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La crisi da COVID-19 ha portato alla chiusura di popolari librerie in Bangladesh

Categorie: Asia meridionale, Bangladesh, Arte & Cultura, Citizen Media, Disastri, Economia & Business, Istruzione, Letteratura, Linguaggi, Storia, COVID-19
Nilkhet second-hand book market. You can find old, rare, or out of print books here. Image from Flickr by Francisco Anzola. CC BY 2.0. [1]

Nilkhet, il mercatino di libri usati a Dhaka. Qui si possono trovare libri antichi, rari o fuori. Immagine da Flickr di Francisco Anzola [1]. (CC BY 2.0 [2]).

La situazione causata dalla COVID-19 sta peggiorando [3] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] in Bangladesh, e ciò si riflette nel crescente numero di vittime. Al momento è al 18esimo posto tra i paesi maggiormente colpiti in termini di numero di casi.

I danni economici causati dalla pandemia hanno avuto una rapida evoluzione. Uno dei primi segnali dello ‘Tsunami’ economico è stata la chiusura di molti negozi a Dhaka anche dopo l'allentamento delle restrizioni a partire da giugno 2020.

Le librerie sono tra quelle attività che stanno lottando per sopravvivere alla ricaduta economica.

La maggior parte delle librerie di Dhaka ha chiuso a marzo 2020, con l'aumento delle restrizioni [4] del lockdown. La chiusura degli istituti d'istruzione [5] fino al 6 agosto implica che chi compra i libri, principalmente studenti e professionisti, al momento non aiuterà la ripresa economica dei librai.

A Dhaka vivono più di 21 milioni di persone [6]. C'è già una certa carenza di librerie in grado di servire il mercato ma la pandemia ha costretto molti di questi negozi a chiudere.

Nilkhet [7] è il fulcro del commercio dei libri usati di Dhaka. Oltre a libri scolastici, narrativi, saggi o testi di riferimento provenienti dal Bangladesh o dall'estero, nello storico mercato del libro usato di Nilkhet è possibile trovare anche libri antichi, rari o fuori produzione. Mostafa Baighar, è una delle più grandi librerie di seconda mano di Dhaka, e la sua attività nel mercato è iniziata trent'anni fa. È arrivata la pandemia e il negozio ha chiuso [8] [bn].

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sidewalks as open book shop…#nilkhet [9]

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La fine di un'era di ricerca di vecchi libri

A Nilkhet ci sono librerie molto più nuove o più vecchie. L'autore Shoaib Sarwanam spiega [11] [bn] su Facebook perchè Mostafa Baighar è unica:

বাংলা ভাষায় প্রকাশিত যে কোন রেয়ার বই, প্রিন্ট আউট বই, হারায়ে যাওয়া গুরুত্বপূর্ণ বইটা দরকার হইলে একমাত্র ভরসা ছিল মোস্তফা।
মোস্তফা হয় একজন অলৌকিক ক্ষমতাসম্পন্ন লোক। যে কোন বইয়ের নাম বললেই সে চোখ বন্ধ করে সেই বইটার লেখকের নাম, প্রকাশনীর নাম, গায়ের দাম গড়গড় করে বলে দিতে পারে। তার চেয়ে বড় কথা, যেইখান থেকেই হোক বইটা ঠিকই জোগাড় করে এনে দিতে পারে!

Mostafa era l'unica speranza se si aveva bisogno di un libro raro, di un libro fuori produzione o di un qualsiasi libro importante pubblicato in Bengalese. Mostafa è l'uomo dai poteri miracolosi. Ogni volta che il cliente menzionava il titolo di un libro, lui chiudeva gli occhi e ricordava il nome dell'autore, la pubblicazione e anche il prezzo del libro. E la cosa più importante, poteva trovare il libro ovunque!

