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Questi funzionari hanno violato le regole del lockdown in Myanmar, Malesia e Filippine

Categorie: Asia orientale, Filippine, Malesia, Myanmar (Burma), Citizen Media, Governance, Legge, Politica, Protesta, Salute, COVID-19
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Un funzionario di Yangon mentre presenzia a un evento religioso suscitando così polemiche pubbliche per la palese violazione del divieto governativo di assembramenti e manifestazioni religiose durante la pandemia. Foto presa dalla pagina Facebook del governo della Regione di Yangon.

Restrizioni di lockdown sono state imposte da molti paesi di tutto il mondo per contenere la diffusione del COVID-19 e il Sud-est Asiatico ne ha previsto alcune tra le più severe.

La maggior parte dei protocolli di quarantena richiede che i cittadini rimangano a casa, mentre sono generalmente proibiti gli assembramenti.

In Malesia e nelle Filippine un’applicazione particolarmente severa di queste misure ha portato a migliaia di arresti e a dure sanzioni per le violazioni commesse a partire da marzo.

Ma diversi funzionari di governo sono stati sorpresi mentre violavano i protocolli di quarantena su cui loro stessi avrebbero dovuto vigilare.

Global Voices si è occupato di alcuni di questi casi e delle loro conseguenze che mettono in rilievo come le regole valgano più per i cittadini comuni che per i potenti politici.

Abbiamo anche esaminato un caso in Myanmar che dimostra come la discriminazione religiosa possa influenzare il modo in cui viene applicata la legge.

Malesia: “Disparità nelle sentenze”

La Malesia ha arrestato [2] [en, come tutti i link successivi] almeno 30.000 persone per aver violato la MCO (Ordinanza di Controllo dei Movimenti). Una severa applicazione delle regole è stata addotta dalle autorità come necessaria per prevenire un aumento dei casi di COVID-19.

Ma la gente ha notato come diversi politici abbiano calpestato le linee guida. Il Centro per il Giornalismo Indipendente ha raccolto [3] e documentato molti di questi casi. In uno di questi, il viceministro della salute Noor Azmi Ghazali ha postato una foto su Facebook, ora rimossa, che raffigura lui e un altro deputato eletto mentre pranzano [4] insieme a una trentina di studenti. Nel frattempo, il viceministro dello sviluppo rurale Datuk Abdul Rahman Mohamad si divertiva a una festa di compleanno improvvisata. Datuk Abdul Rahman Mohamad ha affermato che si trattava di una festa a sorpresa che gli avevano organizzato [5] gli amici e di non averli potuti mandare via per una questione di cortesia.

Datuk Abdul Rahman Mohamad nega di aver disobbedito all’MCO organizzando una festa di compleanno a casa sua. Il viceministro per lo sviluppo rurale sostiene che si sia creato un assembramento spontaneo quando i visitatori sono arrivati a casa sua. Le foto che mostrano Abdul Rahman e altri mentre non osservano il distanziamento sociale sono diventate virali.

In molti casi i politici accusati [8] con le loro famiglie di non aver rispettato le misure di distanziamento sociale sono stati sanzionati con ammende leggere. Cittadini comuni, al contrario [9], hanno ricevuto il massimo delle sanzioni e persino periodi di detenzione.

Ciò ha spinto il Malaysian Bar (Ordine degli Avvocati della Malesia) a rilasciare una dichiarazione [10] sulla “disparità delle sentenze”:

The Malaysian Bar is disturbed by accounts of excessive sentences and cases of disparity in sentencing between ordinary people and those with influence, in relation to persons who have violated the MCO.

We acknowledge that the range of sentences handed down may well be within the ambit of the law, but the power of the Court to hand down sentences must be exercised judiciously in order to avoid any travesty of justice.

Per quanto riguarda la violazione dell'MCO, il Malaysian Bar è turbato da testimonianze di sentenze eccessive e casi di disparità delle sentenze tra la gente comune e quella influente.

Riconosciamo che la serie di sentenze emesse possa anche rientrare nell'ambito della legge ma il potere della Corte di emettere sentenze deve essere esercitato con giudizio onde evitare qualsiasi travisamento della giustizia.

Filippine: ‘Mañanita’, non una festa di compleanno

Le Filippine sono citate dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani come un altro paese che ha ricorso [11] a una “risposta fortemente militarizzata” nella gestione della pandemia. Oltre 120.000 persone sono state arrestate per trasgressione di coprifuoco e quarantena. Le misure di sicurezza dei posti di blocco hanno portato [12] a numerose violazioni dei diritti umani.

