Promuovere l'educazione sul Coronavirus attraverso le lingue indigene

Screenshot of a Bafut-language video from Cameroon. CC BY-NC-ND 4.0

Screenshot di un video in lingua Bafut dal Cameroon. CC BY-NC-ND 4.0

Guarda la copertura speciale di Global Voices sull’impatto globale della COVID-19 [it].

Assicurare che le comunità locali abbiano accesso a informazioni affidabili sulla COVID-19 è una sfida per i governi [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] e le organizzazioni come l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Una sfida ancora più complessa per i parlanti delle lingue minoritarie.

In risposta a questa sfida, l'iniziativa virALLanguages sta collaborando con i leader delle comunità locali in tutto il mondo per diffondere le informazioni basiche sulla COVID-19 mediante audio e video e attraverso l'uso di “proverbi, metafore e diverse strategie retoriche” fra i parlanti delle lingue minoritarie.

VirALLanguages è una collaborazione tra il progetto KPAAM-CAM - Community for Global Health Equity dell'Università statale di Buffalo negli Stati Uniti e l’Istituto di lingue mondiali della Scuola di studi orientali e africani presso l'Università SOAS di Londra nel Regno Unito.

L'iniziativa fornisce materiali di supporto per i video distribuiti su YouTube e Facebook sotto una licenza Creative Commons. Sempre più comunità linguistiche di tutto il mondo vi partecipano, aumentando la copertura in altre lingue. I video sono scaricabili da Internet Archive.

Finora il progetto ha lavorato con sette diverse lingue, tutte del Camerun, una delle nazioni più colpite dal Coronavirus nella regione, con almeno 2.265 casi fino al 9 maggio. In una nazione con 250 diverse lingue, esiste una divisione linguistica tra i parlanti di maggioranza francese e la minoranza inglese. Entrambe le lingue sono state apportate dalla colonizzazione. I tre anni di conflitto linguistico fra il francese e l'inglese hanno portato alla dislocazione di 500.000 persone.

Nell'ottobre 2019, Rising Voices ha parlato con il linguista Mandana Seyfeddinipur, che dirige il Programma di documentazione sulle lingue in pericolo della SOAS , durante la Conferenza sulla decolonizzazione delle lingue dell'Internet nel 2019, per conoscere il ruolo critico delle lingue indigene nell'accesso alle informazioni. Quando è iniziata la pandemia da Coronavirus, le conoscenze di Seyfeddinipur hanno informato l'episodio di un podcast intitolato: “Le lingue indigene ai tempi di una pandemia”:

Rising Voices ha recentemente contattato per email i linguisti Mandana Seyfeddinipur, Pierpaolo Di Carlo e Jeff Good, tutti direttori del progetto dell'iniziativa virALLanguages, per saperne di più, e loro hanno risposto in gruppo:

Subhashish Panigrahi (SP): Raccontateci qualcosa sul progetto. Qual'è la questione chiave che state tentando di affrontare e qual è il vostro obiettivo maggiore?

virALLanguages (VL): We're targeting marginalized languages which also means languages that may not have a writing system, and languages that are spoken by relatively fewer people, or are not used for official purposes like spreading information about a pandemic. As public authorities tend to share vital health and other public information related to coronavirus, many marginalized communities might not understand sufficiently. There are also social and cultural barriers in addition to such linguistic barriers. Experience from other health crises has shown that pure translation into major languages does not seem to be enough for life-saving behavioral changes. We are aiming to fill this gap with our work based on our experience working with marginalized communities.

