolare la popolazione transessuale.