Ma la credibilità del governo nell'imposizione di guide linea per la ECQ (Quarantena di comunità rafforzata) ha subito un durissimo colpo dopo che è stato denunciato che il generale maggiore Debold Sinas, direttore dell’Ufficio di Polizia Nazionale della Regione della Capitale, si è goduto una festa di compleanno organizzata dai suoi subordinati.

ULTIME NOTIZIE: il capo della polizia dell’area metropolitana di Manila Debold Sinas e altri agenti di polizia sono stati incriminati per aver organizzato una festa di compleanno l’8 maggio nonostante le severe regole di quarantena, afferma la Polizia Nazionale Filippina.

Sinas ha ribadito che non c’è stata alcuna festa di compleanno ma solo una ‘Mañanita’ – una tradizione della polizia che prevede una serenata di primo mattino per il capo. Ma le dure reazioni l'hanno costretto a chiedere pubblicamente scusa.

Le critiche hanno sottolineato come Sinas e la sua squadra abbiano zelantemente arrestato attivisti e assistenti sociali che avevano organizzato attività di soccorso durante il lockdown. Hanno stroncato il generale per aver organizzato festeggiamenti in un periodo in cui milioni di persone hanno perso lavoro e fonti di guadagno per via delle misure anti-pandemia.

In seguito Sinas è stato incriminato per aver violato le regole della quarantena ma finora è riuscito a mantenere il posto. Il suo caso è ancora in sospeso in tribunale.

Un ufficiale dell'esercito in pensione, Ramon Farolan, ha consigliato [15] a Sinas di dimettersi:

Your apology would take on greater meaning if you step down from your position. Accept that you made a poor judgment call, showing insensitivity to the plight of our less fortunate. Don’t wait for higher authorities to decide your case.

Le tue scuse assumerebbero un maggiore significato se ti dimettessi dal tuo incarico. Riconosci di aver fatto un errore di valutazione mostrando insensibilità verso la sofferenza dei meno fortunati. Non aspettare che siano le alte autorità a decidere il tuo caso.

Myanmar: evento religioso o ristrutturazione della pagoda? 

Nel Myanmar il Primo Ministro dello Yangon Phyo Min Thein e Naing Ngan Lin, capo della Commissione di Controllo e Intervento di Emergenza per il Covid-19, sono entrambi accusati di aver violato la legge per aver partecipato a una celebrazione presso la Pagoda Botataung mentre nel paese si sta osservando il divieto dei raduni religiosi.
Le foto postate [16] [my] sulla pagina Facebook del Primo Ministro mostrano dozzine di persone radunate sulla riva di un fiume per osservare un rito buddista.
Le reazioni social si sono concentrate sull’evidente violazione delle linee guida governative, che includono anche il divieto di raduni di quattro o più persone.

Phyo Min Thein ha negato che fosse una cerimonia, insistendo invece che si trattasse della ristrutturazione di una pagoda [17] e che le persone nella fotografia fossero semplici curiosi.

Molti hanno commentato che mentre il governo è stato coerente nel mettere in prigione Musulmani [18] e Cristiani [19] per aver tenuto riti religiosi durante le restrizioni del lockdown, è stato invece molto meno deciso nel proibire attività collegate al Buddismo, la religione più praticata nel paese.

Kyaw Phyo Tha, editor dell’edizione inglese di The Irrawaddy, ha criticato [20] la condotta del primo ministro:

Whatever the case, the chief minister’s actions were unacceptable. They have put the Union government in an awkward position, as its orders have been undermined by a senior official. Due to U Phyo Min Thein’s shortsightedness, Myanmar will have to pay the price internationally by being accused of religious discrimination.

Qualunque sia il caso, la condotta del primo ministro è inaccettabile. Ha messo il governo dell’Unione in una posizione d’imbarazzo visto che le sue disposizioni sono state screditate da un alto funzionario. A causa della miopia di Phyo Min Thein, il Myanmar dovrà pagare a livello internazionale il prezzo di essere accusato di discriminazione religiosa.

Phyo Min Thein potrebbe tuttavia pagare per questo scandalo del lockdown: un numero crescente di legislatori dello Yangon sta cercando di depositare una richiesta di impeachment [21] nei suoi confronti per non aver rispettato le regole.