Mostafa, il proprietario della libreria, conosce bene le pubblicazioni Bengalesi [12] [bn]. Ehsan Islam ne ha parlato in un post su Facebook:

বই অনেকেই বিক্রি করে নীলক্ষেতে, পাঠক অনুযায়ি আগ্রহ জাগানিয়া বইও তুলে দিতে পারেন নাকের সামনে, কিন্তু বইয়ের প্রসঙ্গ ধরে আরেকটা বইয়ের খবর সবাই দিতে পারে না। আমি অজস্র দিন দেখেছি, মোস্তফা ভাই ঝুঁকে পড়ে বই পড়ছেন। নিতান্ত ফ্ল্যাপ নয়, ভেতরের পাতা উল্টে উল্টে পড়ছেন। গল্পের চমকলাগা খটকা নয়, প্রবাহটুকুও বলতে পারেন। পরের মুখে ঝাল খাওয়ার মতো শুনে শুনে আত্মস্থ করে তা বলা যায় না, বোঝা যায়।

Sono tanti i venditori a Nilkhet che possono consigliare libri interessanti in base ai gusti e alle esigenze dei compratori. Ma non tutti possono consigliare un libro simile o supplementare che possa aiutare il cliente. Per innumerevoli giorni ho visto Mostafa seduto e piegato in avanti a leggere libri. Non sfogliava, lui era un lettore vorace. Poteva raccontare il flusso della storia, non solo le cose principali. Non solo memorizzate piazzole di vendita, questo i lettori lo sanno.

Il ricercatore e drammaturgo Nazrul Syed ha scritto [13] [bn] su Facebook un post riguardante il possibile impatto della chiusura di librerie antiche sulla conservazione della cultura letteraria bengalese:

পরিবারে বিশাল বিশাল কয়েকটা তাক ভর্তি পুরনো পোকায় কাটা বই অধিকাংশ পরিবারের জন্যই অভিশাপের। অনেকটুকু জায়গা খেয়ে ফেলছে! হয়তো আস্ত একটা ঘরই দখল করে আছে! এগুলো কেউ পড়ে না, ছুঁয়েও দেখে না। পরিবারের বৃদ্ধ মানুষটি ঘোলা চোখে মাঝে মধ্যে তাকান, ধুলো ঝাড়েন, গন্ধ নেন। পরিবারের তরুণ সদস্যরা অপেক্ষা করে থাকে বুড়োর একটা গতি হলে এই জঞ্জাল ঝেঁটিয়ে বাড়ি থেকে বিদায় করার।
[…]

এই বইগুলো তখন কিনে নেন মোস্তফা মামারা। হয়তো একা পারেন না, কয়েকজন মিলে কিনে নেন। লট ধরে কিনে নেন। তারপর ফোন যায় আমাদের কাছে, যারা পুরনো বইয়ের পুরনো ক্রেতা। তাঁরা ঠিক চেনেন এই শহরে কে কে এই বইগুলো কিনতে পারে। আমি নিজে অসংখ্য দুষ্প্রাপ্য বই কিনেছি এই সুবাদে।

মোস্তফা মামাদের পেশা বদলের ফলে এই ব্যাপারটি ঘটার আর সুযোগ থাকবে না। বইগুলো তখন চলে যাবে ভাঙ্গারির দোকানে। এমন অসংখ্য বই, যেগুলোর সারা পৃথিবীতেই হয়তো আর কোনো কপি নেই, কেউ জানেও না তার খবর… হারিয়ে যাবে বাংলা সাহিত্য সংস্কৃতির অমূল্য সব দলিল…

In molte famiglie, troverete delle grandi mensole o un enorme stanzone pieni di libri dimenticati o mangiati dagli insetti che occupano tantissimo spazio! I più giovani della famiglia non li leggono e non li toccano. Aspettano che se ne vadano le generazioni più anziane per poter ripulire tutta quella spazzatura.
[…]

Solo qualche libraio come Mostafa compra tanti di quei libri. Magari non è il solo, alcuni di loro insieme comprerebbero ogni tesoro. Poi informerebbero le persone come noi, che cerchiamo sempre libri rari e antichi. Sanno esattamente chi è interessanto a comprare cosa in questa città! Io ho comprato tanti libri rari da lui.

Ma se i librai come Mostafa stanno chiudendo bottega e cambiando professione, tutto questo non sarà più possibile. Questi libri finiranno per essere carta riciclata. Al mondo ci sono così tanti libri di seconda mano che magari sono copie uniche. Nessuno di queste generazioni lo sa…e molti preziosi documenti della cultura letteraria bengalese andranno persi così.

