COVID-19: in Bolivia si usa la medicina naturale fra speranza e disinformazione

Bancarella di erbe naturali nel mercato La Ramada a Santa Cruz, Bolivia. Foto scattata dall'autrice.

In Bolivia la cittadinanza cerca di proteggersi dalla COVID-19 e dalla pandemia della disinformazione con quello che ha a portata di mano. Nelle reti sociali e nei mezzi di comunicazione, gli articoli che reclamano il potenziale di guarigione miracolosa delle piante si sono moltiplicati da quando la COVID-19 ha colpito la nazione.

In data 29 giugno la Bolivia, il cui sistema sanitario è collassato, [es, come i link seguenti] ha registrato 31.524 casi ufficiali e 1014 decessi e non ha ancora raggiunto il picco più alto. La nazione si trova adesso in una “quarantena dinamica e subordinata” in cui le autorità subnazionali definiscono quando e come ricominciare le attività o gli isolamenti, in base al livello dei contagi.

“Gli ospedali sono pieni. Bisogna trovare il modo di prevenire questo male”, ha affermato la proprietaria di un negozio di quartiere che porta sciroppi casalinghi al giornale nazionale El Deber. Per la popolazione indigena nelle terre ancestrali, la più vulnerabile e impoverita in Bolivia, la medicina naturale è l'unica opzione.

Prima della pandemia, in Bolivia l'uso della medicina naturale si combinava già con la medicina convenzionale. Si diffonde di bocca in bocca ed è integrato naturalmente dagli utenti, come indica un'indagine del 2006 della organizzazione non governativa PIEBMentisán, paracetamol o wira wira? Salute e interculturalità nei quartieri di Potosí. Ad esempio, una combinazione popolare usata per il raffreddore include prodotti industriali come il paracetamol, congiunto alla conoscenza comune delle erbe, come i fiori dell'arbusto wira wira; e il popolare unguento mentolato Mentisán.

La stessa pubblicazione menziona il fenomeno della auto-attenzione o attenzione in casa e come questa è correlata all'economia degli utenti. Il 61% dei boliviani vive in povertà multidimensionale; e la Bolivia è il Paese campione mondiale dell'economia informale, con un 62,3% del PIL. Un altro motivo per la auto-attenzione sono le esperienze di discriminazione per l'abbigliamento, l'occupazione, l'apparenza e il tipo di patologia nel sistema della salute. 1720 casi di discriminazione e/o razzismo sono stati denunciati in quasi 10 anni.

Una bancarella di erbe naturali nel mercato La Ramada a Santa Cruz, Bolivia, prima della pandemia. Foto scattata dall'autrice.

La moltiplicazione dell'offerta nell'epoca della COVID-19

Queste caratteristiche si intensificano nell'attuale crisi sanitaria. La medicina naturale più ricercata è quella associata alle malattie respiratorie e al rafforzamento del sistema immunologico. La lista, capeggiata dai rami di eucalipto, include camomilla, wira wira, miele di ape, zenzero, foglie di matico (un arbusto perenne), propoli. “L'eucalipto serve per la tosse e il raffreddore. Puoi prenderlo come mate (un infuso) o affumicarlo per guarire”, ha spiegato una venditrice di medicina tradizionale al media Urgentebo.

L'informazione abbonda: dai ricettari come “Rimedi del Monte” di medicina ancestrale, pubblicati dagli indigeni amazzonici, alle pubblicazioni virali nelle rete sociali e catene di WhatsApp con schemi di trattamento che includono la medicina convenzionale e quella naturale.

La sua commercializzazione era già comune sulle bancarelle fisse e ambulanti nei mercati. Adesso è offerta anche nelle strade e davanti ai supermercati. In una ricerca nella sezione “Marketplace” di Facebook, con il termine eucalipto e Santa Cruz de la Sierra come ubicazione, sono apparse 51 offerte, la maggior parte pubblicate in giugno, che includono rami, olio, set per inalazioni, sciroppi casalinghi, pastiglie o piantine. 

Per quanto il costo sia ancora relativamente basso, c'è stato un aumento dei prezzi dell'eucalipto. Il sindaco del villaggio Quime, Javier Flores, ha portato rami di eucalipto nella capitale, La Paz, dove li ha raccomandati come presunto disinfettante, distribuendoli gratuitamente in una zona commerciale. 

I prezzi bassi variano tra i 0,7 e i 14,28 dollari, in base a presentazione e qualità. Sono stati condivisi meme che lo confrontano con i costi di campioni per Coronavirus nelle istituzioni private, che vanno da 40 a 200 dollari.

Y limon ?

Geplaatst door MundoCuriosorz op Dinsdag 12 mei 2020

Meme elaborato in base a una scena di Will Smith nella pellicola “La ricerca della felicità”.

Ministeri boliviani, testate giornalistiche e studenti credono nelle virtù delle piante

In Bolivia è stato creato il Viceministero di Medicina Tradizionale e Interculturalità nel 2009 e si è consigliata la creazione di unità analoghe per i governi dipartimentali e municipali. Nel 2013 è stata promulgata la Legge Nº 459 di Medicina Tradizionale Ancestrale Boliviana. 

Nell'aprile 2020, tale Viceministero di Medicina Tradizionale e Interculturalità ha installato “cabine di disinfezione” nelle città di La Paz e El Alto. Sono cubi individuali dove una persona resta da 3 a 5 secondi mentre un sistema de tubature emette vapore di eucalipto, camomilla, wira wira e cloro.

“Il virus ha una piccola capsula che possiamo debilitare con queste piante medicinali. Il vapore si impregna nella porosità del corpo, proteggendolo dai microorganismi e dai batteri dannosi. È preventivo. Non dobbiamo offrire una cura”, ha spiegato il Viceministro Quilla a AFP.

Queste parole hanno creato compiacimento negli utenti, motivi di titolari internazionali e questionari per ricercatori. “Attraversare una camera dove viene emesso vapore non ha alcun senso, inoltre le piante non sono nemmeno disinfettanti”, ha detto il ricercatore di prodotti naturali dell'Istituto dei servizi di laboratorio di diagnostico e ricerca sulla salute dell'università statale Mayor de San Andrés, Róger Carvajal, al giornale Página SieteLa cosiddetta “disinfodemia” intorno alla medicina naturale è all'ordine del giorno.

La “proprietà di disinfezione” delle piante è stata menzionata anche dalle unità statali come i ministeri di comunicazionesalute e il giornale Bolivia, che ha citato accertamenti poi smentiti.

Anche gli studenti di meccatronica dell'Università privata Scuola Militare di Ingegneria hanno disegnato mascherine per uso militare, che si caratterizzano per i filtri intercambiabili con essenza di eucalipto. L'effetto positivo dell'aroma di eucalipto nelle mascherine è stato smentito da AFP Factual

La OMS si riferisce alla medicina tradizionale come un possibile palliativo e dichiara che non offre né una prevenzione né una cura dimostrata. Senza dubbio, quando più della metà della popolazione non ha nessun tipo di copertura sanitaria e il Sistema sanitario unico è saturo, senza personale, né investimento, la fede si poggia su infusioni, inalazioni e gargarismi di eucalipto, camomilla e wira wira. 

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.