We're working to create a network of people who are willing to not only translate key messages in marginalized languages but to adapt them to local contexts so that people will understand what to do in potentially endless circumstances.

virALLanguages (VL): Ci rivolgiamo alle lingue marginalizzate, questo significa anche le lingue che non hanno un sistema scritto e le lingue che sono parlate da un numero relativamente basso di persone, o non sono utilizzate con finalità ufficiali come la diffusione di informazioni su una pandemia. Le autorità pubbliche tendono a diffondere informazioni vitali sulla salute e altre informazioni pubbliche correlate al Coronavirus, ma molte comunità marginalizzate non le comprendono sufficientemente. Esistono anche barriere culturali e sociali, oltre alle barriere linguistiche. L'esperienza da altre crisi sanitarie ha dimostrato che la mera traduzione nelle lingue principali non sembra essere sufficiente per comportamenti che salvano la vita. Il nostro obiettivo è colmare questa lacuna con il nostro lavoro basato sulla nostra esperienza di lavoro con le comunità emarginate.

Stiamo lavorando alla creazione di un network di persone che vogliano non solo tradurre messaggi chiave nelle lingue marginalizzate, ma anche adattarli ai contesti locali, affinché le persone comprendano che cosa fare in circostanze potenzialmente interminabili.

SP: Come state cercando di affrontare queste sfide attraverso virALLanguages?

VL: So, we use reliable health advice (WHO) which speakers of marginalized languages then translate by making it as culturally appropriate as possible. We are also attempting to enable acceptance and trust by involving spokespersons who are trusted locally, like traditional authorities, local medical doctors, or other figures that are respected and listened to by the local communities.

The recording is played back to the other speakers for checking and if there is a larger agreement for the distribution through the relevant channels in a given community — social media channels or community radios or even mobile apps.

VL: Utilizziamo indicazioni sanitarie affidabili (OMS) che poi i parlanti delle lingue marginalizzate traducono, rendendole il più possibile culturalmente appropriate. Stiamo anche cercando di agevolare l'accettazione e la fiducia, coinvolgendo portavoci che godano della fiducia locale, come le autorità tradizionali, i medici locali o altre figure che siano rispettate e ascoltate dalle comunità locali.

La registrazione è riprodotta agli altri parlanti per il controllo e per trovare un ampio accordo per la distribuzione attraverso i canali rilevanti in una determinata comunità: canali di social media o radio comunitarie o anche applicazioni mobili.

SP: A quante lingue o comunità vi rivolgete?

VL: Well, the project title is telling. We target the other languages — those that major institutions cannot target, so that important messages reach as many people as possible in different ways.

VL: Ebbene, il titolo del progetto è rivelatore. Il nostro obiettivo sono le altre lingue, quelle cui le principali istituzioni non possono rivolgersi, affinché i messaggi importanti raggiungano più persone possibili in modi diversi.

SP: Su quale tipo di lingue vi focalizzate e perché?

VL: We are focusing on marginalized oral languages, and those languages in which vital and general health information are rarely distributed. We are trying to reach out and to build a network of people who can then use the workflow and resources built by us for their own languages. So, we are responsive on the one hand and proactive on the other. We have started proactively in Cameroon, considering our past experience there and the presence of a very close network. … We're also reaching out to those who worry that information only in writing or in majority languages will not reach many people, and may not be trustworthy by all. Our effort is to help communities disseminate crucial and life-saving information in oral languages, and extend the usage of such languages.

VL: Focalizziamo le lingue orali emarginate e quelle lingue in cui l'informazione sanitaria generale e vitale è diffusa raramente. Stiamo cercando di creare un network di persone che usano il flusso di lavoro e le risorse da noi creati per le loro lingue. Siamo quindi ricettivi da un lato e proattivi dall'altro. Abbiamo iniziato in modo proattivo in Camerun, considerando la nostra precedente esperienza là e la presenza di un network molto vicino. … Stiamo aprendo un dialogo anche con coloro che si preoccupano che l'informazione soltanto scritta o nelle lingue principali non raggiunga molte persone, o talvolta non è degna di fiducia per tutti. Ci impegniamo per aiutare le comunità a diffondere le informazioni cruciali e salvavita nelle lingue orali, estendendo l'uso di tali lingue.

SP: Che cosa ci si aspetta da un parlante di una lingua indigena interessato o da una comunità di una lingua emarginata?