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দীপনপুর গিয়েছিলাম ঘুরে দেখার জন্য। ? [14]

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Una vista della libreria Dipanpur che ho visitato ultimamente…

Le librerie creative vanno incontro al declino giorno dopo giorno in Bangladesh

A Dhaka, le librerie creative (librerie independenti [16] specializzate nella narrativa e nei saggi e che includono servizi come aree di lettura e bar) sono diventate famose nell'ultimo decennio suscitando interesse tra gli amanti della lettura. Ma una serie di importanti librerie indipendenti della città come Nalanda, Madhyama, Pencil, e Dipanpur stanno chiudendo a causa della crisi finanziaria determinata dalle restrizioni per la COVID-19. La chiusura di Dipanpur [17] ha deluso tanti perchè non era una semplice libreria ma funzionava anche come bar e come ritrovo per persone creative. Infatti, diversi eventi letterari erano organizzati lì. Venne aperta in memoria dell'editore Faisal Arefin Dipan, il quale fu ucciso brutalmente [18] da militanti islamici a Dhaka nel 2015. Gli amici della Dipanpur stanno tentando di avviare una campagna [19] per salvarla dalla chiusura.

Anche se l'autrice Munmun Sharmin Shams crede che il motivo della chiusura delle librerie creative sia determinato da un calo della domanda. Secondo lei [20] [bn], i libri sono la cosa meno importante nella vita dei bengalesi e tanti lettori non sono informati riguardo alla lotta delle librerie che tentano di rimanere aperte.

[21]

Uno stand di libri nel centro storico di Dhaka che vende molti libri di testo. Immagine via Flickr di David Brewer [21]. (CC BY-SA 2.0 [22]).

Le edizioni digitali non sono ancora popolari in Bangladesh

In Bangladesh, la pubblicazione di libri digitali non è ancora iniziata per diversi motivi come il prezzo elevato dei dispositivi e-book e una domanda inesistente. Rifat Munim ha scritto [23] una pubblicazione indiana su Scroll.in a riguardo:

Although many publishers, such as the University Press Limited, are increasingly considering the potential of releasing ebooks, digital editions are yet to gain wider currency in Bangladesh, mainly owing to cultural orientation, and also because of the high prices of devices.

Nonostante molti editori, come la University Press Limited, prendano sempre più in considerazione l'idea di rilasciare e-book, i libri in edizione digitale devono ancora ottenere un'ampia risonanza in Bangladesh, soprattutto considerando l'orientamento culturale ma anche a causa dell'elevato costo dei dispositivi.

Rifat Munim ha riscontrato che il tasso di pubblicazione dei libri è aumentato negli ultimi anni:

In 2010, a little more than 3,000 books were published yearly, and the number now exceeds 6,500. Members of the Academic and Creative Publishers Association of Bangladesh reckon that more than 75% of books are launched during the Ekushey Book Fair [24], the country’s biggest book event. Currently, some 2,00,000 people depend directly on the publishing industry for their livelihoods, with nearly 10 times as many people involved indirectly with the industry.

Nel 2010, venivano pubblicati poco più di 3000 libri all'anno mentre ora si superano i 6500. I Membri dell'Associazione di Editori Creativi e Accademici del Bangladesh stimano che più del 75% dei libri sono stati presentati durante la Fiera del Libro Ekushey [24], il maggiore evento del paese. Al momento, più o meno per 200.000 persone l'industria editoriale rappresenta l'unico mezzo di sostentamento con almeno un numero di persone 10 volte superiore coinvolto indirettamente nell'industria.

Stando ai report sono stati pubblicati 4919 nuovi libri [25] [bn] alla Fiera del Libro Ekushey nel 2020 e qui sono stati venduti libri per un valore di 8,47 milioni di dollari. Non si hanno informazioni riguardanti la quantità di libri venduti nel resto dell'anno.

Negli anni scorsi, il paese ha visto alcune piattaforme online che vendono copie cartacee di libri. Rokmari, la libreria online più grande del paese, vende all'incirca 1 milione di libri [26] [bn] (cartacei) all'anno.

Ma potrà questo bilanciare la perdita causata dall'improvvisa chiusura di librerie popolari come Mostafa Baighar e Dipanpur?