VL: The project website has resources that can be used as guides for local communities to create their own video content. We encourage the communities to include anything that is culturally appropriate while still retaining the essential health advisory intact. They can look at the scripts in English to create a script of their own while addressing local context including proverbs, metaphors, and other culturally appropriate features to make the messaging more impactful. Those who are interested to join us are required to read a reference text and pass a short quiz. This test ascertains that the potential contributors can produce a message that, while culturally appropriate, will still convey accurate information.

VL: Il sito web del progetto ha risorse che possono essere usate come guide per le comunità locali, per creare il proprio contenuto video. Incoraggiamo le comunità a includere tutto quello che è culturalmente appropriato, mantenendo però intatte le informazioni sanitarie essenziali. Possono guardare le guide in inglese per creare una guida propria, rivolgendosi a un contesto locale che include proverbi, metafore e altre peculiarità culturalmente appropriate, affinché il messaggio abbia un impatto maggiore. Coloro che sono interessati a collaborare devono leggere un testo di riferimento e superare un breve quiz. Questo test accerta che i potenziali contributori possano produrre un messaggio che sia culturalmente appropriato e fornisca inoltre informazioni accurate.

SP: Come state diffondendo i video, oltre a YouTube e Facebook, soprattutto nelle lingue target?

VL: Our local collaborators know best what the appropriate channels are in a specific demography. … We are now downsampling our recorded files to make them available on Archive.org … for viewers to download. Some teams have proposed to engage with radio channels to broadcast the audio content in local radios. We have done this for the Mafa language that is spoken in the extreme north of Cameroon, through a local radio channel, “Radio Échos des Montagnes.”

VL: I nostri collaboratori locali conoscono al meglio quali canali sono appropriati in una demografia specifica. … Adesso stiamo riducendo la campionatura dei nostri file registrati per renderli disponibili su Archive.org … così gli spettatori possono scaricarli. Alcuni team hanno proposto di coinvolgere i canali radio per trasmettere il contenuto audio nelle radio locali. Lo abbiamo fatto per la lingua Mafa che è parlata nell'estremo nord del Camerun, attraverso il canale di una radio locale, “Radio Échos des Montagnes.”

SP: Focalizzando gli emarginati e i parlanti delle lingue orali, come pianificano le comunità e voi stessi di diffondere questi video più ampiamente?

VL: …Communities [are] key. Once audios and videos are downloaded and shared as files by the communities, we have no way of measuring their impact. We must rely on our local collaborators to tell us if our output is effective.

VL: …Le comunità [sono] chiave. Quando gli audio e i video vengono scaricati e condivisi come file dalle comunità, non abbiamo modo di misurarne l'impatto. Dobbiamo confidare nei nostri collaboratori locali, affinché ci dicano se il nostro risultato è effettivo.

I direttori del progetto hanno detto a Rising Voices che VirALLanguages intende aumentare la sua copertura in più lingue invitando i contributori a formare i team di parlanti emarginati per creare contenuto. Coloro che hanno connessioni con le comunità di parlanti di lingue minoritarie possono anche formare i team nelle lingue locali. E il progetto cerca attivamente volontari e supporto per le stazioni radio locali, che aiutino a diffondere i file nelle lingue locali. Tutti possono mettersi in contatto con i volontari virALLanguages per fare donazioni a questi team linguistici che necessitano assistenza finanziaria per la produzione dei video.

Si stanno facendo sforzi significativi per creare annunci importanti di salute pubblica correlati al Coronavirus nelle lingue indigene. Ad esempio, il progetto delle lingue in pericolo elenca le risorse in circa 366 lingue.

Le comunità indigene affrontano un maggiore rischio per il Coronavirus, spingendo il Dipartimento delle Nazioni Unite per l'Economia e gli Affari Sociali  (DESA) e i suoi esperti a sollecitare la condivisione degli annunci sanitari in più lingue indigene.

Nota dell'editor: L'autore di questo articolo è stato volontario per il progetto virALLanguages. 

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